La Macinatrice (Pornometafisica)
Inviato: 15/06/2005, 14:14
Libri.Carne.Video erotici.Un romanzo italiano scava nei labirinti del Web.E racconta un impero della perversione.
Qualcuno lo ha definito lo Houellebecq italiano. Massimiliano Parente, classe 1970, sta per pubblicare da Pequod il suo quarto libro, un romanzo di 460 pagine intitolato La Macinatrice. Il tema è la pornografia on line. Un affondo visionario negli angoli bui del Web dove si vendono "hard slauthering video" a 100 euro. E anche la forma narrativa è incandescente: una struttura circolare che si chiude con la stessa frase con cui inizia, una spirale temporale concentrica che spara fuori personaggi e situazioni inedite a getto continuo, in una lingua italiana che sembra appena reinventata, con tutte le sue possibilità dispiegate, sintattiche, paronomastiche, e che si concede anche il lusso di enumerazioni caotiche, tenendo attaccati lettore e materia al suo fulcro infuocato, senza un attimo di respiro. Al centro del vortice c'è la Torrenuova Carni, un'azienda a tre strati con una faccia pubblica di casa editrice, un'attività semiclandestina, e un'altra ancora più sotterranea di cui gli stessi dipendenti sanno poco. C'è anche annesso un mattatoio, o un'industria di insaccati, o chissà cosa, che di notte copre altri rumori. Andrea, trentenne, un matrimonio fallito alle spalle e una nuova tormentata relazione, è stato da poco assunto con la mansione di ufficio stampa, anche se di libri da promuovere ce ne sono ben pochi. Eppure è impegnato più di quanto lui stesso immagini, intrappolato in un meccanismo perverso di cui ancora non ha un'esatta cognizione. Più che assunto è cooptato, forma di assoggettamento molto diffusa nella società odierna. Impiegato, cliente e motore della stessa macchina. Lo assilla una parola, la "Macinatrice", sfuggita di bocca a qualcuno per indicare una Cosa che sta nell'underground dell'azienda. Forse una macchina, un ingranaggio sessuato, come quello inserito da Duchamp nella parte bassa del " GrandeVetro"? E a turbarlo c'è anche una foto, " un ingrandimento ultimo " di un particolare incomprensibile, un alluce gigantesco sun una curva di carne che Andrea custodisce in una cartellina verde ( come la "Scatola Verde" di Duchamp?). Se ne capirà il senso alla fine del percorso, passando per una girandola di brainstorming aziendali e di personaggi incredibili, a volte grotteschi ma sempre mantenuti dentro un paradossale ed estremo realismo allucinato: la star televisiva Mario Monti, socio di Terranova, turpe e onorevole ( nel senso di eltto dal popolo); l'esperto informatico che tiene sotto controllo il flusso del sottomondo del Web e che si chiama apputno Mezzomondo ( Parente ha un gusto tutto gaddiano per i nomi); la vetero-femminista Valva, detta Vulva, che dirige una rivista della Terranuova; il frocio Gaudenzio direttore delle edizioni Culatta; la grafica-artista Palmira che colleziona radiografie di bambini. E poi ci sono tutte le amatrici con nomi da macchina: le Sculacciatrici, le Sgusciatrici di lumache, le Insuppostatrici, persino una Masturbatrice di Farfalle. Telecamere e sensori da cinquantamilioni di pixel catturano tutto, anche i rumori, respiri, risucchi interni, per il sito vivente " Vagina's World" ... che lascio alla sorpresadel lettore. Dove ci starà portando il Web? Questo reticolo di milioni di menti e di corpi sparsi nel pianeta, con tutti i loro subcoscienti messi non solo in connessione ma anche " a disposizione", portati in superficie per essere monitorati, mappati, registrati, reclutati, fin nelle zone più intime della vita, fin nella scatola nera del sesso. Forse a mutazioni tali da far impallidire le più fantascientifche fantasmagorie cyberpunk, tutte decarnalizzate, lisergiche, mentre qui si sta dispiegando un ingranaggio non solo psichico ma anche corporeo, un buco nero di immaginario e di carne, frammentato in tanti contenitori Fetish. Altro che virtuale o postorganico! Forse non è più nenanche un post. àˆ un nuovo a tutti gli effetti. Forse attraverso la rete l'umanità sta facendo un esperimento di specie, che ancora non sappiamo dove porta. E ora ragioniamo sul paragone iniziale. Se Parente fosse uno Houellebecq italiano varrebbe la pena di leggerlo? Perchè aspettarsi ció che già c'è? Queste formule, usate spesso per promuovere nuovi scrittori, non hanno molto senso. In letteratura non ci sono rincarnazioni ma nuove nascite. parente dedica il romanzo ad Antonio Moresco. Altra cosa strana. Nè le classifiche nè i premi letterari,nè i tam tam mediatici hanno mai registrato la perturbazione che l'opera di Moresco ha provocato nella scrittura di questi ultimi anni. La registra invece uno scrittore più giovane. In effetti si sente che la "Macinatrice" reagisce in qualche modo ai "Canti del caos". In letteratura succede nache questo. Parte vitale della ricezione di un'opera è la risposta che essa provoca in altri scrittori. Un canale di trasmissione altro rispetto alla macchina dei mediatori e alle loro mappe.

