Ma mica metto in dubbio che dicano di no al cinquantone, anzi all'epoca pure a un deca presumo, mi chiedevo come mai ti facessi queste domande mentre leggevi il fumetto.

Alle macchie bianche non ci avevo mai fatto caso, essendo un fumetto in B/N probabilmente mi è sfuggito e non ho approfondito l'osservazione delle copertine. Però, che occhio lungo che hai!

Mister No l'ho amato per diversi motivi: ideato e sceneggiato da Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli...) aveva una libertà d'azione impensabile per altre testate, e si basava un po' anche su esperienze di vita che Bonelli aveva avuto in Brasile, ma soprattutto sulla suggestione che generava il Brasile amazzonico (Manaus in particolare) prima che diventasse terra di conquista del turismo di massa. Alla fine (il fumetto è ambientato negli anni 50-60), infatti, Mister No si stabilisce in Guatemala alla ricerca di quel che aveva vissuto a Manaus pochi anni prima. Mister No aveva anche una spalla diversa dalle tipiche spalle bonellidi, un po' umoristiche ed un po' rubate da qualcosa di famoso: un tedesco nazista anticonformista (che mi fa venire in mente, per certi versi, il Balkan Wolf).
Un fumetto così non poteva raggiungere le vendite nè ovviamente di Dylan Dog ma neanche di Zagor o Dampyr, neanche lontanamente. E' finito ed è un bene anche perché Bonelli non aveva più l'entusiasmo per la sceneggiatura e i sostituti non erano all'altezza.
Nel tentativo di rivitalizzare la testata lo fecero andare in viaggio negli Stati Uniti ed invece gli diedero la mazzata finale...

Un fumetto avanti nei tempi all'epoca, con un eroe diciamo "negativo" per il tempo mentre gli altri erano integerrimi, asessuati e pieni di virtù, lui fumava, beveva, andava a donne, era pigro e ozioso e non disdegnava risse. Mi piacque da subito! Poi come tutti i fumetti, perse vitalità, i contenuti si ripetevano all'infinito e la verve narrativa si affievolì.

Comunque Garga Esse Esse non era proprio una spalla fissa, Mister No era un solitario, diciamo che nelle varie vicende vi erano dei coprotagonisti che ritornavano di tanto in tanto, sia dalla parte dei buoni che dei cattivi ed Esse Esse era forse il più riuscito, per cui nel tempo intensificò sempre più la propria presenza.

mi dimenticavo, nella lista di fumetti italiani TOP, il mitico Unknow di Magnus...
fumetto con ampi collegamenti a situazioni politico-sociali degli anni 70, i disegni splendidi di Magnus accompagnano una storia amara e piena di chiaroscuri di un antieroe.

dostum ha scritto:Ecco il sito

Ci siamo
https://anime.everyeye.it/notizie/saint ... 48170.html

Mi son sempre chiesto:
ma tutti 'sti cartoni con i megarobot, non erano fin troppo uguali? Quanti diavolo erano?
Che poi ogni puntata essenzialmente sfociava in un combattimento contro il robottone/megamostro degli alieni.
Poco ripetitivo.

Sarà che pure all'epoca li abbia guardati - per quanto forse ai tempi mie molti dei celeberrimi robottoni fossero ormai già piuttosto vecchi, pur tenendo in mente che visti vari cicli di repliche su reti diverse, molti cartoni siano stati visti tranquillamente da gente di varie quasi "generazioni" - ma non fossi fogatissimo, però insomma...

Alla fine, quello che rimane in mente è giusto il nome e qualche sigla, ma per il resto per me zero.
Toh, uno rischia di ricordare giusto Daitarn3 per il fatto che Banjo avesse una personalità più accattivante del solito - i protagonisti dei cartoni sono spesso una pizza - e ovviamente per il duo Bionda & Bruna (Antonio Ricci chi?).
Per carità, sarà che tranne pochissimi, ed appunto certo non quelli dei robottoni, ribadisca di non averli mai visti in maniera metodica e lontanamente completa, ma non ricordo nulla.
Come se fosse tutta la solita sbobba indifferenziata. Mah.

I superboys

Fuente ha scritto:Mi son sempre chiesto:
ma tutti 'sti cartoni con i megarobot, non erano fin troppo uguali? Quanti diavolo erano?
Che poi ogni puntata essenzialmente sfociava in un combattimento contro il robottone/megamostro degli alieni.

ce n'erano tantissimi e anche a me, che non ero proprio un estimatore, mi parevano tutti uguali e le trame mi annoiavano.
Invece no, non solo erano abbastanza diversi fra loro ma anche le trame (specialmente le parti non di combattimento) erano variegate e lanciavano messaggi positivi.

Gargarozzo ha scritto:

TD ha scritto:Kenshiro altro capolavoro

a me di ken il guerriero piacevano i punk, erano veramente ignorantissimi

poveri punk stavano sempre a scoppiare

questa comunque è un'immagine che avrò sempre scolpita nella memoria

Lady Oscar?
Il primo (e unico?) trap mai apparso(a) su un cartone animato.

a me piaceva molto quando Andrè e Oscar per passare il tempo (non essendoci gli smartphone) si esercitavano a duello...in realtà un pretesto usato da Andrè per farsi prendere a calci nelle palle dalla donna dei suoi sogni...sadomaso mascherato. ricordo almeno 2-3 duelli così. Oscar era una donna molto affascinante per via della sua forte personalità...ammetto che mi immedesimavo in Andrè, mi sarebbe piaciuto farmi brutalizzare da lei.

l'universo di Kenshiro era la scopiazzatura di quello di Mad Max, con le arti marziali.
Era uno dei miei cartoni preferiti e tutt'ora mi suscita tenerezza, evidentemente perché l'ho visto nel momento giusto perché succedesse ciò