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( OT) é morto luca coscioni

Inviato: 20/02/2006, 13:47
da janis
Io sono sempre fuori topic mi sa...e ai più non interesserà  nemmeno ma...

Era malato dal 1995 di sclerosi laterale amiotrofica
La sua battaglia per la liberalizzazione della ricerca
Radicali, è morto Luca Coscioni
lottó per le staminali libere


Luca Coscioni ed Emma Bonino
ROMA - Luca Coscioni, leader dell'Associazione che porta il suo nome e presidente di Radicali italiani, è morto. L'annuncio è stato dato da Marco Pannella a Radio Radicale. Coscioni era affetto da quasi dieci anni da sclerosi laterale amiotrofica e ha combattuto una lunga battaglia sulla bioetica, per la liberalizzazione della ricerca sulle staminali.

Coscioni era nato il 16 luglio 1967 a Orvieto. Nel 1995, anno in cui viene eletto consigliere comunale, si ammala di sclerosi laterale amiotrofica. Una malattia che lo costringe alle dimissioni. Scrive nel suo diario: "Mi sono ammalato ed è come se fossi morto. Il deserto è entrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbia e credevo che il mio viaggio fosse finito".

Nell'aprile 2000 si candida nella Lista Bonino alle elezioni regionali in Umbria. Nel mese di agosto del 2000 i Radicali lanciano le prime elezioni on-line per eleggere 25 nuovi membri del Comitato di Coordinamento dei radicali. Coscioni viene eletto e promuove una campagna contro il proibizionismo sulla ricerca scientifica. A dicembre dello stesso anno viene eletto nel comitato e nel mese di febbraio del 2001 interviene per la prima volta con il suo sintetizzatore vocale vocale durante i lavori del Comitato a Chianciano.

Il 13 febbraio 2001 Coscioni interviene al Parlamento europeo davanti alla commissione sulla genetica umana. Parole che colpiscono i commissari e risollevano il dibattito europeo sulla clonazione terapeutica e l'utilizzo delle cellule staminali degli embrioni soprannumerari.

In occasione delle ultime elezioni politiche Coscioni è capolista delle liste Emma Bonino nel proporzionale. Non viene eletto nonostante un appello firmato da 50 premi Nobel di tutto il mondo. Nel frattempo il comitato dei radicali lo elegge all'unanimità  presidente.

Il 20 settembre del 2002 viene fondata l'associazione Luca Coscioni per la libertà  di ricerca scientifica con "lo scopo di promuovere la libertà  di cura e di ricerca scientifica, l'assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani, civili e politici delle persone malate e disabili".

La sua fiducia nella ricerca lo aveva spinto a partecipare, a Torino, ad una sperimentazione con cellule staminali adulte, ma senza esito positivo. L'intervento avvenne il 20 maggio del 2002 all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino, un test sperimentale che era consistito nel somministrare circa 150 milioni di cellule staminali mesenchimali che erano state prelevate precedentemente dal suo stesso midollo osseo.

(20 febbraio 2006)



SQUIRTO, E ORA COME FACCIAMO? :-?

Inviato: 20/02/2006, 13:52
da Squirto
l'avevo già  segnalato nel mega-topic sul referendum

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janis, io sono iscritto all'associazione che porta il suo nome.

che possiamo fare? continuare a batterci per la libertà  della ricerca scientifica, ecco cosa possiamo fare

Inviato: 20/02/2006, 13:57
da Federico Botticelli
"Luca, un leader ucciso
dall'oligarchia di questo paese"


Il commosso ricordo del leader radicale Marco Pannella
Bertinotti: "Dobbiamo essergli grati". Bondi: "Un protagonista"


ROMA - "Mezz'ora fa si è spento Luca". Queste le parole usate da Marco Pannella, in diretta a Radio Radicale, per annunciare la morte di Luca Coscioni. "Gli è mancata la possibilità  di respirare, è accaduto quel che si poteva prevedere", ha aggiunto Pannella. "Volevo solo dirlo. Luca era un leader perchè era in prima linea. In qualche misura è naturale quello che è accaduto. Luca è caduto, era in prima linea, e direi che è stato ammazzato anche dalla qualità  di questo paese, della sua oligarchia, che lo corrompe e lo distrugge".

