[O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"

[}}Tristan]

[Parakarro]

da sinistra verso destra

La Firma 2005: bhà... bottiglia penso sfortunata.. profumi assenti, impalpabile in bocca... delusione
Champagne Delespierre: cuvèe fatta per il mercato italiano un paio di anni fa, spiccata acidità, mela verde, bolla raffinata... buono
739: altro livello rispetto al Delespierre ma anche altro prezzo. più complesso, più raffinato, più meglio.
Turriga 2001: vino della serata, elegantissimo, setoso ma potente. Note terziarie leggere più tabacco e cuoio. Ti avvolge ti circonda ed è lunghissimo. Tannino completamente levigato ma ancora ricco di acidità. VINONE
Barrua 2006: altro vino della serata. Molto più grintoso del turriga, molto più rustico. Mangiando è un vero piacere.. se penso poi che lo pagai 20 euro.....
Terre di lavoro 2001: cazzo ancora una volta leggermente ossidato. eccheccazzo. ecchepppalle!! Non è che non si beve però è quasi morto e defunto.
Vecchio Semperi: bevuto abbinandolo a un primo piatto (lo so, lo so, sono il numero uno... lo so ) è stata l'esperienza della serata! Profumi di vino dolce ma finale asciutto, amaro e con la noce che spiccava su tutto. Qualche cosa che va oltre al vino.
Tralivio Sartarelli 2014 mg: delusione della serata... almeno per me... io il Tralivio l'ho sempre reputato il migliore tra i verdicchi ma le ultime annate mi hanno deluso profondamente.... devo capire cosa è successo in cantina...
Solaria Jonica 1959: cosa dire? che nella mia cantina me ne restano solo altre due... e la cosa mi rattrista parecchio.
Binomio 2005: in batteria con Es riserva e Kurni... vaso di coccio tra vasi di ferro?! COL CAZZO. Batte tutti e due senza appello! Rustico d'impatto e potente ma mai scomposto mai squilibrato. Leggeri terziari piacevolissimi. A naso odora di animale e di terra, mangiando era il vino ideale, ma anche come dopo pasto è stato gradevole, Lungo e pulito. Grandissimo.
Es riserva 2013: 17,5 gradi per un vino raro ma leggermente sopravvalutato (almeno come prezzo). Forse troppo dolce, forse troppo giovane, forse.... TROPPO TROPPO. Buono, niente da obbiettare ma dopo un bicchiere si può anche smettere.
Kurni 2013: dal 2010 si è civilizzato e si sente. Resta bello animale d'impatto e resta comunque territoriale anche se la botte piccola spinge e si cercano concentrazioni altissime. Non si può certo definire un vino cattivo. Anzi... dico quello che dico sempre: bisogna capire la destinazione d'uso, se lo si apre come vino conviviale un pomeriggio con gli amici magari fumando all'ombra di un porticato non ha avversari. Mangiando mostra qualche limite.

Comunque bellissima serata

[Salieri D'Amato]

Non capisco niente di vini, ma leggere Parakarro è un'esperienza!
Analisi come questa mi fanno impazzire: Note terziarie leggere più tabacco e cuoio; A naso odora di animale e di terra.

Sarebbe interessante una cena in un'enoteca con lui e Rufus, magari con simpatica compagnia femminile annessa, che donerebbe un'ulteriore nota di sapidità alla serata.

[Parakarro]

ci sto
ma al buio perchè CITO : "Rufus è inguardabile"



ps
approposito di Rufus... ieri s'è fatto una champagnata da ridere... e attendo note

[Blif]

Note di fiori azzurri e animali da cortile.

[rufus t]

ci sto
ma al buio perchè CITO : "Rufus è inguardabile"



ps
approposito di Rufus... ieri s'è fatto una champagnata da ridere... e attendo note

