Indigenza emotiva?cytherea ha scritto: Ora mi domando perchè, talora, si preferisce dare significati "altri" a una forma civile di rapportarsi al prossimo.
[O.T.] "Dialogo"
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LOL, io lo faccio. Parola!bigtitslover ha scritto:io faccio fatica a parlare. odio pure telefonare, pensa te. peró ovviamente non mi capita con tutti. sfuggo alle conversazioni da ascensore ad esempio. "che freddo oggi, non è vero?" "cazzo, è il 3 di dicembre e non siamo ai tropici perdio!" vorrebbe essere la mia risposta.
(Infatti non e' che sia nota per buon carattere).
In genere ho la grazia di dirlo sorridendo, ammiccando, dando un paio di segnali inoffensivi col corpo, cosicche' gli uomini la scambiano per una battuta e le donne pensano "che stronza".
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Nadja Jacur
Nadja Jacur
donegal ha scritto:Nella teoria, il dialogo è quella forma di comunicazione dove colui che parla e colui che ascolta si invertono spesso il ruolo e traggono entrambi piacere o guadagno personale (non necessariamente in misura equa)
Nella pratica, spesso colui che parla se ne batte altamente il culo di colui che ascolta, della sua pazienza, dei suoi giudizi, dei cazzi personali che ha in quel momento per la testa, della sua fatica a seguire...
Magari pretende pure che chi ascolta faccia come quei cagnolini pupazzetto che andavano di moda nei lunotti posteriori delle vetture anni'70, quelli che facevano sempre si con la testa.
Al tempo stesso, succede pure che chi ascolta lo faccia volentieri solo quando l'argomento trattato è per lui fonte di informazione da riciclare per pettegolezzi o aneddoti da tirar fuori in una di quelle cene dove ci si annoia mortalmente a dialogare e c'è bisogno di ravvivare la conversazione.
Una volta ero un eccellente dialogatore, ero anche considerato un buon ascoltatore.
Ora, al solo sentir la parola dialogo, la mia mano correrebbe velocemente alla pistola. Se solo fossi armato e una frase più o meno simile non l'avesse inventata un nazista prima di me...
Lo so, qualcuno di voi potrà dire che sono arido.
Grazie, i complimenti mi fanno sempre arrossire.
Mi chiedo come sia possibile che wardog sia entrato come donegal...
ma battute a parte, la prostata,la guerra e il dialogo sono le uniche tre cose che risarciscono l'uomo dal non esser nato donna.
Io credo di esser un buon conversatore e un discreto dialogatore. Con l'età e con glia anni (contrariamente all'amico donegal), sto migliorando e via via apprezzo sempre più l'uso dell'udito a quello della parola.
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
saró banale, ma il mio mestiere me lo impone. Quando la conversazione si fa piacevole in genere si ha a che fare con una persona interessante, intelligente, quantomeno affine. Quindi, se essa è di genere opposto, mi pare chiaro che possa nascere una curiosità , una voglia di prolungare il piacere. E a me sembra che una persona interessante, intelligente e affine con cui si desidera stare a lungo sia il ritratto di una potenziale compagna, per un quarto d'ora, per una notte o magari per una vita. Se il genere è lo stesso.... sfiga
si cerca di essere il meno stronzi possibile
mah...sgrofo ha scritto:saró banale, ma il mio mestiere me lo impone. Quando la conversazione si fa piacevole in genere si ha a che fare con una persona interessante, intelligente, quantomeno affine. Quindi, se essa è di genere opposto, mi pare chiaro che possa nascere una curiosità , una voglia di prolungare il piacere. E a me sembra che una persona interessante, intelligente e affine con cui si desidera stare a lungo sia il ritratto di una potenziale compagna, per un quarto d'ora, per una notte o magari per una vita. Se il genere è lo stesso.... sfiga
Continuo a credere che il Dialogo dovrebbe essere protetto dal WWF.
Dialogo: tramite fra due soggetti; un emittente-un ricevente, che si scambiano i ruoli in funzione dei moduli comunicativi usati.
Il dialogo fine a se stesso non esiste, e' un modo per ottenere qualcosa.
Qualsiasi cosa possa avere un valore nella propria personale scala.
Non vi e' nulla di disdicevole in questo, ma la natura umana e' tale che e' invero raro che emetta uno sforzo aggratiss, ivi compreso il dialogo.
Detto questo, il dialogo è guerra.
E' un combattimento, talora cortese, leggiadro come una danza specchiata, talora brutale come fosse guerra reale.
