ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

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dostum
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Re: !ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

#751 Messaggio da dostum »

Mente Diabolica

Vicenza. Il sistema criminale inventato da un vicentino per fare quattrini è di quelli che dimostrano inventiva. Ha sfruttato le potenzialità di internet e di un social network diffusissimo come Facebook per realizzare una sorta di bacheca virtuale per giovani prostitute, incamerando una parte dei soldi che loro guadagnavano al termine dei rapporti sessuali con i clienti.
È questa l'ipotesi su cui numerose procure italiane stanno indagando. Ed è per questo che da qualche tempo cercano tracce di Paolo Dal Lago, 43 anni, tecnico informatico di Vicenza del quale però si sono perse notizie da mesi. Da quello che è stato possibile apprendere, è indagato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e si sarebbe reso uccel di bosco.
Il meccanismo adottato dal vicentino sarebbe articolato. Il tecnico, ancora a partire dal 2009-2010, avrebbe creato su Facebook una serie di falsi profili. Cioè di pagine personali di donne in realtà inesistenti, frutto della sua fantasia. Che si trattasse perlomeno di pseudonimi non era difficile intuirlo: si va da "Giorgia Vogliosa" a "Carmen Porcellina", da "Luana Tutta Tua" a "Erica Disponibile" e via discorrendo. Si tratta di profili come tutti gli altri: la foto è in pose seducenti, e vengono elencate tutta una serie di hobby, attività e passioni, e quasi tutte sono abbastanza esplicite. Cose del genere "mi piace uscire senza mutandine". Non solo: tutte le galline del pollaio di Dal Lago sono amiche fra di loro, ovviamente single e in cerca di contatti.
E facile pensare che quelle pollastrelle non abbiano avuto difficoltà a stringere una serie di amicizie virtuali con maschi di tutta Italia. I quali scrivevano loro e trovavano ammiccanti risposte. Ne seguivano scambi di messaggi di natura via via più piccante fino a quando scattava la richiesta di un incontro vero, a tu per tu.
È chiaro che il maschio in questione nella stragrande maggioranza dei casi aveva compreso cosa si nascondeva dietro a quell'incontro. Cioè un rapporto sessuale a pagamento. E, se non lo aveva capito prima, lo avrebbe compreso poi. In ogni caso, dietro a tutte quelle belle ragazze fantasma, non c'era altri che Dal Lago, o qualche suo complice.
L'incontro poi avveniva puntualmente. Dal Lago avrebbe girato data, ora e luogo a una serie di prostitute di professione, che conosceva in mezza Italia. Alle quali offriva su un piatto d'argento un appuntamento già programmato, e con ottime chance di andare in porto. E poco importava se la foto della ragazza di Facebook fosse poco somigliante alla donna che l'"amico" virtuale aveva conosciuto.
E Dal Lago? Il vicentino, d'intesa con le lucciole, si faceva consegnare attraverso il sistema di pagamento poste-pay una parte dei guadagni della serata a luci rosse. In questa maniera, gestendo decine e decine di profili e di donne, avrebbe incamerato parecchio.
La sua attività illecita è emersa nel corso di altre indagini. Una, a Bologna, per estorsione, e vedeva coinvolta una ragazza che pretendeva quattrini da un cliente per non diffondere un filmato pornografico: la vittima spiegò come l'aveva conosciuta, e per riuscire ad identificarla furono compiute indagini informatiche che portarono dritto al computer di Dal Lago, a Vicenza, spuntato poi in altre inchieste.
Il vicentino, come detto, è scomparso. Ma ora alcuni nuovi profili con le medesime caratteristiche vengono creati da paesi esteri, dove il tecnico potrebbe essersi trasferito per non farsi scoprire.
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fib62
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Re: !ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

#752 Messaggio da fib62 »

-- doppio ---
Ultima modifica di fib62 il 25/08/2011, 18:25, modificato 1 volta in totale.

