Berlusconi: "Escludo il non conteggio dei voti sotto il 4%"
K-line, hai visto che Sartori ha inventato parecchie cose?
Proporzionale o Maggioritario
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
-
Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 77933
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
vedete che bello? in altri forum non verrebbero fuori queste cose... 
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Senti è un disegno di legge che ha sottoscritto l'intera CDL. Ora a due giorni di distanza sembra che nessuno di loro lo abbia fatto. AN vuole rimandarla, Berlusconi è contrario, la Lega non vuole farlo passare e anche Follini vuole modifircarlo.Romeo ha scritto:Berlusconi: "Escludo il non conteggio dei voti sotto il 4%"
K-line, hai visto che Sartori ha inventato parecchie cose?
Allora che cazzo hanno firmato a fare quel cazzo di disegno di legge? Speravano forse che la truffa sarebbe passata sotto silenzio? Li hanno scoperti e adesso sono tutti contrari........ sono una mandria di buffoncelli.
PS Sartori non si è inventato proprio nulla.
PPS Ricordate la legge contro la pirateria di Urbani. Appena approvata egli stesso disse che la legge ha tante magagne (fino a 4 anni di carcere per il File Sharing) e che sarà modificata. Avete notizie di quel rincoglionito? Non vorrei finire in carcere per 4 anni in base ad una legge definita imperfetta dal suo stesso stesore.
in germania hanno lo sbarramento al 4 o al 5%?
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
[quote:411ba99aae="nik978"]in germania hanno lo sbarramento al 4 o al 5%?[/quote:411ba99aae]
5%
Da: http://www.liberaliperlitalia.it/pagina ... ticolo=567 di Livio Ghersi del 09/09/2005
La scheda di sintesi che segue è frutto di miei personali sforzi di traduzione di documenti in lingua tedesca. Quindi, è più dettagliata rispetto alle informazioni giornalistiche in lingua italiana che normalmente vengono fornite. Chi avesse voglia di ulteriori approfondimenti, potrà poi ricorrere alla letteratura giuridica specializzata sull'argomento.
Il territorio della Germania è ripartito in 299 collegi (Wahlkreise). Tali collegi sono uninominali, cioè esprimono ciascuno un solo mandato. Ogni collegio corrisponde mediamente a 227.000 abitanti.
Il totale dei seggi (Sitzen) del Bundestag è di 598, ma questo numero può aumentare.
Ogni elettore ha a disposizione due voti (zwei Stimmen): uno per un candidato che si presenta nel collegio territoriale; il secondo voto per una lista di Partito.
I partiti che concorrono al Bundestag possono presentare proprie liste (Landeslisten) in ciascuno dei 16 Là¤nder. Sempre che vogliano farlo. Ad esempio, i Cristiano-democratici (CDU) ed i Cristiano-sociali hanno un reciproco accordo di desistenza. Così i Cristiano-democratici non si presentano in Baviera, che è riservata alla CSU, ed i Cristiano-sociali non si presentano nel resto della Germania. Ci possono essere, quindi, partiti presenti soltanto in alcuni Là¤nder e non nell'intero territorio federale.
Con riferimento al voto per liste di partito, si applica la clausola di sbarramento (Sperrklausel), fissata al 5 % del totale dei voti validi espressi nell'intero territorio della Repubblica. Sono esclusi dalla rappresentanza al Bundestag i partiti le cui liste non raggiungono tale soglia di rappresentatività . Lo sbarramento non si applica ai partiti che hanno conquistato tre mandati diretti nei collegi. Lo sbarramento non si applica infine ai rappresentanti delle tre minoranze nazionali riconosciute (Danesi, Sorabi della Lusazia, Frisoni) nei Là¤nder in cui sono rispettivamente presenti.
In ciascun collegio territoriale vige il sistema maggioritario, cioè il seggio viene attribuito al candidato più votato (maggioranza relativa).
Per attribuire la restante quota di seggi in ragione proporzionale ai voti ottenuti dalle liste di partito fra loro concorrenti, si procede attraverso due fasi distinte. La seconda fase, come si dirà , è quella che serve per un bilanciamento, un riequilibrio (Restausgleich) della rapppresentanza.
