artisti o puttane?
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- cimmeno
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artisti o puttane?
in questi giorni viene diffusa l'ennesima campagna antipirateria, ed il concetto di fondo , espresso sia da mogol e da altri in molti convegni organizzati per dare risalto alla cosa ,è che i mancati derivato dal p2p edalla pirateria fanno girare meno soldi nel mondo dell'arte ( ma dj francesco è arte?)e gli artisti sono meno stimolati a creare.quindi un'artista non crea per passione, crea a gettone. un doblone una canzoncina. un sesterzo una piece teatrale.
conosco un'altra categoria professionali che si comporta allo stesso modo : le puttane.
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- Husker_Du
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La cosa degli incentivi monetari legati all'arte e' di solito una cazzata. Dubito che Morandi (naturalmente parlo del pittore...) navigasse nell'oro quando dipingeva, ne dipingeva su commissione.....
E' anche vero che se intraprendi una strada che sai sara' di stenti....probabilmente tenderai a cambiare strada....Tuttavia dubito che questo sia il caso dei cantanti...o almeno non credo facciano la fame.
L'unico che mi viene in mente che ha avuto problemi seri e' stato Umberto Bindi...ma quella era un'altra storia....
E' anche vero che se intraprendi una strada che sai sara' di stenti....probabilmente tenderai a cambiare strada....Tuttavia dubito che questo sia il caso dei cantanti...o almeno non credo facciano la fame.
L'unico che mi viene in mente che ha avuto problemi seri e' stato Umberto Bindi...ma quella era un'altra storia....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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La mia opinione sul file sharing o p2p che dir si voglia lo già espressa su http://www.apmusic.ch
ho apprezzato i caratteri alla "irons"...ALcoolxxx ha scritto:La mia opinione sul file sharing o p2p che dir si voglia lo già espressa su http://www.apmusic.ch

You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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Eheheh, UP THE IRONS!!!Squirto ha scritto:ho apprezzato i caratteri alla "irons"...ALcoolxxx ha scritto:La mia opinione sul file sharing o p2p che dir si voglia lo già espressa su http://www.apmusic.ch
- bellavista
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Bell'argomento.
Si puó considerare la situazione da entrambi i punti di vista. Quello delle case discografiche, che vedono ridurre le loro vendite anche perchè ormai si possono scaricare interi album e non la singola canzone, il tentativo di contrastare la diffisuone "tecnologicamente" è fallito e quindi si prova a farlo legalmente e "moralmente" Ovviamente quindi le case e gli artisti difendono il loro guadagno.
Vista dalla parte degli utenti, con cd a 20/25 euro che spesso si rivelano delle chiaviche (magari la canzonetta orecchiabile passata alla radio e altre 9 inserite per far numero) oppure il cd singolo a 10 euro, è chiaro che l'utente non ha molti scrupoli da passare da "sfruttato" a "sfruttatore" . Per la serie: prima tu provavi a inculare me, ora io mi inculo te.
Questione complessa non c'è che dire
Si puó considerare la situazione da entrambi i punti di vista. Quello delle case discografiche, che vedono ridurre le loro vendite anche perchè ormai si possono scaricare interi album e non la singola canzone, il tentativo di contrastare la diffisuone "tecnologicamente" è fallito e quindi si prova a farlo legalmente e "moralmente" Ovviamente quindi le case e gli artisti difendono il loro guadagno.
Vista dalla parte degli utenti, con cd a 20/25 euro che spesso si rivelano delle chiaviche (magari la canzonetta orecchiabile passata alla radio e altre 9 inserite per far numero) oppure il cd singolo a 10 euro, è chiaro che l'utente non ha molti scrupoli da passare da "sfruttato" a "sfruttatore" . Per la serie: prima tu provavi a inculare me, ora io mi inculo te.
Questione complessa non c'è che dire

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
vero Giorgio Morandi è stato un grande solitario e non si faceva condizionare da mercanti o committentiHusker_Du ha scritto:La cosa degli incentivi monetari legati all'arte e' di solito una cazzata. Dubito che Morandi (naturalmente parlo del pittore...) navigasse nell'oro quando dipingeva, ne dipingeva su commissione.....
...
sui diritti d'autore mi associo a quanto dice alcool sul sito
husker siccome vedo che come me apprezzi oltre alla gnokka, la grande pittura, ti posto questo capolavoro che racchiude in sè tutto


