Pornografia (da un blog)
Inviato: 13/11/2005, 14:24
Fabri e l'ermeneutica pornografica
mia cara Nanà ,
non ho l'onore di conoscerti personalmente ma il Manetta mi ha già parlato positivamente di te e i tuo interventi critici sul blog dei Nani neri sono molto apprezzati. Vorrei peró chiarire un paio di concetti in riferimento al tuo commento al mio post del 21 dicembre.
1) Il riferimento a Veronica Moser voleva essere una piccola provocazione per stimolare il dialogo sul blog e a quanto pare sono riuscito nell'intento. Come già specificato non sono coprofago e tanto meno questa curiosa pratica feticista mi attrae (o comunque non in riferimento a quel tipo di feticcio, puzzolente e nauseabondo).
2) La pornografia non è per forza il contenitore dei desideri sessuali repressi ma si colloca in uno scenario diverso dal reale. In tutti gli esseri umani esistono fantasie sessuali che non per forza devono o possono concretizzarsi ma che vivono nel sogno (a volte perverso). Non mi sembra che l'universo hardcore ricostruisca uno scenario 'realista', ma anzi vive in una dimensione onirica. A volte regredisce ad un mondo semplificato, simile, a suo modo, a quello mitico-poetico (popolato appunto da essere superdotati, voglie animalesche, cugini nani, obese ecc). Per cui la pornografia è alla fine dei conti un coadiuvante per il sogno sessuale e mi sembra semplicistico e qualunquista affermare che solo le persone sessualmente frustrate ne fanno uso. Allo stesso modo è molto limitante ridurre il sesso alla pura pratica da letto, ahimè i desideri umani sono più articolati. Il rapporto tra pratica e appagamento non è un'equazione matematica perfetta, ma ricca di incognite soggettive e che spesso si collocano al di là del rapporto di coppia. Esistono desideri inespressi che non necessitano esternazione se non mentale. Sognare credo sia una necessità umana e nel passaggio dall'infanzia alla vita adulta mutano gli oggetti dei nostri sogni, ma esiste un filo conduttore fatto di eros e thanatos che accomuna l'attività onirica (a occhi aperti o nel sonno). Un problema diverso sarebbe interrogarsi sul perchè fantasia e creatività (sessuale e non solo) nel mondo contemporaneo necessitano di tali coaudivanti per essere appagate. La mente, addomesticata dalla civiltà , è forse diventata sterile in termini creativi? Probabilmente si, ma non solo. Il problema è che la legge del profitto in continuazione cerca di creare nuovi desideri e noi siamo costretti ad appagarli attraverso il consumo (quando probabilmente con un minimo di sforzo potremmo trovare in noi le forze per essere appagati). I sogni sono diventati merce ed è scontato che la logica capitalista stia cercando di spremere al massimo il desiderio sessuale umano per trarne profitto. Nulla di nuovo sotto il sole insomma e poichè non sono marxista la cosa non mi sconvolge minimamente. L'unico mio timore è l'omologazione a cui potrebbe portare il processo. Perchè omologazione è sinonimo di intolleranza e di scarsa creatività .
3) Passando dall'universale al particolare, in riferimento a quanto detto al punto 2, anche se sono nano, nero e pure napoletano, mia cara Nanà , la mia vita sessuale è attiva (scusate l'arroganza ma altrimenti intorno ai nani si crea una nomea peggiore di quanto già sia) e tra l'altro non sono un pornoamatore incallito (insomma nulla in confronto a grandi maestri quali Verga o il Conte).
4) A volte è persino scorretto collegare direttamente la pornografia con il sesso tradizionalmente concepito, quello reale tra due o più persone. In quanto pratica onanistica la pornografia non è sesso da contatto, bensì privazione di contatto. Altre volte ancora la pornografia non appaga nemmeno mentalmente i desideri sessuali ma risponde al puro piacere dell'insolito o della curiosità (come già enr ha sottolineato nell'ultimo post). La pornografia forse non è da collegarsi a livello del sistema cerebrale tout court, quanto ad una pratica di soddisfazione puramente visuale. Per ragioni biologiche e ataviche motivazioni psicologiche (che non specifico per evitare di dilungarmi troppo) il piacere dell'occhio è strettamente legato al genere maschile e questo spiega il fatto che generalmente le donne siano poco interessate alla pornografia, oltre naturalmente a una questione culturale legata alla logica dei generi sessuali. Al di là della sessualità la pornografia risponde alle fascinazioni dello sguardo su un mondo fatto di puri oggetti e corpi e per questo non sempre e unicamente eccitante, quanto piuttosto un universo curioso e insolito. Questo spiega il proliferare di generi bizzarri e schifosi: pregnant, shitting, grannies, plumper ecc ecc.
