ultimamente si sente ripetere la frase: l'euro e il suo cambio "assurdo".

Ora vorrei sapere quale sarebbe stato il cambio giusto. Dato che quello era "assurdo"

Dato per scontato che un cambio superiore avrebbe voluto dire meno soldi agli italiani.

Per esempio un tasso di 2000 lire a euro. Sarebbe stato un aumento di quasi il 4%. Che significa che tutti i nostri soldi sarebbero diventati il 4% in meno.

E soprattutto ottenere un tasso più alto non avrebbe richiesto alcuna difficoltà .

Oppure volevate un tasso più basso? Diciamo che il governo italiano è riuscito a ottenere il tasso più vantaggioso possibile? Magari si poteva ottenere un 1905... impegnandosi magari anche un 1899. Di sicuro la lira on sarebbe mai stata scambiata 1000 a 1 sul tasso ufficiale, quindi mai 1000 lire per un 1 euro.

Quindi se il tasso era "assurdo" qual'era il tasso logico?

Notate che questa è una: prova tecnica di lobotomia per capire quanto l'elettore di destra capisce delle frasi che ripete

bellavista ha scritto: Quindi se il tasso era "assurdo" qual'era il tasso logico?

"ma l'è il tass del nord ! "

Squirto ha scritto:

bellavista ha scritto: Quindi se il tasso era "assurdo" qual'era il tasso logico?

"ma l'è il tass del nord ! "

questa foto l'hai presa su dizionario alla voce "lobotomia" immagino?

si, è un dizionario illustrato per bambini. devono imparare tutto sin da piccoli

aho squirt, a 'sta domanda non risponde mai nessuno

già . è "assurdo".

vi ppprrrrrrrrrrrrrrrrrego ditemi il tasso "giusto"

Per favore: guardate la foto di Calderoli (ministro della Repubblica...) e ditemi se non sembra un sottosviluppato mentale...

aho squirt, a 'sta domanda non risponde mai nessuno

aspetta che arrivi camminatore....

bellavista ha scritto:ultimamente si sente ripetere la frase: l'euro e il suo cambio "assurdo".
Ora vorrei sapere quale sarebbe stato il cambio giusto. Dato che quello era "assurdo"
...ottenere un tasso più alto non avrebbe richiesto alcuna difficoltà .
Oppure volevate un tasso più basso?

Complimenti per il topic!

Mi sembra di ricordare che per entrare nell'euro la lira non avrebbe dovuto svalutarsi troppo nei confronti del marco tedesco, in particolare se la lira alla data del 01/01/1999 (data in cui è stato fissato definitivamente il cambio dell'euro con quello di tutte le valute europee) fosse salita oltre i 990 lire contro il Marco Tedesco (ció vuol dire che le nostre lire sarebbero valse meno in confronto della moneta tedesca) non avrebbe potuto aderire alla moneta unica...

Alla data del 01/01/1999 per un Marco servivano poco più di 990 lire (qualcosa tipo 991) e allora d'ufficio è stato imposto il cambio a 989,99 per poterci fare aderire...

Per far entrare l'Italia nell'euro ci è stata fatta questa concessione, pertanto il tasso che ci è stato assegnato era il migliore che potessimo ottenere a quella data...

Questo è quello che mi ricordo, se ho sbagliato qualcosa correggetemi pure...

bellavista ha scritto:Per esempio un tasso di 2000 lire a euro. Sarebbe stato un aumento di quasi il 4%. Che significa che tutti i nostri soldi sarebbero diventati il 4% in meno.

E soprattutto ottenere un tasso più alto non avrebbe richiesto alcuna difficoltà .

Oppure volevate un tasso più basso?

ecco uno che non ci capisce un cazzo ma legge l'unità , per cui è un dotto economista.
il cambio con l'euro non era una questione privata tra lira e bce, anzi!
una volta stabiliti i rapporti di forza tra le varie monete (lira marco, lira franco, franco quel che cazzo ti pare) si sceglieva tranquillamente una unità  di misura (si scelse 1 euro = 2 marchi) e il resto era bassa algebra.

l'euro potevi metterlo anche a trenta mila lire; in quel caso per acquistarlo sarebbero serviti 15 marchi e così via: in pratica si riscalavano i prezzi insieme ai salari, tutto quanto senza alcun problema per nessuno.

quel che non andó bene e che nessuno consideró (a parte qualche servo degli americani come quell'ignorante di martino e pochi altri economisti) era che i salari in europa erano molto differenti e con essi , dunque il potere di acquisto.

va da sè che i prezzi si allinearono al potere di acquisto più forte.

camminatore ha scritto:

bellavista ha scritto:Per esempio un tasso di 2000 lire a euro. Sarebbe stato un aumento di quasi il 4%. Che significa che tutti i nostri soldi sarebbero diventati il 4% in meno.