Un uomo trascina il risció; un altro viene
trasportato... eppure la loro natura è la stessa.
A ciascuno il suo.
trasportato... eppure la loro natura è la stessa.
A ciascuno il suo.
Se hai il sacro fuoco dell'arte crei... Non stai a guardare ai soldi...
Poi, se non hai una major dietro (nel caso dei cantanti) perchè vuoi seguire una tua linea musicale, be', poco male. Vorrà dire che i tuoi album saranno prodotti di nicchia e ti dovrai arrangiare con serate per pochi "eletti" o, al limite, con un secondo lavoro...
Ho conosciuto a Milano il cantante dei SixMinuteWarMadness, un gruppo rock che da poco tempo non suona più (il loro "Full Fathom Six", del 2000, è uno dei migliori album rock italiani degli ultimi anni...) . Tra le sue fila aveva anche Paolo Cantù e Xabier Iriondo (due ex Afterhours)... Ebbene, loro non si ponevano il problema... Nonostante la bravura non soffrivano per il disconoscimento, ma accettavano le regole del gioco... E partecipavano anche ad altri progetti (vedi A Short Apnea...) o, addirittura, facevano insieme altri lavori, ma non scendevano a patti con l'industria musicale... Non sarebbero mai usciti con "prodotti" concilianti...
E' questo che io apprezzo in un artista... Una linea coerente con i propri princìpi, senza svendite di sorta. Confezionare un album, solo ed esclusivamente per vendere, guardando più al pubblico che dentro se stessi, è... immorale?!
Per questo, passando alla pittura, uno come Modigliani è da considerare un esempio...
Oggi si va invece per la strada opposta. Se un prodotto vende se ne fanno cloni a iosa, finchè funziona... Da qui le boy/girl band e tutte le altre schifezze...
Ma, mi rendo conto, non ci sono argomenti contro le leggi di mercato...
P.S.: NO ALL'OMOLOGAZIONE CULTURALE!!
Poi, se non hai una major dietro (nel caso dei cantanti) perchè vuoi seguire una tua linea musicale, be', poco male. Vorrà dire che i tuoi album saranno prodotti di nicchia e ti dovrai arrangiare con serate per pochi "eletti" o, al limite, con un secondo lavoro...
Ho conosciuto a Milano il cantante dei SixMinuteWarMadness, un gruppo rock che da poco tempo non suona più (il loro "Full Fathom Six", del 2000, è uno dei migliori album rock italiani degli ultimi anni...) . Tra le sue fila aveva anche Paolo Cantù e Xabier Iriondo (due ex Afterhours)... Ebbene, loro non si ponevano il problema... Nonostante la bravura non soffrivano per il disconoscimento, ma accettavano le regole del gioco... E partecipavano anche ad altri progetti (vedi A Short Apnea...) o, addirittura, facevano insieme altri lavori, ma non scendevano a patti con l'industria musicale... Non sarebbero mai usciti con "prodotti" concilianti...
E' questo che io apprezzo in un artista... Una linea coerente con i propri princìpi, senza svendite di sorta. Confezionare un album, solo ed esclusivamente per vendere, guardando più al pubblico che dentro se stessi, è... immorale?!

Per questo, passando alla pittura, uno come Modigliani è da considerare un esempio...
Oggi si va invece per la strada opposta. Se un prodotto vende se ne fanno cloni a iosa, finchè funziona... Da qui le boy/girl band e tutte le altre schifezze...
Ma, mi rendo conto, non ci sono argomenti contro le leggi di mercato...
P.S.: NO ALL'OMOLOGAZIONE CULTURALE!!
- balkan wolf
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dada come sei vetusto 
da baudelaire in poi il prezzo è parte integrante di un libro
e soprattutto nel secolo di wharol certi idealismi non hanno molto senso non credi?
la qualità di un prodotto artistico è intriseca e non dipende da null'altro che dal prodotto stesso...
snobbare il "commerciale" per principio è una banalità terrificante

