Faticare nel web a luci rosse.....

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dostum
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Faticare nel web a luci rosse.....

#1 Messaggio da dostum »

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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Federico Botticelli
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#2 Messaggio da Federico Botticelli »

Professione porno attrice, Jessica Gayle si confessa

La sveglia, il trucco e le riprese. Jessica Gayle racconta una tipica giornata di lavoro di una porno attrice

Sveglia di buon’ora, una colazione nutriente e di corsa sul set. Da tre a otto ore di lavoro, tra truccatrici e cameramen, e poi di nuovo a casa. La tipica giornata di lavoro di una porno attrice è molto intesa.

Jessica Gayle, 26 anni, affermata porno star italiana, ci racconta, la sua professione. La cura del corpo, le precauzioni contro le malattie, le prestazioni sul set e il difficile rapporto con la propria famiglia. Ne esce il ritratto di una professione con ritmi, impegni e sacrifici che sorprenderanno chi pensa sia solo mugolii e improvvisazione.

Abbiamo già  visto come le case produttrici di pornografia mettano in campo vere e proprie strategie di marketing e come l’attenzione alla gestione economica sia del tutto simile a quella di qualsiasi altra azienda (vedi Porno, le luci rosse fanno i conti con il mercato).

Se è vero che il porno è diventato di massa (vedi Pietro Adamo, Porno di massa: dalla clandestinità  a bene di consumo), è altrettanto vero che, dietro al suo successo si cela non solo un cambiamento della moralità  pubblica, ma anche una costante professionalizzazione di una moltitudine di addetti ai lavori.

Signora Gayle, come si diventa una porno attrice?
“Basta essere generose, spontanee, esibizioniste, carine e avere la possibilità  di contattare qualche casa di produzione per poter fare un provino (pagato naturalmente).”

E lei come ci è arrivata? Ci racconta la sua esperienza?
“Stavo con Francesco Malcom, un porno attore molto conosciuto sia in Italia sia all'estero. La mia voglia di provare l'esperienza del film era tanta. Allora gli ho chiesto di aiutarmi. Dopo avermi portata sul set di produzioni diverse, ho fatto la scelta e mi sono decisa a fare il grande passo.”

L’inizio è stato imbarazzante o entusiasmante?
Ricordo ancora il mio primo film "Divina" con la fantastica Zara Whites che tra l’altro fu il suo ultimo film. Era gennaio e faceva un freddo cane. Dall'emozione mi era venuta la febbre a 39, ma volevo fare il film. Grazie alla mia determinazione sono riuscita comunque a lavorare. àˆ stata un'esperienza bellissima, avevo l'adrenalina al massimo. Purtroppo una sensazione che non ho più provato.”

In questi ultimi anni, in generale, la condizione del lavoro in Italia non è migliorata . Euro e crisi economica hanno pesato parecchio sulle spalle dei lavoratori. Anche nel vostro settore è peggiorata?
“Dappertutto c'e' crisi dopo questo maledetto euro. Il settore della pornografia, peró, forse ne risente di più, perchè un dvd o una cassetta porno non sono beni primari. Nemmeno prima lo erano, ma a fine mese qualche soldino rimaneva per poter acquistare qualche film hard. Adesso si arriva a fine mese tirando la cinghia!
Quando esco di casa mi guardo in giro e vedo tutti i parcheggi a pagamento. Chi lavora in una zona di parcheggi a pagamento spende 8 euro al giorno, in una settimana sono 40 euro e sono veramente tanti. Con 40 euro al mese si potrebbero comperare tante cose ed eventualmente, perchè no, anche un dvd o una cassetta porno...“

Da dove provengono i suoi maggiori guadagni? Dai film, oppure dai live show?
“A fine mese ci arrivo con i soldi degli spettacoli nei locali notturni. Sono una delle poche attrici che chiede parecchio al giorno per un film e, di conseguenza, lavoro molto poco. Peró lavoro per le più importanti produzioni. Insomma, quelle che si possono permettere di spendere grosse cifre.”

Un tema caldo in Italia sono le pensioni. Nell’industria della pornografia, un attore come tutela il dopo carriera? Esistono dei fondi di assistenza per la categoria?
“Io ho una mia assicurazione personale a fondo pensionistico. àˆ l'unico modo per poter avere qualcosa di concreto, un giorno”

C’è un pericolo disoccupazione nel vostro settore?
“Pericolo di disoccupazione no, ma quando un'attrice diventa un po’ anzianotta lavora meno. E' normale, ci sono le ragazze di 18 anni molto più fresche e pronte a tutto pur di fare strada.”

Se la carriera di un impiegato dura, forse, tutta la vita, quanto dura, in media, la carriera di una porno attrice?
“Non c'è un termine stabilito, ci sono film dove troviamo anche le settantenni. Una vera porno attrice deve sapere quando è il momento di smettere senza doversi ridicolizzare davanti al mondo intero.”

Le sue colleghe che hanno già  smesso come attrici, cosa fanno ora? Restano nel settore? Quali sono in genere gli sbocchi a carriera d’attrice finita?
"Alcune mie colleghe oggi fanno le mamme, alcune fanno ancora spettacoli e altre gestiscono locali notturni.
A fine carriera spero di aprire un locale notturno e di continuare, anche se indirettamente, la mia professione. Ormai mi ritengo un pipistrello.”

