Lukashenko e' un mito

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estdipendente
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Lukashenko e' un mito

#1 Messaggio da estdipendente »

Lukashenko scalza maradona e trump dal primo posto della classifica dei miei miti personali (Stevanin solo 4 ora).

presidente vieta l'espatrio delle top, agenzie sotto tiro
Multe, pedinamenti, una guerra all'industria della passerella
Bielorussia, modelle sequestrate
"La bellezza non si esporta"
dal nostro corrispondente GIAMPAOLO VISETTI
MOSCA - Dopo anni da mattatrici, le donne bielorusse non faranno più sognare nei concorsi di bellezza, dalle copertine delle riviste e sulle passerelle di tutto il mondo. Il loro fascino, frutto della secolare fusione tra popolazioni slave e baltiche, non sarà  più esportabile. Lo ha deciso il presidente Aleksander Lukashenko, bat'ka (padre, ndr) dell'ultima dittatura sopravvissuta in Europa. Con tanto di decreto, ha giuridicamente definito quale "risorsa strategica nazionale" la bellezza delle sue concittadine.

Come tale, sarà  sottoposta a "tutela commerciale particolare". Tasse, dazi, autorizzazioni impossibili per le agenzie straniere, permessi scritti del governo per le giovani signore che intendono espatriare. In breve: vietato lasciar fuggire all'estero le donne belle.
Lukascenko, ultimo baluardo continentale del comunismo stalinista, è in buona compagnia.

Anche le donne del Turkmenistan, regime dell'Asia centrale affacciato sul mar Caspio, sono protette dagli stranieri. Saparmurat Niazov, detto Turkmenbashì (padre dei turkmeni ndr) ha fissato un'imposta da 50mila dollari per chi, non residente, voglia sposare una bellezza locale. A Lukascenko l'idea di dichiarare guerra all'esportazione della bellezza dell'Est è venuta guardando i manifesti pubblicitari affissi per le vie di Minsk.

Quasi tutte le ragazze-immagine, secondo il racconto imbarazzato del suo seguito, da mesi sono straniere. "E le nostre belle ragazze - è sbottato qualche settimana fa il presidente - dove sono"? Un consigliere, gongolando d'orgoglio, s'è lasciato sfuggire che le bielorusse più avvenenti emigrano ormai tutte all'estero, essendo tra le più richieste dalle agenzie internazionali di top model. Sono brune con occhi leggermente a mandorla, o bionde con zigomi alti da scandinave, tutte oltre il metro e ottanta, dotate di fisici perfetti. Gli agenti se le contendono a suon di contratti milionari.



Da Maria Didarova (Supermodel of the World pochi giorni fa a New York) a Olga Dudinskaya (vice Miss Mondo 2004), da Natalia Bindasova (Miss Eurasia 2004) a Marina Prudnikova (Miss Metropolitan), da Maria Malashenkova (Miss Tourism World 2003) a Irina Demianova (Miss Internet 2004), da tempo rubano cuore e portafogli agli uomini più ricchi del pianeta, Emirati arabi in testa.

Ma sono centinaia le modelle bielorusse che ogni giorno sfilano per gli stilisti più ammirati, o che approdano al cinema e in tv. "Perchè ce le lasciamo scappare tutte - ha tuonato bat'ka facendo strappare un cartellone - se poi in patria dobbiamo accontentarci di vedere solo francesine consumate e a fine carriera"?
Non era solo una battuta di cattivo gusto. Lukascenko ha dato ordine di prendere "sotto il controllo diretto e totale dello Stato" le bielorusse belle: e ha inaugurato una inedita campagna choc contro "il commercio e lo sfruttamento del fascino nazionale". Nulla a che vedere con la lotta ai mercanti di prostitute delle disastrate ex repubbliche sovietiche, drammaticamente ignorati se non protetti.

Il presidente ha accusato ministri e burocrati di non fare nulla per evitare che "l'esodo in Occidente delle donne migliori impoverisca il Paese e indebolisca la razza bielorussa". La polizia, secondo giornali e agenzie indipendenti, si è scatenata. Interrogatori, perquisizioni, verifiche fiscali, intercettazioni telefoniche, multe per irregolarità  normative, sigilli: terra bruciata attorno a modelle, scuole e agenzie. Nelle ultime due settimane sono state pedinate e interrogate oltre 500 ragazze, sottoposte anche all'esame della "macchina della verità ".

