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OT-Hainfluitoveramente il p2p sui ricavi dell'entertainment?

Inviato: 13/05/2005, 11:38
da bellavista
Il p2p è veramente una mannaia per l'industria dell'entertainment?

Guardando i bilanci non si direbbe e onestamente nemmeno guardando le mobilitazioni in proposito.

L'industria è florida più che mai, sforna prodotti a catena di montaggio.

Idee in proposito?

Inviato: 13/05/2005, 11:45
da Squirto
sono tante le cose da dire.

ad ogni modo sintetizzo: chi reagisce con vecchie logiche alle nuove tecnologie quasi sempre dimostra di non capire una mazza, e alla lunga perderà  la lotta.

chi al contrario si sforza di capire il senso del mutamento (anche sociale) che un certo uso delle tecnologie di rete comporta, è più accorto e puó persino volgere le cose a proprio favore.

nel caso del p2p musicale, molti hanno capito che lo scambio dei file online puó risultare un efficace canale di marketing e di diffusione del brand, del valore della propria musica, etc...

Inviato: 13/05/2005, 11:50
da bellavista
concordo squirt, ma facevo un discorso diverso.

faccio un esempio per spiegarmi: se ci fosse una tecnologia che permette di creare benzina dall'acqua le industri petrolifere fallirebbero (esempio del menga, è solo per far capire il concetto)

Mentre per l'entertanment si è sviluppata una tecnologia che permette di avere questi prodotti gratis eppure l'industria in quesitone continua a prosperare. Certo ci sono degli appelli: "non scaricate" e cazzate varie, ma alla fine sembra che più di tanto il problema ci sia.

E mi risulta difficile capirne il motivo, a meno di non immaginare che a parte qualche ragazzino e qualche smanettone, la percentuale di gente che usa il p2p sia proprio poca

Inviato: 13/05/2005, 11:54
da Drogato_ di_porno
Il progresso non puó essere fermato nemmeno con la violenza. Quando con la rivoluzione industriale comparvero le macchine per filare i tradizionalisti si opposero distruggendole e malmenandone i proprietari. Ma noi abbiamo grande fiducia nella capacità  dell' ingegno umano. :)

Inviato: 13/05/2005, 11:56
da Squirto
be', le industrie petrolifere potrebbero (e sarebbero le più indicate, probabilmente) riconvertire la produzione in gestione del nuovo carburante.

i metallica se la presero contro Napster, ma fu una battaglia ridicola... gruppi miliardari come quelli, tra dischi, merchandising, concerti e quant'altro non ci perdevano veramente niente con Napster...

persino qui da noi, se la gente si scarica l'ultimo cd di Tiziano Ferro (bbbrrrr fa male solo a scriverlo), lui comunque venderà  migliaia di dischi, magliette, farà  comparsate televisive, etc...

Inviato: 13/05/2005, 12:05
da bellavista
Squirto dice: i metallica se la presero contro Napster, ma fu una battaglia ridicola... gruppi miliardari come quelli, tra dischi, merchandising, concerti e quant'altro non ci perdevano veramente niente con Napster...

Il punto è proprio questo, sembra infondo che il p2p influisca veramente poco sui guadagni dell'industia musicale, diciamo che è poco più che registrarsi una canzone dalla radio.

Per non parlare poi dell'industria cinematografia, la perdita per un film scaricato è ridicola in termini di perdita di profitto.

Eppure ogni tanto si alza la voce sulla "salvaguardia delle briciole" e allora via con una bella legge che prevede la galera per chi si starica un film
:roll:

Tragicomico, non trovi squirt?

Inviato: 13/05/2005, 12:14
da Squirto
si, rientra in quel che dicevo sopra: non si puo' reagire ai mutamenti legati alle nuove tecnologie con logiche vecchie... si, tragicomico e ridicolo.

Inviato: 13/05/2005, 14:52
da cimmeno
bellavista ha scritto:Squirto dice: i metallica se la presero contro Napster, ma fu una battaglia ridicola... gruppi miliardari come quelli, tra dischi, merchandising, concerti e quant'altro non ci perdevano veramente niente con Napster...

Il punto è proprio questo, sembra infondo che il p2p influisca veramente poco sui guadagni dell'industia musicale, diciamo che è poco più che registrarsi una canzone dalla radio.
sono due cose diverse, e ti spiego per quale motivo.
una delle molle che ha portato governi e multinazionali a diffondere internet su vasta scala a livello planetario è stata la promessa, da parte di alcuni imprenditori , di indeare un sistema che permettesse la vendita di contenuti digitali .
nei piani questa vendita avrebbe dovuto dare luogo a profitti stratosferici , in quasi totale assenza di costi di produzione. poi sono arrivati gli algoritmi di compressione audio e video., la banda si è allargata a più non posso, è arrivato napster.
da napster le aziende non subiscono un danno diretto ( le vendite di cd aumentano in realtà , se così non fosse non ci sarebbero tanti siti pe rla vendita di cd) ma un danno virtuale , ovvero : siccome un contenuto digitale puó essere moltiplicato per 1000 volte a costo zero , ogni volta che qualcuno copia un mp3 compie un furto non comprandolo da loro. è come se una puttana mi facesse causa perchè anzichè scopare con lei mi tirassi una sega.


