O.T. Scomunica islamica contro la lega
Inviato: 22/09/2005, 13:06
"Scomunica" islamica contro la Lega
Un quotidiano di Riad attacca Castelli
Il quotidiano moderato saudita Al-Watan ha paragonato la Lega Nord al fanatismo islamico e il ministro della Giustizia Roberto Castelli Castelli addirittura ad Al Zawahiri, braccio destro di Bin Laden. Alla base della levata di scudi le posizioni dei lumbard nei confronti di integrazione razziale e immigrazione, in particolar modo di quella islamica. Calderoli risponde: "Via dall'Italia chi non rispetta le nostre leggi"
Al Watan è il quotidiano più in ascesa di Riad, edito da un giovane principe di tendenze politiche moderate. La sorpresa per l'Italia è apparsa nell'edizione del 21 settembre che riportava un editoriale di fuoco non sull'Iraq, o sulla Palestina, oppure su questioni religiose, ma su Roberto Castelli e sulla Lega Nord. Castelli venive infatti paragonato addirittura al terrorista Ayman al Zawahiri, il dottore egiziano braccio destro di Osama Bin Laden.
La foto all'interno non era peró del Guardasigilli, a cui il giornale di Riad ha preferito un bel primo piano del ministro delle Riforme Roberto Calderoli. L'articolo è incentrato sul raduno della Lega a Venezia: un resoconto infiammato, una miccia per innescare decine di migliaia di lettori facendo leva su offesa e indignazione. Il titolo è a tutta pagina: "Il ministro della Giustizia italiana minaccia l'Islam e i musulmani mentre Zawahiri minaccia l'Occidente crociato".
Che cosa ha spinto un giornale considerato moderato a usare questo linguaggio demagogico? Parole e striscioni che si sono visti a Venezia, risponde lo stesso quotidiano. Secondo Il Giornale - il quotidiano che rilancia la notizia in Italia - "il ministro Castelli chiede la prigione per le donne velate e definisce i musulmani scimmie. Quindicimila del partito italiano gridano: 'Guerra santa contro l'Islam". Ce n'è per tutti, i capi della Lega in testa, colpevoli di attaccare la religione musulmana che 'offende la civiltà occidentale'. Il giornalista riporta anche la frase di Castelli che se dovesse vincere alle elezioni la sinistra, sostituirebbe la bandiera nazionale con la mezzaluna simbolo dell'Islam.
Anche Borghezio e Calderoli sono oggetto di bordate polemiche soprattutto il secondo per avere detto: "Loro (gli islamici) credono di avere una civiltà grande in grado di sfidarci, ma io credo che si a meglio per loro che ritornino ai loro paesi con i cammelli e a ballare con le scimmie. Noi non vogliamo l'Islam e gli immigrati. Che vadano all'Inferno".
Un quotidiano di Riad attacca Castelli
Il quotidiano moderato saudita Al-Watan ha paragonato la Lega Nord al fanatismo islamico e il ministro della Giustizia Roberto Castelli Castelli addirittura ad Al Zawahiri, braccio destro di Bin Laden. Alla base della levata di scudi le posizioni dei lumbard nei confronti di integrazione razziale e immigrazione, in particolar modo di quella islamica. Calderoli risponde: "Via dall'Italia chi non rispetta le nostre leggi"
Al Watan è il quotidiano più in ascesa di Riad, edito da un giovane principe di tendenze politiche moderate. La sorpresa per l'Italia è apparsa nell'edizione del 21 settembre che riportava un editoriale di fuoco non sull'Iraq, o sulla Palestina, oppure su questioni religiose, ma su Roberto Castelli e sulla Lega Nord. Castelli venive infatti paragonato addirittura al terrorista Ayman al Zawahiri, il dottore egiziano braccio destro di Osama Bin Laden.
La foto all'interno non era peró del Guardasigilli, a cui il giornale di Riad ha preferito un bel primo piano del ministro delle Riforme Roberto Calderoli. L'articolo è incentrato sul raduno della Lega a Venezia: un resoconto infiammato, una miccia per innescare decine di migliaia di lettori facendo leva su offesa e indignazione. Il titolo è a tutta pagina: "Il ministro della Giustizia italiana minaccia l'Islam e i musulmani mentre Zawahiri minaccia l'Occidente crociato".
Che cosa ha spinto un giornale considerato moderato a usare questo linguaggio demagogico? Parole e striscioni che si sono visti a Venezia, risponde lo stesso quotidiano. Secondo Il Giornale - il quotidiano che rilancia la notizia in Italia - "il ministro Castelli chiede la prigione per le donne velate e definisce i musulmani scimmie. Quindicimila del partito italiano gridano: 'Guerra santa contro l'Islam". Ce n'è per tutti, i capi della Lega in testa, colpevoli di attaccare la religione musulmana che 'offende la civiltà occidentale'. Il giornalista riporta anche la frase di Castelli che se dovesse vincere alle elezioni la sinistra, sostituirebbe la bandiera nazionale con la mezzaluna simbolo dell'Islam.
Anche Borghezio e Calderoli sono oggetto di bordate polemiche soprattutto il secondo per avere detto: "Loro (gli islamici) credono di avere una civiltà grande in grado di sfidarci, ma io credo che si a meglio per loro che ritornino ai loro paesi con i cammelli e a ballare con le scimmie. Noi non vogliamo l'Islam e gli immigrati. Che vadano all'Inferno".