Chiuso a Minsk l'istituto di modelling di Natalia Makei, conosciuto a livello internazionale, arrestata e condannata a due anni e mezzo di carcere per "contrabbando" la titolare dell'agenzia "Zara", la più importante del Paese. "Senza la nostra tutela - dice Elena Ermolaeva, direttrice della più famosa agenzia russa - le ragazze non hanno garanzie di lavori seri e stipendio. La concorrenza mondiale, nella moda, non si affronta da sole: oppure ci si espone ai rischi di una professione spesso contigua ad un'altra più antica. Proprio ció che la Bielorussia sembra voler favorire".
Lukascenko peró, a cui i Paesi occidentali non concedono il visto d'ingresso, non desiste.

Due giorni fa è tornato sul tema durante una riunione del governo-fantoccio, inasprendo le sanzioni "contro chi opera con l'estero nel business delle nostre donne". Quali "esempi scandalosi" ha portato quelli della top model russa Natalia Vodianova, moglie di un lord inglese e fino a tre anni fa venditrice di arance nel mercato di Nizhnij Novgorod, di Oksana Fiodorova, Miss Universo 2002, e dell'ucraina Julia Majarchuk, scovata da Tinto Brass in una pizzeria di Napoli e lanciata nel film Trasgredire.

E al divieto d'esportazione della bellezza ha aggiunto una stretta ai soggiorni all'estero per lavoratori, studenti e turisti. Richieste e offerte dovranno essere autorizzate personalmente da ministro dell'Interno e capo della polizia. I bielorussi temono così che la "guerra del fascino" celi in realtà  il risorgere della cortina di ferro e anticipi una chiusura delle frontiere. Lukascenko, appena finito sul libro nero Usa degli "avamposti della tirannia", teme l'effetto Ucraina e la forza dirompente della voglia di libertà . Per reprimerla in tempo, inizia dal sorriso delle ragazze.

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nik978
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#2 Messaggio da nik978 »

stavo disperatamenre cercando quando flash di agenzia o cose simili da copiaree dincollare qui


quando alla raido ho sentito la notizia la prima cosa a cui ho pensato è stata di metterla sul forum

mi hai anticipato.. :wink:
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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SuSEr
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#3 Messaggio da SuSEr »

Mi viene in mente il film "Il dittatore dello stato libero di Bananas".

:)

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nik978
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Re: Lukashenko e' un mito

#4 Messaggio da nik978 »

estdipendente ha scritto:Lda tempo rubano cuore e portafogli agli uomini più ricchi del pianeta, Emirati arabi in testa.

e.
questa frase si presta a molteplici interpreatzioni peró.. :P :P :P :P
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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estdipendente
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#5 Messaggio da estdipendente »

sono stato tante volte in Bielorussia.........effettivamente e' un posto fuori dal mondo.........

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Super Zeta
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#6 Messaggio da Super Zeta »

Est sei di una coerenza olimpica...
Ma qualche volta riesci ad allargare l'orizzonte oltre gli interessi personali?

estdipendente
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#7 Messaggio da estdipendente »

Super Zeta ha scritto:Est sei di una coerenza olimpica...
Ma qualche volta riesci ad allargare l'orizzonte oltre gli interessi personali?
mi ispiro a Bertinotti infatti............mi ricordo che nei primi anni 90 faceva cool dire che "Bertinotti e' coerente".

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barcode
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#8 Messaggio da barcode »

Non sono con "FacciaNera" , LIBERA FIGA IN LIBERO STATO
Trova il sillogismo della vita

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DON CHISCIOTTE
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#9 Messaggio da DON CHISCIOTTE »

se la montagna non va da maometto ..maometto va alla montagna...

estdipendente
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#10 Messaggio da estdipendente »

DON CHISCIOTTE ha scritto:se la montagna non va da maometto ..maometto va alla montagna...
si' ma senza dimenticare gli ideali, che sono importantissimi.....

