Il Guardone
Inviato: 28/10/2005, 17:16
Il guardone
L'altra notte ho sognato di essere al posto di Maurizio Costanzo, in una situazione un po' particolare; o, forse, io ero in lui o lui era in me, come un'unica entità . Non so; nei sogni c'è sempre qualcosa di irrazionale che è difficile spiegare. Fatto sta che, come sapete, sono sposato con Maria De Filippi e, mentre siamo a letto, prima di prendere sonno, le dico, con estrema naturalezza, che mi piacarebbe vederla lesbicare con Paola Barale. L'estrema naturalezza e, perchè no, autorità , mi vengono innanzitutto dal fatto che sono convinto che a mia moglie la cosa non dispiaccia per niente ed, in seconda analisi, dalla mia posizione dominante all'interno delle reti Mediaset, che mi consente alcuni atteggiamenti da padre padrone e qualche piccolo ricatto morale, nei confronti dei miei collaboratori. Il giorno dopo, approfittando di una pausa delle prove della trasmissione "Buona Domenica", con la medesima autorità , faccio la stessa proposta a Paola Barale. Ovviamente le due donne, pur fingendo all'inizio qualche titubanza, accettano con un entusiasmo, che cercano di non far trasparire. Insomma, vogliono far credere che lo faranno solo per me, ma a me non interessa, basta che lo facciano. La sera stessa Paola è ospite a cena a casa nostra; durante la cena, volutamente frugale per non perder troppo tempo, si pongono le basi per la serata; gli accordi sono che io dovró limitarmi a guardare, ma loro dovranno eccitarmi al massimo, dando sfogo a tutti i più bassi istinti e facendo tutto ció che viene loro in mente. Si parte e, tanto per scaldare un po' l'ambiente, inserisco nel videoregistratore una cassetta (ovviamente del genere lesbo); ma, evidentemente, c'è ben poco da scaldare, perchè dopo nemmeno 5 minuti, vedo le due donne che cominciano a cercarsi con le mani e con le lingue, assumendo atteggiamenti prima delicati e poi sempre più spinti. Le due donne decidono che è arrivato il momento di andare in camera da letto, dove io le seguo, come da accordi, accarezzandomi il pisello, già abbastanza duro. Una volta sdraiatesi sul letto, cominciano a baciarsi ed a leccarsi con foga; è soprattutto mia moglie Maria a comportarsi come una furia scatenata; sembra quasi non voglia lasciar asciutto nemmeno un lembo della pelle di Paola; poi comincia a leccarle la fica, mentre allarga le sue cosce sul volto di Paola, chiedendole di fare la stessa cosa, in un 69 da brividi. Ad un certo punto vedo Maria aprire un cassetto del comodino e tirare fuori un enorme fallo di gomma, del quale ignoravo completamente l'esistenza. Che l'abbia comprato apposta per l'occasione? Maria inizia a leccarlo, a succhiarlo come stesse facendo un pompino ad un cazzo vero, ci sputa sopra; poi, così umido della sua saliva, lo mette in bocca a Paola, ordinandole di succhiarlo e bagnarlo bene anche lei, perchè di lì a poco, con quel fallo, vuole essere sfondata nella fica e nel culo e, solo se sarà interamente soddisfatta, ricambierà il favore. Dopo quella eccitantissima lubrificazione, Paola si lega il fallo di gomma intorno alla vita e, penetrata Maria nella fica, comincia a scoparla con colpi sempre più violenti; mia moglie Maria è fuori di sè; prima urla a Paola di scoparla con sempre maggior ritmo e veemenza, poi le chiede di incularla a sangue (e Paola esegue, spingendo il più a fondo che sia possibile), poi le ordina di alternare quel cazzo di gomma nei due buchi ormai completamente dilatati, infine, in un delirio totale, sento che dice a Paola: "Ti prego, amore, da te voglio di più!! voglio sempre di più!!, mentre mi scopi e mi inculi, sputami in bocca!". Vedo Paola posizionarsi col suo viso perpendicolarmente a quello di mia moglie, in modo da far colare una calda schiuma bianca dalla sua bocca in quella di Maria, che, avida ed ingorda, inghiotte tutto, mentre raggiunge l'orgasmo con delle urla