[OT?] Tutti sapranno che sono un cane.
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[OT?] Tutti sapranno che sono un cane.
Anonimato in Internet
Tutti sapranno che sono un cane!
Un chip, usato oggi solo nel settore business, permetterà l'identificazione del navigatore. Dall'anno prossimo su tutti i computer
STATI UNITI - Ci siamo: la fine dell'anonimato su internet è alle porte, come anticipa un articolo di Msnbc . Una delle virtù della comunicazione online, consistente nell'eliminazione di tutti gli elementi di contesto, è seriamente minacciata. E tutto grazie a un chip il cui nickname è TPM, che sta per Trusted Platform Module, e che per il momento è conosciuto solo negli ambienti aziendali. Sono già 20 milioni i computer sparsi per il mondo dotati di questo marchio identificativo che rischia di segnare un'altra tappa verso la fine dello spirito libero che contraddistinse l'internet della prima ora. Il sistema farà si che i siti intercettati leggano l'identità di chi li visita e dal prossimo anno sarà esteso ai computer dei consumatori.
COME FUNZIONA - Creato da una coalizione di un migliaio di aziende del software e dell'hardware, tra cui AMD, Hewlett Packard, Ibm, Microsoft e Sun, il sistema prevede che a ogni Pc, prima di uscire dalla fabbrica, venga assegnata tramite un chip un'identità permanente. Il possessore dovrà presentarsi al computer ogni qualvolta lo accenda, digitando un codice Pin o tramite l'impronta digitale, e un software apposito vigilerà sulla possibilità di aggirare il marchingegno.
SCENARI FUTURI - L'ipotesi che il TPM possa diffondersi e valicare gli ambienti corporate è inquietante. Come non pensare alla celebre vignetta apparsa nel 1993 sulla rivista New Yorker: un piccolo cane siede davanti a un Pc e dice a un suo cospecifico: «su internet nessuno sa che sei un cane». In seguito la didascalia subì molte varianti: un coniglio, un Dio, una zucca vuota. Fino ad arrivare a un'altra celebre vignetta, comparsa sul sito della Carnegie Mellon University pochi anni dopo. La didascalia diceva con triste lungimiranza: «Benvenuto utente canino numero 39... bastardo, nero, amante dei peperoni... stiamo aggiornando il vostro profilo».
---
Chiedo agli esperti del settore: oltre alla tracciabilità dell'utente che permetterà di costituire un "utile" profilo del consumatore, questo non crea problemi in funzione P2P?
C'è poi la questione, per così dire, etica: personalmente non ne posso più di controlli (telefono, cartadi credito, codice fiscale, ecc.).
Tutti sapranno che sono un cane!
Un chip, usato oggi solo nel settore business, permetterà l'identificazione del navigatore. Dall'anno prossimo su tutti i computer
STATI UNITI - Ci siamo: la fine dell'anonimato su internet è alle porte, come anticipa un articolo di Msnbc . Una delle virtù della comunicazione online, consistente nell'eliminazione di tutti gli elementi di contesto, è seriamente minacciata. E tutto grazie a un chip il cui nickname è TPM, che sta per Trusted Platform Module, e che per il momento è conosciuto solo negli ambienti aziendali. Sono già 20 milioni i computer sparsi per il mondo dotati di questo marchio identificativo che rischia di segnare un'altra tappa verso la fine dello spirito libero che contraddistinse l'internet della prima ora. Il sistema farà si che i siti intercettati leggano l'identità di chi li visita e dal prossimo anno sarà esteso ai computer dei consumatori.
COME FUNZIONA - Creato da una coalizione di un migliaio di aziende del software e dell'hardware, tra cui AMD, Hewlett Packard, Ibm, Microsoft e Sun, il sistema prevede che a ogni Pc, prima di uscire dalla fabbrica, venga assegnata tramite un chip un'identità permanente. Il possessore dovrà presentarsi al computer ogni qualvolta lo accenda, digitando un codice Pin o tramite l'impronta digitale, e un software apposito vigilerà sulla possibilità di aggirare il marchingegno.
SCENARI FUTURI - L'ipotesi che il TPM possa diffondersi e valicare gli ambienti corporate è inquietante. Come non pensare alla celebre vignetta apparsa nel 1993 sulla rivista New Yorker: un piccolo cane siede davanti a un Pc e dice a un suo cospecifico: «su internet nessuno sa che sei un cane». In seguito la didascalia subì molte varianti: un coniglio, un Dio, una zucca vuota. Fino ad arrivare a un'altra celebre vignetta, comparsa sul sito della Carnegie Mellon University pochi anni dopo. La didascalia diceva con triste lungimiranza: «Benvenuto utente canino numero 39... bastardo, nero, amante dei peperoni... stiamo aggiornando il vostro profilo».
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C'è poi la questione, per così dire, etica: personalmente non ne posso più di controlli (telefono, cartadi credito, codice fiscale, ecc.).
- Aquariusbros
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E' un po' diverso.Aquariusbros ha scritto:.......guarda che l'anonimato su internet non esiste già ora...
ogni volta che accedi ad un sito, c'è un log che contiene il tuo IP.
A meno che tu ti mascheri molto bene..ma anche in quel caso sei identificabile da uno bravo...
Ora si puó scoprire chi è un utente, ma sono richieste particolari motivazioni.
Io traccio un ip, e so approsimativamente la zona di chiamata e chi è che offre questo servizio. Poi nei casi di pedofilia, ad esempio, posso richiedere alla società a chi era assegnato quell'ip in quel momento. Fatto questo non ho ancora la certezza di chi sia, perchè potrebbe usare una rete aziendale o universitaria o essersi collegato da un internet point.
Mentre in quello che ha esposto nico, ogni azienda potrà sapere chi sei, e utilizzare questi informazioni per scopi commerciali (per questo è nato).
Se ora l'anonimato di un utente è pari a 8 dopo sarà pari a 0.
Molto lontano da essere la stessa cosa

