scusa drugat, ma non importava attendere un documento così per saperlo.Drogato_ di_porno ha scritto: Tempo fa Giovanni Minoli aveva dedicato un' intera puntata al tema della ''velina'' in Italia. cercando sul mulo forse la trovate. Si faceva un raffronto con il ruolo e la presenza della velina nelle televisioni di altri paesi. furono intervistati noti personaggi della tv nostrana, fra cui Lele Mora, che (per chi non lo sapesse) non lavora solo come agente dello spettacolo in Italia, ma anche all'estero (mi pare in Germania).
se ricordate tutta la faccenda di silviopoli-puttanopoli era partita da un articolo della ''Fondazione Futuro'' di Gianfranco fini, a firma di Sofia Ventura; si diceva, fra le altre cose: ''velinismo che rilancia uno stereotipo femminile mortificante, accuratamente coltivato dalla nostra televisione (che è, a questo proposito, un unicum nel contesto europeo-occidentale) e drammaticamente diseducativo per le nuove generazioni''.
scusa ma è da quando sono piccolo che mi sento dire che al massimo posso stare un paio d'ore davanti alla tv perchè altrimenti divento scemo.
e io sono del 1963. e non ho avuto dei geni come genitori, ma semplicemente persone normali.
mi spiace. il fenomeno dell'uso machista dell'immagine della donna non nasce nè con berlusconi, nè con il conflitto di interessi ('95) ma nasce con la pubblicità . essa è un continuo oscillare fra quella zona di confine che definisce il lecito dall'illecito, zona sempre più indistinta ed ampia.Drogato_ di_porno ha scritto:
in quella puntata di Minoli, Lele Mora e soci erano i primi ad ammettere che la figura della velina italica non ha paragoni in tutto il mondo occidentale. venivano mostrate le ragazze della tv francese, inglese, tedesca, americana: anzitutto erano molte meno (da noi sono anche 7-8 schedine-polsine-paperine per trasmissione), 1a massimo 2, spesso vestite normalmente. quelle svestite e vendute a quarti di bue come da noi sono in numero assai inferiore. chi di voi ha la parabola basta che faccia un giro sui satelliti hotbird e astra per constatare di persona.
allora perchè questa differenza in Italia? l'anomalia italiana dipende dal fatto che il premier è al tempo stesso proprietario delle tv che usano le veline.
con berlusconi nasce semmai un altro fenomeno: l'uso della pubblicità come motore della televisione generalista (di intrattenimento). là dove la pubblicità era confinata nell'intrattenimento di inizio serata (carosello) e con un'interfaccia principalmente per bambini (a letto dopo carosello, carmencita, i salti della permaplex, la famiglia degli incontentabili, etc.), si passa ad una pubblicità diretta e orientata verso le diverse categorie del consumatore (famiglia, casalinga, dirigente, sportivo, bambino) che invade tutto l'orario della programmazione televisiva diventando l'asse portante dello spettacolo stesso, senza il quale lo spettacolo non potrebbe sussistere. la gestione, la programmazione di questo è imputabile a Berlusconi, che per primo ha capito la miniera che poteva diventare e che è stata. il mercato si serve e non si crea, dice un vecchio adagio liberista.
anche qui vorrei fare una precisazione di contenuto.Drogato_ di_porno ha scritto:
spiego meglio: si è detto del cattolicesimo in Italia. siamo sessuofobi, repressi, schiumanti in bocca: sublimiamo la nostra astinenza con la figa tv e non ne abbiamo mai abbastanza. chi fa spettacolo lo sa e per fare audience butta dentro tonnellate di figa. ma questo non basta, nell'era internet abbiamo tutto il porno gratis per sfogarci. eppure la velina impera come mai in passato.
il cattolicesimo non è assolutamente sessuofobico.
semmai è l'atteggiamento che puó risultare così. voglio dire: il cattolicesimo libera e dà un significato totalizzante al sesso.
semmai è l'atteggiamento clericale e borghese che rende la morale cattolica una serie di 'non si fa' (non fatevi le pippe, non fate l'amore prima del matrimonio, etc). la morale cattolica indica sempre nella libertà il valore della persona. e dà le linee di una condotta personale corretta.
ma questa è sempre liberamente accettata.
insomma voglio dire: se uno diventa sessuofobico perchè costretto dalla morale cattolica, cazzo, meglio cambi religione. forse al clero farà comodo sapere che i parrocchiani si comportano convenientemente, ma poi dubitano dell'esistenza di Dio? al potere fa comodo il comportamento. il clero non elude questa regola.
