le iene...che show!!!

[Parakarro]

non ho approfondito eprchè della Toffa mi frega più o meno un cazzo

però penso di aver capito quello che volesse dire
la malattia è stato il viatico per avvicinarsi a qualcosa di più ampio che probabilmente non avrebbe mai recepito

questa cosa succede a molti malati che guariscono
un mio amicissimo ha avuto un bruttissimo incidente
dopo un mesetto di coma e una lunga riabilitazione è trnato alla vita e da allora si è avvicinato tantissimo alla fede cattolica e al volontariato tanto che adesso è un grande praticante, volontario della croce rossa ed è in un'associazione che aiuta i ragazzi che stanno male nei vari rave party...

il fatto è che puoi essere non compreso da tutti e i social ti sbranano
in fondo è stata ripagata un po' con la moneta che ha usato negli anni da iena

[}}Tristan]

sì, c'è anche quel messaggio nel "dono" ma non solo
e soprattutto avere avuto un cancro (senza dire quale, come,dove) non fa di te un esperto di tutti i tumori del mondo
Jobs nonostante potesse comprarsi decine di pancreas di bambini (ironia) ci è rimasto e i mille miliardi di capitalizzazioni di apple gli sono serviti a niente
inoltre, sempre parole sue, aveva estirpato il 100% del tumore e si era sottoposta a chemio preventiva
contentissimo per lei, ma andare a dire che è il sorriso a battere il cancro...fa girare i cosiddetti a chi ha visto gente morirne

contesta anche chi , giustamente, dice che dipende da dove è il tumore, da che stadio, dalle conoscenze mediche di quel tumore, e altri dati oggettivi...
insomma una cosa che più superficiale non si può...come molti suoi servizi

[Bola]

Può anche essere che abbia visto la luce ma ha usato parole di merda e in ogni caso chissenefrega.
Sarò insensibile ma tutta sta manfrina delle emozioni da condividere con il mondo mi sta sul cazzo, sono cose personali per dio

[TD]

Può anche essere che abbia visto la luce ma ha usato parole di merda e in ogni caso chissenefrega.
Sarò insensibile ma tutta sta manfrina delle emozioni da condividere con il mondo mi sta sul cazzo, sono cose personali per dio

concordo in più a volte ai suoi post rispondo altre persone che hanno avuto o loro famigliari hanno avuto un tumore e spesso lo scambio di opinioni non è dei più cordiali, il problema secondo me è volersi porre come esempio che gli altri devono prendere per affrontare quel male, ma come è già stato detto il tumore sfortunatamente è diverso da persona a persona specialmente in quelli più letali

conosco Terzani ma di nome non ho approfondito come ha fatto Gargarozzo, ma mi sembra di capire che lui pone l'accento su altri aspetti della vita e non sul tumore o come affrontare il tumore

[aldorain]

Ha pensato solo a cosa dire e non a come potesse essere recepito il messaggio.

Poi non ho capito se vuole vendere il libro è dare ricavato in beneficenza per la ricerca o se lo vuole incassare

[Salieri D'Amato]

Ma mica nessuno vi obbliga a comprare il libro, a divenire follower o a leggere i suoi scritti nei social. E manco ci capitate per caso presumo.

No, perchè a me sembra che non sia lei che va a rompere le palle agli altri. E se nei social vuole condividere questo piuttosto che il fatto di essere andata a cena nel tal ristorante o farsi un selfie con la bocca a culo di gallina mi appare più che legittimo e personalmente tendo più ad apprezzare questo argomento di condivisione che gli altri.
Poi, nel merito delle affermazioni, se ne può discutere.

Per evitare equivoci, comunque poco mi interessa della Toffa e di qualsiasi altra, evito accuratamente i social.

