Melanzana italica inutilmente terrorizzata

[nik978]

a volte esagera...
glialo dico pur eio

peró lo capisco....io spesso qui incontro italiani con le palle....

ma è capitato di trovare dei COGLIONI che pensano di venire dal aese più bello dle mondo e di essere in un luogo a livello di quasi subumanità di fare quello che cazzo vogliono perchè LORO sono italiani.mancando di rispetto x la cultura del luogo(facendo esattamente lo stesso errore che evidenzi tu al contrario..)

io temo che in est europa , x ovvi motiiv di vicinanza, la percnetuale di questi colgioni sia più elevata..e quidni balkan giustamente si incazzi

ti diró, quando incontro certa gente anche io sotto sotto spereri di vederlo in cartena di montaggio a lavorare a 900 euro x una multinazionale cinese quando mai ci sarà ..

avrei un esmepio palese di persona che sono convinto pure tu non sopporteresti qui.., ma ora sono le 240..ho al febbre e domani vorrei andare al lavoro cmq perchè finalmente finiamo il motore nuovo e vorrei esser epresente x l'accensione

[majestic]

Ma la melanzana che fine ha fatto? Ah si eccola...

[SuSEr]

La crescita del PIL o degli utili maturati dalle aziende o addirittura numero degli occupati o cose del genere costituiscono una visione molto limitata dell'economia e soprattutto della società  di un paese.
Conta relativamente poco.

Poi condivido l'idea che l'Italia tanto bene non se la passi ma quel che mi preoccupa maggiormente (decisamente più dell'economia) è lo scoramento - isolamento - menefreghismo delle persone che conosco.

Ci siamo arresi.

[nik978]

La crescita del PIL o degli utili maturati dalle aziende o addirittura numero degli occupati o cose del genere costituiscono una visione molto limitata dell'economia e soprattutto della società  di un paese.
Conta relativamente poco.

Poi condivido l'idea che l'Italia tanto bene non se la passi ma quel che mi preoccupa maggiormente (decisamente più dell'economia) è lo scoramento - isolamento - menefreghismo delle persone che conosco.

Ci siamo arresi.

infatti io non ho parlato ne di pil..ne di numero di ocupati ne di utili..
l'esempio classico è la corea..anni fa il boom..ora koreani vengono qui a lavorare èerchè da loro è difficile..

e qui se non si muovono (ma lo han capito) tempo 7-8 anni sono punto e d'accapo...


e mentre qui devono capire e rendersi conto che solo con pil occupazione e utiili non si va avanti, noi ci siamo aressi eccome..

[SuSEr]

Non era rivolto a te Nik, ma pare che molti tendano a far coincidere esattamente la crescita del Pil col benessere. Cosa per me sbagliatissima.

[nik978]

lo so..ma sai che io mi sento sempre messo in mezzo..:D:D:D

[SuSEr]

..ora koreani vengono qui a lavorare èerchè da loro è difficile..

e qui se non si muovono (ma lo han capito) tempo 7-8 anni sono punto e d'accapo...(

Korea del nord o del sud?

[SuSEr]

lo so..ma sai che io mi sento sempre messo in mezzo..:D:D:D

Lo sei, sei circondato dai miei post!

[nik978]

..ora koreani vengono qui a lavorare èerchè da loro è difficile..

e qui se non si muovono (ma lo han capito) tempo 7-8 anni sono punto e d'accapo...(

Korea del nord o del sud?

sud!!!!!!

il nord ,almeno a leggere in giro, qualcosa di terrificante...

[cimmeno]

Ci siamo arresi.

cechiamo di capire cosa è successo. ma non oggi, da alcuni anni.
dopo i fantastici anni 80, in cui pareva che l'economia italiana fosse destinata ad entrare nel vero circolo degli eletti, è arrivata la crisi del 91-92. venne accompagnata da 3 finanziare da lacrime e sangue. da allora l'italia ha smantellato gran parte del suo apparato produttivo, ha introdotto un mercato del lavoro che pare pensato per dare tanta instabilità  e pochi soldi.
ovviamente andando via l'industria è andata via anche la ricerca e la possibilità  , da parte di tecnici ed ingegneri, di trovare un lavoro soddisfacente e confacente alle proprie qualifiche.
poi è arrivata la bolla speculativa della new economy , poi la successiva crisi.ora questa nuova crisi, formalmente causata dall'11 settembre.
nel frattempo non ci sono realtà  produttive, non cè motivazione,non cè più nulla.paradossalmente siamo credo l'unico paese in cui un laureato ha statisticamente più probabilità  di rimanere disoccupato di un diplomato.
segno che, in italia, non cè assolutamente alcunchè da fare.
non è rassegnazione, è realismo.

