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Col Culo Scomodo...Non tutti i piercing riescono col buco

Inviato: 19/02/2005, 16:27
da dostum
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Col culo scomodo è un libro che intende colpire duro già  dal titolo. E, diciamolo subito, è proprio qui uno dei limiti più evidenti della scrittura della Lattanzi: una, a volte ostentata, indulgenza nei confronti del dettaglio scabroso, pornografico o splatter, mascherato da disinibizione politicamente corretta o da descrittivismo iperrealista. Scrittura femminile che ha bisogno di colpire allo stomaco e di sporcarsi spesso le mani con quanto di più deteriore appartiene all'immaginario maschilista, pur di imporsi all'attenzione. Un certo voyerismo - e c'è spesso un personaggio che spia situazioni a vario titolo oscene in questi racconti - serpeggia tra le righe, che si soffermano forse più del dovuto, anche per l'economia della narrazione, nella descrizione compiaciuta di anatomie intime, amplessi o fantasie sessuali. Un voyerismo che, nei momenti migliori, sostanzia la cifra stilistica della Lattanzi, la cui scrittura potremmo definire mimetica, poichè sembra muoversi dall'idea di far indossare all'autrice/attrice, storie, sensazioni, percezioni, personalità , reazioni (per lo più violente) agli eventi dei personaggi narrati.
Il libretto è composto da nove racconti brevi e separati, che peró disegnano a mosaico un quadro complessivo. Pur travestita in differenti identità , la voce narrante ha una sua unità  che riesce a tenere insieme le differenti vicende con uno sguardo poliedrico. Uno sguardo controverso di donna: adolescente, mamma, sessantenne, lesbica, tossica, scrittrice, puttana. Esercizi di stile, più che racconti, che tentano di scuotere lo stereotipo femminile attraverso una gallerie di personaggi caricati, quasi fumettistici: ci sono Ale e Chiara, le due lesbiche bambine colte in un orgasmo da tour de force (che si fa tour de force del ritmo narrativo, in uno dei momenti più riusciti sul piano della scrittura); c'è Luce, la sessantenne in calore che accalappia giovani loliti al mercatino; c'è Antonella Lattanzi - il personaggio, non l'autrice - sedicente ex-tossica barese, che con la sua storia di ordinaria dipendenza ci regala una mappatura tossica della città  di Bari, in i cui riferimenti sono le farmacie («in quella farmacia di via bruno buozzi non ci vado da dieci mesi meno un giorno. E anche nella farmacia de cristo o da sollazzo o da fantozzi») e i loro turni, i luoghi dello spaccio e del consumo, il Sert di Japigia e la Poggiofranco decorosa («a poggiofranco non ci sono spacciatori»...); c'è la ragazza dai capelli rossi e il suo incubo visionario ad occhi aperti; ci sono le voci narranti di Testa di Rinoceronte, racconto di suicidio, e di Ventiquattrore per trecentosessantacinque giorni per tre, racconto di un amore tradito; c'è Elena, puttana in vetrina che non dà  calore, letteralmente, ai suoi clienti; c'è Olivia, nevrotica scrittrice in carriera e Ina, il suo angelo custode dark.
In fin dei conti, con questo carattere frammentario e irrisolto, ci troviamo di fronte ad una promessa di esordio, più che ad un esordio compiuto. Esercizi di stile, dicevamo, che tentano la via difficile di una narrazione corale e plurale. Ci aspettiamo, per meglio giudicare, un'opera di più ampia misura, non certo chiusa in una trama finita, ma densamente popolata di storie e personaggi che si sfanno davvero nel flusso narrativo. Le premesse, ora acerbe, paiono esserci.(enzo mansueto)

L'autrice ha pure un blog

Inviato: 19/02/2005, 16:33
da nik978
adesso le donne si realizznao lasiando libero sfogo alla loro sfera degradante e degradata...

invece di una sessualità  serena e libera, una sessualità  malata, perversa, nata da cause tutt'altro che piacevoli

vissuta male..con ribrezzo..distacco..paura...

ma sono tutte così le donne???
è questa la sessualità  a cui aspirano?
la vivono realemente così??
io ho dei dubbi....l'emancipazione non si raggiunge x questa strada... :-?

Inviato: 20/02/2005, 14:59
da Kirov
per quel che mi riguarda vivró ugualmente bene senza leggerlo :-D

a meno che non sia reperibile da qualche parta aggratis ovviamente.