5) Dalla pornografia il discorso porta inevitabilmente al problema del desiderio in senso assoluto. Nel nostro sistema tutto è portato all'estremo e viviamo in un perenne stato di sovraeccitazione. Probabilmente come sostengono situazionisti e post-marxisti, il nostro è un mondo contaminato da bisogni indotti esternamente. Ma al di là dell'analisi politico-economica-culturale, è interessante vedere in che modo lo stile di vita abbia mutato i connotati e le strutture del desiderio.Consumismo sfrenato, edonismo e pornografia sembrano spingere in un unica direzione di metamorfosi e sono probabilmente diverse manifestazioni di un unico fenomeno. Se il desiderio tradizionale si articolava in una triplice fase mancanza-appropriazione-appagamento, il desiderio contemporaneo sembra non conoscere sosta, privo della fase di soddisfazione, volontà perenne senza interruzione. Il desiderio è un continuum senza sosta: meccanismo nichilista, utopia imperialista, sesso come pornografia. E' privo di orgasmo ma sempre vicino al punto di rottura.
Postato da: nanineri a 13:51 | link | commenti (2) |
enr è un praticante (di cosa poi non si sa bene..)
Voglio solo sottolineare due cose: condivido appieno il post di fabri e ammetto che il sito segnalato non è molto amatoriale, ma è quantomeno divertente! In secondo luogo devo dire che l'interesse che ho per la pornografia amatoriale (anche se considero le pornostar attrici di grande spessore anche nell'ottica del teatro dell'ultimo secolo, tutto basato sulla fisicità dell'attore...) è qualcosa che solo in modo periferico tocca la mia sessualità . Insomma, sono cose che il più delle volte nemmeno mi eccitano, e forse stimolano soltanto una mia inveterata curiosità dovuta ai vari tabù che conosciamo bene. Forse soddisfano anche tendenze represse che ho ma che evidentemente o non sono così forti o non sono così represse, visto che non ho mai sentito il bisogno di esprimerle nella vita materiale....e quest è un peccato. Cercando di trarre delle conclusioni credo che la pornografia in genere sia degno oggetto di interesse e di studio, modo d'espressione rispondente a curiosità o necessità umane esacerbate da questa società (forse) o, se vogliamo proprio guardarla in malo modo, quantomeno interessante esempio di devianze sessuali (termine crudelmente tecnico che, direi, si commenta da solo...) di gruppi più o meno estesi della società .
....oggi sto veramente cazzeggiando...
p.s. quanto alla pratica, non credo che faccia per me...l'autocoprofagia non è la stessa cosa di quella fatta in due (o tre, o quattro....), ma per ora mi soddisfa...presto su queste pagine anche necrofilia a coprolalia (quella sempre!) ...a manetta!!!
Postato da: nanineri a 10:42 | link | commenti |
martedì, 21 dicembre 2004
Fabri e la pornografia
Cari nani,
a dire il vero non sono un amante della coprofagia e, al di là della perversa curiosità e la stima per la grande Veronica Moser (NB: enr nn credo che Veronica si possa collocare nell'Olimpo delle pornostar ultracelebrate ma appartiene ad una dimensione decisamente più underground), non trovo molto eccitante l'insolita pratica. Il mio post voleva essere ironico-provocatorio: dare voce alle pratiche piu bizzarre e destare il disgusto di qualche perbenista avventore del blog. Devo peró confessare che condivido le preferenze porno-amatoriali di Enr e sono rimasto invece indifferente di fronte alle immagini patinate proposte dal caro K. Sinceramente non trovo nulla di meno arrapante delle modelle siliconate e truccate (in stile Playboy, Penthouse ecc, oppure sul versante più hard dalle grandi pornostar o dalle superproduzioni), non tanto perchè i miei ormoni siano insensibili alla bellezza canonica e standard, ma perchè le produzioni pornografiche troppo curate con protagoniste dai corpi meravigliosi sanno inevitabilmente di falso, irrealizzabile, depurato, machista. Quel tipo di pornografia sembra collocarsi sulla scia perfetta del glamour, vuoto e sterile. Non evoca reazioni nella mia fantasia sessuale, nè nel mio corpo per stimolo riflesso. Sono immagini che impongono modelli e standard. Sono omologanti e omologate.