allora:
1) voglio l'autore della citazione
2) sulla bicchierata di parak: minkia! almeno 10 vini top (non conosco il delespierre né il solaria). quanto al jacqueson, non ho assaggiato il 739, ma mi dicono che l'ultimo di alto livello sia il 738, ma mi fido di parak.
mi meraviglia la firma, dato che comunque cantine del notaio tira fuori sistematicamente i migliori aglianico del vulture
il saltarelli in effetti è buono ma niente di eccezionale, visto il livello medio (elevatissimo) dei verdicchi classici (vedi felici o marotti campi)
per il binomio, mi meraviglio della meraviglia (per quanto il kurni, a mio avviso, gli sia normalmete superiore - e non hai assaggiato il kupra...)
sul vecchio samperi - come in generale per i vini di de bartoli - sfondi una porta aperta, per quanto io non lo ritenga propriamente un vino da pasto
concordo anche sul turriga (miglior vino sardo?) e sul barrua, anche se io, umile dilettante, mi sono fermato al 2008 (e quest'anno ho bevuto il 2012)
insomma, mortacci che bevuta...

3) champagnata di ieri sera
in effetti, sto ancora ridendo: le sei cuvée prestige delle maggiori maison, e precisamente:
luis roderer cristal millesimé 2009. equilibrio assoluto, perfezione tecnica indiscutibile, naso elegantissimo su agrume candito e fiori bianchi, con acquisto di aromi dolci con il riscaldamento. iin bocca perfettamente coerente, co2 impalpabile, finale lungo. direi, se ha senso dare punteggi a questi vini, un buon 95.
perrier jouet belle epoque 2007: la delusione, ovviamente relativa, della serata. anche qui ovviamente perfezione tecnica ed eleganza a profusione, acidità impalpabile ed equilibrio perfetto, con aromi più floreali e meno intensi, destinati ahimè a calare un po' troppo rapidamente. inoltre persistenza limitata. direi comunque un buon 90
dom perignon 2006: che gli devi dire? basta il nome. non è che dom perignon possa permettersi di sbagliare un'annata (a parte la famigerata 2003). al naso c'è tutto, anche accenni di mineralità che nei primi due non si erano sentiti, e virata berso i toni dolci molto più rapida del cristal. in bocca tutto confermato, equilibrio e perfezione tecnica che sono il marchio di fabbrica del dompè. direi ancora un 95
taittinger comtes de champagne 2006 blanc de blanc. ecco, se di sorpresa si può parlare a proposito di taittinger, questa lo è stata della serata, considerando anche che si tratta del meno caro dei sei. blanc de blanc della cote de blancs, già al naso stordisce con un gesso pauroso e quasi palpabile, ma mescolato ad un agrume maturo che fa rizzare i peli delle braccia, per poi virare verso brioche e caramello e rivelare presto i toni di cognac caratteristici dell'eccellenza assoluta. ma poi esce fuori la terra bagnata, il tabacco dolce, addirittura il fungo. insomma, dai, esperienza mistica. in bocca ancora una volta equilibrio assoluto fra acidità e mineralità, ma questa volta direi ad un livello più alto dei precedenti, con un finale interminabile e perfetto, che non si sposta di un millimetro da nessuna parte. 98 pieno.
dom ruinart blanc del blanc 2004. anche qui, venendo l'uva da cote de blancs e montagne de reims, mineralità evidentissima con gesso preponderante e frutta secca, e dopo pietra focaia e ancora una volta virata verso toni dolci. in bocca, unico fra i sei, l'equilibrio è leggerissimamente spostato verso l'acidità (il che, beninteso, in uno champagne non guasta certo). unica piccola pecca, nel finale (lunghissimo) tira fuori un po' di ammandorlato, il che me lo fa mettere ad un gradino leggermente più basso di cristal e dompè, comunque non sotto il 94.
krug 2003. fuori classifica, un capolavoro assoluto. come parak potrà confermare, l'annata 2003 è stata la peggiore da decenni per lo champagne, essendo stata la più calda almeno degli ultimi venti anni. mentre da dom perignon se ne sono sostanzialmente fregati e, nonostante il parere negativo dello chef de cave, hanno tirato fuori lo stesso i soliti tre milioni di bottiglie (che difatti si trovano ancora in giro sotto i 100 euro), da krug ne hanno fatte solo 15.000, di fatto scegliendo gli acini uno ad uno. il che si ritrova perfettamente nel bicchiere. al naso c'è tutto: agrumi canditi, fiori bianchi, gesso, brioche, terra, poi tabacco, pietra focaia, addirittura ferro. in bocca è un'esplosione indescrivibile. dico solo che, per quanto incredibile, si sente un'astringenza quasi da tannino (ovviamente nobilissimo!!!). quanto alla persistenza, mi limito a dire che, dopo due ore e mezzo toscano originale, ancora il gusto era palpabile. insomma, penso si tratti del miglior vino che abbia mai bevuto, e se gli do solo 99 è perché spero un domani di poterne bere uno ancora migliore.
in definitiva, mettendo krug fuori classifica, il vino che comprerei è il taittinger (che costa intorno ai 100 euro, contro i 300 del krug), e quello che non comprerei è il perrier jouet.
la domanda, comunque, è quando mi ricapita una serata del genere...