[Parakarro]

io sono fortunato
conosco qualche malato, ho perso qualche conoscente e un paio di amici ma nessuno di veramente importante e fondamentale nella mia vita
posso capire il dolore di chi ha visto spegnersi qualcuno che ama

io sono convinto che la Toffa avesse le migliori intenzioni
così come chi professa la voglia di non arrendersi
"devi lottare" "devi sconfiggere il mostro" "non devi arrenderti"
sono parole che sento e risento e risento ogni volta
belle e giuste
però a volte mi sembrano mortificare chi invece si arrende
chi non vuole combattere magari perchè ha già vissuto indirettamente la cosa e ha un profondo senso di rassegnazione
di impotenza... di inferiorità

non si può biasimare chi non è così forte da lottare... anche perchè la lotta non porta sempre alla vittoria ma spesso allunga l'agonia e porta ad una sconfitta bruciante

nello specifico di questa cosa la Toffa dopo un annetto che dice quello che vuole e che viene quasi mistificata, presa un po' dal delirio di onnipotenza, ha fatto un'uscita infelice e ha preso una bella porta in faccia... capita a tutti anche chi ha i migliori propositi

[Salieri D'Amato]

Anche stavolta mi trovo piuttosto d'accondo con Parak.

[}}Tristan]

il social è l'unico luogo in cui riesci a capire come affronta l'argomento cancro, in tutti gli altri contesti sei spettatore inerme di racconti artati

magari tu ne hai gli strumenti e saprai difenderti, il problema è per chi non ha queste capacità e la costruzione a senso unico del suo personaggio
ricordo il modo in cui ha affrontato , ad esempio, quell'altra invasata della mereu, o vari servizi proprio sui tumori e poi scopri che è sullo stesso livello.

abbiamo una voce dell'informazione (diventata semioracolo e considerata una antibufale) che dopo avere fatto decine di servizi con la perenne domanda annichilente: MA SI RENDE CONTO DI QUELLO CHE DICE?

quando si tratta di parlarne in maniera propositiva dimostra il niente mischiato col nulla, la più completa idiozia ed ignoranza,

soprattuto non è vero che la andiamo a cercare:
è una voce dell'informazione, fa giornalismo di inchiesta (sic), dalla settimana prossima sarà in tv ogni settimana(forse più volte a settimana) romperà il cazzo col libro e le frasette "dico non dico" acchiappa applausi...

non devi pensare che stai parlando di un personaggio insulso ma cercare di riequilibrare rispetto a gente come Veronesi che tutto questo spazio non mi pare lo abbia avuto nonostante fosse un oncologo (è solo un esempio)

i salvini, le toffa e tutti gli altri geni della comunicazione "veloce" è questo che evitano a tutti i costi...dover andare oltre i 140 caratteri o dover parlare fuori dagli schemi prefissati e di apparente buonsenso.
Poi basta togliere il fondo di cartapesta e scopri, sorprendentemente , che...non c'è nulla dietro

[Salieri D'Amato]

Se in tv, estrapolando dal contesto, tira fuori dal storia del suo cancro e le sue "soluzioni" hai/avrai perfettamente ragione. Se in tv fa altro, limitandosi al ruolo di giornalista, inviata o quello che sia si ritorna al mio discorso iniziale: se vai a cercare i post della Toffa è perchè vuoi trovare i post della Toffa da leggere.

Sugli strumenti critici con cui affrontare e recepire gli argomenti di chicchessia, sappiamo benissimo che sono mediamente scarsi, e vale per le puttanate che può scrivere una Toffa, un Salvini, un Renzi, un Di Maio, un attore, un cantante, un luminare medico, un ingegnere di fama o qualsiasi persona che abbia notorietà e appeal mediatico. Discorso lungo da farsi, che andrebbe a toccare opportunità, rispetto del ruolo, deontologia, ecc. ecc.

[}}Tristan]

ma lo ha già fatto...tanto che per una volta mi trovo a dare ragione al figlio illeggittimo di feltri..facci

"FACCI NON SI DISTURBI A DIRE LA SUA, STIA SERENO NELLE SUE COSE" – NADIA TOFFA REPLICA PUNTUTA ALLE ACCUSE DEL GIORNALISTA CHE AVEVA PARLATO DI ‘SPETTACOLARIZZAZIONE DEL TUMORE’ DA PARTE DELLA ‘IENA’ CHE PUBBLICA UN LIBRO SULLA SUA MALATTIA

IL TWEET DI NADIA TOFFA
Gentilissimo signor @FilippoFacci1 non si disturbi a intervenire nel dibattito nobody ask you stia sereno nelle sue cose. Non si scomodi Grazie mille sicura che si ritirerà nelle sue stanze.



