Uncut-Trentalance
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Uncut-Trentalance
"Possibly, the weirdest sexploitation movie of all time"(The Miami Herald)
in sala dal 27 maggio
UncuT
Il Primo Film Con Protagonista Il Pene
Scritto e diretto da Gionata Zarantonello
con Franco Trentalance, Luisa Corleone, Morena Ciotoli, Cristina Mazzuzzi
Scenografia Massimo Santomarco
Direttore della Fotografia Tani Canevari (A.I.C.)
Musica Pivio & Aldo De Scalzi
Produttore Esecutivo Roberto Andreucci
Distribuzione Millennium Storm
V.M. 18
LOCARNO FILM FESTIVAL evento speciale; TRIBECA FILM FESTIVAL, midnight screening; RIO DE JANEIRO FILM FESTIVAL, midnight movie; FORT LAUDERDALE FILM FESTIVAL, world cinema; SEMANA INTERNACIONAL DE CINE FANTASTICO, panorama
Scritto e diretto da Gionata Zarantonello, UncuT, è una commedia sperimentale e racconta la storia di Ciccio che osserva il mondo dal suo personalissimo punto di vista.
Ciccio bloccato a letto per una frattura al bacino ha in testa solo una cosa: trovare una donna che lo intrattenga in modo piacevole! Comincia così una ricerca ossessiva, tra i tanti numeri di telefono, per portarsi sotto il lenzuolo una ex fidanzata, un'amica, una vicina di casa. Per sedurre le potenziali amanti Ciccio usa qualsiasi tecnica, compresa la lettura di alcuni brani di un libro che sta cercando di pubblicare, un testo "definitivo" del rapporto tra uomini e donne.
Affiora così la commedia degli equivoci che vede Ciccio andare in bianco, essere accusato di omicidio e subire una certa variopinta "tortura", fisica e psicologica, da parte delle sue tante donne. Un film comico, ma anche il ritratto molto intimo di un uomo, circondato da donne e travolto dagli eventi, che alla fine si ritrova sempre solo nel suo letto.
Il tutto con una sola inquadratura: il pene del protagonista. Un piano sequenza di 78 minuti compone quello che si puó definire: "il film più piccolo del mondo", girato in un solo giorno, in due metri quadri di spazio (il letto appunto). UncuT vanta anche altri primati: si tratta infatti dell'unico film in cui il protagonista è presente in ogni singolo fotogramma e l'unico film con attori, in cui tutti i dialoghi avvengono fuori campo.
Un piano sequenza dunque in mezzo alle gambe del protagonista, mentre da fuori campo voci, oggetti e presenze invadono la scena. Una scelta che nella sfida alla limitazione permette di esplorare linguaggi del cinema quali il fuoricampo, lo stravolgimento di piani visivi e interpretativi e la contrapposizione fra audio e video.
Gionata Zarantonello si era fatto conoscere con l'horror splatter Medley, girato in un liceo del Nord-Est. Di Medley si era parlato molto e oggi è in catalogo con l'americana Troma, decisamente un cult. Ottime possibilità di diventare un cult negli Stati Uniti ci sono anche per UncuT, il film infatti sta per essere doppiato in inglese.
in sala dal 27 maggio
UncuT
Il Primo Film Con Protagonista Il Pene
Scritto e diretto da Gionata Zarantonello
con Franco Trentalance, Luisa Corleone, Morena Ciotoli, Cristina Mazzuzzi
Scenografia Massimo Santomarco
Direttore della Fotografia Tani Canevari (A.I.C.)
Musica Pivio & Aldo De Scalzi
Produttore Esecutivo Roberto Andreucci
Distribuzione Millennium Storm
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LOCARNO FILM FESTIVAL evento speciale; TRIBECA FILM FESTIVAL, midnight screening; RIO DE JANEIRO FILM FESTIVAL, midnight movie; FORT LAUDERDALE FILM FESTIVAL, world cinema; SEMANA INTERNACIONAL DE CINE FANTASTICO, panorama
Scritto e diretto da Gionata Zarantonello, UncuT, è una commedia sperimentale e racconta la storia di Ciccio che osserva il mondo dal suo personalissimo punto di vista.
Ciccio bloccato a letto per una frattura al bacino ha in testa solo una cosa: trovare una donna che lo intrattenga in modo piacevole! Comincia così una ricerca ossessiva, tra i tanti numeri di telefono, per portarsi sotto il lenzuolo una ex fidanzata, un'amica, una vicina di casa. Per sedurre le potenziali amanti Ciccio usa qualsiasi tecnica, compresa la lettura di alcuni brani di un libro che sta cercando di pubblicare, un testo "definitivo" del rapporto tra uomini e donne.
Affiora così la commedia degli equivoci che vede Ciccio andare in bianco, essere accusato di omicidio e subire una certa variopinta "tortura", fisica e psicologica, da parte delle sue tante donne. Un film comico, ma anche il ritratto molto intimo di un uomo, circondato da donne e travolto dagli eventi, che alla fine si ritrova sempre solo nel suo letto.
Il tutto con una sola inquadratura: il pene del protagonista. Un piano sequenza di 78 minuti compone quello che si puó definire: "il film più piccolo del mondo", girato in un solo giorno, in due metri quadri di spazio (il letto appunto). UncuT vanta anche altri primati: si tratta infatti dell'unico film in cui il protagonista è presente in ogni singolo fotogramma e l'unico film con attori, in cui tutti i dialoghi avvengono fuori campo.