da baudelaire in poi il prezzo è parte integrante di un libro

e soprattutto nel secolo di wharol certi idealismi non hanno molto senso non credi?
la qualità di un prodotto artistico è intriseca e non dipende da null'altro che dal prodotto stesso...
snobbare il "commerciale" per principio è una banalità terrificante
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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sono d'accordo su "arte" e mercato.balkan wolf ha scritto:e soprattutto nel secolo di wharol certi idealismi non hanno molto senso non credi?
la qualità di un prodotto artistico è intriseca e non dipende da null'altro che dal prodotto stesso...
mentre sulla qualità del prodotto artistico... sono un po' meno d'accordo...anzi mi spingo oltre: spesso la qualità non è affatto "intrinseca", ma è ció che l'osservatore vede nell'opera. (ovvero: anche "arte" è un concetto storico...e da qui le rivalutazioni, le cadute nel dimenticatoio, etc...)
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- balkan wolf
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ovv. non sono daccordo e il fatto che il termine "arte" sia un concetto storico non dimostra nulla...
cio che l' osservatore "vede" sta appunto nell'oggetto visto e quindi è proprietà dell'oggetto ... se uno non "vede" perchè non ne ha gli strumenti non vuol dire che l'oggetto non abbia determinate qualità
esempio a cazzo
se fai vedere manattanh di allen a un contadino e questo non ride alle battute perchè non sa chi è bergman o freud non è che il film manca di "qualità comica" è lo spettatore che non la puó "vedere"
cio che l' osservatore "vede" sta appunto nell'oggetto visto e quindi è proprietà dell'oggetto ... se uno non "vede" perchè non ne ha gli strumenti non vuol dire che l'oggetto non abbia determinate qualità
esempio a cazzo
se fai vedere manattanh di allen a un contadino e questo non ride alle battute perchè non sa chi è bergman o freud non è che il film manca di "qualità comica" è lo spettatore che non la puó "vedere"
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Lo so Balkan, ho un'idea molto romantica e diciamolo, utopistica, dell'arte... Quella dove il compromesso non esiste!balkan wolf ha scritto:dada come sei vetusto
da baudelaire in poi il prezzo è parte integrante di un libro
e soprattutto nel secolo di wharol certi idealismi non hanno molto senso non credi?
la qualità di un prodotto artistico è intriseca e non dipende da null'altro che dal prodotto stesso...
snobbare il "commerciale" per principio è una banalità terrificante

Agganciandomi a Warhol... I Velvet Underground hanno fatto la musica che volevano, senza calcoli... Sono stati una delle più grandi band della storia... Vabbuó, Michael Jackson ha più denari, ma... chissenefrega!
Non sono contro il "prodotto" che vende... (anche i C.S.I. o De Andrè "vendono") ma contro l'idea che per vendere tu ti possa snaturare...
In questo caso, per me non ha più senso scrivere, comporre o dipingere... Tiri avanti la carretta, facendo cose dignitose ma, per dirla con De Gregori resti un pianista di piano-bar... Con buona pace delle idee o dei sentimenti che cerchi di tramutare in arte.
Ripeto: la realtà è questa, non si torna indietro!
Personalmente, io artista, piuttosto appendo microfono, penna e pennello al chiodo...
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Invece di spendere 20/25 euro su un cd che poi magari neanche mi piacerà , preferisco acquistare un buon libro o un bel DvD di un bel film in originale 

Vincitore del SuperZeta Award 2006, categoria: PREMIO "WELCOME"
Scendiletto, zerbini e pelli d'orso
Sono stanco di avere Eva al mio fianco, mi piacerebbe cambiare con qualcun altra (magari Jessica nn sarebbe male).
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- balkan wolf
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bon dada più o meno sono daccordo
peró ( pur non essendo un estremista della "factory" )
se l'obbiettivo e il metro dell'artista è proprio il successo commerciale o la monetizzazione dell'opera questa non va considerata spinta minore o meno nobile dell'art pour l'art ma una normale programmazione di un artista o di un movimento con parì dignità di altri ...
se ci mettiamo a sostenere questo è il fine dell'arte piuttosto che questaltro non ne usciamo vivi
insomma per chiarire un arte puramente commerciale ma fatta con piena consapevolezza di questo ( alla wharol o alla bowie anni 80 ) non ha assolutamente meno valore di un arte fatta per scopi politico-sociali o spirituali ad esempio
ovv. da questo discorso sono esclusi i burattini dei media ma solo perchè non hanno programmato la monetizzazione non certo perchè "commerciali"
peró ( pur non essendo un estremista della "factory" )
se l'obbiettivo e il metro dell'artista è proprio il successo commerciale o la monetizzazione dell'opera questa non va considerata spinta minore o meno nobile dell'art pour l'art ma una normale programmazione di un artista o di un movimento con parì dignità di altri ...
se ci mettiamo a sostenere questo è il fine dell'arte piuttosto che questaltro non ne usciamo vivi

insomma per chiarire un arte puramente commerciale ma fatta con piena consapevolezza di questo ( alla wharol o alla bowie anni 80 ) non ha assolutamente meno valore di un arte fatta per scopi politico-sociali o spirituali ad esempio
ovv. da questo discorso sono esclusi i burattini dei media ma solo perchè non hanno programmato la monetizzazione non certo perchè "commerciali"
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