Il padre di Giusy accoltella il genitore dell'amica sfruttatrice
Di Di (Adnkronos)
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Foggia, 30 mag. (Adnkronos/Ign) - Una coltellata all'addome, forse per farsi giustizia. Carlo Potenza, il padre di Giusy, la quindicenne di Manfredonia uccisa il 12 novembre scorso, è stato fermato dalla polizia dopo aver accoltellato Pasquale manigini, il papà di Filomena Rita, una delle ragazze arrestate il 6 maggio scorso con l'accusa di aver indotto Giusy alla prostituzione. Il padre di Giusy ha accoltellato Mangini nei pressi del Bar Oriente, al quartiere Monticchio, in via Gargano, a pochi metri dalle rispettive abitazioni. L'uomo è stato ricoverato d'urgenza agli Ospedali Riuniti di Foggia nel reparto di chirurgia d'urgenza per un intervento chirurgico all'addome. Il papà di Giusy rischia invece l'arresto per tentato omicidio. Gli uomini della polizia stanno cercando di ricostruire la dinamica e vogliono capire se si sia trattata di una vendetta o se il fatto sia maturato in circostanze occasionali. A quanto apprende l'ADNKRONOS, Pasquale Mangini sarebbe comunque in stato cosciente. La figlia, Filomena Rita, 19 anni, è agli arresti domiciliari perchè - secondo gli inquirenti - insieme a un'amica, Sabrina Santoro, ha fatto prostituire Giusy ed avrebbe dichiarato il falso negli interrogatori successivi all'omicidio della quindicenne. Dopo l'arresto, nell'interrogatorio di garanzia la Mangini ha fornito il suo alibi difendendosi dalle accuse ma non ha fatto cambiare idea agli inquirenti. Per il delitto di Giusy è in carcere da dicembre il ventottenne Giovanni Potenza, 28 anni, pescatore, cugino di primo grado del padre della vittima. Fu arrestato dalla polizia dopo una laboriosa indagine in cui hanno avuto un ruolo importante gli esiti degli esami biologici. Anche se la famiglia non crede alla versione ufficiale, secondo le indagini il 12 novembre Giovanni Potenza e la piccola Giusy consumarono un rapporto sessuale. Poi per una discussione l'uomo ha ucciso la piccola colpendola a colpi di pietra e finendola con un sasso da quattro chili. Il corpo massacrato di Giusy fu trovato il giorno dopo su una scogliera nei pressi dell'ex Enichem di Manfredonia. La richiesta di scarcerazione del presunto assassino non e' mai stata accolta dai magistrati. Poi, il 6 maggio, il nuovo sviluppo con l'arresto - ai domiciliari - delle due ragazze, Santoro, di 24 anni, e Mangini, di 19, incensurate, con le pesanti accuse.
assolutamente lungi da me qualunque intento classista, razzista o antimeridionale...queste situazioni di disagio sociale immenso nascono da problemi di vecchia data (ovviamente più diffusi nel meridione, ma non per questo impossibili nel "ricco" nord)
grande amarezza nel leggere certe notizie...

una guerra tra "poveri" porta solo a tanti sconfitti..nessun vinictore...