Harvard e Boston a luci rosse
Inviato: 13/01/2005, 22:57
Harvard e Boston a luci rosse
E' boom di riviste "hard"
Studenti dagli ormoni impazziti si aggirano nei due più prestigiosi campus americani. Sul banco degli imputati nientemeno che la Harvard University, produttrice di ben sette presidenti americani, e la Boston University, dalla quale sono passati, fra gli altri sia George W. Bush che John F. Kerry. Protagoniste due giovanissime studentesse/giornaliste autodidatte e molto trasgressive, che hanno dato vita a due dei più discussi e scandalosi magazine hard d'America. Con il patrocinio dei rispettivi atenei.
Katarina Cieplak Von Baldegg, è l'editor-in-chief della rivista targata Harvard. H Bomb il titolo del semestrale universitario, dove la h sta per Harvard e bomb sta per bomba. E di una vera e propria bomba si è trattato visto lo scandalo suscitato all'uscita del primo numero.
In realtà alle accuse di pornografia la giovane e rampante timoniera di H Bomb si è difesa a spada tratta.
L'intento della rivista infatti, ha spiegato, è quello di offrire un luogo dove fare arte più che porno. Il college del resto non avrebbe mai approvato ne' tantomeno finanziato con ben 2 mila dollari il progetto editoriale di Katarina se così non fosse stato. H Bomb è un magazine sfaccettato, una discussione multimediale sul sesso e la sessualità ad Harvard. Le immagini che sono incluse non sono nè oscene nè esplosive, ma solo di pura espressione artistica. Malizioso si, porno no. Ogni immagine è stata scelta con attenzione per fare un discorso intelligente e profondo riguardo il sesso. Qualche nudità si puó trovare, ma la stessa che si puó trovare in un museo d'arte o in altri magazine universitari di arte o letteratura. Una rivista insomma che si prefigge l'ambiziosa meta di diventare "di tendenza" tra gli studenti, puntando sul piccante.
Dalla Boston University risponde Alecia Oleyourryk alla guida della neonata redazione di Boink, una rivista che, al contrario di H Bomb, di pornografico puó vantare moltissimo. A cominciare dalle immagini che non lasciano nulla all'immaginazione dei lettori. Anche l'intento che sta alla base del progetto è ben diverso. Per Alecia, cultrice del porno in tutte le sue forme, il magazine nasce come forma di intrattenimento, luogo dove mostrare immagini e scatti fotografici di nudi senza troppe inibizioni, esplicite e dirette e giochi erotici alla moda. La sfida è aperta. Vinca il migliore.
http://www.tgcom.it/tgmagazine/articoli ... 7873.shtml
E' boom di riviste "hard"
Studenti dagli ormoni impazziti si aggirano nei due più prestigiosi campus americani. Sul banco degli imputati nientemeno che la Harvard University, produttrice di ben sette presidenti americani, e la Boston University, dalla quale sono passati, fra gli altri sia George W. Bush che John F. Kerry. Protagoniste due giovanissime studentesse/giornaliste autodidatte e molto trasgressive, che hanno dato vita a due dei più discussi e scandalosi magazine hard d'America. Con il patrocinio dei rispettivi atenei.
Katarina Cieplak Von Baldegg, è l'editor-in-chief della rivista targata Harvard. H Bomb il titolo del semestrale universitario, dove la h sta per Harvard e bomb sta per bomba. E di una vera e propria bomba si è trattato visto lo scandalo suscitato all'uscita del primo numero.
In realtà alle accuse di pornografia la giovane e rampante timoniera di H Bomb si è difesa a spada tratta.
L'intento della rivista infatti, ha spiegato, è quello di offrire un luogo dove fare arte più che porno. Il college del resto non avrebbe mai approvato ne' tantomeno finanziato con ben 2 mila dollari il progetto editoriale di Katarina se così non fosse stato. H Bomb è un magazine sfaccettato, una discussione multimediale sul sesso e la sessualità ad Harvard. Le immagini che sono incluse non sono nè oscene nè esplosive, ma solo di pura espressione artistica. Malizioso si, porno no. Ogni immagine è stata scelta con attenzione per fare un discorso intelligente e profondo riguardo il sesso. Qualche nudità si puó trovare, ma la stessa che si puó trovare in un museo d'arte o in altri magazine universitari di arte o letteratura. Una rivista insomma che si prefigge l'ambiziosa meta di diventare "di tendenza" tra gli studenti, puntando sul piccante.
Dalla Boston University risponde Alecia Oleyourryk alla guida della neonata redazione di Boink, una rivista che, al contrario di H Bomb, di pornografico puó vantare moltissimo. A cominciare dalle immagini che non lasciano nulla all'immaginazione dei lettori. Anche l'intento che sta alla base del progetto è ben diverso. Per Alecia, cultrice del porno in tutte le sue forme, il magazine nasce come forma di intrattenimento, luogo dove mostrare immagini e scatti fotografici di nudi senza troppe inibizioni, esplicite e dirette e giochi erotici alla moda. La sfida è aperta. Vinca il migliore.
http://www.tgcom.it/tgmagazine/articoli ... 7873.shtml