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(molto ot) il praticantato dal commercialista....

Inviato: 28/12/2004, 16:47
da Julio taylor
so che questo è un topic particolare, ma dato che vedo molta gente in gamba e preparata su tutto , penso che riceveró qualche risposta :D

un paio di settimane fa mi sono laureato in economia e commercio, e come primo obiettivo ho pensato di informarmi in vari studi sulla questione del praticantato (o tirocinio) per diventare commercialista...
a parte che dura l'assurdita di tre anni, vorrei sapere se qualcuno ha gia sostenuto quest'onere, e che a quanto pare non ti danno nulla come soldi, devi fare le cose piu inutili, e non ti insegnano quello che dovrebbero insegnarti...
la cosa positiva dovrebbe essere l'esame di abilitazione alla professione, che a quanto pare "dovrebbe" essere una formalita...

se qualcuno ha qualche consiglio da dare, è ben gradito.

p.s. ovviamente sto anche valutando altre cose , come lavori per aziende, il credito d'imposta , e l'acquisizione della patente europea del computer...

Inviato: 28/12/2004, 16:56
da pornomane
mi pare che se fai due anni in una società  di revisione a certe condizioni, ti vale come praticantato

Inviato: 28/12/2004, 18:38
da litio
ti hanno spiegato male: l'esame di stato per dottore commercialista è uno dei più difficili. Gli esami "formalità " sono quelli dei farmacisti, o degli ingegneri. Quelli per notai, commercialisti ed avvocati sono i più difficili.

La preparazione richiesta è molto profonda e la mole di argomenti da studiare molto pesante: direi che è come sommare una decina di esami per università , badando peró che è richiesta una competenza ed un approfondimento maggiore, in quanto non è sufficiente una preparazione "accademica".

Per quanto riguarda la pratica: è questione di fortuna. Il 90% dei commercialisti sono poco corretti e quindi prendono praticanti (gratis o cmq a bassissimo costo) per il lavoro "sporco" che una contabile non potrebbe fare o, per farlo, costerebbe troppo. Devi essere tu a farti valere, a far capire che vali e che vuoi fare cose più importanti.
La pratica è così: sappi che è dura, sottopagata e soprattutto sono frequenti le delusioni, ma se sei sveglio ti prendi le tue belle soddisfazioni, anche economiche.

Inviato: 28/12/2004, 18:53
da Vivya
Informati all'Ordine dei Dottori Commercialisti.
A Rimini i praticanti sono molto seguiti, ci sono anche piccole verifiche di come sta andando il praticantato ogni 6 mesi, quindi se c'è qualcosa che non va lo si fa sapere al consiglio...Il praticantato è tutelato, se non si impara facendo il praticante è inutile farlo, anche perchè appunto dura 3 anni!
ovvio che si va per gradi, quindi prima devi far capire se sei ingrado di assumerti anche compiti + difficili.
Per il rimborso dipende dal commercialista e anche da quanto vali.

Inviato: 28/12/2004, 20:11
da tiziana
litio ha scritto:ti hanno spiegato male: l'esame di stato per dottore commercialista è uno dei più difficili. Gli esami "formalità " sono quelli dei farmacisti, o degli ingegneri. Quelli per notai, commercialisti ed avvocati sono i più difficili.

La preparazione richiesta è molto profonda e la mole di argomenti da studiare molto pesante: direi che è come sommare una decina di esami per università , badando peró che è richiesta una competenza ed un approfondimento maggiore, in quanto non è sufficiente una preparazione "accademica".

Per quanto riguarda la pratica: è questione di fortuna. Il 90% dei commercialisti sono poco corretti e quindi prendono praticanti (gratis o cmq a bassissimo costo) per il lavoro "sporco" che una contabile non potrebbe fare o, per farlo, costerebbe troppo. Devi essere tu a farti valere, a far capire che vali e che vuoi fare cose più importanti.
La pratica è così: sappi che è dura, sottopagata e soprattutto sono frequenti le delusioni, ma se sei sveglio ti prendi le tue belle soddisfazioni, anche economiche.

esatto specialmente sulla difficoltà  dell'esame.

Inviato: 28/12/2004, 22:33
da wolf.55
Forse facciamo un pó di confusione.
L'esame di abilitazione per gli ingegneri è una formalità  perchè i cinque anni di studio precedenti non sono stati una formalità ...

L'esame da notaio è "tosto" perchè non abilita solo alla professione, ma anche una sede di lavoro ed un reddito.

Forse l'esame di abilitazione degli avvocati è difficile per chi ritiene che la facoltà  di Giurisprudenza sia facile...

Inviato: 29/12/2004, 12:24
da Kirov
wolf.55 ha scritto:Forse facciamo un pó di confusione.
L'esame di abilitazione per gli ingegneri è una formalità  perchè i cinque anni di studio precedenti non sono stati una formalità ...

L'esame da notaio è "tosto" perchè non abilita solo alla professione, ma anche una sede di lavoro ed un reddito.

Forse l'esame di abilitazione degli avvocati è difficile per chi ritiene che la facoltà  di Giurisprudenza sia facile...

Allora, sull'esame di ingegnere non discuto, non ne ho esperienza.
L'esame di notaio non è un esame ma un concorso che abilita ad una serie di inutili privlegi degni della peggiore tradizione ottocentesca secondo alcuni, secondo altri ad un posto di responsabilità  perchè il notaio è un pubblico ufficiale abilitato al'utentica della firma e contemporaneamente un giurista.

L'esame da avvocato è una farsa.
un tipo si laurea dopo 4 (o 5 ora) anni di studi. Fa due anni di pratica pagata nulla o poco più.
dopodichè affronta l'esame in una sede di corte d'appello, Bologna, circa 2500 iscritti, Roma, circa 5000 iscritti, Brescia circa 500 iscritti (che bello eh?).