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#11 Messaggio da DON CHISCIOTTE »

estdipendente ha scritto:
DON CHISCIOTTE ha scritto:se la montagna non va da maometto ..maometto va alla montagna...
si' ma senza dimenticare gli ideali, che sono importantissimi.....
pensavo bastassero gli euro.. :DDD

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#12 Messaggio da estdipendente »

DON CHISCIOTTE ha scritto:
estdipendente ha scritto:
DON CHISCIOTTE ha scritto:se la montagna non va da maometto ..maometto va alla montagna...
si' ma senza dimenticare gli ideali, che sono importantissimi.....
pensavo bastassero gli euro.. :DDD
basterebbero, ma non si puo' sempre tarpare le ali all'arricchimento culturale limitandosi ai propri meschini, picccoli e insignificanti interessi personali. ti devo proprio insegnare tutto......

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DON CHISCIOTTE
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#13 Messaggio da DON CHISCIOTTE »

estdipendente ha scritto:
DON CHISCIOTTE ha scritto:
estdipendente ha scritto:
DON CHISCIOTTE ha scritto:se la montagna non va da maometto ..maometto va alla montagna...
si' ma senza dimenticare gli ideali, che sono importantissimi.....
pensavo bastassero gli euro.. :DDD
basterebbero, ma non si puo' sempre tarpare le ali all'arricchimento culturale limitandosi ai propri meschini, picccoli e insignificanti interessi personali. ti devo proprio insegnare tutto......
stai parlando troppo difficile....non farmi sforzare alla mattina....
noi "pelati" in questa stagione soffriamo
me ne vado a scrivere una cagata nel cgt per tornare di buonumore.. :DDD

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balkan wolf
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#14 Messaggio da balkan wolf »

gia dato il mio parere nel topic affine...

grazie lusenkazzi...

verró a comperarmi la bielorussia rimasta povera vendendo a sofia che costerà  come milano...

cazzo mi ero sempre chiesto come abbiamo fatto a vincere noi la guerra fredda dato che i russi sono fighi e gli yankee degli sfigati...

ora lo ho capito :-) :-) :-)

semi serio

spero che l'odiosa dittatura bielorussa non causi cmq. troppe sofferenze alla popolazione....
poveri cristi 50 anni di CCCP sono già  abbastanza :-(
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke

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dostum
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#15 Messaggio da dostum »

IMHO con questo LUKA conferma di essere un vero patriota avendo capito che la figa è una risorsa di interesse strategico cmq:
Immagine
L'IMPERIALISMO AMERICANO PUNTA GLI OCCHI SULLA PICCOLA BELARUS

