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artisti o puttane?

Inviato: 03/05/2005, 18:27
da cimmeno
in questi giorni viene diffusa l'ennesima campagna antipirateria, ed il concetto di fondo , espresso sia da mogol e da altri in molti convegni organizzati per dare risalto alla cosa ,è che i mancati derivato dal p2p edalla pirateria fanno girare meno soldi nel mondo dell'arte ( ma dj francesco è arte?)e gli artisti sono meno stimolati a creare.quindi un'artista non crea per passione, crea a gettone. un doblone una canzoncina. un sesterzo una piece teatrale.


conosco un'altra categoria professionali che si comporta allo stesso modo : le puttane.

Inviato: 03/05/2005, 18:45
da Husker_Du
La cosa degli incentivi monetari legati all'arte e' di solito una cazzata. Dubito che Morandi (naturalmente parlo del pittore...) navigasse nell'oro quando dipingeva, ne dipingeva su commissione.....

E' anche vero che se intraprendi una strada che sai sara' di stenti....probabilmente tenderai a cambiare strada....Tuttavia dubito che questo sia il caso dei cantanti...o almeno non credo facciano la fame.

L'unico che mi viene in mente che ha avuto problemi seri e' stato Umberto Bindi...ma quella era un'altra storia....

Inviato: 03/05/2005, 19:52
da ALcoolxxx
La mia opinione sul file sharing o p2p che dir si voglia lo già  espressa su http://www.apmusic.ch

Inviato: 03/05/2005, 20:06
da Squirto
ALcoolxxx ha scritto:La mia opinione sul file sharing o p2p che dir si voglia lo già  espressa su http://www.apmusic.ch
ho apprezzato i caratteri alla "irons"... :P

Inviato: 03/05/2005, 20:10
da ALcoolxxx
Squirto ha scritto:
ALcoolxxx ha scritto:La mia opinione sul file sharing o p2p che dir si voglia lo già  espressa su http://www.apmusic.ch
ho apprezzato i caratteri alla "irons"... :P
Eheheh, UP THE IRONS!!!

Inviato: 03/05/2005, 20:12
da Squirto
Edward The Great :DDD

Inviato: 03/05/2005, 21:06
da bellavista
Bell'argomento.

Si puó considerare la situazione da entrambi i punti di vista. Quello delle case discografiche, che vedono ridurre le loro vendite anche perchè ormai si possono scaricare interi album e non la singola canzone, il tentativo di contrastare la diffisuone "tecnologicamente" è fallito e quindi si prova a farlo legalmente e "moralmente" Ovviamente quindi le case e gli artisti difendono il loro guadagno.

Vista dalla parte degli utenti, con cd a 20/25 euro che spesso si rivelano delle chiaviche (magari la canzonetta orecchiabile passata alla radio e altre 9 inserite per far numero) oppure il cd singolo a 10 euro, è chiaro che l'utente non ha molti scrupoli da passare da "sfruttato" a "sfruttatore" . Per la serie: prima tu provavi a inculare me, ora io mi inculo te.

Questione complessa non c'è che dire 8)

Inviato: 03/05/2005, 22:56
da uno
Husker_Du ha scritto:La cosa degli incentivi monetari legati all'arte e' di solito una cazzata. Dubito che Morandi (naturalmente parlo del pittore...) navigasse nell'oro quando dipingeva, ne dipingeva su commissione.....
...
vero Giorgio Morandi è stato un grande solitario e non si faceva condizionare da mercanti o committenti

sui diritti d'autore mi associo a quanto dice alcool sul sito

husker siccome vedo che come me apprezzi oltre alla gnokka, la grande pittura, ti posto questo capolavoro che racchiude in sè tutto :wink:


Immagine

Inviato: 03/05/2005, 23:40
da dada
Se hai il sacro fuoco dell'arte crei... Non stai a guardare ai soldi...
Poi, se non hai una major dietro (nel caso dei cantanti) perchè vuoi seguire una tua linea musicale, be', poco male. Vorrà  dire che i tuoi album saranno prodotti di nicchia e ti dovrai arrangiare con serate per pochi "eletti" o, al limite, con un secondo lavoro...
Ho conosciuto a Milano il cantante dei SixMinuteWarMadness, un gruppo rock che da poco tempo non suona più (il loro "Full Fathom Six", del 2000, è uno dei migliori album rock italiani degli ultimi anni...) . Tra le sue fila aveva anche Paolo Cantù e Xabier Iriondo (due ex Afterhours)... Ebbene, loro non si ponevano il problema... Nonostante la bravura non soffrivano per il disconoscimento, ma accettavano le regole del gioco... E partecipavano anche ad altri progetti (vedi A Short Apnea...) o, addirittura, facevano insieme altri lavori, ma non scendevano a patti con l'industria musicale... Non sarebbero mai usciti con "prodotti" concilianti...
E' questo che io apprezzo in un artista... Una linea coerente con i propri princìpi, senza svendite di sorta. Confezionare un album, solo ed esclusivamente per vendere, guardando più al pubblico che dentro se stessi, è... immorale?! :DDD
Per questo, passando alla pittura, uno come Modigliani è da considerare un esempio...
Oggi si va invece per la strada opposta. Se un prodotto vende se ne fanno cloni a iosa, finchè funziona... Da qui le boy/girl band e tutte le altre schifezze...
Ma, mi rendo conto, non ci sono argomenti contro le leggi di mercato...