Ci racconta come si svolge una sua tipica giornata di lavoro? E’ la classica giornata lavorativa di 8 ore?
“Premetto che tutte le mie giornate lavorative non sono mai uguali, non lavoro tutti i giorni, ma, di solito, il fine settimana con gli show nei locali notturni e ogni tanto (normalmente nei giorni i feriali) faccio film hard.
Il mio lavoro nell'hard non dura certo 8 ore giornaliere come un impiegato o un operaio (anche se con alcuni registi è successo). A volte una mia giornata lavorativa si puó concludere in 3 ore (compresa l'acconciatura e il trucco), ma è molto raro.
La classica giornata di lavoro per me si svolge così : la mattina mi sveglio, faccio una doccia e cerco di pulirmi, anche internamente, con prodotti specifici venduti in farmacia. Colazione e sono pronta per andare nel luogo dove si svolgerà  il film.
Appena arrivo la truccatrice e il parrucchiere mi sequestrano per circa un'ora. Alla fine del trattamento viso e capelli c'e' il dramma dell'abito. Non so mai quale lingerie mettere e di conseguenza anche il vestito da abbinare all'intimo. Quando finalmente decido l'abbigliamento (sempre sotto consiglio di qualcuno) vado sul set e trovo gia tutti che mi aspettano: cameraman, regista, direttore della fotografia e attori (spesso già  “pronti”).”

Una volta sul set cosa fa?
“Una volta che siamo tutti pronti il regista decide come posizionarci, perfeziona le luci e la telecamera, dopodichè dice "Azione".
Di solito la prima posizione è un blow job, dopo c'e' una piccola pausa per poter cambiare la posizione, le luci ecc...
La stessa cosa vale per tutte le altre posizioni che mediamente sono tra 5, 6 o 7 in una scena completa... “

E poi... ?
“L'ultima posizione è quella più importante. Noi la chiamiamo "La Venuta". Spesso devo rimanere immobile. Se è nel viso, guai a sbattere gli occhi, fare la faccia schifata o pulirsi subito. Bisogna aspettare che, dopo la ripresa della telecamera, facciano anche le foto!
Questa e' la mia tipica giornata di lavoro!”

Nel lavoro d’ufficio spesso si sente parlare di mobbing . Lei non ha mai subito delle vessazioni?
“Oddio, fortunatamente non è mai capitato nulla di tutto ció, nè a me nè ad altri attori nell'ambito dell'hard.”

Conciliare famiglia e lavoro non è semplice. In particolare per le donne quando affrontano una maternità . Lei è riuscita a farlo?
“Per me è stato molto difficile, mi sono dovuta fermare per 2 anni ed è stato esasperante ricominciare da dove avevo lasciato. Erano subentrate nuove attrici e, quindi, nessuno si ricordava più di me.
Ho dovuto cominciare tutto daccapo: tanti pensavano che io non avrei più fatto un film!
Appena ho iniziato di nuovo con i film, sono nati altri problemi familiari. I miei genitori si sono separati e mio padre ha avuto una grave forma di depressione tanto da farmi fermare per un'altro periodo di 6 mesi."

Quanto è importante la famiglia per lei?
"Chi mi conosce sa che mi spacco in quattro per la famiglia. Ho un fratello di 14 anni che, per me, è come se fosse un secondo figlio. Non va molto bene a scuola e i professori mi chiamano in continuazione.
Mia figlia ha 2 anni e, come tutti i bambini, ha bisogno della mamma. Io sto con lei più tempo possibile, ma non è mai abbastanza. Ogni volta che parto spero sempre che sia l'ultima volta. Quando torno piango e ringrazio il mio angelo custode perchè mi ha riportato a casa. Io amo il mio lavoro, ma non quanto la mia famiglia. Peró sono sicura che quando non lavoreró più invecchieró di 20 anni perchè, per me, il lavoro è vita.”

Quanto tempo dispone per stare con sua figlia? Crede di essere più fortunata di un’impiegata, costretta a rimanere al lavoro, nella migliore delle ipotesi, otto ore al giorno?
“Ci sono i mesi che lavoro di più e quelli che lavoro di meno. Quindi il tempo da dedicare a mia figlia è variabile, ma cerco di starle vicina il più possibile.”

Esistono organizzazioni sindacali o di categoria che tutelano i vostri interessi di lavoratori?
“Non credo proprio. Noi siamo liberi professionisti e non operai.”

In tema di sicurezza, nel vostro settore siete tutelati? Pensando al vostro lavoro vengono in mente malattie a trasmissione sessuale. Come fate a proteggervi? Esistono assicurazioni che coprono da questi rischi?
“Quando ci presentiamo sul set mostriamo al regista e agli attori il test Hiv e epatite.
Non sono sicuri al 100% perchè uno di noi potrebbe avere avuto un rapporto occasionale senza precauzioni 10 minuti prima di venire sul set e, quindi, avere contratto qualche malattia. Ma questo vale per chiunque.
Io ho delle amiche prostitute che mi dicono di avere conosciuto uomini che, per cifre più alte di quelle consuete, vorrebbero fare sesso senza preservativo, magari poi vanno a infettare la moglie.
Ogni lavoro ha un suo rischio, noi abbiamo il rischio delle malattie virali.”

Mi dica cosa le piace di più del suo lavoro e cosa le piace di meno.
“Mi piace quando un uomo mi desidera sul set, mi appaga molto questa cosa. Non amo, invece, quando mi fanno un mascherone di trucco, a quel punto non mi sento più io.”

Il suo corpo è assicurato?
“No ma dovrei farlo, forse furto e... incendio! (sorride, ndr)

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cicciofeticcio
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#3 Messaggio da cicciofeticcio »

Federico Botticelli ha scritto:Abbiamo già  visto come le case produttrici di pornografia mettano in campo vere e proprie strategie di marketing

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non indovinerete mai di chi sono le mutandine nel mio avatar...
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dostum
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#4 Messaggio da dostum »

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Romeo
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#5 Messaggio da Romeo »

Bella questa intervista di Jessica.
Brava !!
Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)

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