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Re: !ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

#753 Messaggio da fib62 »

dostum ha scritto:Mente Diabolica

Vicenza. Il sistema criminale inventato da un vicentino per fare quattrini è di quelli che dimostrano inventiva. Ha sfruttato le potenzialità di internet e di un social network diffusissimo come Facebook per realizzare una sorta di bacheca virtuale per giovani prostitute, incamerando una parte dei soldi che loro guadagnavano al termine dei rapporti sessuali con i clienti.
È questa l'ipotesi su cui numerose procure italiane stanno indagando. Ed è per questo che da qualche tempo cercano tracce di Paolo Dal Lago, 43 anni, tecnico informatico di Vicenza del quale però si sono perse notizie da mesi. Da quello che è stato possibile apprendere, è indagato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e si sarebbe reso uccel di bosco.
Il meccanismo adottato dal vicentino sarebbe articolato. Il tecnico, ancora a partire dal 2009-2010, avrebbe creato su Facebook una serie di falsi profili. Cioè di pagine personali di donne in realtà inesistenti, frutto della sua fantasia. Che si trattasse perlomeno di pseudonimi non era difficile intuirlo: si va da "Giorgia Vogliosa" a "Carmen Porcellina", da "Luana Tutta Tua" a "Erica Disponibile" e via discorrendo. Si tratta di profili come tutti gli altri: la foto è in pose seducenti, e vengono elencate tutta una serie di hobby, attività e passioni, e quasi tutte sono abbastanza esplicite. Cose del genere "mi piace uscire senza mutandine". Non solo: tutte le galline del pollaio di Dal Lago sono amiche fra di loro, ovviamente single e in cerca di contatti.
E facile pensare che quelle pollastrelle non abbiano avuto difficoltà a stringere una serie di amicizie virtuali con maschi di tutta Italia. I quali scrivevano loro e trovavano ammiccanti risposte. Ne seguivano scambi di messaggi di natura via via più piccante fino a quando scattava la richiesta di un incontro vero, a tu per tu.
È chiaro che il maschio in questione nella stragrande maggioranza dei casi aveva compreso cosa si nascondeva dietro a quell'incontro. Cioè un rapporto sessuale a pagamento. E, se non lo aveva capito prima, lo avrebbe compreso poi. In ogni caso, dietro a tutte quelle belle ragazze fantasma, non c'era altri che Dal Lago, o qualche suo complice.
L'incontro poi avveniva puntualmente. Dal Lago avrebbe girato data, ora e luogo a una serie di prostitute di professione, che conosceva in mezza Italia. Alle quali offriva su un piatto d'argento un appuntamento già programmato, e con ottime chance di andare in porto. E poco importava se la foto della ragazza di Facebook fosse poco somigliante alla donna che l'"amico" virtuale aveva conosciuto.
E Dal Lago? Il vicentino, d'intesa con le lucciole, si faceva consegnare attraverso il sistema di pagamento poste-pay una parte dei guadagni della serata a luci rosse. In questa maniera, gestendo decine e decine di profili e di donne, avrebbe incamerato parecchio.
La sua attività illecita è emersa nel corso di altre indagini. Una, a Bologna, per estorsione, e vedeva coinvolta una ragazza che pretendeva quattrini da un cliente per non diffondere un filmato pornografico: la vittima spiegò come l'aveva conosciuta, e per riuscire ad identificarla furono compiute indagini informatiche che portarono dritto al computer di Dal Lago, a Vicenza, spuntato poi in altre inchieste.
Il vicentino, come detto, è scomparso. Ma ora alcuni nuovi profili con le medesime caratteristiche vengono creati da paesi esteri, dove il tecnico potrebbe essersi trasferito per non farsi scoprire.
Non conosco la fonte del testo ... ma questa è solo la prima parte per quanto ne so io, manca quella relativa ai filmati fatti durante gli incontri, poi mostrati al diretto interessato con la richiesta di ulteriori "rose" per non renderli pubblici.
Una cara amica, per similitudine fisica con una delle protagoniste, fu indagata, interrogata e seguita in ogni suo spostamento, in pratica l'hanno terrorizzata pensando facesse parte del piano.

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#754 Messaggio da dostum »

Una vera e propria attività manageriale quella di D.F.D, romano di 29 anni, arrestato dagli uomini della Squadra mobile per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L'uomo, conosciuto nell'ambiente con lo pseudonimo di Manuel, veniva contattato direttamente dalle ragazze, soprattutto brasiliane, tramite il passaparola.