[Parakarro]

dai è un po' che non si condivideva.

premessa1: io non ho mai bevuto un krug millesimato ma vorrei farlo.
premessa2: penso di aver bevuto il millesimo 2003 di Dom Perignon e che mi è pure piaciuto...
premessa3: il primo ordine diretto di Oasi degli angeli di Bg arrivò a nella mia cantina (per buona pace di Vittorio e delle sue tre splendenti stelle ) quindi è un vino che amo ma il Kupra resta un'inculata ... fotonica...
premessa4: come dice un mio amico di bicchierate "c'è scritto anche in piazza a città alta che non capisco un cazzo di vino"

detto ciò... l'importatore e distributore italiano di Jacquesson ha la sede nel paese a fianco del mio e provo i vini ogni anno e per quanto buoni non trovo abbiano il giusto prezzo...
Cristal è la bolla per Balotelli.. anzi no, lui ordina il Dom con le etichette luminorse, diciamo che cristal è per chi ha 200 euro da gettare...
Dom Perignon 2006 ha l'enorme difetto che finisce sempre troppo, troppo presto... ma pure il 2004, il 2005, il 2003, il 99 ecc...

comunque con sto caldo mi sto facendo di lambrusco, spendo poco e godo di brutto

[ramarro verde]

Reggiano o Modenese?

[Parakarro]

Reggiano o Modenese?

ma sai che non capisco molto le differenze tra i vari lambruschi!?

non amo particolarmente quelli di sorbara

oggi il mio preferito è questo :

Spumante Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Rosso Brut DOP “Opera Pura” - Opera 02

[ramarro verde]

Quindi propendi per i Modenesi, sia Sorbara (bassa modenese, zona terremoto del 2012) che Castelveto (zona collinare del modenese) sono in provincia di MO, con buona pace di Tenz, diciamo che quelli reggiani sono mediamente i miei preferiti, a mio gusto sono più "corposi".

[Blif]

diciamo che cristal è per chi ha 200 euro da gettare...

Figa, dai, andiamo a farci una spuma da 200!

[yunix]

Grazie aRufus e a Parakarro che hanno condiviso due splendide bicchierate.

Un paio di considerazioni:

Il Comtes di Taittinger è semplicemente uno dei migliori blanc de blancs, ogni anno che viene prodotto.
Ha eleganza, cremosità e struttura per competere con i più grandi.
Sono dell'idea che la fresca vendemmia 2006 gli abbia donato quel quid di freschezza che, a voler cercare il pelo nell'uovo, manchi in altre versioni.

Sul Dom Perignon 2006 nulla da dire. Sulla 2003 dico solo che saltare un'annata del loro vino base per un marchio che è rivolto soprattutto ad un certo pubblico sarebbe stato un suicidio. Condivido meno il restyling delle loro riserve ma tant'è.

Ciao

[OSCAR VENEZIA]

In cucina ho questi.
Gigondas costa relativamente poco ed è buono, l'altro non ho idea.
So una sega se hanno sentore di cuoio o di legno o come stanno messi con il terziario



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[Salieri D'Amato]

In cucina ho questi.
Gigondas costa relativamente poco ed è buono, l'altro non ho idea.
So una sega se hanno sentore di cuoio o di legno o come stanno messi con il terziario

Ma almeno saprai se hanno mineralità

Rufus, per favore, mi devi spiegare come cacchio fai a riconoscere la terra bagnata, il tabacco dolce, addirittura il fungo e cosa s'intende per pietra focaia.
Non sto scherzando, sono curioso davvero.

[TeNz]

L'aggettivo più oscuro è pietra focaia.

Ti fanno leccare un vecchio archibugio ?