Nell'una e nell'altra fase, per l'assegnazione dei seggi si utilizza sempre il metodo cosiddetto Hare - Niemeyer. Dai nomi, rispettivamente di Thomas Hare, giurista inglese morto nel 1891, e Horst Niemeyer, matematico tedesco del Novecento.
Si tratta di una formula di riparto proporzionale che dà risultati sostanzialmente non dissimili rispetto al metodo del quoziente elettorale normalmente applicato in Italia, ma che consente di saltare un passaggio.
Secondo la formula Hare - Niemeyer, i voti validi di ogni lista vengono moltiplicati per il numero dei seggi da assegnare. Il prodotto è quindi diviso per il totale dei voti validi riportati da tutte le liste che partecipano al riparto. Nel quoziente di lista così ottenuto, vanno considerati i primi tre numeri dopo la virgola. Ad ogni lista spetta intanto il numero di seggi che figura nella parte intera del proprio quoziente di lista. Gli ulteriori seggi che restano da assegnare sono attribuiti, in ordine decrescente, alle liste che hanno una più alta parte frazionaria di quoziente (considerando - come si è detto - i primi tre numeri dopo la virgola, del quoziente di ogni lista).
Spiegamo ora, sinteticamente, le due fasi di calcolo dei voti dati alle liste di partito (cosiddetti secondi voti, perché i "primi voti" sono quelli per i candidati nei collegi territoriali).
Nella prima fase, si procede, con riferimento all'intero territorio federale, come se si dovessero assegnare con metodo proporzionale tutti i 598 seggi disponibili, inclusi i 299 da attribuire nei collegi elettorali territoriali. Per essere più chiari, in questa prima fase si procede come se venissero in considerazione esclusivamente i voti dati alle liste di partito (nella loro somma complessiva, nella dimensione federale). Si stabilisce così quanti seggi in astratto spetterebbero ad ogni partito. Sono esclusi dal computo i partiti che non superano la soglia di sbarramento, con le eccezioni prima precisate.
Nella seconda fase, invece, si procede al conteggio per ciascuno dei 16 Bundeslà¤nder, sempre considerando soltanto i voti dati alle liste di partito. Dalle quote di seggi spettanti ad ogni lista di partito vengono però sottratti i seggi che i partiti medesimi hanno ottenuto direttamente nei collegi territoriali istituiti all'interno di di ogni Bundesland.
Una volta sottratti i mandati conseguiti nei collegi, i seggi restanti vengono attribuiti ai candidati della lista di partito presente nel Land. Si procede secondo l'ordine progressivo di presentazione dei candidati nelle liste medesime (non ci sono voti di preferenza individuali).
Si comprende, quindi, a cosa serva questa seconda fase di calcolo: a garantire un riequilibrio complessivo della rappresentanza, in senso proporzionale, sulla base del consenso ottenuto dalle liste di partito.
Questo spiega meglio la logica delle stesse elezioni nei collegi elettorali. Partiti fra loro alleati possono anche presentarsi ciascuno con un proprio candidato nel collegio territoriale, consentendo quindi al corpo elettorale una più ampia possibilità di scelta rispetto a quanto avviene oggi in Italia; da noi, invece, la legge elettorale della Camera induce i partiti fra loro coalizzati a presentare un candidato unico in ogni collegio uninominale.
Questo perché in Germania la rappresentanza complessiva nel Bundestag è comunque in proporzione al consenso ottenuto dalle liste di partito; di conseguenza, nel collegio territoriale si può veramente scegliere la persona.
Ovviamente, è sempre possibile che, in singoli collegi, partiti alleati facciano accordi di desistenza; il che significa che un partito rinuncia a presentare il proprio candidato, in modo da favorire il partito alleato.