Al momento dell'incontro stabiliva le regole: le ragazze dovevano consegnargli 100 euro e altri 100 euro ogni due settimane per la pubblicazione degli annunci sui siti hard. In base alla visibilità del sito la somma che le ragazze erano costrette a versare poteva arrivava anche a 450 euro al mese.

L'uomo era molto attento nei consigli da dare alle sue "protette": alle più belle suggeriva un prezzo da applicare, che poteva variare dai 70 ai 150 euro a prestazione. L'indagine degli uomini della Mobile è partita nel marzo scorso, quando, attraverso degli annunci su alcuni siti internet, sono riusciti a rintracciare l'appartamento dove si prostituiva una delle ragazze.

Dopo aver contattato la ragazza, gli investigatori sono andati nell'appartamento da lei indicato in zona San Giovanni. Ad aprire la porta agli agenti, c'era una signora anziana. In una delle stanze, vestita solo della biancheria intima, gli uomini della squadra Mobile hanno trovato la ragazza brasiliana, che ha subito confessato agli agenti di pagare alla proprietaria dell'appartamento la somma di 300 euro per l'utilizzo della camera da letto. La ragazza ha riferito che il suo profilo su internet era gestito da un certo Manuel che aveva contattato tramite un'amica
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#755 Messaggio da dostum »

IL Foro di Catania

Denunciati un catanese di 58 anni ed un gelese di 29. Erano disposti a dare un aiuto economico a studentesse in difficoltà in cambio di prestazioni sessuali


CATANIA. Agenti del compartimento polizia postale Sicilia Orientale di Catania hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica due persone ritenute responsabili di induzione alla prostituzione su Internet. Sono un catanese di 58 anni ed un gelese residente a Niscemi di 29 anni che avevano inserito su un sito di incontri due distinti annunci in cui, fingendosi avvocati, erano disposti a dare un aiuto economico a studentesse in difficoltà o che desiderassero arrotondare in cambio di prestazioni sessuali.
Interrogati dalla polizia i due indagati hanno ammesso le loro responsabilità affermando di avere pubblicato gli annunci per incontrare ragazze a 'scopo di compagnia'. In particolare, il gelese, che non conosce l'indagato catanese, aveva letto il primo annuncio e ne aveva inserito un altro copiandone il testo. Nessuno dei due denunciati è avvocato.
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#756 Messaggio da dostum »

Con quella faccia un po così quell espressione un po così......

Genova. Un giro d’affari da 240mila euro al mese, cinque persone arrestate e un indagato a piede libero che gestivano la vita e il lavoro di una ventina di prostitute, donne e transessuali. Sono questi i numeri dell’operazione “Mito”, che ha portato alla luce un giro di prostituzione che si svolgeva in decine di appartamenti sparsi nelle zone “bene” di Genova ma non solo, anche a Savona, la Spezia e Chiavari.

Massimo Pastorino, Gianfranco La Verde, Giancarlo Creto, Marco Vaccani e Domenico Zingaro, questi i nomi degli arrestati, avevano messo in piedi una vera e propria organizzazione con ramificazioni in tutta la Liguria, con tanto di reclutamento di clienti e prostitute via internet e tramite annunci sui giornali. I clienti? Per la maggior parte italiani, assicurano i carabinieri di Portoria, e di tutte le estrazioni sociali. “L’operazione è nata nell’agosto del 2010 quando a seguito di un incendio in un’abitazione del centro storico di Genova, il nucleo operativo ha rinvenuto svariato materiale che ha fatto pensare che all’interno dell’immobile si svolgesse attività di prostituzione”, spiega Francesco Coppola, capitano della compagnia Portoria. “La gang agganciava le donne e le trasessuali e si occupava dell’affitto degli immobili per esercitare l’attività e di tutte le operazioni logistiche necessarie al lavoro, dalla pubblicazione degli annunci sui giornali ai trasporti”.