Per non parlare poi dell'industria cinematografia, la perdita per un film scaricato è ridicola in termini di perdita di profitto
io mi sono sempre chiesto : ma chi scarica i film da internet , con una grafica pessima , scattosa e spesso seriamente rovinata dalla compressione, è lo stesso che spende 15 euro per andare al cinema?
Eppure ogni tanto si alza la voce sulla "salvaguardia delle briciole" e allora via con una bella legge che prevede la galera per chi si starica un film
:roll:
Tragicomico, non trovi squirt?
i politici salvaguardano per prima cosa le grandi aziende. comunque se scarichiamo film porno nessuno puà  dirci nulla ragazzi.

Inviato: 13/05/2005, 14:57
da bellavista
cimmeno: i politici salvaguardano per prima cosa le grandi aziende. comunque se scarichiamo film porno nessuno puà  dirci nulla ragazzi.

Spiegati.

Inviato: 13/05/2005, 15:01
da Squirto
cimmeno ha scritto:poi sono arrivati gli algoritmi di compressione audio e video., la banda si è allargata a più non posso, è arrivato napster.
errato.

gli algoritmi di compressione (e anche napster) sono arrivati prima che la banda si allargasse "a piu' non posso", e proprio per rendere un file più piccolo (e facilmente scaricabile) ma con una qualità  elevata.

Inviato: 13/05/2005, 15:36
da cimmeno
x bellavista
i controlli della guardia di finanza sui circuiti p2p vengono fatti su denuncia del detentore dei diritti d'autore.ma la produzione e la vendita di materiale porno in italia è reato. ergo schicchi e colleghi hanno tutto l'interesse a far si che la finanza e la polizia postale si interessino il meno possibile a loro.

x squirto : la diffusione di mpeg4 e mp3 ha avuto il suo boom alla fine degli anni 90 , ovvio che è intercorso un lasso di tempo da quando gli algoritmi sono stati inventati a quando se nè visto l'uso di massa. all'epoca il collegamento internet "tipo " era a 36-56 kb
già  molto più veloce dei collegamenti a 19 k proposti da italia on line a metà  anni novanta.
e mostruosamente più veloci dei 2 k con cui ci si collegava con i primi home computer .

e poi con quella frase volevo dire che queste importanti conquiste (gli algoritmi, i sistemi p2p, la banda) sono arrivati dopo che per un decennio le aziende di intrattenimento avevano investito in tecnologie volte alla distribuzione online di contenuti digitali

Inviato: 13/05/2005, 15:39
da Squirto
si ma appunto "la banda allargata a più non posso" non è certo quella dei 56 kb. ;)

Inviato: 13/05/2005, 15:47
da cimmeno
Squirto ha scritto:si ma appunto "la banda allargata a più non posso" non è certo quella dei 56 kb. ;)

tutto è relativo
con una linea da 56 k scaricare un file mp3 da 4 MB (ovvero circa 3,5 minuti a 128 KB) richiedeva 10-15 minuti
con un modem da 14 k avrebbe richiesto un'ora
con uno da 3 k un'intera giornata.


per uno che usa un modem da 3 k, 56 k sono una banda estremamente larga.
così come per me che uso un'adsl da un mega, un collegamento ocr 1 da 50 MB è la vera banda larga.

Inviato: 13/05/2005, 15:52
da bellavista
bellavista: i controlli della guardia di finanza sui circuiti p2p vengono fatti su denuncia del detentore dei diritti d'autore.ma la produzione e la vendita di materiale porno in italia è reato. ergo schicchi e colleghi hanno tutto l'interesse a far si che la finanza e la polizia postale si interessino il meno possibile a loro.

Sicuramente l'argomento è già  stato trattato. E' quindi le video cassette vendute nelle edicole, nelle videoteche, nei sexy shop a che titolo stanno in bella mostra?

Inviato: 13/05/2005, 16:03
da cimmeno
bellavista ha scritto:Sicuramente l'argomento è già  stato trattato. E' quindi le video cassette vendute nelle edicole, nelle videoteche, nei sexy shop a che titolo stanno in bella mostra?
benvenuto nel libero stato di bananas, dove si fanno leggi cretine ma, almeno, si ha la saggezza di non seguirle manco per sbaglio.
i produttori porno italiani devono trovare mille sotterfugi per pagare gli attori ( soldi in nero, pagamenti attraverso conti svizzeri )
presso le fiere del porno italiane si puó vedere un decimo di quello che si vede presso le fiere di altri paesi (in termini di performance sul palco)
quanto al materiale porno disponibile in giro : fanno parte dell'ampio campionario di merci la cui vendita vìola le leggi italiane , ma che vengono ( saggiamente) tollerate