L'immaginario delle casalinghe affamate, delle studentesse ninfomani, delle perversioni casalinghe senza dubbio sa evocare maggior libertà sessuale ed inoltre è più palpabile e meno virtuale. L'amatoriale è la vera pornografia, intesa come voyeurismo puro, violazione e appropriazione (o almeno illusione di tale appropriazione) dell'intimità altrui. Le produzioni casalinghe sono un cortocircuito di pubblico e privato, una sorta di legalizzazione della sessualità (libera e sfrenata), in cui tutti possiamo essere protagonisti (escluso il Conte) e non una perversione imprigionata in un virtuale e peccaminoso mondo 'altro', a cui noi, comuni mortali e nani, non abbiamo accesso.
Conseguenza positiva di questo processo è che, se la pornografia diventa 'comunista', pop, casalinga, low-fi, fai-da-te ecc ecc, in breve tempo si estinguerà da sola in una sorta di implosione naturale. Allora cesserà di esistere l'onanismo frustrante, la perversione patologica, i pregiudizi sessuali e forse molto ci avremo guadagnato in termini di salute mentale e appagamento sessuale a discapito della psicosi collettiva e del disagio esistenziale.
Per cui come insegna la filosofia hardcore (un altro tipo di hardcore, non fraintendetemi!!): DO IT YOURSELF!!!!
p.s.: enr, ma il sito che hai segnalato non è veramente amatoriale...!!?! o almeno non come lo intendo io. Per la legge del contrappasso e per purificare le vostre menti oscurate dagli inganni della cultura glamour, gustatevi un po di carne putrida e di corpi fatiscenti. http://www.mature.nl/
Come sono decadente!!
Postato da: nanineri a 18:51 | link | commenti (2) |
enrhot
Proposta più che interessante! Devo dire che io non ho passione per le pornostar, amando in modo esasperato, ed esasperante per quelli a cui tocca ascoltare i miei discorsi dopo il secondo gin tonic, l'amatoriale. In fondo, il fai da te sembra attirarmi anche nella produzione di pornografia! Scherzi (non credo, ma....) a parte, penso che il poter conoscere in modo visivo le espressioni non mediate dell'erotismo della gente comune sia il modo migliore per combattere lo scandaloso normativismo sessuale che conosce la società in questi tempi. Di sesso si parla troppo e male nei mezzi di comunicazione di massa...ormai l'imitazione dei modelli imposti arriva ampiamente sotto le coperte ( o sui cofani delle macchine...o nelle chiese...o nei tribunali...) e alla fine scopri che vengono considerate eccitanti frasi o atti che vedi solo in tele e nei film (di massa). Nulla di veramente bello o animalesco. Internet peró aiuta. Beccatevi questo: www.girlknights.com
Postato da: nanineri a 16:10 | link | commenti |
K dgta
scusate ma io sono per la tradizione....
http://www.thesun.co.uk/article/0,,2-2004590727,00.html
Postato da: nanineri a 14:18 | link | commenti |
Fabri scienziato
La proposta scientifica è interessante. Avremmo bisogno anche della consulenza di grandi esperti del settore, tra cui mi viene subito in mente il nano desaparecido VERGA, sicuramente uno dei più importanti studiosi in materia. Fu lui per esempio che anni fa mi riveló il talento di Veronica Moser. Le performance 'artistiche' di questa pornostar 'estremista' non possono lasciare indifferenti (soprattutto i deboli di stomaco), e in questa sede vorrei spezzare una lancia a suo favore. E' sufficiente dare una rapida occhiata al sito www.veronicamoser.com per cogliere la dedizone, la passione e l'implicita sehnsucht nichilista di questa performer di indiscusso valore artistico-culturale. Bando dunque ai detrattori che condannano la pornografia come strumento di abbruttimento umano e bando ai loro ipocriti giudizi qualunquisti!