Il lavoro era svolto in una quindicina di appartamenti, di cui dieci a Genova: da Corso Torino a Via Antiochia, da Via delle Cappuccine a Borgo Incrociati a Via Canevari, non i soliti vicoli insomma, ma appartamenti dove le condizioni igienico sanitarie erano tutto sommato buone, regolarmente locati dalla gang presso agenzie immobiliari della zona. Altri immobili erano siti in provincia di Spezia, a Savona (Vico Gallico e Via Pirandello) e a Chiavari (Corso Buenos Aires).
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#757 Messaggio da nik978 »

dostum ha scritto:: da Corso Torino a Via Antiochia, da Via delle Cappuccine a Borgo Incrociati a Via Canevari,
tutte in giro a casa mia...max 10 min a piedi. e' una zona che pullula di mid-high level da anni. (io ho smesso da anni comunque li in giro)
Ci sono pure 2 o 3 cinesi (anni fa) in appartamenti totalmente voti con solo il materasso!!!!!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: !ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

#758 Messaggio da dostum »

BARLETTA – Associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento, induzione e sfrutta­mento della prostituzione , alla riduzione in schiavitù e alla tratta degli esseri u­mani: con queste accuse all’alba i carabinieri della Compagnia di Barletta hanno eseguito 9 or­dinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese. A capo dell’organizzazione sarebbero stati due andriesi: Salvatore Agresti, 40 anni, e Riccardo Del Zio, 42 anni. A tenere la contabilità sarebbero state le loro conviventi: Manuela Ionela Nitu, 27 anni, e Roxana Gratiela Gheorghe, 23 anni, entrambe rumene. Mentre, il presunto braccio destro di Agresti e Del Zio sarebbe stato Nicola Sgarra, 48enne andriese. L’organizzazione si sarebbe avvalsa di un’articolata struttura distribuita prevalentemente sul territorio della sesta provincia come i barlettani Vincenzo Gorgoglione, 58 anni, e Antonio Petruzzelli, 61 anni. In carcere anche un altro rumeno, Stefan Dumitrescu, 28 anni, residente ad Andria ma domiciliato a Roma. Catturato anche un altro andriese, Giovanni Tota, 31 anni. All’appello mancherebbero ancora tre persone: due rumeni e un barlettano. Le ragazze erano costrette a prostituirsi sulle principali strade di Andria, Barletta, Trani, Corato, Modugno e Palo del Colle.
Decine e decine di giovani rumene vendevano il proprio corpo per arricchire l’organizzazione criminale che non solo le gestiva ma ne aveva la “proprietà” co­me se fossero merce e come tale oggetto anche di compravendita. Giovanissime donne comprate nella loro terra d’origine (mediamente a 500 euro) portate in Italia, a Milano soprattutto, e da qui smistate in altre regioni a gente senza scrupoli che non solo le iniziava con la forza alla prostituzione, ma ne gestiva la vita, tenendole segregate nelle proprie abitazioni. A chi osava ribellarsi veniva inflitta non solo una crudele violenza sessuale e fisica, ma veniva venduta ad altri “protettori”. Quasi impossibile per loro riuscire ad “affrancarsi” dal giro: il prezzo per la loro “liberazione” era altissimo e quasi nessuna era in grado di mettere da parte una simile cifra. L’incubo per molte di queste ragazze rumene è finito questa mattina quando i carabinieri della Compagnia di Barletta hanno arrestato i loro aguzzini.
L’inchiesta nasce quasi per caso, nell’agosto del 2008, con una semplice denuncia di rapina da parte di una prostituta rumena. La ragazza raccontò ai carabinieri di essere stata avvicinata da un’auto con tre individui a bordo che le portarono via l’incasso della giornata. Da un riscontro fotografico la giovane identificò uno dei rapinatori nella persona di Salvatore Agresti, perché conosciuto nell’ambiente della prostituzione come “protettore”. La stessa giovane era stata in grado di fornire anche il nome delle “colleghe” protette da Agresti. Ed è stata proprio una di queste ragazze che, stanca delle continue violenze fisiche e morali, delle minacce e vessazioni a cui era sottoposta, ha deciso di collaborare con la giustizia.
