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ot paolini bello spettacolo su raitre
Inviato: 10/02/2005, 21:25
da Kronos
bellissimo spettacolo di paolini con rugby ed affini per tema.
da vedere.
mancanza di ignoranza

Inviato: 10/02/2005, 23:12
da donegal
Bellissimo.
Mi spiace di non averlo registrato e di averlo solo visto da metà monologo in poi.
Inviato: 10/02/2005, 23:45
da fiatAGRI
bello, visto quasi tutto.
RUBA!
non son capace!
Inviato: 10/02/2005, 23:50
da dada
Visto. Paolini è bravissimo. Normale che spettacoli del genere siano sempre più rari nella televisone del Ristorante...
Inviato: 11/02/2005, 9:35
da bacco
Scoperto per caso mentre cambiavo canale, esagero se paragono Paolini ad un recente premio Nobel italiano?
Quella di ieri sera era una puntata unica oppure è una serie?
Inviato: 11/02/2005, 11:45
da detlef
Sono 12 puntate....Ma alla rai ultimamente è bene usare il condizionale....Paolini grande come sempre.
Inviato: 11/02/2005, 19:16
da Kirov
Bellssimo
Chi g'ha vinto?
Mancanza di ignoranza
RUBA
non son capaace
Paolini è un grande.
Non come l'altro

Inviato: 11/02/2005, 23:13
da fiatAGRI
RUBHAAA!
non sion capaacie!
Inviato: 12/02/2005, 3:04
da Squirto
bacco ha scritto:esagero se paragono Paolini ad un recente premio Nobel italiano?
è diversissimo da Dario Fo...
Inviato: 13/02/2005, 0:05
da fiatAGRI
um um um
l'uso del dialetto e la caratterizzazione dei personaggi è simile.
la costruzione e la forma finale è invece differente.
Inviato: 13/02/2005, 11:51
da Kirov
Fo non parla in dialetto peró usa una serie di termini appartenenti a vari dialetti e all'Italiano arcaico (credo ....CREDO... di si chiami grammelot).
poi secondo me anche le tematiche sono un po' diverse, almeno per quanto riguarda l'ultimo Fo.
Inviato: 13/02/2005, 12:29
da Squirto
Il [b:0a3736c763]Grammelot [/b:0a3736c763]è una forma di teatro inventata dai comici della Commedia dell'Arte del 1400 ed è organizzata in chiave onomatopeica, ossia il riuscire a far arrivare concetti attraverso suoni che non sono parole stabilite, convenzionali.
Questi giullari usano intruglio di dialetti e parole inventate che rendono immediata e molto colorita la recitazione, nella quale predomina anche una gestualità ed una mimica molto accentuate.
Dall'insieme di queste componenti viene fuori un tipo di teatro estremamente espressivo, iperbolico, esilarante, viscerale, diretto e quindi comprensibile un po' dappertutto e ad ogni tipo di pubblico.
Un modo di recitare in cui il linguaggio usato perde di significato letterale, per diventare suono, vibrazione, musicalità che comunica emozioni e suggestioni.
Questi spettacoli buffi si articolano di solito in una serie di brevi storie o episodi (dai 5 ai 20 minuti l'una) raccontati al pubblico senza ausilio di particolari scenari o giochi di luce; un modo molto essenziale e con mezzi "poveri" che deriva appunto dalla tradizione dei giullari medioevali i quali si esibivano spesso all'aperto , per la strada, nelle piazze o nei cortili di case e castelli.