Veronica Moser è pura catarsi pornografica, passata attraverso le forche caudine della coprofagia!
da il conte e i 5 nani neri
http://ilconteeinanineri.splinder.com/
mia cara Nanà ,
non ho l'onore di conoscerti personalmente ma il Manetta mi ha già parlato positivamente di te e i tuo interventi critici sul blog dei Nani neri sono molto apprezzati. Vorrei peró chiarire un paio di concetti in riferimento al tuo commento al mio post del 21 dicembre.
1) Il riferimento a Veronica Moser voleva essere una piccola provocazione per stimolare il dialogo sul blog e a quanto pare sono riuscito nell'intento. Come già specificato non sono coprofago e tanto meno questa curiosa pratica feticista mi attrae (o comunque non in riferimento a quel tipo di feticcio, puzzolente e nauseabondo).
2) La pornografia non è per forza il contenitore dei desideri sessuali repressi ma si colloca in uno scenario diverso dal reale. In tutti gli esseri umani esistono fantasie sessuali che non per forza devono o possono concretizzarsi ma che vivono nel sogno (a volte perverso). Non mi sembra che l'universo hardcore ricostruisca uno scenario 'realista', ma anzi vive in una dimensione onirica. A volte regredisce ad un mondo semplificato, simile, a suo modo, a quello mitico-poetico (popolato appunto da essere superdotati, voglie animalesche, cugini nani, obese ecc). Per cui la pornografia è alla fine dei conti un coadiuvante per il sogno sessuale e mi sembra semplicistico e qualunquista affermare che solo le persone sessualmente frustrate ne fanno uso. Allo stesso modo è molto limitante ridurre il sesso alla pura pratica da letto, ahimè i desideri umani sono più articolati. Il rapporto tra pratica e appagamento non è un'equazione matematica perfetta, ma ricca di incognite soggettive e che spesso si collocano al di là del rapporto di coppia. Esistono desideri inespressi che non necessitano esternazione se non mentale. Sognare credo sia una necessità umana e nel passaggio dall'infanzia alla vita adulta mutano gli oggetti dei nostri sogni, ma esiste un filo conduttore fatto di eros e thanatos che accomuna l'attività onirica (a occhi aperti o nel sonno). Un problema diverso sarebbe interrogarsi sul perchè fantasia e creatività (sessuale e non solo) nel mondo contemporaneo necessitano di tali coaudivanti per essere appagate. La mente, addomesticata dalla civiltà , è forse diventata sterile in termini creativi? Probabilmente si, ma non solo. Il problema è che la legge del profitto in continuazione cerca di creare nuovi desideri e noi siamo costretti ad appagarli attraverso il consumo (quando probabilmente con un minimo di sforzo potremmo trovare in noi le forze per essere appagati). I sogni sono diventati merce ed è scontato che la logica capitalista stia cercando di spremere al massimo il desiderio sessuale umano per trarne profitto. Nulla di nuovo sotto il sole insomma e poichè non sono marxista la cosa non mi sconvolge minimamente. L'unico mio timore è l'omologazione a cui potrebbe portare il processo. Perchè omologazione è sinonimo di intolleranza e di scarsa creatività .
3) Passando dall'universale al particolare, in riferimento a quanto detto al punto 2, anche se sono nano, nero e pure napoletano, mia cara Nanà , la mia vita sessuale è attiva (scusate l'arroganza ma altrimenti intorno ai nani si crea una nomea peggiore di quanto già sia) e tra l'altro non sono un pornoamatore incallito (insomma nulla in confronto a grandi maestri quali Verga o il Conte).
4) A volte è persino scorretto collegare direttamente la pornografia con il sesso tradizionalmente concepito, quello reale tra due o più persone. In quanto pratica onanistica la pornografia non è sesso da contatto, bensì privazione di contatto. Altre volte ancora la pornografia non appaga nemmeno mentalmente i desideri sessuali ma risponde al puro piacere dell'insolito o della curiosità (come già enr ha sottolineato nell'ultimo post). La pornografia forse non è da collegarsi a livello del sistema cerebrale tout court, quanto ad una pratica di soddisfazione puramente visuale. Per ragioni biologiche e ataviche motivazioni psicologiche (che non specifico per evitare di dilungarmi troppo) il piacere dell'occhio è strettamente legato al genere maschile e questo spiega il fatto che generalmente le donne siano poco interessate alla pornografia, oltre naturalmente a una questione culturale legata alla logica dei generi sessuali. Al di là della sessualità la pornografia risponde alle fascinazioni dello sguardo su un mondo fatto di puri oggetti e corpi e per questo non sempre e unicamente eccitante, quanto piuttosto un universo curioso e insolito. Questo spiega il proliferare di generi bizzarri e schifosi: pregnant, shitting, grannies, plumper ecc ecc.
