Ot - 10 100 1000 Nassirya ... comprate azioni Eni
Inviato: 19/05/2005, 11:09
Passata un poco in silenzio dalla stampa "ufficiale"
[b:ac067c34b6]Oil keeping[/b:ac067c34b6]
[da sito Verdi]
Un giornalista scova un dossier governativo che dichiara gli interessi petroliferi italiani in Iraq. Verdi: "Chiarire il ruolo dell'Eni"
Formalmente siamo in Iraq per scopi umanitari e per la salvaguardia del patrimonio archeologico. Di fatto la voce "petrolio" viene ben prima di queste nobili cause. C'è chi lo sostiene da sempre. Oggi, su Rai News 24 è andata in onda un inchiesta di Sigfrido Ranucci che ha il sapore della prova.
Documenti alla mano Ramucci dimostra che nemmeno è un caso che i nostri militari siano stati dislocati proprio a Nassirya e non altrove. Agli italiani era nota la ricchezza petrolifera della zona e un vecchio accordo tra Saddam e l'Eni, risalente alla metà degli anni Novanta, per lo sfruttamento di un consistente giacimento da 2,5-3 miliardi di barili alimenta questo sospetto.
Ma a suscitare i sospetti più gravi è un dossier, scoperto da Ranucci, commissionato sei mesi prima dell'inizio della guerra dal ministero per le Attività produttive a Giuseppe Cassano, docente di statistica economica all'università di Teramo. Il documento afferma che in caso di guerra non possiamo lasciarci scappare l'occasione di basarci a Nassiriya, "se non vogliamo perdere - scrive Cassano - un affare di 300 miliardi di dollari".
La cosa non sorprende il sottosegretario alle Attività produttive Cosimo Ventucci che, intervistato da Ranucci, giudica la scelta "intelligente", d'altronde non è un male prendere parte ad una missione così onerosa e rischiosa cercando al contempo di salvaguardare gli affari petroliferi.
Allora perché, si chiede Ranucci, il governo ha sempre risposto alle interrogazioni parlamentari con formule di circostanza e non ha mai ammesso la verità ?
I Verdi hanno già presentato due interrogazioni parlamentari. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio alla Camera e Tana de Zulueta al Senato, chiedono al governo risposte chiare sul ruolo degli interessi dell'Eni nella scelta di partecipare alla guerra in Iraq e di Nassirya quale sede operativa del nostro contingente.
"L'inchiesta di Rainews - ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio - conferma le tesi dei pacifisti: nella guerra in Iraq il petrolio ha giocato un ruolo determinante. Altro che missione di ‘peacekeeping'! Potremmo dire che il petrolio abbia svelato l'inganno di Nassirya. E' grave che il nostro governo abbia sempre taciuto sull'esistenza di dossier ministeriali e abbia sempre omesso di informare il Parlamento sui veri motivi della scelta di Nassirya. E' l'ennesima bugia di una guerra sporca. Il ritiro dei nostri soldati diventa sempre più urgente".
Degli interessi dell'Eni in Iraq si era già occupata la senatrice dei Verdi Tana de Zulueta che, oltre un anno fa, aveva presentato un'interrogazione con il colleghi Falomi e Occchetto chiedendo delucidazioni su un contratto sottoscritto dall'Eni con il governo di Saddam Hussein
"Oggi - ha dichiarato de Zulueta - l'inchiesta di Rainews conferma quanto avevamo denunciato nel marzo 2004. Il ministero delle Attività produttive in sostanza ‘consigliava' Nassirya, in previsione di un probabile conflitto, in quanto area di interesse commerciale. Il governo, parlando di ‘missione umanitaria' ha sempre mentito. Con le nostre interrogazioni chiediamo anche che vengano resi pubblici tutti i legami e gli interessi italiani nello sfruttamento del petrolio".
Se volete qualcosa di ufficiale:
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni ... iorai.html
[b:ac067c34b6]Oil keeping[/b:ac067c34b6]
[da sito Verdi]
Un giornalista scova un dossier governativo che dichiara gli interessi petroliferi italiani in Iraq. Verdi: "Chiarire il ruolo dell'Eni"
Formalmente siamo in Iraq per scopi umanitari e per la salvaguardia del patrimonio archeologico. Di fatto la voce "petrolio" viene ben prima di queste nobili cause. C'è chi lo sostiene da sempre. Oggi, su Rai News 24 è andata in onda un inchiesta di Sigfrido Ranucci che ha il sapore della prova.
Documenti alla mano Ramucci dimostra che nemmeno è un caso che i nostri militari siano stati dislocati proprio a Nassirya e non altrove. Agli italiani era nota la ricchezza petrolifera della zona e un vecchio accordo tra Saddam e l'Eni, risalente alla metà degli anni Novanta, per lo sfruttamento di un consistente giacimento da 2,5-3 miliardi di barili alimenta questo sospetto.
Ma a suscitare i sospetti più gravi è un dossier, scoperto da Ranucci, commissionato sei mesi prima dell'inizio della guerra dal ministero per le Attività produttive a Giuseppe Cassano, docente di statistica economica all'università di Teramo. Il documento afferma che in caso di guerra non possiamo lasciarci scappare l'occasione di basarci a Nassiriya, "se non vogliamo perdere - scrive Cassano - un affare di 300 miliardi di dollari".
La cosa non sorprende il sottosegretario alle Attività produttive Cosimo Ventucci che, intervistato da Ranucci, giudica la scelta "intelligente", d'altronde non è un male prendere parte ad una missione così onerosa e rischiosa cercando al contempo di salvaguardare gli affari petroliferi.
Allora perché, si chiede Ranucci, il governo ha sempre risposto alle interrogazioni parlamentari con formule di circostanza e non ha mai ammesso la verità ?
I Verdi hanno già presentato due interrogazioni parlamentari. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio alla Camera e Tana de Zulueta al Senato, chiedono al governo risposte chiare sul ruolo degli interessi dell'Eni nella scelta di partecipare alla guerra in Iraq e di Nassirya quale sede operativa del nostro contingente.
"L'inchiesta di Rainews - ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio - conferma le tesi dei pacifisti: nella guerra in Iraq il petrolio ha giocato un ruolo determinante. Altro che missione di ‘peacekeeping'! Potremmo dire che il petrolio abbia svelato l'inganno di Nassirya. E' grave che il nostro governo abbia sempre taciuto sull'esistenza di dossier ministeriali e abbia sempre omesso di informare il Parlamento sui veri motivi della scelta di Nassirya. E' l'ennesima bugia di una guerra sporca. Il ritiro dei nostri soldati diventa sempre più urgente".
Degli interessi dell'Eni in Iraq si era già occupata la senatrice dei Verdi Tana de Zulueta che, oltre un anno fa, aveva presentato un'interrogazione con il colleghi Falomi e Occchetto chiedendo delucidazioni su un contratto sottoscritto dall'Eni con il governo di Saddam Hussein
"Oggi - ha dichiarato de Zulueta - l'inchiesta di Rainews conferma quanto avevamo denunciato nel marzo 2004. Il ministero delle Attività produttive in sostanza ‘consigliava' Nassirya, in previsione di un probabile conflitto, in quanto area di interesse commerciale. Il governo, parlando di ‘missione umanitaria' ha sempre mentito. Con le nostre interrogazioni chiediamo anche che vengano resi pubblici tutti i legami e gli interessi italiani nello sfruttamento del petrolio".
Se volete qualcosa di ufficiale:
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni ... iorai.html