Con semplici procedure informatiche è possibile leggere il rapporto nella sua interezza e scoprire i nomi dei militari coinvolti
ROMA - Sono omissis solo «virtuali», che si possono aggirare con un semplice clic, quelli apposti al rapporto Usa sulla morte di Nicola Calipari, pubblicato venerdì, e che avrebbero dovuto nascondere nomi, procedure e altre parti riservate. Le pecette nere che riempivano le 45 pagine del documento rispondevano a evidenti ragioni di sicurezza interna, un modo per proteggere l'anonimato dei marines coinvolti nel «tragico incidente» del 4 marzo, quando Calipari trovó la morte per «fuoco amico» sulla strada per l'aeroporto di Bagdad.
Peccato peró che il comando Usa non aveva fatto i conti con il «copia e incolla», che consente di leggere il rapporto nella sua interezza, senza censure. Come? E' sufficiente aprire il documento originale con la versione reader di Acrobat, selezionare tutto il testo e fare un copia e incolla su Word o un qualsiasi editor. Oppure, più facile ancora, aprire il file «pdf» originale, cliccare su «Salva come...» e scegliere un qualsiasi formato diverso dal «pdf» (sempre Word, per esempio). Una semplicissima operazione tecnica che è in grado di eseguire chiunque abbia un computer collegato a Internet.
Tra le parti del rapporto coperte dal segreto militare Usa c'è ad esempio il paragrafo con i nomi dei componenti della pattuglia che ha sparato contro l'auto di Calipari, oppure l'identità del terzo uomo (un agente italiano) alla guida dell'auto con Giuliana Sgrena e Calipari, e ancora il capitolo con le procedure d'ingaggio dei check point. Emerge anche l'operazione «sicurezza» intorno a John Negroponte e le difficoltà di quella sera nella catena di comando americana.Tutti particolari, insieme a molti altri, che sono ora diventati di pubblico dominio.
01 maggio 2005

Il rapporto USA con gli omissis
http://www.corriere.it/Media/Documenti/Classified.pdf
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Il rapporto USA senza omissis
http://www.corriere.it/Media/Documenti/Unclassified.doc