[Drogato_ di_porno]

Balkan, credo che Joe non abbia tutti i torti, nel valutare l' Italia sei mosso da un odio cieco e irrazionale. Trovo l' italiano all' estero che sputa sul suo paese fottutamente itaGliano. Il fanatismo, di qualunque matrice, non mi è mai piaciuto.

I tassi di crescita elevati li abbiamo avuti anche noi nel secondo dopoguerra. I bulgari avevano la dittatura comunista? Noi abbiamo avuto 20 anni di fascismo, l' autarchia e un paese ridotto in macerie da una guerra contro le maggiori potenze economiche e militari del mondo. Ti ricordo che durante il 20ennio l' Italia era il fanalino di coda dell' Europa, un paese prevalentemente agricolo con un potere d' acquisto dei salari irrisorio ben prima del '29.

Non puoi paragonare il tasso di crescita del PIL bulgaro con quello italiano, anche la Gran Bretagna e gli USA hanno tassi di crescita annui inferiori (3,5% circa) a quello di paesi poveri in rapida crescita, ma la differenza di ricchezza complessiva resta abissale.

La Bulgaria soffre di un' inflazione galoppante (4% circa nel 2004) contro l' 1,9 % dell' Italia (sempre nel 2004). Il problema affligge tutto l' esteuro, la crescita dei prezzi più elevata è stata registrata in Lettonia (7%), Estonia (4,6%) e Polonia (3,5%).

La disoccupazione media in Bulgaria tocca il 12,67% e in alcune regioni arriva al 20-25% (salario medio mensile 160 euro). In Italia a fine 2004 si è attestata sull' 8,1%.

Gli investimenti stranieri sono dovuti al bassissimo costo del lavoro, allla bassissima tassazione su persone fisiche o giuridiche, alla geografia strategica che unisce l' Europa all' Asia.

Trovo peraltro inutile paragonare un paese di 8 milioni di abitanti con uno di 60.

Tutti i paesi industrializzati dell' Occidente vivono, chi più chi meno, un periodo di stagnazione e recessione. Lo vivranno anche i paesi in rapida industrializzazione, quando si saturerà  il mercato e verranno al pettine i nodi degli squilibri sociali.

Non ho trovato dati comparabili sulla criminalità , se mi sai segnalare siti o documenti attendibili al riguardo sono bene accetti. Spesso ho letto di corruzione dilagante nelle alte sfere e di problemi di microcriminalità . I dati che ti ho esposto puoi recuperarli sui siti ansa.it o soldionline.it, non sul Manifesto o Liberazione.

Non sono un nazionalista, ma invito a considerare con più obiettività  il nostro paese. L' Italia ha molti difetti, alcuni cronici, ma ha anche dei pregi, non siamo quel paese di coglioni che dipingi. Fra 20 anni puliremo i vostri mercedes? Puó darsi, ma nel corso della nostra storia ne abbiamo subite di tutti i colori e siamo sempre riusciti a rialzarci (ti ricordo che facciamo parte del G8 ).

[Barabino]

Io sono dell'idea che tutto va come si vuole che vada... intendo quello che si vuole veramente: non quello che diciamo di volere, non quello che dovremmo volere ecc.

Le industrie chiudono anche perche' noi italiani in fondo non vogliamo piu' le fabbriche: comuni e regioni e USL e associazioni hanno troppa paura dell'inquinamento e tormentano le aziende con pretese impossibili; nessun comune si sente cosi' meschino da accettare di avere una discarica sul proprio territorio.

Ammetto che anche io, una volta che ero a Terni, guardo giu' la vallata, e mi viene spontaneo dire: "accidenti, ma proprio in mezzo alla valle dovevano fare un'acciaieria?!? Rovina il paesaggio!!"