non si puó pensare di fare televisione solo puntando sul lato ironico.Drogato_ di_porno ha scritto:
infatti più che il motivo economico, conta il motivo eminentemente politico-ideologico. se ci fate case l'esplosione della velina itaGlica è cominciata con l'entrata in politica del Silvio. non concordo con balkan sulla tv anni '80, era infinitamente migliore rispetto a quella attuale. i due programmi di Arbore e il drive-in anticipavano i tempi, le ''ragazze coccodè'' (di Arbore) e le ''ragazze fast-food'' (drive-in) erano auto-ironiche. parodie della donna gallina-oca-tettona-svampita-oggetto. era una presa per il culo di quello che poi sarebbe stato: oggi invece il ruolo della velina-puttana è istituzionalizzato ed è preso sul serio (un mestiere come un altro). molte di quelle ragazze-parodia furono proprio quelle che si presero poi ''sul serio''.
perchè l'ironia è per sua natura eccezionale e non abituale.
ció che realmente quelle trasmissioni hanno effettuato nella tivù nazionale (pubblica e privata) è stato lo sdoganamento del cattivo gusto come immagine nazionale. dimentichiamo che Arbore ha firmato perfino una linea di produzione di oggetti di design negli anni 90?
Costanzo ha completato quello sdoganamento poichè ha portato sul palcoscenico quella che lui considerava la gente normale. peccato che quella gente assumesse improvvisamente e incredibilmente il carattere proprio dell'opinione comune, senza autocoscienza e senza ideale. anche nei contraddittori regnava non una visione varia di riferimenti a idee diverse, ma una vera e propria omologazione all'opinione comune.
questa è vera masturbazione.Drogato_ di_porno ha scritto:
è la donna ''status-symbol'', fonte di piaceri (come le uri del paradiso islamico) che va combattuta. tutte le veline se le scopa silvio sullo yacht, a villa certosa, a palazzo grazioli. ai maschi viene insegnato che basta arricchirsi con qualunque mezzo per arrivare a possederle. alle donne viene insegnato che fare la puttana è un passaggio obbligato e soprattutto NON disdicevole. quando questo msg si rivolge ai giovani è la fine. arricchirsi con qualunque mezzo non è facile: ci riescono in pochissimi. Silvio ci è riuscito. ma la piramide sociale è strutturalmente gerarchica e molti di quelli che ci provano non sanno (o non pensano) che quasi certamente non riusciranno, lo votano in massa perchè ne interiorizzano e condividono il msg filosofico. questo mi tocca personalmente perchè il mio collega pensava che il primo gradino da scalare per arrivare ad essere silvio fosse quello di schiacciarmi. questo non posso accettarlo.
la velina è la piattaforma politico-programmatica di Forza Italia. la ''velina'' è il programma politico di Forza Italia. l'esplosione (anche numerica) della velina ha coinciso con le fasi governative del silvio. da motore economico (audience) la velina è diventata motore politco (elettorale).
silvio è la bestia immonda laida e feroce. silvio è per noi ció che moby dick era per achab. silvio è uno dei mostri di Lovecraft. silvio è peggio di stalin e hitler messi insieme. silvio è la causa di tutte le nostre frustrazioni fisiche e spirituali. Il suo sorriso osceno e seducente, da Joker de noartri, ha ceduto il posto al vero volto.
NON POSSIAMO, NON DOBBIAMO, NON VOGLIAMO accettare il motivo pedagogico-ideologico dell'uso della donna. quello economico non mi urtava. stiamo dando la stura ad una generazione di falliti, repressi, asessuati, impotenti: la ragazza che vedi per strada non sarà mai come quella che vedi in tv. e la nostra insoddisfazione aumenterà
infatti la balena bianca era per Achab non il nemico, ma un'ossessione.
nelle società liberali come l'inghilterra, il tuo collega cercherà sempre di farti le scarpe.
la cultura dell'imprenditoria italiana è quella che se si fa gruppo si corre di più. ovvio che nel gruppo ci sia chi vuole eccellere. ma Olivetti, Falk, Agnelli e l'enorme presenza degli Gnomi (piccole imprese) hanno sempre fatto leva sul gruppo guidato piuttosto che sulla competizione interna.
mediaset nasce come gruppo, sia imprenditoriale che come organizzazione interna, nello stile dell'imprenditoria italiana.
come l'imprenditoria nata dal mondo delle cooperative, quella privata persegue il successo come gruppo.
mi pare che il soldo facile, il valore di carta, etc. non sia un fenomeno italiano. mi pare che la crisi attuale insegni proprio che il fenomeno del lavoro virtuale e non reale sia un fenomeno mondiale o almeno molto diffuso oltre le reali possibilità di berlusconi.