2. FACCI
Filippo Facci per “Libero Quotidiano”

[Scopri]Spoiler

Pure il libro. Siamo alla spettacolarizzazione del tumore e alla sua trasformazione in core-businnes di un' attività pseudo-giornalistica: avremmo voluto non tornarci più sopra, sul penoso "caso Nadia Toffa", ma la banalizzazione dei malati che questa signorina sta perpetuando è più importante di lei e della sua egolatria.

Ora siamo al libro in cui la Toffa spiega «come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga in un dono». Eccolo il messaggio numero 2: il tumore può essere un dono. Il primo messaggio invece era del febbraio scorso: si presentò in tv e disse «ho avuto un cancro... i medici mi hanno tolto il cento per cento del tumore, ho fatto una chemio e una radio preventive...non lo sapeva nessuno e ora ve ne posso parlare». Perché sono guarita.

Il messaggio, cioè, era che bastano due mesi per accorgersi di avere un tumore, asportarlo interamente, fare una chemio e radioterapia e poi tornare in onda: come se il cancro fosse stato quella cosa lì, due mesi e una parrucca e via, «non siamo malati, siamo guerrieri, chi combatte contro il cancro è un figo pazzesco». Il cancro come rapido pacchetto ospedaliero, breve come un servizio delle Iene, come a dire: «Vedete?, io ce l' ho fatta, uscite allo scoperto».

Speriamo che nel libro, almeno, ammetta che il primo messaggio era una triste cazzata: se la morale era «sono guarita», infatti, la verità è che non era guarita per niente. Era come tanti servizi che aveva fatto per le Iene: notizie non verificate. Tempo un mese, infatti, ed eccola da Maurizio Costanzo a spiegare che no, «non sono guarita». Ma ormai era nel vortice. Non è chiaro che cosa vi fosse di «coraggioso» nella mancanza di riserbo e nell' incapacità psicofisica di tenere per sè qualcosa che, altrimenti, avrebbe potuto divorarla: di questo tipo di reazione occorre avere il massimo rispetto, beninteso, parlarne in effetti può essere una maniera di non sprofondare nella depressione: più che un coraggio di parlarne, però, è una rispettabile incapacità di non farlo.

Ma farlo in televisione è un' altra cosa. Trasformarlo in messaggio mediatico è un' altra cosa. Ergersi a esempio leonino, come a dire «se ce l' ho fatta io», quando c' è gente che in due mesi non riesce ad avere una diagnosi, è un' altra cosa.

I tumori della gente comune sono fatti di penose prenotazioni, di gente che muore senza sapere di che cosa soffrisse, di altra gente data per guarita decine di volte, di chemio e radioterapie che fanno schifo o che l' organismo rifiuta, di bambini e genitori disperati e - loro sì - eroici anche se poi, la sera. magari devono apprendere che le conduttrici guariscono in due mesi: si diano una mossa. Non era guarita: ma si pensava che almeno avesse imparato la lezione.

Macchè. Ormai doveva tenere la parte, quella della malata di cancro che lo racconta senza pudori e che d' un tratto esalta la chemio e radioterapia («le uniche cure sono quelle», ha detto) dopo aver fatto servizi giornalistici su mezzi stregoni secondo i quali i tumori andavano curati con l' aloe, con estratti di veleno di scorpione e altre scemenze propinate a milioni di telespettatori.

Va detto che un' autocritica decente, su questo, non l' abbiamo sentita: sarebbe stato l' unico messaggio che le spettava appieno.

E ora siamo al libro, denso di positivismo surreale: «Sono riuscita a trasformare il cancro in un dono, un' occasione, una opportunità... una rinascita, un nuovo equilibrio». Da invidiarla. «Non ho mai sospeso la vita per la malattia, per il cancro, e nessuno dovrebbe farlo. Ecco come ci sono riuscita io. E se ci sono riuscita io... Ci può riuscire chiunque». È il messaggio di cui prima, una nuova frontiera del giornalismo: dal metodo Boffo al metodo Toffa. «Non sospendiamo la vita per colpa del cancro. Non diamogliela vinta, dobbiamo sorridere sempre» ha scritto su Instagram nel fare pubblicità al suo libro.