Tale esame che consta di tre scritti attualmente corretti da una commissione di altra regione. Dopo sei mesi (se va bene) conosce i risultati di quegli scritti e SE ha passato la prima barriera affronta gli orali.

In Emilia Romagna gli iscritti all'esame sono circa 2500 almeno da qualche anno. Gli scritti da correggere sono quindi circa 7500.
In questo marasma, come credete che vengano svolte le valutazioni?
Per questo l'esame da avvocato è difficile, non tanto perchè siano difficili le prove per chi ha studiato giurisprudenza per quattro + due anni, ma perchè la valutazione è assolutamente aleatoria.

Inviato: 30/12/2004, 1:54
da Husker_Du
Prima di tutto complimenti per la laurea.
Per quanto riguarda il praticantato da commercialista non ne so nulla, ma se posso darti un consiglio: cerca di prenderti una borsa annuale per il perfezionamento all'estero (di solito quasi tutte le universita' bandiscono ogni anno questo tipo di borse) e vatti a fare un Master in economia o business da qualche parte.

Inviato: 30/12/2004, 13:13
da Kirov
Husker_Du ha scritto:Prima di tutto complimenti per la laurea.
Per quanto riguarda il praticantato da commercialista non ne so nulla, ma se posso darti un consiglio: cerca di prenderti una borsa annuale per il perfezionamento all'estero (di solito quasi tutte le universita' bandiscono ogni anno questo tipo di borse) e vatti a fare un Master in economia o business da qualche parte.
Dipende che cosa vuol fare....

Se vuol fare il semplice commercialista puó anche fare a meno. Se vuole andare in un GRANDE studio allora gli conviene, salvo peró iscriversi comunque alla pratica (sempre che sia possibile) così almeno non perde un anno.

Inviato: 30/12/2004, 16:43
da Julio taylor
litio ha scritto:ti hanno spiegato male: l'esame di stato per dottore commercialista è uno dei più difficili. Gli esami "formalità " sono quelli dei farmacisti, o degli ingegneri. Quelli per notai, commercialisti ed avvocati sono i più difficili.

La preparazione richiesta è molto profonda e la mole di argomenti da studiare molto pesante: direi che è come sommare una decina di esami per università , badando peró che è richiesta una competenza ed un approfondimento maggiore, in quanto non è sufficiente una preparazione "accademica".

Per quanto riguarda la pratica: è questione di fortuna. Il 90% dei commercialisti sono poco corretti e quindi prendono praticanti (gratis o cmq a bassissimo costo) per il lavoro "sporco" che una contabile non potrebbe fare o, per farlo, costerebbe troppo. Devi essere tu a farti valere, a far capire che vali e che vuoi fare cose più importanti.
La pratica è così: sappi che è dura, sottopagata e soprattutto sono frequenti le delusioni, ma se sei sveglio ti prendi le tue belle soddisfazioni, anche economiche.
sull'esame di stato per diventare ingegnere ho la certezza che è una formalità ...
su quello del commercialista erano solo voci che mi erano arrivate, il classico "sentito dire" che si prende con il beneficio d'inventario.
per caso quest'esame esame lo hai affrontato tu di persona, e conviene prepararsi direttamente durante i tre anni per evitare di perdere tempo?

Inviato: 30/12/2004, 16:55
da Julio taylor
Husker_Du ha scritto:Prima di tutto complimenti per la laurea.
Per quanto riguarda il praticantato da commercialista non ne so nulla, ma se posso darti un consiglio: cerca di prenderti una borsa annuale per il perfezionamento all'estero (di solito quasi tutte le universita' bandiscono ogni anno questo tipo di borse) e vatti a fare un Master in economia o business da qualche parte.
dovrei vedere prima di tutto l'esistenza di questa "eventuale" borsa di studio(purtroppo ho i miei dubbi) dato che i master di solito si pagano..
il lavoro che hai in u.k. lo hai trovato propio tramite questo sistema , o sei emigrato li per cambiare vita e ti sei messa in cerca di un lavoro??

Inviato: 30/12/2004, 16:59
da ga46
Concordo con Kirov :(
Per rispondere alla tua domanda posso dirti che discorsi già  fatti con miei amici-praticanti o giovani-avvocati-commercialisti,l'esame di abilitazione all'albo dei commercialisti è ,si, difficile,ma la valutazione è obbiettiva...non è lo stesso per l'esame di avvocato...oltre alla difficoltà  ,quest'anno mi dicono che la prova di civile era tosta un bel po',la valutazione è largamente rimaneggiata..e se da un lato finalmente da quest'anno la commissione che corregge lo scritto è di un altra regione...è vero peró che, all'orale ,quest'anno, boccieranno molto di più....Tutte queste seghe mentali tu che devi sostenere l'esame da commercialista non fartele :wink: !!Studia e vai sereno imbocca al lupo!!

P.s.:si,sempre altre conoscenze mi dicono che l'iscrizione all'abo per ingegnere è una formalità ..ma per accedere all'esame occorrono 5 anni se non erro....
ps.:ciao atutti e buon 2005!!

Inviato: 30/12/2004, 21:21
da wolf.55
I laureati in ingegneria possono sostenere l'esame di iscrizione all'albo senza alcun tirocinio, cioè i 5 anni cui fai riferimento sono quelli di corso. Il discorso è un altro, chi ha seguito negli anni 70/80 il corso alla Sapienza, ha subito una selezione spietata. Molti studenti hanno ripetuto varie volte l'esame di "Analisi 1" solo per il capriccio di alcuni docenti.
A questo punto la selezione era fatta, era inutile insistere ancora, o no?