niente svedesine per i tedeschi
Inviato: 18/02/2005, 8:49
Femmine per i pinguini gay bufera su uno zoo tedesco
Protestano gli omosessuali: violata l´autodeterminazione degli animali
BERLINO - La libertà sessuale in Germania è una cosa seria. Più che mai è preso sul serio il diritto a vivere la sessualità come si vuole. La storia che narriamo è cominciata a Bremerhaven, la prospera, civilissima città -porto a nord di Brema. O meglio nel suo zoo. E poi è continuata in rete, nel mondo virtuale internettiano dove proteste e mobilitazione non hanno frontiere.
La contestatrice involontaria della "political correctness" è la signora Heike Kueck, direttrice dello zoo. Affrontava un problema grave. Lo zoo possiede dieci rari pinguini di Humboldt, di cui solo quattro femmine e sei maschi. Vuoi per non litigarsi le poche femmine, vuoi per propensione naturale, i sei pinguini maschi si sono scoperti gay. Hanno formato tre coppie, si coccolano affettuosi tubando, covano pietre come surrogato delle uova che non possono deporre. Risultato: la sopravvivenza della specie protetta è minacciata. Frau Kueck si è rivolta ai colleghi di Stoccolma: per vedere se i sei sono davvero gay o solo delusi dalle compagne, ha pensato di "importare" a Bremerhaven sei seducenti "svedesine". Splendide pinguine di Humboldt in possesso degli zoo del regno delle tre corone.
«Non lo avessi mai fatto», dice ora la provera Frau Kueck sconsolata. Le organizzazioni gay tedesche, austriache, australiane, di tutto il mondo tempestano da giorni lo zoo di telefonate, fax e e-mail di protesta. «Vergognatevi, violate i diritti di soggetti giuridici incapaci di difendersi da soli», denuncia un attivista austriaco. «Vergogna», tuonano le influenti associazioni gay tedesche, «volete disturbare la quiete ormonale e l´autodeterminazione sessuale dei poveri sei, facendoli adescare a forza da sei femmine affittate». Il tentativo di far procreare le rare bestie diventa un Gulag erotico per animali gay. In Germania i gay sono forti: uno di loro è sindaco di Berlino, un altro guida Amburgo, un terzo diverrebbe vicecancelliere in caso di svolta a destra. E Internet veicola la solidarietà internazionale. Morale: niente svedesine. Almeno fino alla prossima stagione degli amori i sei pinguini omosex di Bremerhaven verranno lasciati in pace. Di eventuali incontri con le bionde si parlerà l´anno prossimo, proteste permettendo.
15/02/2005 - La Repubblica - ANDREA TARQUINI
Protestano gli omosessuali: violata l´autodeterminazione degli animali
BERLINO - La libertà sessuale in Germania è una cosa seria. Più che mai è preso sul serio il diritto a vivere la sessualità come si vuole. La storia che narriamo è cominciata a Bremerhaven, la prospera, civilissima città -porto a nord di Brema. O meglio nel suo zoo. E poi è continuata in rete, nel mondo virtuale internettiano dove proteste e mobilitazione non hanno frontiere.
La contestatrice involontaria della "political correctness" è la signora Heike Kueck, direttrice dello zoo. Affrontava un problema grave. Lo zoo possiede dieci rari pinguini di Humboldt, di cui solo quattro femmine e sei maschi. Vuoi per non litigarsi le poche femmine, vuoi per propensione naturale, i sei pinguini maschi si sono scoperti gay. Hanno formato tre coppie, si coccolano affettuosi tubando, covano pietre come surrogato delle uova che non possono deporre. Risultato: la sopravvivenza della specie protetta è minacciata. Frau Kueck si è rivolta ai colleghi di Stoccolma: per vedere se i sei sono davvero gay o solo delusi dalle compagne, ha pensato di "importare" a Bremerhaven sei seducenti "svedesine". Splendide pinguine di Humboldt in possesso degli zoo del regno delle tre corone.
«Non lo avessi mai fatto», dice ora la provera Frau Kueck sconsolata. Le organizzazioni gay tedesche, austriache, australiane, di tutto il mondo tempestano da giorni lo zoo di telefonate, fax e e-mail di protesta. «Vergognatevi, violate i diritti di soggetti giuridici incapaci di difendersi da soli», denuncia un attivista austriaco. «Vergogna», tuonano le influenti associazioni gay tedesche, «volete disturbare la quiete ormonale e l´autodeterminazione sessuale dei poveri sei, facendoli adescare a forza da sei femmine affittate». Il tentativo di far procreare le rare bestie diventa un Gulag erotico per animali gay. In Germania i gay sono forti: uno di loro è sindaco di Berlino, un altro guida Amburgo, un terzo diverrebbe vicecancelliere in caso di svolta a destra. E Internet veicola la solidarietà internazionale. Morale: niente svedesine. Almeno fino alla prossima stagione degli amori i sei pinguini omosex di Bremerhaven verranno lasciati in pace. Di eventuali incontri con le bionde si parlerà l´anno prossimo, proteste permettendo.
15/02/2005 - La Repubblica - ANDREA TARQUINI