5) Dalla pornografia il discorso porta inevitabilmente al problema del desiderio in senso assoluto. Nel nostro sistema tutto è portato all'estremo e viviamo in un perenne stato di sovraeccitazione. Probabilmente come sostengono situazionisti e post-marxisti, il nostro è un mondo contaminato da bisogni indotti esternamente. Ma al di là dell'analisi politico-economica-culturale, è interessante vedere in che modo lo stile di vita abbia mutato i connotati e le strutture del desiderio.Consumismo sfrenato, edonismo e pornografia sembrano spingere in un unica direzione di metamorfosi e sono probabilmente diverse manifestazioni di un unico fenomeno. Se il desiderio tradizionale si articolava in una triplice fase mancanza-appropriazione-appagamento, il desiderio contemporaneo sembra non conoscere sosta, privo della fase di soddisfazione, volontà perenne senza interruzione. Il desiderio è un continuum senza sosta: meccanismo nichilista, utopia imperialista, sesso come pornografia. E' privo di orgasmo ma sempre vicino al punto di rottura.
Postato da: nanineri a 13:51 | link | commenti (2) |
enr è un praticante (di cosa poi non si sa bene..)
Voglio solo sottolineare due cose: condivido appieno il post di fabri e ammetto che il sito segnalato non è molto amatoriale, ma è quantomeno divertente! In secondo luogo devo dire che l'interesse che ho per la pornografia amatoriale (anche se considero le pornostar attrici di grande spessore anche nell'ottica del teatro dell'ultimo secolo, tutto basato sulla fisicità dell'attore...) è qualcosa che solo in modo periferico tocca la mia sessualità . Insomma, sono cose che il più delle volte nemmeno mi eccitano, e forse stimolano soltanto una mia inveterata curiosità dovuta ai vari tabù che conosciamo bene. Forse soddisfano anche tendenze represse che ho ma che evidentemente o non sono così forti o non sono così represse, visto che non ho mai sentito il bisogno di esprimerle nella vita materiale....e quest è un peccato. Cercando di trarre delle conclusioni credo che la pornografia in genere sia degno oggetto di interesse e di studio, modo d'espressione rispondente a curiosità o necessità umane esacerbate da questa società (forse) o, se vogliamo proprio guardarla in malo modo, quantomeno interessante esempio di devianze sessuali (termine crudelmente tecnico che, direi, si commenta da solo...) di gruppi più o meno estesi della società .
....oggi sto veramente cazzeggiando...
p.s. quanto alla pratica, non credo che faccia per me...l'autocoprofagia non è la stessa cosa di quella fatta in due (o tre, o quattro....), ma per ora mi soddisfa...presto su queste pagine anche necrofilia a coprolalia (quella sempre!) ...a manetta!!!
Postato da: nanineri a 10:42 | link | commenti |
martedì, 21 dicembre 2004
Fabri e la pornografia
Cari nani,
a dire il vero non sono un amante della coprofagia e, al di là della perversa curiosità e la stima per la grande Veronica Moser (NB: enr nn credo che Veronica si possa collocare nell'Olimpo delle pornostar ultracelebrate ma appartiene ad una dimensione decisamente più underground), non trovo molto eccitante l'insolita pratica. Il mio post voleva essere ironico-provocatorio: dare voce alle pratiche piu bizzarre e destare il disgusto di qualche perbenista avventore del blog. Devo peró confessare che condivido le preferenze porno-amatoriali di Enr e sono rimasto invece indifferente di fronte alle immagini patinate proposte dal caro K. Sinceramente non trovo nulla di meno arrapante delle modelle siliconate e truccate (in stile Playboy, Penthouse ecc, oppure sul versante più hard dalle grandi pornostar o dalle superproduzioni), non tanto perchè i miei ormoni siano insensibili alla bellezza canonica e standard, ma perchè le produzioni pornografiche troppo curate con protagoniste dai corpi meravigliosi sanno inevitabilmente di falso, irrealizzabile, depurato, machista. Quel tipo di pornografia sembra collocarsi sulla scia perfetta del glamour, vuoto e sterile. Non evoca reazioni nella mia fantasia sessuale, nè nel mio corpo per stimolo riflesso. Sono immagini che impongono modelli e standard. Sono omologanti e omologate.