L’indagine, coordinata dall’Antimafia di Bari per i particolari aspetti collegati alla “tratta degli essere umani”, si è avvalsa di moltissime intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche di vecchie tecniche investigative che hanno portato alla scoperta di una vera e articolata organizzazione che aveva fatto dell’attività di meretricio uno dei maggiori business criminali del territorio. Le prestazioni potevano arrivare a fruttare, se offerte in camere d’albergo, anche 120-130 euro. Mentre la compravendita delle prostitute poteva rendere anche 10mila euro. Non solo, il corpo delle ragazze poteva essere utilizzato anche per compensare vecchi debiti, per cui il “creditore” invece che farsi restituire il denaro otteneva la prostituta, non per una prestazione, ma per sempre. Alle ragazze che battevano il marciapiede, soprattutto per poter aiutare i loro parenti rimasti in Romania, rimaneva meno di un terzo dei guadagni quotidiani, il resto veniva prelevato dall’organizzazione alla fine di ogni giornata.
Un’organizzazione che non solo provvedeva all’approvvigionamento di sempre nuove e più giovani ragazze dell’Est, che all’epoca entravano in Italia come clandestine, per poter meglio soddisfare le continue richieste dei clienti, ma che forniva ai frequentatori una vera e propria assistenza. I “protettori” accompagnavano le ragazze sul luogo di lavoro e vi restavano fino a quando non venivano eseguite un certo numero di prestazioni sessuali.
Nel frattempo erano in grado di fornire alle loro prostitute e ai loro clienti ogni “confort”. Un controllo sistematico e capillare che si avvaleva soprattutto di telefonate: le ragazze erano costrette a chiamare ogni volta che il cliente andava via e a segnalare ogni spostamento. Una volta finito il turno di lavoro le giovani donne venivano riportate a casa e rinchiuse fino all’indomani quando sarebbero state riportate sulla strada.
Un’organizzazione che aveva intuito anche il mutamento dei costumi e per tanto si era adeguata: le ragazze venivano fotografate nude e in pose oscene e le immagini diventavano “merce on line”. Gli investigatori sono riusciti a risalire ad alcuni siti sui quali gli arrestati mettevano in vendita le prestazioni sessuali. A gestire la prostituzione su internet, sarebebro state le conviventi rumene dei due andriesi a capo dell’organizzazione: Nitu e Gheorghe inserivano sul sito le connazionali “in offerta”, curavano l’agenda degli appuntamenti, amministravano la cassa dell’organizzazione, e reclutavano dalla Romania coetanee disposte a venire in Italia, magari con la promessa di una vita migliore. L’utilizzo di internet aveva il “beneficio” per i criminali di creare una sorta di fidelizzazione del cliente che non aveva più bisogno di spostarsi in auto per ottenere la prestazione sessuale a pagamento, ma poteva comodamente ordinarla on line e usufruire del servizio sia sulla strada sia in una camera di albergo. L’organizzazione era poi pronta a un ulteriore salto di qualità. I vertici stavano pensando di allestire una vera e propria casa di appuntamenti, un vero e proprio albergo con tanto di reception e catalogo con le ragazze offerte dalla “casa”.
Durante la retata di questa mattina, in una abitazione occupata da Agresti, a Corato, i carabinieri hanno sequestrato 2 chili e 400 grammi di marijuana, oltre a piccoli quantitativi di cocaina e hashish.
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Re: !ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