Una speranza anche per le 200 donne, malate di cancro, che nel marzo scorso scrissero una lettera aperta a tutti i giornali: «Non siamo delle fighe, siamo dei rottami». Questo prima di elencare i moltissimi esami clinici a cui dovevano continuamente sottoporsi, le difficoltà a mantenere il proprio lavoro e un rapporto dignitoso con il proprio uomo. La lettera purtroppo non ebbe diffusione o quasi. Ora però c' è il libro della Toffa.

[}}Tristan]

tentativo di correzione di rotta...

almeno non ha detto che gli hanno hackerato l'account o che sia colpa della chemio(che può debilitare non solo fisicamente)...

“Gli webeti proprio perché ebeti continuano a ridere della parola dono. Non ho mai sostenuto di essere fortunata ad avere il cancro. Sono pazza secondo voi?!probabilmente chi non capisce e ride per fortuna sua non è mai entrato in un reparto di oncologia pediatrica. I Bambini lì sorridono e ridono non perché felici ne’ perché si sentono fortunati di avere il cancro ma perché hanno spirito di sopravvivenza e sanno che la vita continua nonostante la malattia e così i loro genitori che sono con loro a sostenerli ogni giorno cercando di portatgli allegria. Sono scemi? O si sono trovati in quella situazione e cercano di sopravvivere?! chiedetevelo davvero! Il cancro è un dono per loro? Avessero potuto scegliere cosa avrebbero deciso per i loro figli? Quel destino infame? Ne sono felici? O Provano solo a essere sereni per dare coraggio ai loro piccoli.Tra l’altro sono gli stessi psicologi e medici a dire che un atteggiamento positivo aiuta. Motivo per cui esiste la clownterapia. Fin dall’esordio della mia malattia ho sestenuto che l’unica speranza che abbiamo contro il tumore è la medicina. Con radio e chemio…..uniche cure esistenti….Magari con la forza di volontà si potesse guarire…. non è ovviamente così Ma di certo un atteggiamento positivo aiuta e questo lo dice la scienza non la sottoscritta.
Dunque imparate a non giudicare e fatevi un giro negli ospedali o a casa dei malati oncologici. Non c’è un funerale in corso perché le persone sono ancora vive e sono felici di esserlo e così le persone che li assistono ovviamente, con dolore e strazio ma con resilienza. Non credo sia difficile provare a immedesimarsi. Provateci snche per poco.
Fate uno sforzo su. Forse forse riuscite a capire.
Sono stata in zone di guerra…in Iraq per la precisione e dove esplodono le bombe i bambini giocano a pallone. E le mamme preparano il te. La vita è più forte e sono convinta che quei bambini che giocano non offendono i soldati e nemmeno quelle mamme che preparano da mangiare ai loro figli.
Così come i bimbi dei reparti d’ospedale che ridono non offendono i medici. È solo la vita che continua a scorrergli nelle vene. È semmai una manna dal cielo.
Ognuno è libero di vivere”.

non si capiscono però le, precedenti, risposte incazzose, sfanculanti e nette riguardo "la malattia"

o perchè debba ergersi a conservatrice della verità e non solo limitarsi alla sua testimonianza (se proprio deve essere pubblica)

[}}Tristan]

o è idiota o è andata fuori di testa o la butterà in caciara per dire che era un esperimento sociale sui troll, i social o gli hater

“Buongiorno a tutti!oggi è speciale. C’è unasolapossibilità ogni1.000 anni
La tua età + il tuo anno di nascita, ogni personaè =2018 Provail calcolo della tuaetà + la tuadata dinascita dà il 2018..e capita soloquest’annoIoho provato e funziona#provarexcredere#2018 Unmistero”.

in ogni caso sta usando "la malattia"...il libro esce a novembre...immagino siano contenti quelli che il cancro ce l'hanno

[Blif]

(b-a) + a = b capita solo quest'anno?





Il fare un libro è meno che niente,
se il libro fatto non rifà la gente.

(Giuseppe Giusti)

[Kowalski]

“Buongiorno a tutti!oggi è speciale. C’è unasolapossibilità ogni1.000 anni
La tua età + il tuo anno di nascita, ogni personaè =2018 Provail calcolo della tuaetà + la tuadata dinascita dà il 2018..e capita soloquest’annoIoho provato e funziona#provarexcredere#2018 Unmistero”.

in effetti non ha tutti i torti... l'anno prossimo infatti la somma darà 2019 e non più 2018, lo scorso anno era 2017, nel 1634 era 1634 e così via