L'immaginario delle casalinghe affamate, delle studentesse ninfomani, delle perversioni casalinghe senza dubbio sa evocare maggior libertà sessuale ed inoltre è più palpabile e meno virtuale. L'amatoriale è la vera pornografia, intesa come voyeurismo puro, violazione e appropriazione (o almeno illusione di tale appropriazione) dell'intimità altrui. Le produzioni casalinghe sono un cortocircuito di pubblico e privato, una sorta di legalizzazione della sessualità (libera e sfrenata), in cui tutti possiamo essere protagonisti (escluso il Conte) e non una perversione imprigionata in un virtuale e peccaminoso mondo 'altro', a cui noi, comuni mortali e nani, non abbiamo accesso.
Conseguenza positiva di questo processo è che, se la pornografia diventa 'comunista', pop, casalinga, low-fi, fai-da-te ecc ecc, in breve tempo si estinguerà da sola in una sorta di implosione naturale. Allora cesserà di esistere l'onanismo frustrante, la perversione patologica, i pregiudizi sessuali e forse molto ci avremo guadagnato in termini di salute mentale e appagamento sessuale a discapito della psicosi collettiva e del disagio esistenziale.
Per cui come insegna la filosofia hardcore (un altro tipo di hardcore, non fraintendetemi!!): DO IT YOURSELF!!!!
p.s.: enr, ma il sito che hai segnalato non è veramente amatoriale...!!?! o almeno non come lo intendo io. Per la legge del contrappasso e per purificare le vostre menti oscurate dagli inganni della cultura glamour, gustatevi un po di carne putrida e di corpi fatiscenti. http://www.mature.nl/
Come sono decadente!!
Postato da: nanineri a 18:51 | link | commenti (2) |
enrhot
Proposta più che interessante! Devo dire che io non ho passione per le pornostar, amando in modo esasperato, ed esasperante per quelli a cui tocca ascoltare i miei discorsi dopo il secondo gin tonic, l'amatoriale. In fondo, il fai da te sembra attirarmi anche nella produzione di pornografia! Scherzi (non credo, ma....) a parte, penso che il poter conoscere in modo visivo le espressioni non mediate dell'erotismo della gente comune sia il modo migliore per combattere lo scandaloso normativismo sessuale che conosce la società in questi tempi. Di sesso si parla troppo e male nei mezzi di comunicazione di massa...ormai l'imitazione dei modelli imposti arriva ampiamente sotto le coperte ( o sui cofani delle macchine...o nelle chiese...o nei tribunali...) e alla fine scopri che vengono considerate eccitanti frasi o atti che vedi solo in tele e nei film (di massa). Nulla di veramente bello o animalesco. Internet peró aiuta. Beccatevi questo: www.girlknights.com
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K dgta
scusate ma io sono per la tradizione....
http://www.thesun.co.uk/article/0,,2-2004590727,00.html
Postato da: nanineri a 14:18 | link | commenti |
Fabri scienziato
La proposta scientifica è interessante. Avremmo bisogno anche della consulenza di grandi esperti del settore, tra cui mi viene subito in mente il nano desaparecido VERGA, sicuramente uno dei più importanti studiosi in materia. Fu lui per esempio che anni fa mi riveló il talento di Veronica Moser. Le performance 'artistiche' di questa pornostar 'estremista' non possono lasciare indifferenti (soprattutto i deboli di stomaco), e in questa sede vorrei spezzare una lancia a suo favore. E' sufficiente dare una rapida occhiata al sito www.veronicamoser.com per cogliere la dedizone, la passione e l'implicita sehnsucht nichilista di questa performer di indiscusso valore artistico-culturale. Bando dunque ai detrattori che condannano la pornografia come strumento di abbruttimento umano e bando ai loro ipocriti giudizi qualunquisti!
Veronica Moser è pura catarsi pornografica, passata attraverso le forche caudine della coprofagia!
da il conte e i 5 nani neri
http://ilconteeinanineri.splinder.com/