[O.T.] I dieci libri che .......

[micetta84]

No Ziggy (perché tutti i miei post di risposta a te iniziano con una negazione?...), Zeno non fa del vittimismo. E' dissacrante e autoironico. Almeno per come la vedo io.
E per gli "e poi ci sono", parti con i Nove racconti. Assolutamente. Poi mi dirai.

Secondo te "l'inetto a vivere" per eccellenza non fa del vittimismo?

[ziggy7]

No Ziggy (perché tutti i miei post di risposta a te iniziano con una negazione?...),

Perche' non sono un bravo alunno? Ci sono buone probabilita' che anche questa risposta, se ci sara', iniziera' con una negazione...

Secondo te "l'inetto a vivere" per eccellenza non fa del vittimismo?

Spriss pagato..sul goto..

[rufus t]

E come? dimmi di piu'... M'ha lasciato incazzato una volta finito, e mi incazza quando ne ritrovo tracce in giro. Dammi una mano, non dico a apprezzarlo, ma almeno a lasciarlo scorrere quando lo vedo

No Ziggy, non ce la faccio a fare l'avvocato di Holden. Rileggilo. E poi ci sono Franny e Zooey, Alzate l'architrave carpentieri, i Nove racconti...

Davvero Rufus non l'hai letto? Non lo avrei mai detto...

eh, mi dà sempre l'impressione di un libro per ragazze malinconiche... ah, i pregiudizi...

(e pensare che ho la mia foto a fianco della tomba della povera jane, nonché una, invero molto bella, sul cobb di lyme regis...)

[Miss Spring]

Rufus, io mi riferivo a Holden!
E sappi che Orgoglio e pregiudizio è uno dei romanzi più ironici e divertenti che abbia mai letto!

[Miss Spring]

Secondo te "l'inetto a vivere" per eccellenza non fa del vittimismo?

Non so se questa sia la sede adatta per dissertare della poetica di Svevo, però se si considera tutta la cosiddetta "Trilogia dell'inettitudine" (Una vita, Senilità e La coscienza) è evidente che Zeno assomiglia pochissimo ad Alfonso Nitti ed Emilio Brentani, questi sì due inetti vittime delle proprie nevrosi. Zeno, invece, è consapevole, disincantato e ironico. La sua malattia è consapevolezza e conoscenza. Almeno per come io ho letto Svevo.

Adesso scusate ma vado a scrivere qualcosa in un topic di Crackpot.

[micetta84]

mettila come vuoi, in ogni caso si parla di 'sto sfigato che si piange addosso per tutto il libro, facendoci fare un po' di risate.. una sorta di antiquato Fantozzi: ridi ma rifletti sulle vicende di un vittimista.

[rufus t]

Rufus, io mi riferivo a Holden!
E sappi che Orgoglio e pregiudizio è uno dei romanzi più ironici e divertenti che abbia mai letto!

uh, casseruola, intendevo 1 e 3!!!
holden l'ho letto in quarto ginnasio!
e se volete vi racconto la storia del perché ora me ne sto qui a grattarmi metaforicamente la pancia

[Miss Spring]

uh, casseruola, intendevo 1 e 3!!!
holden l'ho letto in quarto ginnasio!

E volevo ben dire!

[Pensiero Dominante]

Assolutamente random:

1. Simone de Beauvoir, Memorie d'una ragazza perbene
2. J.D. Salinger, Il giovane Holden
3. Alan Moore, Watchmen
4. Charles Dickens, David Copperfield
5. Vladimir Nabokov, Lolita
6. James Ellroy, L.A. Confidential
7. Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano
8. Beppe Fenoglio, Una questione privata
9. Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita
10. Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio
11. Philip Roth, Pastorale americana

Noto che all'appello macano Rodari, Calvino, Voltaire, Cervantes, Marquez, Hugo and many others... Le hit parade sono davvero spietate

Ne ho letto tre, e basta, quindi non sarei in condizione di dir nulla.
Il numero nove autorizza a inserire le piu' immani schifezze negli altri dieci posti senza che importi piu'.
Le prime 100 pagine del numero sette sono pura vita, il resto del libro vale meno, ma ok, per quelle prime pagine posso capire.
Ma il numero 2 cosa ci fa li'?