Come è di immediata evidenza, si tratta di un sistema molto più semplice e razionale, rispetto al complicatissimo meccanismo dello "scorporo" previsto dalla legge per l'elezione della Camera dei Deputati. Il nostro "scorporo", intanto, è scorporo di voti e non di seggi come in Germania. Inoltre, è un meccanismo che in Italia viene ormai sistematicamente aggirato attraverso l'espediente delle cosiddette "liste civetta", liste che non hanno alcuna concreta possibilità di raggiungere la soglia di sbarramento (in Italia, come è noto, fissata al 4% del totale dei voti validi, in ambito nazionale), ma che hanno soltanto la funzione di consentire il collegamento con candidati nei collegi uninominali di cui è prevedibile l'elezione. Nella stragrande maggioranza dei casi, quei candidati nei collegi uninominali aderiscono ai partiti maggiori della coalizione, ma, con una fictio rilevante soltanto ai fini elettorali, vengono collegati alle "liste civetta".
In questo modo, quando i predetti candidati vengono eletti nei collegi uninominali, i loro voti non sono "scorporati" dall'ammontare dei voti direttamente riferiti a ciascuno dei "veri" partiti della medesima coalizione (per intenderci, quelli che superano il 4%). Con questo espediente tali partiti possono ottenere qualche seggio in più tra quelli da attribuire con metodo proporzionale.Invenzioni del genio italico, che un tedesco, o un inglese, farebbero fatica a comprendere.
In Germania può verificarsi il caso dei mandati cosiddetti in eccedenza (àœberhangsmandate); tale fenomeno ricorre quando in un Land un partito ottenga con i mandati dei collegi più seggi di quanti gli spettino in proporzione ai voti di lista. In tale ipotesi tutti i seggi conquistati nei collegi territoriali sono comunque confermati e, pertanto, si procede ad un corrispondente aumento dei seggi del Bundestag. Ad esempio, nelle elezioni del Bundestag del 27 settembre 1998 ci furono 13 mandati in eccedenza.
5%
Da: http://www.liberaliperlitalia.it/pagina ... ticolo=567 di Livio Ghersi del 09/09/2005
La scheda di sintesi che segue è frutto di miei personali sforzi di traduzione di documenti in lingua tedesca. Quindi, è più dettagliata rispetto alle informazioni giornalistiche in lingua italiana che normalmente vengono fornite. Chi avesse voglia di ulteriori approfondimenti, potrà poi ricorrere alla letteratura giuridica specializzata sull'argomento.
Il territorio della Germania è ripartito in 299 collegi (Wahlkreise). Tali collegi sono uninominali, cioè esprimono ciascuno un solo mandato. Ogni collegio corrisponde mediamente a 227.000 abitanti.
Il totale dei seggi (Sitzen) del Bundestag è di 598, ma questo numero può aumentare.
Ogni elettore ha a disposizione due voti (zwei Stimmen): uno per un candidato che si presenta nel collegio territoriale; il secondo voto per una lista di Partito.
I partiti che concorrono al Bundestag possono presentare proprie liste (Landeslisten) in ciascuno dei 16 Là¤nder. Sempre che vogliano farlo. Ad esempio, i Cristiano-democratici (CDU) ed i Cristiano-sociali hanno un reciproco accordo di desistenza. Così i Cristiano-democratici non si presentano in Baviera, che è riservata alla CSU, ed i Cristiano-sociali non si presentano nel resto della Germania. Ci possono essere, quindi, partiti presenti soltanto in alcuni Là¤nder e non nell'intero territorio federale.
Con riferimento al voto per liste di partito, si applica la clausola di sbarramento (Sperrklausel), fissata al 5 % del totale dei voti validi espressi nell'intero territorio della Repubblica. Sono esclusi dalla rappresentanza al Bundestag i partiti le cui liste non raggiungono tale soglia di rappresentatività . Lo sbarramento non si applica ai partiti che hanno conquistato tre mandati diretti nei collegi. Lo sbarramento non si applica infine ai rappresentanti delle tre minoranze nazionali riconosciute (Danesi, Sorabi della Lusazia, Frisoni) nei Là¤nder in cui sono rispettivamente presenti.
In ciascun collegio territoriale vige il sistema maggioritario, cioè il seggio viene attribuito al candidato più votato (maggioranza relativa).
Per attribuire la restante quota di seggi in ragione proporzionale ai voti ottenuti dalle liste di partito fra loro concorrenti, si procede attraverso due fasi distinte. La seconda fase, come si dirà , è quella che serve per un bilanciamento, un riequilibrio (Restausgleich) della rapppresentanza.