P.S.: NO ALL'OMOLOGAZIONE CULTURALE!!

Inviato: 04/05/2005, 0:16
da balkan wolf
dada come sei vetusto :-)

da baudelaire in poi il prezzo è parte integrante di un libro :-)

e soprattutto nel secolo di wharol certi idealismi non hanno molto senso non credi?

la qualità  di un prodotto artistico è intriseca e non dipende da null'altro che dal prodotto stesso...

snobbare il "commerciale" per principio è una banalità  terrificante

Inviato: 04/05/2005, 0:22
da Squirto
balkan wolf ha scritto:e soprattutto nel secolo di wharol certi idealismi non hanno molto senso non credi?

la qualità  di un prodotto artistico è intriseca e non dipende da null'altro che dal prodotto stesso...
sono d'accordo su "arte" e mercato.

mentre sulla qualità  del prodotto artistico... sono un po' meno d'accordo...anzi mi spingo oltre: spesso la qualità  non è affatto "intrinseca", ma è ció che l'osservatore vede nell'opera. (ovvero: anche "arte" è un concetto storico...e da qui le rivalutazioni, le cadute nel dimenticatoio, etc...)

Inviato: 04/05/2005, 0:30
da balkan wolf
ovv. non sono daccordo e il fatto che il termine "arte" sia un concetto storico non dimostra nulla...

cio che l' osservatore "vede" sta appunto nell'oggetto visto e quindi è proprietà  dell'oggetto ... se uno non "vede" perchè non ne ha gli strumenti non vuol dire che l'oggetto non abbia determinate qualità 

esempio a cazzo

se fai vedere manattanh di allen a un contadino e questo non ride alle battute perchè non sa chi è bergman o freud non è che il film manca di "qualità  comica" è lo spettatore che non la puó "vedere"

Inviato: 04/05/2005, 0:41
da dada
balkan wolf ha scritto:dada come sei vetusto :-)

da baudelaire in poi il prezzo è parte integrante di un libro :-)

e soprattutto nel secolo di wharol certi idealismi non hanno molto senso non credi?

la qualità  di un prodotto artistico è intriseca e non dipende da null'altro che dal prodotto stesso...

snobbare il "commerciale" per principio è una banalità  terrificante
Lo so Balkan, ho un'idea molto romantica e diciamolo, utopistica, dell'arte... Quella dove il compromesso non esiste! :D
Agganciandomi a Warhol... I Velvet Underground hanno fatto la musica che volevano, senza calcoli... Sono stati una delle più grandi band della storia... Vabbuó, Michael Jackson ha più denari, ma... chissenefrega!
Non sono contro il "prodotto" che vende... (anche i C.S.I. o De Andrè "vendono") ma contro l'idea che per vendere tu ti possa snaturare...
In questo caso, per me non ha più senso scrivere, comporre o dipingere... Tiri avanti la carretta, facendo cose dignitose ma, per dirla con De Gregori resti un pianista di piano-bar... Con buona pace delle idee o dei sentimenti che cerchi di tramutare in arte.
Ripeto: la realtà  è questa, non si torna indietro!
Personalmente, io artista, piuttosto appendo microfono, penna e pennello al chiodo...

Inviato: 04/05/2005, 0:44
da Diabolik68
Invece di spendere 20/25 euro su un cd che poi magari neanche mi piacerà , preferisco acquistare un buon libro o un bel DvD di un bel film in originale :-?

Inviato: 04/05/2005, 0:52
da balkan wolf
bon dada più o meno sono daccordo

peró ( pur non essendo un estremista della "factory" )

se l'obbiettivo e il metro dell'artista è proprio il successo commerciale o la monetizzazione dell'opera questa non va considerata spinta minore o meno nobile dell'art pour l'art ma una normale programmazione di un artista o di un movimento con parì dignità  di altri ...

se ci mettiamo a sostenere questo è il fine dell'arte piuttosto che questaltro non ne usciamo vivi :-)

insomma per chiarire un arte puramente commerciale ma fatta con piena consapevolezza di questo ( alla wharol o alla bowie anni 80 ) non ha assolutamente meno valore di un arte fatta per scopi politico-sociali o spirituali ad esempio


ovv. da questo discorso sono esclusi i burattini dei media ma solo perchè non hanno programmato la monetizzazione non certo perchè "commerciali"