Sul coinvolgere il settore privato per accelerare il processo di vaccinazione sono d'accordo. Sarei anche d'accordo a far sì che i vaccini che si possono conservare in frigorifero (AstraZeneca, Johnson&Johnson) siano venduti nelle farmacie e acquistati privatamente da chi ha disponibilità economica e non vuole prenotarsi alla ASL, e poi somministrati dai medici di famiglia. Da liberale credo che dovrebbe esistere un servizio di base pubblico, disponibile per le fasce di persone più svantaggiate e prive di mezzi, e allo stesso tempo fornire opzioni private per chi può permetterselo.giorgiograndi ha scritto: ↑05/03/2021, 15:41Lockdown, restrizioni, hai inteso cosa volevo dire perfettamente.
Il concetto e' fare in fretta, il settore privato puo' aiutare sia a velocizzare sia nell'approvvigionamento.
Poi, se una azienda vuole spendere 5000 euro per vaccinare i propri dipendenti e le loro famiglie ed evitare focolai interni e calo di produzione, dovrebbe avere tutto il diritto di farlo se non il dovere di farlo e le cliniche private esistono per questo motivo.
Perche' ci sono aziende che si sono arricchite nell'ultimo anno, non ci sono solo quelle in difficolta' o che soffrono crisi economica per mancanza di consumi. E' anche un fattore competitivo a livello industriale. L'economia non gira solo attorno alla ristorazione e alle estetiste.
Sul discorso di vaccinare prima le persone giovani e lavoratrici e lasciar perdere i vecchi e i fragili invece non sono assolutamente d'accordo, perché non sappiamo se allo stato attuale questi vaccini prevengono il contagio nelle persone che l'hanno ricevuto e vengono in contatto con il virus. Inoltre, lasciando perdere il discorso dell'empatia di cui vedo ti interessa poco, se metti al riparo dal virus prima le persone più fragili il numero di morti e ricoveri scende, la situazione piano piano si stabilizza e le misure restrittive vengono gradualmente allentate.