Nell'una e nell'altra fase, per l'assegnazione dei seggi si utilizza sempre il metodo cosiddetto Hare - Niemeyer. Dai nomi, rispettivamente di Thomas Hare, giurista inglese morto nel 1891, e Horst Niemeyer, matematico tedesco del Novecento.
Si tratta di una formula di riparto proporzionale che dà risultati sostanzialmente non dissimili rispetto al metodo del quoziente elettorale normalmente applicato in Italia, ma che consente di saltare un passaggio.
Secondo la formula Hare - Niemeyer, i voti validi di ogni lista vengono moltiplicati per il numero dei seggi da assegnare. Il prodotto è quindi diviso per il totale dei voti validi riportati da tutte le liste che partecipano al riparto. Nel quoziente di lista così ottenuto, vanno considerati i primi tre numeri dopo la virgola. Ad ogni lista spetta intanto il numero di seggi che figura nella parte intera del proprio quoziente di lista. Gli ulteriori seggi che restano da assegnare sono attribuiti, in ordine decrescente, alle liste che hanno una più alta parte frazionaria di quoziente (considerando - come si è detto - i primi tre numeri dopo la virgola, del quoziente di ogni lista).
Spiegamo ora, sinteticamente, le due fasi di calcolo dei voti dati alle liste di partito (cosiddetti secondi voti, perché i "primi voti" sono quelli per i candidati nei collegi territoriali).
Nella prima fase, si procede, con riferimento all'intero territorio federale, come se si dovessero assegnare con metodo proporzionale tutti i 598 seggi disponibili, inclusi i 299 da attribuire nei collegi elettorali territoriali. Per essere più chiari, in questa prima fase si procede come se venissero in considerazione esclusivamente i voti dati alle liste di partito (nella loro somma complessiva, nella dimensione federale). Si stabilisce così quanti seggi in astratto spetterebbero ad ogni partito. Sono esclusi dal computo i partiti che non superano la soglia di sbarramento, con le eccezioni prima precisate.
Nella seconda fase, invece, si procede al conteggio per ciascuno dei 16 Bundeslà¤nder, sempre considerando soltanto i voti dati alle liste di partito. Dalle quote di seggi spettanti ad ogni lista di partito vengono però sottratti i seggi che i partiti medesimi hanno ottenuto direttamente nei collegi territoriali istituiti all'interno di di ogni Bundesland.
Una volta sottratti i mandati conseguiti nei collegi, i seggi restanti vengono attribuiti ai candidati della lista di partito presente nel Land. Si procede secondo l'ordine progressivo di presentazione dei candidati nelle liste medesime (non ci sono voti di preferenza individuali).
Si comprende, quindi, a cosa serva questa seconda fase di calcolo: a garantire un riequilibrio complessivo della rappresentanza, in senso proporzionale, sulla base del consenso ottenuto dalle liste di partito.
Questo spiega meglio la logica delle stesse elezioni nei collegi elettorali. Partiti fra loro alleati possono anche presentarsi ciascuno con un proprio candidato nel collegio territoriale, consentendo quindi al corpo elettorale una più ampia possibilità di scelta rispetto a quanto avviene oggi in Italia; da noi, invece, la legge elettorale della Camera induce i partiti fra loro coalizzati a presentare un candidato unico in ogni collegio uninominale.
Questo perché in Germania la rappresentanza complessiva nel Bundestag è comunque in proporzione al consenso ottenuto dalle liste di partito; di conseguenza, nel collegio territoriale si può veramente scegliere la persona.
Ovviamente, è sempre possibile che, in singoli collegi, partiti alleati facciano accordi di desistenza; il che significa che un partito rinuncia a presentare il proprio candidato, in modo da favorire il partito alleato.
