Re: [O.T.] Donald Trump
Inviato: 29/01/2017, 23:27
E' falso?
Una nazionale di calcio imbattibile. Senza italiani, ma tanto saremo tutti europei.OSCAR VENEZIA ha scritto:E che cosa portiamo negli Stati Uniti d'Europa ?:
They're not even a real country, anyway.dostum ha scritto:E' falso?
Yemen, primo raid autorizzato da Trump: “Morti sedici civili”. Ucciso soldato Usa
Nell'operazione, condotta nella provincia di Bayda e conclusasi con l'uccisione di 14 sospetti terroristi, ha perso la vita un membro del commando americano e altri tre sono rimasti feriti. Tra le vittime anche la figlia di otto anni di Anwar al-Awlaki, imam radicale ucciso da un drone Usa nel 2011.
Il primo raid americano dell’era Trump si è concluso con 14 sospetti terroristi vicini ad al-Qaida eliminati ma anche con 16 civili, otto donne e otto bambini, uccisi. L’operazione militare è stata condotta nella provincia di Bayda, nello Yemen centrale. Lo hanno riferito fonti locali citate dal Sun online, precisando che nel corso del raid sono stati uccisi tre presunti alti membri dell’organizzazione jihadista. Elicotteri Apache hanno colpito una scuola, una moschea e infrastrutture sanitarie usate da al-Qaida. Nel corso della stessa operazione ha perso la vita anche un membro del commando aerotrasportate statunitense e altri tre sono rimasti feriti durante un duro combattimento contro militanti della rete terroristica, ne dà conto il New York Times che cita un dirigente americano.
Secondo le fonti americane, che hanno chiesto l’anonimato, il raid è stato condotto all’alba e ha portato all’uccisione di Abdul-Raouf al-Dhahab, Sultan al-Dhahab e Seif al-Nims. La famiglia al Dhahab è considerata alleata di al-Qaida, che, secondo fonti della sicurezza, è concentrata nella provincia Bayda. Un terzo membro della stessa famiglia, Tareq al Dhahab, è stato ucciso in un precedente raid Usa, anni fa.
Lo scontro è durato circa 45 minuti e il fuoco dei militari Usa ha causato il ferimento o la morte di circa 30 persone, tra cui alcuni sauditi che erano sul posto. Tra le vittime anche la figlia di otto anni di Anwar al-Awlaki, l’imam radicale americano-yemenita ed ex leader qaedista ucciso da un drone Usa nel 2011 in Yemen, lo scrive in un tweet il direttore di Site, il centro di monitoraggio dei siti islamici Site, Rita Katz.
Vorrò vedere pure, se riuscirà a riportare le produzioni delocalizzate negli States, la faccia dei cittadini che si ritroveranno un prezzo triplicato dei beni, per il costo del lavoro se comprano amerikano, per i dazi se comprano extra.Drogato_ di_porno ha scritto:"Il muro non lo pagheranno gli americani! NO? Allora dazi del 20% su Messico" (Donald Trump)
Quindi lo pagheranno gli americani facendo la spesa
e molti oltre che negri sono anche frociRand Al'Thor ha scritto:D'altronde tu hai un sacco di amici negri.
il presidente del Canada è un gran furbone. Sa di essere un bel uomo e di avere un grande ascendente sulle persone e sui media. Giovanile, bello, atletico e il gioco è fatto nel mondo di oggi fatto di social post veloci ed immagine.dostum ha scritto:E' falso?
in Canada attentato contro i musulmani: http://www.repubblica.it/esteri/2017/01 ... 157177119/Il primo schiaffo al nuovo capo della Casa Bianca è arrivato già sabato sera: con la decisione del giudice federale di Brooklyn Ann Donnelly, che ha ordinato alle autorità di non procedere alle “deportazioni” dei cittadini con i documenti in regola provenienti dai Paesi mediorientali e africani banditi.
Sentenze simili sono stata emesse in tutta l’America, mentre 15 procuratori di 16 Stati hanno definito il bando «illegale e antiamericano » auspicandone il ritiro. E mentre già i repubblicani fanno marcia indietro, dicendo che è stato seguito un po’ troppo alla lettera e che no, ai possessori di carta verde non va applicato, anche il ministero dell’Interno sembra essere andato in tilt. «Gli ordini esecutivi della Casa Bianca restano in vigore – fa sapere l’Homeland Security – Ma rispettiamo le decisioni giudiziarie ». Insomma chi riesce a salire su un aereo e ad arrivare su suolo americano, in teoria può entrare: ma gli agenti di frontiera possono agire a loro discrezione trattenendo qualunque sospetto.
Il braccio di ferro prosegue anche fuori. Come sabato sera: quando per riaprire la fermata di metropolitana che porta a Jfk per frenare il flusso della protesta, si è mosso addirittura il governatore Andrew Cuomo: ordinandone l’immediata riapertura. Donald Trump, però non molla: «Il nostro Paese ha bisogno di confini forti e di controlli rigidi. Guardate quello che sta succedendo in Europa e nel mondo. Un caos orribile» scrive su Twitter.