Le parole, contano pochissimo, solo l'esternazione piu' superficiale e subdola dell'altro, la piu' mistificante, la meno importante. Le parole sono tutte menzogne, per loro medesima natura, di elementi vacui, volatili.
Il dialogo è altro, e' riuscire a scoprire dal tono, dal movimento, dal ritmo, dalle pause, dal respiro, dai gesti, da cio' che viene omesso, da cio' che viene nascosto..quale sia lo scopo dell'altro.
E' interessante, importante, permette di creare un separatore fra se e gli altri che permette di avere una riserva in caso le cose vadano a merda.
E a merda ci vanno SEMPRE.
Io non dialogo, in realta'. Perche' presupporrebbe uno scambio, e io non ho proprio un cazzo da scambiare.
Cerco di capire chi ho di fronte, pero'..si sa mai.
Sempre meglio essere preparati.
Ho sempre comunque pensato una cosa:
Il dialogo è il prezzo da pagare per la mancanza di una fisicita' superiore.
Quando essa e' presente, il dialogo diventa grandemente ininfluente.
Il dialogo fine a se stesso non esiste, e' un modo per ottenere qualcosa.
Qualsiasi cosa possa avere un valore nella propria personale scala.
Non vi e' nulla di disdicevole in questo, ma la natura umana e' tale che e' invero raro che emetta uno sforzo aggratiss, ivi compreso il dialogo.
Detto questo, il dialogo è guerra.
E' un combattimento, talora cortese, leggiadro come una danza specchiata, talora brutale come fosse guerra reale.
Le parole, contano pochissimo, solo l'esternazione piu' superficiale e subdola dell'altro, la piu' mistificante, la meno importante. Le parole sono tutte menzogne, per loro medesima natura, di elementi vacui, volatili.
Il dialogo è altro, e' riuscire a scoprire dal tono, dal movimento, dal ritmo, dalle pause, dal respiro, dai gesti, da cio' che viene omesso, da cio' che viene nascosto..quale sia lo scopo dell'altro.
E' interessante, importante, permette di creare un separatore fra se e gli altri che permette di avere una riserva in caso le cose vadano a merda.
E a merda ci vanno SEMPRE.
Io non dialogo, in realta'. Perche' presupporrebbe uno scambio, e io non ho proprio un cazzo da scambiare.
Cerco di capire chi ho di fronte, pero'..si sa mai.
Sempre meglio essere preparati.
Ho sempre comunque pensato una cosa:
Il dialogo è il prezzo da pagare per la mancanza di una fisicita' superiore.
Quando essa e' presente, il dialogo diventa grandemente ininfluente.
- bigtitslover
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Parla a bassa voce, ma porta con te un grosso randello: andrai lontano.
Theodore Roosevelt
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"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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a me parlare apertamente dei miei feelings od ascoltare le parole altrui rappresenta un esercizio futile e fastidioso del quale farei volentieri a meno.........
ma la vicinanza, la contiguità spaziale, la promiscuità occasionale con un tuo stesso simile provoca nella mia persona un senso di angustia e disagio che trova il suo apogeo quando allo sguardo di prammatica si accompagna il silenzio.............
quel silenzio assordante, roboante e clamoroso che ti fa sospettare come l'altro possa insinuarsi sin nelle secrete del tuo spirito, accedendo ai recessi della tua mente, nel luogo dove tutte le innominabili vergogne vengono accumulate e celate alla conoscenza altrui.........
allora per ovviare all'imbarazzo spuntano le parole, a mo di difesa, di diversivo tattico capace di fuorviare la curiosità e l'attenzione dell'interlocutore di turno al fine di procrastinare ancora per un pó l'inviolabilità di ció di cui si è più morbosamente gelosi.............
ma la vicinanza, la contiguità spaziale, la promiscuità occasionale con un tuo stesso simile provoca nella mia persona un senso di angustia e disagio che trova il suo apogeo quando allo sguardo di prammatica si accompagna il silenzio.............
quel silenzio assordante, roboante e clamoroso che ti fa sospettare come l'altro possa insinuarsi sin nelle secrete del tuo spirito, accedendo ai recessi della tua mente, nel luogo dove tutte le innominabili vergogne vengono accumulate e celate alla conoscenza altrui.........
allora per ovviare all'imbarazzo spuntano le parole, a mo di difesa, di diversivo tattico capace di fuorviare la curiosità e l'attenzione dell'interlocutore di turno al fine di procrastinare ancora per un pó l'inviolabilità di ció di cui si è più morbosamente gelosi.............
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
Ennio Flaiano.