#759 Messaggio da dostum »

Quali sono i 4 siti?

Prostituzione in casa e siti internet erotici: quattro arresti
Tra le persone arrestate un uomo di 51 anni di Canelli, provincia di Asti, esperto informatico che si occupava di pubblicizzare in rete, attraverso annunci erotici, le prestazioni sessuali a pagamento che avvenivano in una csa di Sala Consilina
SALERNO. Prostituzione e annunci erotici su internet: quattro arresti e siti web sequestrati. Un'abitazione nel centro di Sala Consilina era stata adibita ad alcova dove venivano offerte prestazioni sessuali a pagamento pubblicizzate anche su alcuni siti internet.

Tra le quattro persone arrestate con l'accusa di favoreggiamento in concorso tra loro della prostituzione, insieme con tre donne, c'è anche un 51enne di Canelli (Asti), esperto informatico che aveva il compito di curare gli annunci erotici sul web.

Nel corso delle perquisizioni, effettuate in diverse città italiane, è stata sequestrata una copiosa documentazione ed è stato anche disposto il sequestro preventivo di quattro siti web ove venivano pubblicizzati gli incontri.

Insieme con l'uomo di Canelli sono state arrestate due colombiane in un'abitazione di Sala Consilina mentre una terza, della stessa nazionalità, è stata bloccata dai carabinieri di Roma Montesacro.
(10 novembre 2011)
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Re: !ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

#760 Messaggio da dostum »

Savona. Almeno undici località Liguria con vari appartamenti (nove nel Savonese) e circa venticinque alloggi in altre regioni d’Italia, dall’Emilia Romagna, alla Toscana, all’Abruzzo: in queste case “a luci rosse” un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione, e costituita totalmente da donne, faceva lavorare un centinaio di donne – 44 identificate, per lo più di origine sudamericana – per un guadagno medio giornaliero di circa 200 euro, oltre alla parte, circa la metà, spettante alla lucciola.

Un’associazione a delinquere che i carabinieri del Comando provinciale di Savona hanno smascherato grazie ad un’intensa attività iniziata un anno e mezzo fa. L’operazione ha portato alla luce un “traffico” di prestazioni sessuali gestito da una brasiliana (Juliana Ferreira Gomes) e da altre sei complici che svolgevano praticamente il ruolo di centraliniste, smistando i clienti nei vari appartamenti a disposizione nel Nord Italia. Queste case venivano prese in affitto dalle complici “in rosa” con contratti cointestati con la Gomes.

I clienti venivano attirati anche grazie ad annunci pubblicati su riviste e su siti on line: annunci talmente espliciti da mettere in allarme i carabinieri di Savona che hanno iniziato ad indagare in quella direzione portando alla luce un’organizzazione ramificata e pericolosa. Nel corso delle varie perquisizioni, i militari dell’Arma hanno sequestrato anche 30 cellulari, 4 computer e il registro dei clienti.

“Siamo riusciti ad identificare una vera e propria organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione: dunque, abbiamo potuto contestare, per la prima volta nel savonese, l’accusa di associazione a delinquere sul reato in questione – dice il colonnello Olindo Di Gregorio -. La particolarità è che si tratta di un gruppo gestito totalmente da donne. Tra queste spicca il nome di una brasiliana, la quale controllava appuntamenti e guadagni di ogni singola prostituta. Il giro d’affari è di circa 200 euro al giorno a prostituta”.

Gli appartamenti savonesi in cui le ragazze si vendevano si trovano in corso Vittorio Veneto, via Carducci, via Nizza, via Traversagni, via A. Ponchielli, via Dei Mille, via Busserio, via Ponchielli.

Ecco i nomi delle arrestate: oltre a Juliana Ferreira Gomes (classe 1980, brasiliana, fermata a Firenze), ci sono Elsa Tatiana Walteros Cuestas, del ’74, arrestata a Savona; Neami Berthe Bekit, etiope del ’68 ammanettata a Grosseto; Deiziany Soares Da Fonseca, brasiliana dell”86 presa a Frosinone; Martha Lucia Cifuentes Beltran, colombiana del ’63 arrestata a Savona; Milagro Martinez Castillo dominicana del ’68 fermata a Novara; Rosa Maricela Andrade Moncayo, ecuadoriana del ’77 arrestata nella
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#761 Messaggio da cappellamatta »

posto quì, come da istruzioni.

Vorrei trovare siti stranieri, esempio, trovare l'equivalente norvegese di scopateitaliane.it (tanto per fare un esempio,sia per la nazione che per il sito)

Ho scaricato una lista di siti con il download helper di firefox, ho provato a cercare su wikipedia ed un po' in giro per internet.

qualcuno ha mai fatto ricerche del genere, sa indirizzarmi su qualche elenco....??

grazie

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#762 Messaggio da scb »

cappellamatta ha scritto:posto quì, come da istruzioni.

Vorrei trovare siti stranieri, esempio, trovare l'equivalente norvegese di scopateitaliane.it
con google mi dà Norsk knullet

Quindi proverei norskknullet.nr
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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Re: !ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!

#763 Messaggio da cappellamatta »

ho guardato, però speravo di poter evitare il google translate.

riuscendo magari a trovare un elenco di siti per nazione.

intanto, grazie.

:wink:

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Vinz Clortho
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#764 Messaggio da Vinz Clortho »

scubone genio.
Quando non si ha uno stile, si puó avere qualsiasi stile.
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#765 Messaggio da dostum »

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