tali che spero non si svegli tutto il vicinato. "Brava amore", dice Maria, "mi hai fatto godere come una vera porca, ora tocca a te, ma sei stata talmente brava, che prima meriti una ricompensa"; e, così dicendo, si mette a cavalcioni all'altezza della bocca di Paola ed, incurante del letto, delle lenzuola e dei materassi, inizia una copiosa pisciata che Paola, per nulla stupita o disgustata, cerca di ingurgitare più che possibile; quindi Maria si china sopra di lei e la lecca sul collo, sul viso, fino ad arrivare alla bocca, dove le due donne, intrecciando le loro lingue, cominciano a passarsi il piscio, come fosse nettare. A quel punto è Maria a dover scopare ed inculare Paola, come promesso, ed è inutile che vi dica che la cosa avviene con la stessa foga e la stessa intensità , a parti invertite. Maria stantuffa nella fica e nel culo di Paola con ugual violenza, le urla epiteti da osteria, la schiaffeggia e le sputa addosso, sui seni, sul viso e sulla pancia, spalmandole la sua saliva sul corpo; ad un certo punto, peró, quasi con sadismo, si ferma, tira fuori il cazzo di gomma dal culo di Paola e le chiede: "Vuoi godere troia, dimmi vuoi godere?" "Certo che voglio godere, che domande" risponde Paola; e Maria, austera e trionfante "ed allora, prima devi leccare per bene questo cazzo, devi ripulirlo della tua merda, devi assaggiare il sapore del tuo culo". Paola esegue quell'operazione come se le fosse stato chiesto di leccare un cono gelato ed allora Maria, per premiarla di tanta generosità e sottomissione, glielo rimette in fica e la scopa fino a farle raggiungere un orgasmo violento ed incredibile. Ed io? direte. Nel sogno, nei panni di Maurizio Costanzo, ho inondato il pavimento con litri di sborra; nella realtà , mi sono svegliato tutto bagnato di sudore ed altro, con un pensiero che mi ha tormentato per tutto il giorno; come sarebbe bello essere Maurizio Costanzo.
Anonimo, M
Scusate se lo posto solo adesso ma lo ho visto oggi
L'altra notte ho sognato di essere al posto di Maurizio Costanzo, in una situazione un po' particolare; o, forse, io ero in lui o lui era in me, come un'unica entità . Non so; nei sogni c'è sempre qualcosa di irrazionale che è difficile spiegare. Fatto sta che, come sapete, sono sposato con Maria De Filippi e, mentre siamo a letto, prima di prendere sonno, le dico, con estrema naturalezza, che mi piacarebbe vederla lesbicare con Paola Barale. L'estrema naturalezza e, perchè no, autorità , mi vengono innanzitutto dal fatto che sono convinto che a mia moglie la cosa non dispiaccia per niente ed, in seconda analisi, dalla mia posizione dominante all'interno delle reti Mediaset, che mi consente alcuni atteggiamenti da padre padrone e qualche piccolo ricatto morale, nei confronti dei miei collaboratori. Il giorno dopo, approfittando di una pausa delle prove della trasmissione "Buona Domenica", con la medesima autorità , faccio la stessa proposta a Paola Barale. Ovviamente le due donne, pur fingendo all'inizio qualche titubanza, accettano con un entusiasmo, che cercano di non far trasparire. Insomma, vogliono far credere che lo faranno solo per me, ma a me non interessa, basta che lo facciano. La sera stessa Paola è ospite a cena a casa nostra; durante la cena, volutamente frugale per non perder troppo tempo, si pongono le basi per la serata; gli accordi sono che io dovró limitarmi a guardare, ma loro dovranno eccitarmi al massimo, dando sfogo a tutti i più bassi istinti e facendo tutto ció che viene loro in mente. Si parte e, tanto per scaldare un po' l'ambiente, inserisco nel videoregistratore una cassetta (ovviamente del genere lesbo); ma, evidentemente, c'è ben poco da scaldare, perchè dopo nemmeno 5 minuti, vedo le due donne che cominciano a cercarsi con le mani e con le lingue, assumendo atteggiamenti prima delicati e poi sempre più spinti. Le due donne decidono che è arrivato il