Un uomo onesto, un uomo probo
s'innamoró perdutamente
d'una che non lo amava niente
Gli disse :"Portami domani"
gli disse :"Portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani"
Lui dalla madre andó e l'uccise
dal petto il cuore le strappó
e dal suo amore ritornó
Non era il cuore, non era il cuore
non le bastava quell'orrore
voleva un'altra prova del suo cieco amore
Gli disse ancor :"Se mi vuoi bene"
gli disse ancor :"Se mi vuoi bene
tagliati dei polsi le quattro vene"
Le vene ai polsi lui si taglió
e come il sangue ne sgorgó
correndo come un pazzo da lei tornó
Gli disse lei ridendo forte
gli disse lei ridendo forte:
"L'ultima tua prova sarà la morte"
E mentre il sangue lento usciva
e ormai cambiava il suo colore
la vanità fredda gioiva
un uomo s'era ucciso per il suo amore
Fuori soffiava dolce il vento
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento
Morir contento e innamorato
quando a lei niente era restato
non il suo amore non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.
Prendendo spunto dal grande Faber, siete mai stati o conoscete qualcuno ciecamente innamorato tanto da arrivare ad essere follemente tragico?
