mughini contro la porno tax
Inviato: 23/12/2005, 16:37
Sul Foglio di oggi scrive Mughini:
Il porno, lui sì che è di sinistra. In questi giorni tra Natale e fine anno, quando un po’ si rilassano i tempi della vita civile, certo guarderó qualcuno dei video porno che tengo in mostra in una delle stanze di casa mia. Ce n’è di buoni ma anche di ottimi, sempre mettono in movimento la fantasia, sono particolarmente adatti ad essere delibati in coppia. Adesso verranno ulteriormente tassati, i soldi da qualche parte li devi pur prendere. Non vorrei peró che questa sovrattassazione apparisse come la punizione di un’attività di serie b e mentre è serie a tutto il resto: le feste dove le starlettine vanno vestite da baldracche, le infinite foto pubblicitarie in cui la modella schiude le labbra da quanto la fa ardere il pensiero di una fellatio come dio comanda, quelle labbra e quei seni stracolmi di silicone portati da dame che straparlano dell’emancipazione femminile, il guardonismo di massa di chi sbircia ogni riposto angolino dell’Isola dei famosi pur di catturare un centimetro scoperto di inguine o di gluteo femminile.
A guardare le cose nella sostanza non è che ci sia più pornografia nei film in cui la biondissima Silvia Saint non nega e non si nega nulla rispetto a quelli in cui attori come Massimo Boldi e Christian De Sica danno e fanno il loro peggio. E con tutto questo, evviva la bellezza femminile che più discinta è meglio è. Solo che la bellezza femminile esibita nella pornografia è più di sinistra, perchè paga più tasse.
Il porno, lui sì che è di sinistra. In questi giorni tra Natale e fine anno, quando un po’ si rilassano i tempi della vita civile, certo guarderó qualcuno dei video porno che tengo in mostra in una delle stanze di casa mia. Ce n’è di buoni ma anche di ottimi, sempre mettono in movimento la fantasia, sono particolarmente adatti ad essere delibati in coppia. Adesso verranno ulteriormente tassati, i soldi da qualche parte li devi pur prendere. Non vorrei peró che questa sovrattassazione apparisse come la punizione di un’attività di serie b e mentre è serie a tutto il resto: le feste dove le starlettine vanno vestite da baldracche, le infinite foto pubblicitarie in cui la modella schiude le labbra da quanto la fa ardere il pensiero di una fellatio come dio comanda, quelle labbra e quei seni stracolmi di silicone portati da dame che straparlano dell’emancipazione femminile, il guardonismo di massa di chi sbircia ogni riposto angolino dell’Isola dei famosi pur di catturare un centimetro scoperto di inguine o di gluteo femminile.
A guardare le cose nella sostanza non è che ci sia più pornografia nei film in cui la biondissima Silvia Saint non nega e non si nega nulla rispetto a quelli in cui attori come Massimo Boldi e Christian De Sica danno e fanno il loro peggio. E con tutto questo, evviva la bellezza femminile che più discinta è meglio è. Solo che la bellezza femminile esibita nella pornografia è più di sinistra, perchè paga più tasse.