Come è di immediata evidenza, si tratta di un sistema molto più semplice e razionale, rispetto al complicatissimo meccanismo dello "scorporo" previsto dalla legge per l'elezione della Camera dei Deputati. Il nostro "scorporo", intanto, è scorporo di voti e non di seggi come in Germania. Inoltre, è un meccanismo che in Italia viene ormai sistematicamente aggirato attraverso l'espediente delle cosiddette "liste civetta", liste che non hanno alcuna concreta possibilità di raggiungere la soglia di sbarramento (in Italia, come è noto, fissata al 4% del totale dei voti validi, in ambito nazionale), ma che hanno soltanto la funzione di consentire il collegamento con candidati nei collegi uninominali di cui è prevedibile l'elezione. Nella stragrande maggioranza dei casi, quei candidati nei collegi uninominali aderiscono ai partiti maggiori della coalizione, ma, con una fictio rilevante soltanto ai fini elettorali, vengono collegati alle "liste civetta".
In questo modo, quando i predetti candidati vengono eletti nei collegi uninominali, i loro voti non sono "scorporati" dall'ammontare dei voti direttamente riferiti a ciascuno dei "veri" partiti della medesima coalizione (per intenderci, quelli che superano il 4%). Con questo espediente tali partiti possono ottenere qualche seggio in più tra quelli da attribuire con metodo proporzionale.Invenzioni del genio italico, che un tedesco, o un inglese, farebbero fatica a comprendere.
In Germania può verificarsi il caso dei mandati cosiddetti in eccedenza (àœberhangsmandate); tale fenomeno ricorre quando in un Land un partito ottenga con i mandati dei collegi più seggi di quanti gli spettino in proporzione ai voti di lista. In tale ipotesi tutti i seggi conquistati nei collegi territoriali sono comunque confermati e, pertanto, si procede ad un corrispondente aumento dei seggi del Bundestag. Ad esempio, nelle elezioni del Bundestag del 27 settembre 1998 ci furono 13 mandati in eccedenza.
20 set 11:42 Trapani: matematico boccia riforma legge elettorale
ERICE (Trapani) - La legge elettorale proposta da Berlusconi "e' quanto di piu' ingegnoso si possa architettare per far vincere chi ottiene pochi voti". Lo sostiene il professor Bruno Simeone, ordinario di Ottimizzazione nel dipartimento di Statistica dell'Universita' di Roma ''La Sapienza'', che ha riunito alla Fondazione Ettore Majorana di Erice oltre cinquanta matematici per discutere di voti e democrazia. ''Un sistema elettorale che prevede, in maniera combinata, il proporzionale con lo sbarramento e il premio di maggioranza ribalta la volonta' degli elettori'' ha detto Simeone. (Agr)
ERICE (Trapani) - La legge elettorale proposta da Berlusconi "e' quanto di piu' ingegnoso si possa architettare per far vincere chi ottiene pochi voti". Lo sostiene il professor Bruno Simeone, ordinario di Ottimizzazione nel dipartimento di Statistica dell'Universita' di Roma ''La Sapienza'', che ha riunito alla Fondazione Ettore Majorana di Erice oltre cinquanta matematici per discutere di voti e democrazia. ''Un sistema elettorale che prevede, in maniera combinata, il proporzionale con lo sbarramento e il premio di maggioranza ribalta la volonta' degli elettori'' ha detto Simeone. (Agr)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
si, ma sai... non fa mai male avere la dimostrazione matematica della berlusconaggine 
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
L'opposizione prepara l'ostruzionismo, ma sotto sotto...
Ds e Margherita tentati dalla riforma
Quercia e Prc:«Con il proporzionale avremmo più deputati». E Franco Marini (Dl): col proporzionale nel 2001 avremmo vinto
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... meli.shtml
Ds e Margherita tentati dalla riforma
Quercia e Prc:«Con il proporzionale avremmo più deputati». E Franco Marini (Dl): col proporzionale nel 2001 avremmo vinto
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... meli.shtml
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
-
radek66
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 7907
- Iscritto il: 15/06/2005, 13:12
- Località: Il buco nero dell'Occidente democratico
- Contatta:
Squirto ha scritto:L'opposizione prepara l'ostruzionismo, ma sotto sotto...
Ds e Margherita tentati dalla riforma
Quercia e Prc:«Con il proporzionale avremmo più deputati». E Franco Marini (Dl): col proporzionale nel 2001 avremmo vinto
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... meli.shtml
Purtroppo l'avevo letto pure io. Siamo alla frutta, voglio diventare suddito di sua maestà la regina Elisabetta II!!!
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)