momento di andare in camera da letto, dove io le seguo, come da accordi, accarezzandomi il pisello, già abbastanza duro. Una volta sdraiatesi sul letto, cominciano a baciarsi ed a leccarsi con foga; è soprattutto mia moglie Maria a comportarsi come una furia scatenata; sembra quasi non voglia lasciar asciutto nemmeno un lembo della pelle di Paola; poi comincia a leccarle la fica, mentre allarga le sue cosce sul volto di Paola, chiedendole di fare la stessa cosa, in un 69 da brividi. Ad un certo punto vedo Maria aprire un cassetto del comodino e tirare fuori un enorme fallo di gomma, del quale ignoravo completamente l'esistenza. Che l'abbia comprato apposta per l'occasione? Maria inizia a leccarlo, a succhiarlo come stesse facendo un pompino ad un cazzo vero, ci sputa sopra; poi, così umido della sua saliva, lo mette in bocca a Paola, ordinandole di succhiarlo e bagnarlo bene anche lei, perchè di lì a poco, con quel fallo, vuole essere sfondata nella fica e nel culo e, solo se sarà interamente soddisfatta, ricambierà il favore. Dopo quella eccitantissima lubrificazione, Paola si lega il fallo di gomma intorno alla vita e, penetrata Maria nella fica, comincia a scoparla con colpi sempre più violenti; mia moglie Maria è fuori di sè; prima urla a Paola di scoparla con sempre maggior ritmo e veemenza, poi le chiede di incularla a sangue (e Paola esegue, spingendo il più a fondo che sia possibile), poi le ordina di alternare quel cazzo di gomma nei due buchi ormai completamente dilatati, infine, in un delirio totale, sento che dice a Paola: "Ti prego, amore, da te voglio di più!! voglio sempre di più!!, mentre mi scopi e mi inculi, sputami in bocca!". Vedo Paola posizionarsi col suo viso perpendicolarmente a quello di mia moglie, in modo da far colare una calda schiuma bianca dalla sua bocca in quella di Maria, che, avida ed ingorda, inghiotte tutto, mentre raggiunge l'orgasmo con delle urla tali che spero non si svegli tutto il vicinato. "Brava amore", dice Maria, "mi hai fatto godere come una vera porca, ora tocca a te, ma sei stata talmente brava, che prima meriti una ricompensa"; e, così dicendo, si mette a cavalcioni all'altezza della bocca di Paola ed, incurante del letto, delle lenzuola e dei materassi, inizia una copiosa pisciata che Paola, per nulla stupita o disgustata, cerca di ingurgitare più che possibile; quindi Maria si china sopra di lei e la lecca sul collo, sul viso, fino ad arrivare alla bocca, dove le due donne, intrecciando le loro lingue, cominciano a passarsi il piscio, come fosse nettare. A quel punto è Maria a dover scopare ed inculare Paola, come promesso, ed è inutile che vi dica che la cosa avviene con la stessa foga e la stessa intensità , a parti invertite. Maria stantuffa nella fica e nel culo di Paola con ugual violenza, le urla epiteti da osteria, la schiaffeggia e le sputa addosso, sui seni, sul viso e sulla pancia, spalmandole la sua saliva sul corpo; ad un certo punto, peró, quasi con sadismo, si ferma, tira fuori il cazzo di gomma dal culo di Paola e le chiede: "Vuoi godere troia, dimmi vuoi godere?" "Certo che voglio godere, che domande" risponde Paola; e Maria, austera e trionfante "ed allora, prima devi leccare per bene questo cazzo, devi ripulirlo della tua merda, devi assaggiare il sapore del tuo culo". Paola esegue quell'operazione come se le fosse stato chiesto di leccare un cono gelato ed allora Maria, per premiarla di tanta generosità e sottomissione, glielo rimette in fica e la scopa fino a farle raggiungere un orgasmo violento ed incredibile. Ed io? direte. Nel sogno, nei panni di Maurizio Costanzo, ho inondato il pavimento con litri di sborra; nella realtà , mi sono svegliato tutto bagnato di sudore ed altro, con un pensiero che mi ha tormentato per tutto il giorno; come sarebbe bello essere Maurizio Costanzo.
Anonimo, M
Scusate se lo posto solo adesso ma lo ho visto oggi