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Io al contempo mi impegnerò a far erigere una statua di lui a grosseto con una maestosa erezione ad imperitura memoria
Consideratevi testimoni della cosa
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Barabino ha scritto:ehi calma: anche se sono fartile
ah ecco, questo si che getta una luce nuova sulle cose...manigliasferica ha scritto:@oscar
si intendo un caffè, 4 chiacchere. non che te lo devi portare a casa
@salieri
ho capito dove vive il nostro eroe. ma da come scrive, e ha appena confermato, è chiaro che il nostro è un pigro patentato + insicuro + timido etc etc che il fargli prendere l'auto per andare (dove andare poi?) rinuncia in partenza e rimane a passare le sue giornate attaccato al pc o al divano a fantasticare.
inoltre, la presenza della moglie che gli chiederebbe: "dove stai andando con l'auto da solo?" / "sono le 11 del mattino dove vai con l'auto?" / "sono le 10 di sera dove vai?" è un altro blocco alla possibile voglia di fare/uscire del nostro eroe.
Logisticamente è assai fregato il Barabauhaus. Vivesse in città, avrebbe più occasioni di uscire. "Faccio un salto in edicola!" e poi va da altra parte, senza dover giustificare il prendere l'auto.
quindi:
pigro di suo + non abituato a fare le cose da solo (perchè ripeto, lui mettiamo che esce anche da solo, e poi? cosa va a fare la mosca da bar solo al tavolino? oppure il tipo seduto al centro commerciale che guarda la gente?) + moglie che lo controlla ---> uguale non ci prova nemmeno.
@Barabauhaus
non è che se Oscar viene da te e ti porta a bere un caffè in un bar, lui diventa tuo fratello maggiore. Sarebbe semplicemente uno con cui si parla, che ci si confida a volte, con cui si scambiano opinioni, che si ascolta. Poi può diventare anche un amico.
Infatti tu avresti bisogno di un amico. Reale. Non dietro ad uno schermo.
NATURALMENTE CdPOSCAR VENEZIA ha scritto:Si ma che paese è ?
ziggy7 ha scritto:ah ecco, questo si che getta una luce nuova sulle cose...manigliasferica ha scritto:@oscar
si intendo un caffè, 4 chiacchere. non che te lo devi portare a casa
@salieri
ho capito dove vive il nostro eroe. ma da come scrive, e ha appena confermato, è chiaro che il nostro è un pigro patentato + insicuro + timido etc etc che il fargli prendere l'auto per andare (dove andare poi?) rinuncia in partenza e rimane a passare le sue giornate attaccato al pc o al divano a fantasticare.
inoltre, la presenza della moglie che gli chiederebbe: "dove stai andando con l'auto da solo?" / "sono le 11 del mattino dove vai con l'auto?" / "sono le 10 di sera dove vai?" è un altro blocco alla possibile voglia di fare/uscire del nostro eroe.
Logisticamente è assai fregato il Barabauhaus. Vivesse in città, avrebbe più occasioni di uscire. "Faccio un salto in edicola!" e poi va da altra parte, senza dover giustificare il prendere l'auto.
quindi:
pigro di suo + non abituato a fare le cose da solo (perchè ripeto, lui mettiamo che esce anche da solo, e poi? cosa va a fare la mosca da bar solo al tavolino? oppure il tipo seduto al centro commerciale che guarda la gente?) + moglie che lo controlla ---> uguale non ci prova nemmeno.
@Barabauhaus
non è che se Oscar viene da te e ti porta a bere un caffè in un bar, lui diventa tuo fratello maggiore. Sarebbe semplicemente uno con cui si parla, che ci si confida a volte, con cui si scambiano opinioni, che si ascolta. Poi può diventare anche un amico.
Infatti tu avresti bisogno di un amico. Reale. Non dietro ad uno schermo.
vado per punti a tradurre quello che capisco io delle tue dissertazioni:
-oscar: fai sta opera di bene. Mica ti deve piacere sul serio, gli fai solo un poca di carita' umana...maff
-salieri: non lo vedi che questo "nostro" (nostro eh) le ha tutte? A lui servirebbe cosi e cola', ma e' talmente scadente che pur potendosi salvare non si salva. E dileggi vari. Sicuro che e' proprio solo cosi'? Non e' che ti sfugge qualcosa?
-barabuh: avresti bisogno di un amico! Vero e non da schermo! Resta da capire se con .Reale. intendi solo fisico o vero nell'amicizia, , non e' che la prima condizione implichi automaticamente la seconda. Che poi bella roba, a tutti farebbe piacere avere qualcuno con cui condividere se c'e' una forma di riconoscimento reciproco. Se il caffe' lo viene a bere con te, alla luce di quanto letto sopra, non lo so mica se e' proprio una cosa di cui puo' avere bisogno.
ziggy7 ha scritto:ma io sono certamente in malafede, direi di darlo per assodato da ora in poi in tutti i casi e in tutti i contesti, cosi' risparmiamo tempo.
Ora hai riscritto nuovamente che a tuo parere e' frustrato e costretto da chi gli sta intorno. E allo stesso tempo che solo un intervento esterno potrebbe smuovere le cose.
Anche tralasciando il fatto che io in una simile disamina vedo parecchio giudizio e sguardo negativo, secondo me non e' in generale vera e nemmeno utile.
Se questo intervento esterno gli dara' modo di condividere qualcosa e essere riconosciuto' sara' benefico, in caso contrario sara' solo un esercizio fine a se stesso, difficilmente risolutivo. In genere dovrebbe portare del bene, ma non e' detto, per assurdo potrebbe essere anche il contrario.
Io non sono d'accordo, non e' l'esterno che lo impedisce, anche se certo non sembra aiutare, e' il suo modo di relazionarsi e le reazioni (anche preventive) che lui adotta nei sui rapporti con esso. Queste dovrebbero essere oggetto di riflessione. Senza giudizi preventivi o a posteriori.
non ho nessun titolo per sostenere quanto sopra, ovviamente, sono pure impressioni e condivisione delle stesse