Un piano sequenza dunque in mezzo alle gambe del protagonista, mentre da fuori campo voci, oggetti e presenze invadono la scena. Una scelta che nella sfida alla limitazione permette di esplorare linguaggi del cinema quali il fuoricampo, lo stravolgimento di piani visivi e interpretativi e la contrapposizione fra audio e video.
Gionata Zarantonello si era fatto conoscere con l'horror splatter Medley, girato in un liceo del Nord-Est. Di Medley si era parlato molto e oggi è in catalogo con l'americana Troma, decisamente un cult. Ottime possibilità di diventare un cult negli Stati Uniti ci sono anche per UncuT, il film infatti sta per essere doppiato in inglese.
- Super Zeta
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Medley pare sia una delle più colossali merde del mondo
Zarantonello, da quello che ho letto altrove è un borioso senza davvero poterselo permettere
Uncut non l'ho visto ma non mi aspetto grandi cose
Sono solo felice per l'amico Trentalance che si è fatto un'esperienza al di fuori degli steccati del porno
p.s.
di questo film si era già parlato sul forum, usate di più la funzione CERCA
Zarantonello, da quello che ho letto altrove è un borioso senza davvero poterselo permettere
Uncut non l'ho visto ma non mi aspetto grandi cose
Sono solo felice per l'amico Trentalance che si è fatto un'esperienza al di fuori degli steccati del porno
p.s.
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- maurizio liberti
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Dev'essere a causa di un eccesso di produzioni di così scarso livello che la Lantia (la società di produzione del film) è andata a farsi benedire...
Peccato perchè era una delle poche a finanziare progetti ipoteticamente originali per il mainstream, spesso incrociandolo, anche solo incidentalmente, col porno.
Evvabbè, pace. Ci siamo giocati anche loro, sotto a chi tocca.
Peccato perchè era una delle poche a finanziare progetti ipoteticamente originali per il mainstream, spesso incrociandolo, anche solo incidentalmente, col porno.
Evvabbè, pace. Ci siamo giocati anche loro, sotto a chi tocca.
"Se pensi che a nessuno al mondo importi che sei vivo prova a non pagare per 2 mesi la rata della macchina"
John Belushi
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e ridaglie!!! (e mi spiace che la cosa venga proprio dal boss) : visto che tutti noi amiamo il porno, lo consideriamo una gran cosa, chi lo fa ne è fiero e non se ne vergogna....perchè fare una esperienza al di fuori del porno deve rendere "felice"???Super Zeta ha scritto: Sono solo felice per l'amico Trentalance che si è fatto un'esperienza al di fuori degli steccati del porno

Naturalmente la mia domanda è maliziosa e tendenziosa....non accetto risposte elusive tipo "ogni esperienza è positiva", proviamo a restare sul punto.
La domanda che pongo , seriamente , a chi ha piu esperienza è: è meglio lavorare in buone produzioni hard o in pessime produzioni non hard? e per quali motivi?
L'ideale sarebbe , se possibile , riuscire a sentire l'ottimo trentalance (nell'altro topic dove parlavo di lui - quello sull'articolo di eros cristaldi - ho sbagliato spelling e me ne scuso)...ottimo anche come scrittore di brevi articoli.
ciao , grazie
- Super Zeta
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- Piantadinoci
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- Super Zeta
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Decisamente non si puó chiamare cinema l'hard.
Ragion per cui odio i film hard con trama: molto meglio un buon gonzo senza tanti fronzoli che una storiella scritta male e in fretta, girata peggio e senza mezzi adeguati, con attori e attrici che, come è naturale, non hanno capacità , formazione ed esperienza per cimentarsi con la recitazione.
Ragion per cui odio i film hard con trama: molto meglio un buon gonzo senza tanti fronzoli che una storiella scritta male e in fretta, girata peggio e senza mezzi adeguati, con attori e attrici che, come è naturale, non hanno capacità , formazione ed esperienza per cimentarsi con la recitazione.
uomo piccolo cammina col bastone grosso - saggezza popolare ungherese
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Appunto questo intendevo, negli anni settanta era ancora cinema vero. Quindi l'hard è stato cinema, oggi è solo intrattenimento pluridefinibile, nonostante gli sforzi di certi registi di darsi un contegno serio e pseudoautoriale. Non che non apprezzi i loro sforzi ma i risultati personalmente mi lasciano molto perplesso.Negli anni settanta forse era diverso, oggi non prendiamoci in giro
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John Belushi
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E' vero. Il digitale peró (purtroppo) sarà il futuro del cinema sia in fase di ripresa che di proiezione. Come la mettiamo?third_engine ha scritto:per un cinefilo è molto dura mandar giù il digitale squirtone...Squirto ha scritto:Super Zeta ha scritto:Non è girato in pellicola![]()
e allora?
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Mah, ci abitueremo. E il buon vecchio 35mm diventerà il vinile del 2050Piantadinoci ha scritto:E' vero. Il digitale peró (purtroppo) sarà il futuro del cinema sia in fase di ripresa che di proiezione. Come la mettiamo?third_engine ha scritto:per un cinefilo è molto dura mandar giù il digitale squirtone...Squirto ha scritto:Super Zeta ha scritto:Non è girato in pellicola![]()
e allora?

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