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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Se tu riesci dal mio ip a dirmi come mi chiamo ti offro una birra o una troia, come preferisciAquariusbros ha scritto:bellavista ha scritto:
Io traccio un ip, e so approsimativamente la zona di chiamata e chi è che offre questo servizio.
Ne sei così sicuro ?
Io no...c'è trace e trace..

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Io l' ho visto fare ad un webmaster tedesco, il mitico "Turbo444" (chi se lo ricorda?). L' 11 settembre 2001 proibì di postare sul suo forum hard qualsiasi video porno per rispetto alle vittime delle Twin Towers; ma un tizio inizió a postare insulti e a denigrare i morti nell' attacco, e "turbo", nel giro di 1 minuto, pubblicó sul forum nome-cognome-indirizzo-n° di telefono del provocatore, con tanto di minacce alla sua persona.bellavista ha scritto:Se tu riesci dal mio ip a dirmi come mi chiamo ti offro una birra o una troia, come preferisci
Il flamer era un californiano che si affrettó a scusarsi e a rimangiarsi tutto. Chiedo ad acquarius: come cazzo ha fatto? La cosa mi impressionó molto.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Ciao Drugà , la cosa non è difficile se si hanno i contatti giusti.Drogato_ di_porno ha scritto:Io l' ho visto fare ad un webmaster tedesco, il mitico "Turbo444" (chi se lo ricorda?). L' 11 settembre 2001 proibì di postare sul suo forum hard qualsiasi video porno per rispetto alle vittime delle Twin Towers; ma un tizio inizió a postare insulti e a denigrare i morti nell' attacco, e "turbo", nel giro di 1 minuto, pubblicó sul forum nome-cognome-indirizzo-n° di telefono del provocatore, con tanto di minacce alla sua persona.bellavista ha scritto:Se tu riesci dal mio ip a dirmi come mi chiamo ti offro una birra o una troia, come preferisci
Il flamer era un californiano che si affrettó a scusarsi e a rimangiarsi tutto. Chiedo ad acquarius: come cazzo ha fatto? La cosa mi impressionó molto.
Come ho detto fastweb, per dirne una, ti puó dire all'istante a quale suo cliente è collegato un ip. Il fatto è che non te lo "dovrebbe" dire a meno che tu non sia la polizia che indaga.
Ma se io ho un amico in fast web, gli faccio un colpo di telefono e gli dico: dimmi il nome di questo stronzo. E lui me lo dice, anche se ovviamente "non dovrebbe".

Poi c'è il sistema più hackeroso di entrare nei server della compagnia e bla bla bla... ma io credo che l'ipotesi più semplice sia quasi sempre quella vera, un colpo di telefono all'amico e via

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Secondo te cosa preferisco?bellavista ha scritto: Se tu riesci dal mio ip a dirmi come mi chiamo ti offro una birra o una troia, come preferisci



Non riesco a dirtelo così dai post...dovrei trovare un exploit per il forum phpBB (ce ne sono tanti..), leggere il tuo IP (che gli amministratori vedono) facendo un *cat sul server con privilegi da admin (ammesso..che tu posti senza essere dietro proxy..)...bla bla..comunque una volta in mano l'IP..non è difficililissimo arrivare ai dettagli, come stato successivamente detto..
- bellavista
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Qui ci sono gli anti-troie che preferirebbero la birraAquariusbros ha scritto:Secondo te cosa preferisco?bellavista ha scritto: Se tu riesci dal mio ip a dirmi come mi chiamo ti offro una birra o una troia, come preferisci![]()
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Non riesco a dirtelo così dai post...dovrei trovare un exploit per il forum phpBB (ce ne sono tanti..), leggere il tuo IP (che gli amministratori vedono) facendo un *cat sul server con privilegi da admin (ammesso..che tu posti senza essere dietro proxy..)...bla bla..comunque una volta in mano l'IP..non è difficililissimo arrivare ai dettagli, come stato successivamente detto..

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