E soprattutto ottenere un tasso più alto non avrebbe richiesto alcuna difficoltà .

Oppure volevate un tasso più basso?

ecco uno che non ci capisce un cazzo ma legge l'unità , per cui è un dotto economista.
il cambio con l'euro non era una questione privata tra lira e bce, anzi!
una volta stabiliti i rapporti di forza tra le varie monete (lira marco, lira franco, franco quel che cazzo ti pare) si sceglieva tranquillamente una unità  di misura (si scelse 1 euro = 2 marchi) e il resto era bassa algebra.

l'euro potevi metterlo anche a trenta mila lire; in quel caso per acquistarlo sarebbero serviti 15 marchi e così via: in pratica si riscalavano i prezzi insieme ai salari, tutto quanto senza alcun problema per nessuno.

quel che non andó bene e che nessuno consideró (a parte qualche servo degli americani come quell'ignorante di martino e pochi altri economisti) era che i salari in europa erano molto differenti e con essi , dunque il potere di acquisto.

va da sè che i prezzi si allinearono al potere di acquisto più forte.

E' arrivato camminatore, trallallero trallallà ....

camminatore ha scritto: ecco uno che non ci capisce un cazzo ma legge l'unità , per cui è un dotto economista.
il cambio con l'euro non era una questione privata tra lira e bce, anzi!
una volta stabiliti i rapporti di forza tra le varie monete (lira marco, lira franco, franco quel che cazzo ti pare) si sceglieva tranquillamente una unità  di misura (si scelse 1 euro = 2 marchi) e il resto era bassa algebra.

l'euro potevi metterlo anche a trenta mila lire; in quel caso per acquistarlo sarebbero serviti 15 marchi e così via: in pratica si riscalavano i prezzi insieme ai salari, tutto quanto senza alcun problema per nessuno.

quel che non andó bene e che nessuno consideró (a parte qualche servo degli americani come quell'ignorante di martino e pochi altri economisti) era che i salari in europa erano molto differenti e con essi , dunque il potere di acquisto.

va da sè che i prezzi si allinearono al potere di acquisto più forte.

Se si riscalavano tutti i prezzi indipendentemente dal tasso di cambio come cazzo fai ad avere che i prezzi si allineano ai salari più forti???????

Se il tasso di cambio fosse stato 1 euro=10.000 lire, avresti avuto che tutti i beni sarebbero stati convertiti al nuovo cambio....SENZA EFFETTI REALI......gli effetti reali sono i cambiamenti nei prezzi relativi non nei prezzi assoluti....questo vale anche per i salari (che sono dei prezzi, esattamente come i prezzi delle mele al supermercato), e quindi il potere di acquisto da prima dell'introduzione dell'euro a dopo non doveva cambiare....l'introduzione dell'euro era solo un cambiamento nell'unità  di misura (come passare dai cm ai mm)...

Quello che si è visto (e lo si è visto soprattutto in Italia) e che molta gente nella catena commerciale ha giocato con gli arrotondamenti...è chiaro che un arrotondamento in eccesso all'inizio della catena commerciale, si ripercuote in modo moltiplicativo sul cliente finale....che paga un prezzo nominale maggiore di quello che si sarebbe avuto se la conversione con l'euro fosse stata applicata in modo corretto....

Notate che questa non è una fine analisi economia, è una "prova di lobotomia"

In nuovo mantra di destra è: "l'euro e il suo tasso assurdo". Quindi saltando tutti i ragionamenti logici su "che cosa significherebbe tasso assurdo" passo direttamente alla "prova lobotomia" chiedendo:

-se quello era il tasso assurdo, qual'era il tasso "giusto"

semplicemente: non ricevo mai una cifra

"è lobotomia signora, mi spiace molto per suo marito"

Ok....te lo dico il numero: il cambio perfetto doveva essere 1924,36 lire per 1 Euro.