26.01.2005

ANDREA ZONCA

L'imperialismo americano punta gli occhi sulla piccola Bielorussia dello scomodo Lukashenko. Tra i 6 stati canaglia compare la piccola repubblica ex sovietica.Scompare il Pakistan, divenuto, evidentemente, democratico a giudizio dell'amministrazione americana. Il tentativo di rovesciare lo "zar " bielorusso non è una notizia recente. Ma chi è Alexandr Grigorievich Lukashenko? Dal 1994 ,anno della prima elezione dello sconosciuto Lukashenko, ex presidente di un Sovkhoz, la prima mossa in politica estera del leader bielorusso fu il tentativo di riunificare le repubbliche slave orientali ex sovietiche -Russia,Ucraina,Bielorussia- in primo luogo ed euroasiatiche in secondo luogo. La costituzione di un nuovo blocco politico-militare, oltre che economico-commerciale diretto a recuperare i tradizionali mercati dell'ex URSS,volto a limitare l'unilateralismo americano, fu un imprevisto inconcepibile per l'imperialismo americano, il cui dogma "Divide et Impera" rischiava di essere inceppato dallo sconosciuto presidente bielorusso, desideroso di frenare il pericolo di un mondo unipolare guidato dagli USA. Lukashenko fu l'unico deputato del Soviet bielorusso che nel 1991 si espresse contro la disgregazione dell'Unione Sovietica,convinto dell'assoluta necessità  di proseguire nella democratizzazione del regime evitando il dramma del suo scioglimento. Fu, del resto, la scelta del popolo bielorusso al referendum indetto da Gorbacev.Il popolo bielorusso si espresse,in quell'occasione, in modo inequivocabile:più del 90% non voleva lo scioglimento dell'URSS. A ció si aggiunge il dichiarato intento della Repubblica di Belarus, di perseguire un proprio modello di sviluppo del tutto autonomo dal fondamentalismo neoliberista, rifiutando il dictat del Fondo Monetario Internazionale responsabile del mattatoio e del dramma sociale di tutte le repubbliche postsovietiche. Modello di sviluppo definito dallo stesso Lukashenko "socialismo di mercato"(una terza via bielorussa). Forte stato sociale,rifiuto di privatizzare in modo indiscriminato il patrimonio industriale ereditato dall'Unione Sovietica hanno evitato alla Bielorussia - a differenza di tutte le repubbliche ex sovietiche- di mandare in rovina il proprio apparato industriale e di far cadere nella miseria milioni di persone. I tentativi dell'amministrazione americana, e di quella europea, di rovesciare l'autoritario presidente di Minsk non hanno avuto fino ad ora nessun successo.Il consenso popolare attorno al presidente bielorusso e il desiderio di evitare nuovi esperimenti politici è ancora troppo forte. La Bielorussia, oltre ad avere una forte coesione sociale, non è divisa culturalmente come l'Ucraina o attraversata da correnti separatiste come la Georgia. è iniziata allora una forte campagna d'ingerenza dall'esterno la cui punta di lancia è l'organizzazione politica "ZUBR"-analoga alla serba "OTPOR" o alla ucraina "PORA"- , finanziata dall'amministrazione americana, che conta, al momento poco più di un centinaio di iscritti,per di più di orientamento politico radicalmente opposto tra loro. A ció si aggiunge il tentativo di screditare il governo bielorusso puntando su alcune "presunte" sparizioni di esponenti dell'opposizione ( ex uomini di Lukashenko caduti in disgrazia).Naturalmente la scomparsa di tali esponenti, ammesso che sia reale, è alquanto curiosa data l'esiguo peso sociale dei partiti di opposizione e il controllo totale, da parte dei governo bielorusso, dei due canali televisi nazionali (BT e ORT nazionale)e di gran parte della stampa nazionale.Ció è comune a tutte le repubbliche ex sovietiche,ma pare che questo non desti alcun scandalo al doppio peso occidentale.In ultimo non è mancato l'ingrediente fondamentale delle nuove rivoluzioni in "franchising": i brogli elettorali. Di brogli si è parlato nel 2001, anno della seconda elezione di Lukashenko, arrivando al mancato riconoscimento del governo bielorusso da parte dell'amministrazione americana, come di brogli si è parlato nel referendum costituzionale del 17 ottobre che, con la vittoria dei si, consentirà  a Lukashenko di candidarsi per un terzo mandato alle elezioni presidenziali dell'estate 2006. A ció si è aggiunge un inasprimento dell'embargo finanziario degli USA, diretto a colpire il governo di Minsk. L'UE, per non inimicarsi gli Stati Uniti, nega il visto di ingresso a Lukashenko, ad eccezione del Portogallo.
Non è da escludere che il sospetto di brogli potrebbe anche esistere, ma qualcuno ci deve dire perchè tali sospetti non sono stati levati anche quando fu eletto Putin,Kuchma,Narzabaev,etc etc.E dato il largo consenso che gode Lukashenko in patria essi,ammesso che ci siano stai, molto probabilmente,non sono stati tali da falsificare in modo decisivo il consenso.Ma il nodo della questione è un'altro.No neanche Lukashenko è democratico,ma questo non interessa alla macchina dell'impero.La preventiva autoinvestitura della qualità  di affidatari della tutela umanitaria e l'uso strumentale dei diritti umani come cavallo di troia per ridisegnare gli assetti del pianneta sono i veri obbiettivi dell'impero.Non si tratta di eliminare i tiranni.Non è questa la missione di coloro che suonano la carica in nome di Dio e dei valori assoluti dell'occidente.A questo punto una domanda ci dobbiamo porre:sono forse democratici i governi russo, georgiano, ucraino, kazako, uzbeko, tagiko, armeno etc etc? Sono forse state regolari le loro elezioni? Alla domanda, volutamente retorica, spetterebbe una sola risposta:il no.
Ma questi governi, al momento, servono ancora all'occidente e alla sua ipocrisia:con questo dobbiamo fare i conti.
Verrà  il momento di presentare anche a loro il conto,è solo questione di tempo.

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