E' un narcisismo estremo: per la vanita' di essere "il paese piu' bello del mondo" perdiamo di vista le cose veramente utili, le cose strategiche che sono il supporto delle cose belle.

Anche per quanto riguarda la scuola... secondo me il disastro non e' quello di adesso: il disastro e' avvenuto 30 anni fa, e adesso forse si rientra in carreggiata.

A partire dalla riforma della scuola media, la scuola aveva voluto formare tante persono colte, non tanti lavoratori.

L'effetto positivo e' stato che in Italia non ci sono piu' le differenze di classe che c'erano prima e che ci sono ancora in tanti paesi anche piu' ricchi;

ma il prezzo pagato e' che, per usare frasi fatte, "non si trova mai un'idraulico" e "non ci sono piu' i muratori di una volta"

(e ci credo: fin da bambino le maestre ripetono: se sei uno zuccone finirai a fare il muratore: di conseguenza quasi nessuna persona in gamba va a fare il muratore e quindi restano solo gli zucconi che sanno solo mettere i mattori in fila, ma se gli chiedi di aggiungere una finestra bucando un muro esistente, non lo sanno fare).

[armageddom]

Beh, Balkan, i capitali arrivano perchè il costo della manodopera è basso, mica per le capacità  intrinseche dei bulgari. Un po' come per la Romania (credo). A novembre ero in una ditta, italiana, ed avevano 250 dipendenti, a febbraio erano già  500. Il tutto gira sui bassi costi di produzione. Ne merito ne demerito, fatto naturale. Se avranno le palle si vedrà  quanto il loro livello di vita sarà  nella media europea.

scusa allora i cinesi che arrivano in itlaia con le valigie di soldie e comprano piccole officine, le chiudono e si portano il knowhow in casa loro?

e che hanno appalti x costruire ferrovie in africa, che sono in 5 anni arrivati ad esssere credo 4 al mondo nella componentistica per pc(la silicon valley cinese a pudong.)..

anche loro hanno costo di manodoera bassissimo..ma i capitali li fanno girare anche loro..

Nick, scusami ma il tuo paragone non regge. La Cina ha avviato la politica che "vuole" la tecnologia, di avere solo le fabbriche straniere se ne infischia, nei paesi dell'est no, li si portano le fabbriche e nulla. La tecno rimane in mano ai legittimi proprietari, alla manodopera locale si trasmette solo il minimo indispensabile.

[Husker_Du]

Non era rivolto a te Nik, ma pare che molti tendano a far coincidere esattamente la crescita del Pil col benessere. Cosa per me sbagliatissima.

Sarà  anche sbagliata....ma rappresenta comunque una buona proxy se pensiamo che il benessere dipende dal livello del consumo.....in più è molto facile da calcolare.....

[nik978]

Beh, Balkan, i capitali arrivano perchè il costo della manodopera è basso, mica per le capacità  intrinseche dei bulgari. Un po' come per la Romania (credo). A novembre ero in una ditta, italiana, ed avevano 250 dipendenti, a febbraio erano già  500. Il tutto gira sui bassi costi di produzione. Ne merito ne demerito, fatto naturale. Se avranno le palle si vedrà  quanto il loro livello di vita sarà  nella media europea.

scusa allora i cinesi che arrivano in itlaia con le valigie di soldie e comprano piccole officine, le chiudono e si portano il knowhow in casa loro?

e che hanno appalti x costruire ferrovie in africa, che sono in 5 anni arrivati ad esssere credo 4 al mondo nella componentistica per pc(la silicon valley cinese a pudong.)..

anche loro hanno costo di manodoera bassissimo..ma i capitali li fanno girare anche loro..

Nick, scusami ma il tuo paragone non regge. La Cina ha avviato la politica che "vuole" la tecnologia, di avere solo le fabbriche straniere se ne infischia, nei paesi dell'est no, li si portano le fabbriche e nulla. La tecno rimane in mano ai legittimi proprietari, alla manodopera locale si trasmette solo il minimo indispensabile.

io dicevo solo che avere un costo di manodopera basso ed attiare i capitali a volte non è il solo aspetto..

meno male che in est europa x ora fanno ancora così....