Qualcuno lo ha definito lo Houellebecq italiano. Massimiliano Parente, classe 1970, sta per pubblicare da Pequod il suo quarto libro, un romanzo di 460 pagine intitolato La Macinatrice. Il tema è la pornografia on line. Un affondo visionario negli angoli bui del Web dove si vendono "hard slauthering video" a 100 euro. E anche la forma narrativa è incandescente: una struttura circolare che si chiude con la stessa frase con cui inizia, una spirale temporale concentrica che spara fuori personaggi e situazioni inedite a getto continuo, in una lingua italiana che sembra appena reinventata, con tutte le sue possibilità dispiegate, sintattiche, paronomastiche, e che si concede anche il lusso di enumerazioni caotiche, tenendo attaccati lettore e materia al suo fulcro infuocato, senza un attimo di respiro. Al centro del vortice c'è la Torrenuova Carni, un'azienda a tre strati con una faccia pubblica di casa editrice, un'attività semiclandestina, e un'altra ancora più sotterranea di cui gli stessi dipendenti sanno poco. C'è anche annesso un mattatoio, o un'industria di insaccati, o chissà cosa, che di notte copre altri rumori. Andrea, trentenne, un matrimonio fallito alle spalle e una nuova tormentata relazione, è stato da poco assunto con la mansione di ufficio stampa, anche se di libri da promuovere ce ne sono ben pochi. Eppure è impegnato più di quanto lui stesso immagini, intrappolato in un meccanismo perverso di cui ancora non ha un'esatta cognizione. Più che assunto è cooptato, forma di assoggettamento molto diffusa nella società odierna. Impiegato, cliente e motore della stessa macchina. Lo assilla una parola, la "Macinatrice", sfuggita di bocca a qualcuno per indicare una Cosa che sta nell'underground dell'azienda. Forse una macchina, un ingranaggio sessuato, come quello inserito da Duchamp nella parte bassa del " GrandeVetro"? E a turbarlo c'è anche una foto, " un ingrandimento ultimo " di un particolare incomprensibile, un alluce gigantesco sun una curva di carne che Andrea custodisce in una cartellina verde ( come la "Scatola Verde" di Duchamp?). Se ne capirà il senso alla fine del percorso, passando per una girandola di brainstorming aziendali e di personaggi incredibili, a volte grotteschi ma sempre mantenuti dentro un paradossale ed estremo realismo allucinato: la star televisiva Mario Monti, socio di Terranova, turpe e onorevole ( nel senso di eltto dal popolo); l'esperto informatico che tiene sotto controllo il flusso del sottomondo del Web e che si chiama apputno Mezzomondo ( Parente ha un gusto tutto gaddiano per i nomi); la vetero-femminista Valva, detta Vulva, che dirige una rivista della Terranuova; il frocio Gaudenzio direttore delle edizioni Culatta; la grafica-artista Palmira che colleziona radiografie di bambini. E poi ci sono tutte le amatrici con nomi da macchina: le Sculacciatrici, le Sgusciatrici di lumache, le Insuppostatrici, persino una Masturbatrice di Farfalle. Telecamere e sensori da cinquantamilioni di pixel catturano tutto, anche i rumori, respiri, risucchi interni, per il sito vivente " Vagina's World" ... che lascio alla sorpresadel lettore. Dove ci starà portando il Web? Questo reticolo di milioni di menti e di corpi sparsi nel pianeta, con tutti i loro subcoscienti messi non solo in connessione ma anche " a disposizione", portati in superficie per essere monitorati, mappati, registrati, reclutati, fin nelle zone più intime della vita, fin nella scatola nera del sesso. Forse a mutazioni tali da far impallidire le più fantascientifche fantasmagorie cyberpunk, tutte decarnalizzate, lisergiche, mentre qui si sta dispiegando un ingranaggio non solo psichico ma anche corporeo, un buco nero di immaginario e di carne, frammentato in tanti contenitori Fetish. Altro che virtuale o postorganico! Forse non è più nenanche un post. àˆ un nuovo a tutti gli effetti. Forse attraverso la rete l'umanità sta facendo un esperimento di specie, che ancora non sappiamo dove porta. E ora ragioniamo sul paragone iniziale. Se Parente fosse uno Houellebecq italiano varrebbe la pena di leggerlo? Perchè aspettarsi ció che già c'è? Queste formule, usate spesso per promuovere nuovi scrittori, non hanno molto senso. In letteratura non ci sono rincarnazioni ma nuove nascite. parente dedica il romanzo ad Antonio Moresco. Altra cosa strana. Nè le classifiche nè i premi letterari,nè i tam tam mediatici hanno mai registrato la perturbazione che l'opera di Moresco ha provocato nella scrittura di questi ultimi anni. La registra invece uno scrittore più giovane. In effetti si sente che la "Macinatrice" reagisce in qualche modo ai "Canti del caos". In letteratura succede nache questo. Parte vitale della ricezione di un'opera è la risposta che essa provoca in altri scrittori. Un canale di trasmissione altro rispetto alla macchina dei mediatori e alle loro mappe.