Pagina 1 di 1

Ayatollah + moderni del Vaticano?

Inviato: 17/06/2005, 23:55
da dostum
gli ayatollah diventano pragmatici: l’amore si insegna all’università 

A Teheran corsi di pianificazione familiare. Zhila, studentessa: «Ma i ragazzi ridevano. Ci hanno separati»


TEHERAN - «Cinque anni fa questa lezione era come le altre, con ragazzi e ragazze assieme. Poi a forza di espellere i maschi che ridacchiavano come matti, il rettore ha deciso di dividerci» racconta Zhila Yahyavi, studentessa dell'ultimo anno della facoltà  di lingue dell'Università  di Teheran. Argomento del corso tanto esilarante, un esame obbligatorio che dà  uno dei 130 «crediti» necessari alla laurea: la «pianificazione familiare». «L'insegnante spiegava in classe i calcoli statistici sulla crescita della popolazione e insisteva sulla necessità  del controllo demografico per il bene dell’Iran. Quindi, imbarazzato come noi tutti, come i ragazzi che scoppiavano a ridere, diceva: "Per la prossima volta leggete il secondo capitolo"». Era quello sulla contraccezione.
Pare incredibile nell'Iran degli ayatollah, eppure il rischio di una crescita fuori controllo (oggi almeno 30 dei quasi 70 milioni dei abitanti hanno meno di trent'anni) ha convinto le gerarchie religiose a permettere che si studi il sesso in classe. Tabù anche per gli studenti più giovani e smaliziati, accaniti navigatori di Internet.
«Il metodo contraccettivo che ci consigliano è il preservativo» spiega Zhila abbassando gli occhi. E, cosa ancora più sorprendente in un Paese sessuofobo e misogino aggiunge: «Il metodo basato sul calcolo dei giorni fertili della donna ci è sconsigliato perchè, tra l'altro, coincidono con quelli meno stimolanti per il piacere femminile».
Il pragmatismo dimostrato in tema di sesso, è evidente anche nella lotta contro la piaga della droga. Secondo alcune statistiche i tossicodipendenti da eroina o oppio in Iran sarebbero all'incirca 4 milioni. L'approccio tradizionale e prevalente nel mondo musulmano a causa di una certa interpretazione della Sharia, la Legge islamica, prevedeva in Iran addirittura la pena di morte. Dopo qualche anno di condanne, peró, il regime di Teheran si è reso conto che criminalizzare i consumatori li spingeva solo alla clandestinità , aumentando i crimini e il rischio di contagio da Aids per l'uso di siringhe infette. Così nel '98, con l'arrivo del presidente riformista Mohammed Khatami oggi all'ultimo giorno del suo secondo mandato, il ministero della Salute ha avviato una serie di programmi di recupero.
Le comunità  stile San Patrignano non piacciono qui. Si preferisce tentare di sostituire l'eroina con il metadone. E lentamente ridurre la dose per permettere, se non la disintossicazione, almeno un ritorno alla vita lavorativa.
La Rivoluzione non si tocca. I principi sono sacri. Ma quando serve concretezza, la teocrazia iraniana ha dimostrato modernità  insospettabili. Ve l’aspettereste in una megalopoli in via di sviluppo come Teheran il bollino blu per le auto? Esiste. «Per combattere il tremendo inquinamento dell’aria - spiega la vice presidente e direttrice del Dipartimento dell’ambiente Massumeh Ebtekar - abbiamo proibito la produzione di modelli obsoleti. Per noi è un costo, ma necessario. Oggi tutte le nuove auto in Iran devono avere livelli di emissione Euro II».
In alcune prigioni sono state allestite «celle matrimoniali». Prima delle visite vengono distribuiti preservativi. I malati di Aids hanno diritto a cure gratuite. Sono disponibili anche test volontari e segreti del sangue. Mentre chi si vuole sposare deve presentare al partner un esame che ne certifica la buona salute.
E’ in vendita nelle farmacie persino la «pillola del giorno dopo». Anch’essa presente nello scabroso secondo capitolo del libro per l’esame di «pianificazione familiare». «Utile in caso di stupro». Più pragmatico di così.

Inviato: 18/06/2005, 4:35
da Squirto
be', le donne non possono diventare cittadine vaticane, a meno che non ci nascano...