I 4 punti sono le motivazioni più diffuse dei vegani e il commento è quello che ne penso io, cosa non hai capito?hellen ha scritto:Scusa Bola, ma la scelta vegana può essere solo quella derivata del punto primo, derivata dal ragionamento: non uccido e non mangio gli animali per rispetto, non ne mangio i loro derivati perchè frutto del loro sfruttamento.Bola ha scritto:
- Veganesimo "morale" cioè di chi ha problemi a mangiare i poveri animali... sono insensibile all'argomento
- Veganesimo "etico" cioè di chi non sopporta lo sfruttamento... qui sono più d'accordo ma basta scegliere meglio dove si compra la carne
- Veganesimo "estremista" cioè di chi è totalmente e follemente intransigente, di solito sono i rompicoglioni che ti guardano storto se mangia carne e che ti attaccano pipponi immensi. Non commento
- Veganesimo "modaiolo" cioè fatto solo per sentirsi elitari, esclusivi e depositari della verità. Fanculo
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Per il vegano, il discorso del Bio, del Km 0 lo fai su prodotti vegetali, carne animale e derivati sono vietati a prescindere, che arrivino dall'orto di casa o che arrivino da Abbis Abeba, più volte i "Guru" vegan hanno specificato che dietro a ogni litro di latte c'è un vitellino ucciso o dietro a ogni uovo un embrione di essere senziente mai nato, quello dello sfruttamento di conseguenza non esiste, perchè per un vegano non tollera l'abbattimento di un animale per cibarsene. quindi anche l'uovo della gallina accudita amorevolmente nell'aia dovrebbe essere verboten.
e sinceramente lo rispetto, forse un po' forzato nel ragionamento "uova>galline" ma ha tutta la sua logica, io non sono vegana ne vegetariana in quanto volubile ai piaceri della carne, ma a volte, vedendo certe immagini o situazione che ti fanno imprecare il creatore e pensare effettivamente a che vita di merda ha avuto quello che ti metti in bocca, poi da brava menefreghista ipocrita nel 90% dei casi me ne frego e inghiotto, ma comunque c'è quel 10% che presa coscienza di come viene prodotto scelgo di non mangiare, dal patè d'oca ai gamberetti
qui si può entrare in ballo il ragionamento del Km 0 e della scelta "bio", il formaggio lo prendi dall'allevatore dell'alpeggio, dove la mucchina vive con il cappello di paglia ruminando margherite, tutto molto bello, ma se io prendo qualcosa di "bio" o Km0, è per paura di mangiare merda, se prendo la mozzarella o la burrata, penso (spero) che quella che ti vende il bancarolo del mercato, classificata "nostrana" sia effettivamente nostrana e non sia fatta nella terra dei fuochi e piena di diossina
ora qui sarebbe da tirare una riga, questo è il vegan bello e razionale
tutto quello che deriva da questi ragionamento mi sembra tutta una minchiata, come primo caso il fatto che la scelta vegan sia la miglior via nutrizionale possibile, nella vita come nello sport
poi estremisti e modaioli come li chiami tu stanno sui coglioni per qualsiasi categoria, dai vegani ai cacciatori
stanno sui coglioni dall'elegante signora di Corsico che sotto alla foto del bambino che mangia un hamburger scrive: spero che tu possa crepare di cancro bastardo, al coglione che posta foto di grigliate sulle pagine vegane
qualche tempo fa, i vegani erano un fenomeno di nicchia, una percentuale minima radicata dei vegetariani
ora si calcola che in italia siano quasi un milione (se è vero) certo fenomeno di nicchia non lo sono più
io ho amici e parenti che hanno fatto questa scelta, a me è capitato di andare a mangiare in ristoranti vegani, la cucina Vegana è una vera e propria arte, necessita di una capacità e di una meticolosa preparazione della pietanza impressionante, il che giustifica anche un po' il costo che ha, il milanese imbruttito medio vedendo un listino prezzi di un ristornte vegano esclamerà "60 euro per mangiare erba?!?!?" vai a vedere tutta la preparazione che c'è dietro...
certo nel vegano medio la spocchisità fa un po' parte del pacchetto, senza andare a prendere i casi di idioti estremisti alla Valerio Vassallo o fascisti che si sono radicalizzati nell'animalismo e veganesimo in un metodo fascista che a loro piace, alla Mocavero, già l'uso della parola "etico" per una scelta che non è la tua, mi sta sui coglioni, sentire un vegano dirti che lui ha fatto la scelta di avere un alimentazione "etica" è come dire che lui è meglio di te
e tutta questa spocchiosità è diventata poi il motivo per cui i vegani sono perculati e in molti casi odiati
Se mi dicono lo devi fare per non uccidere gli animali in qualsiasi maniera sono contrario, comprendo chi lo fa ma io non sono così sensibile.
Se mi dicono lo devi fare perché gli allevamenti intensivi sono sbagliati sono d'accordo, ma non c'è bisogno di diventare vegani basta scegliere cosa e dove comprare
Se mi dicono lo devi fare perché l'uomo è fatto per mangiare vegan da secoli, mi mostra foto di denti di scimmie e in generale è invasato non ci parlo neppure
Se mi dicono fallo perché così andiamo in quel posto lì con quella gente lì non mi interessa
Manca una parte, quella "medica" su cui mi sono espresso in seguito. Capisco una diminuzione del consumo di carne rossa e di carne in generale ma assolutamente considero sbagliato togliere tout court alimentazione animale e/o derivata.