Giganteggia.

Letto il N. 2 giusto in questi giorni. Sino ad ora mi ero sempre rifiutato di farlo, essendomi assolutamente convinto che fosse un libro del tutto sopravvalutato. Colpa anche della versione italiana del titolo, a cui ho sempre, a torto o a ragione, associato una vaga aura di fastidioso snobismo e che per questo mi é sempre riuscito abbastanza insopportabile.

Probabilmente, se come titolo avessero lasciato quello originale - il bellissimo "Catcher in the Rye" -non avrei preso un così grosso abbaglio. Già dopo aver letto le prime pagine infatti ho capito che mi sarei ricreduto completamente. A distanza di più di 60 anni dalla sua uscita l'ho trovato di una freschezza incredibile, assolutamente godibile e coinvolgente. Mi ha davvero lasciato secco.

[Barabino]

Queste hit parade non hanno senso perche' sono nel vuoto... invece la cosa coinvolgente (e scolvolgente) e' leggere un libro che descrive situazioni in qualche modo simili alla realta' che mi circonda... per esempio pochi mesi fa abbiamo guardato la serie tv LOST, ed era proprio simile al condominio in campagna dove viviamo... solo che "gli altri" sono giovani (madre e figlio si sono messi con padre e figlia) e quindi non hanno problemi ad avere figli... pero' li tengono prigionieri in casa in modo che non imparino mai a camminare

[Pensiero Dominante]

Difficile citarne solo 10. Vado in ordine casuale:

Herman Hesse: Il lupo della steppa
Herman Hesse: Siddartha
Salinger: Il giovane Holden
Oriana Fallaci: Un uomo
C. Baudelaire: I fiori del male
Dylan Thomas: Tutte le poesie
E.L. Masters: Antologia di Spoon River
Bertrand Russell: Storia della filosofia occidentale
Michel Houllebecq: Piattaforma
E.A. Poe: Racconti del mistero, incubo, terrore
A. Camus: Lo straniero
L.F. Celine: Viaggio al termine della notte

Il Lupo della Steppa ho finito di rileggerlo proprio in questi - per me molto difficili - giorni, a distanza di forse una trentina d'anni dalla prima volta che lo lessi, in giorni che ricordo come altrettanto difficili, anche se per motivi in buona parte diversi.
Immedesimazione pressocché totale con il protagonista e grande lezione di vita in entrambe le occasioni. Per cui, se un giorno dovessi mai stilare la mia hit dei "10 libri che..." il Lupo della Steppa mi sa che dovrei inserirlo due volte.

A differenza di trent'anni fa, questa volta non ho dimenticato di segnare con la matita i passaggi che via via più mi piacevano di questo meraviglioso libro. L'ultima segno l'ho messo a fianco di questa frase, quella che chiude il romanzo:

"Comprendevo tutto, capivo Pablo, capivo Mozart, udivo dietro a me la sua risata paurosa, sapevo di avere in tasca le centomila figure del giuoco della vita, ne intuivo commosso il significato, avevo voglia di ricominciare il giuoco, di assaporarne ancora una volta i tormenti, di rabbrividire ancora una volta della sua stoltezza, di ripercorrere molte e molte volte l'inferno del mio cuore.
Un giorno avrei giocato meglio il gioco delle figurine. Un giorno avrei imparato a ridere. Pablo mi aspettava. Mozart mi aspettava"

[ziggy7]

che stupido giovine carico di entusiamo ero in quei post, che ora vo rileggendo, scritti poco dopo il mio approdo.
Per fortuna sono irreversibilmente peggiorato.

Scopo dell'intervento attuale: saldare il debito con Salinger (ok, nessuno ne sentiva il bisogno ma passavo).
Non per Holden ma per i Nove Racconti. Libro a cui ci si puo' inchinare.

[Parakarro]

1-La Versione di Barney
2-1984
3-The Road
4-Il signore degli anelli
5-Cronache di Camelot (tutta la serie sopratutto i primi)
6-Voci da Terra lontana
7-A letto con Maggie
8-Lo straniero
9-Pancreas trapianto dal libro cuore
10-I Malavoglia

[apache]

una vita violenta pier paolo pasolini