Luciano Violante (ds). "A me Luca Coscioni ha dato l'impressione di un uomo con un'enorme passione civile, che con la sua testimonianza ha posto un problema grande alla politica, quello cioè di rispondere al bisogno di non elevare barriere di tipo ideologico ed oscurantista al cammino della scienza. E' una domanda che è stata inevasa e che ci carica di responsabilità  rispetto al futuro".

Fausto Bertinotti (Rifondazione). "Tutta la politica gli deve gratitudine. Luca Coscioni ha inventato, con voi, forme di partecipazione sconosciute":

Sandro Bondi (Forza Italia). "Luca Coscioni è stato un protagonista di molte e importanti battaglie civili, da lui combattute testimoniando nella sua condizione di grave sofferenza fisica un coraggio e una dignità  ricca di significati morali".

Bobo Craxi (socialisti). "Coscioni è stato un raro esempio di impegno civile e di volontà  sovraumana nella lotta per l'affermazione del diritto alla ricerca scientifica nel nostro paese".


I giovani dell'Udc. "Uno straordinario esempio per i giovani impegnati in politica. Un giovane, che pur limitato da una malattia invalidante è riuscito a fare tanto per sè e per gli altri. Politicamente quasi mai condividevamo le stesse idee, ma abbiamo sempre apprezzato la sua passione, il suo impegno e la sua grande forza di volontà ".

tratto da Repubblica.it

Inviato: 20/02/2006, 14:10
da Pieffe
La faccia come il c... di Bondi e dei giovani dell'Udc è straordinaria. Adesso ci manca solo l'elogio post mortem di Ruini :bleh:

Inviato: 20/02/2006, 14:31
da radek66
Pieffe ha scritto:La faccia come il c... di Bondi e dei giovani dell'Udc è straordinaria. Adesso ci manca solo l'elogio post mortem di Ruini :bleh:
:( :( :( :(
Ho fatto la tua stessa identica considerazione, ma ho taciuto unicamente per rispetto verso la persona che è morta...
:blankstare: :blankstare: :blankstare: :blankstare:

Inviato: 20/02/2006, 15:49
da cimmeno
Pieffe ha scritto:La faccia come il c... di Bondi e dei giovani dell'Udc è straordinaria. Adesso ci manca solo l'elogio post mortem di Ruini :bleh:

sono frasi di circostanza, magari dette davanti a giornalisti che ti chiedono una dichiarazione sul decesso. dato che non dire nulla sembra brutto e parlarne male è di cattivo gusto , si tirano fuori frasi di circostanza.
meglio avrebbero fatto a non dire nulla.

comunque


r.i.p

Inviato: 20/02/2006, 18:16
da Ortheus
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Ciao Luca.

Inviato: 20/02/2006, 21:56
da nik978
ora puó correre felice.

sapendo che ha lasciato comunque un segno e ha fatto molto da vivo.......

un saluto.
buon viaggio...

Inviato: 20/02/2006, 22:42
da tettonemaniaco
Io non ho votato ai referendum. Una scelta che ho fatto, in compagnia di una nutrita schiera di esponenti della militanza e della cultura liberale e libertaria, proprio per difendere la libertà  dell'uomo contro l'invadenza della tecnoscienza. Non ho obbedito a Ruino o ad altri, che per altro hanno il diritto di dire quello che credono. Esattamente come ha fatto (riposi in pace) Luca Coscioni.
Bisogna essere grati a Luca per il suo impegno e per la sua testimoninza di tenacia, anche se se ne condivide le idee.
Credo che Bondi ed i giovani Udc abbiano voluto - e non è certo bello che qui si invochi la censura - esprimere questo giudizio.
Non si puó dimenticare che è stato, in un certo senso reificato, dalla e nella ideologia radicale trasformato in un simbolo astratto. Panella riesce ad essere terribilmente astratto quanto si picca di essere concreto.

Inviato: 20/02/2006, 22:46
da Squirto
tettonemaniaco ha scritto:Non si puó dimenticare che è stato, in un certo senso reificato, dalla e nella ideologia radicale trasformato in un simbolo astratto. Panella riesce ad essere terribilmente astratto quanto si picca di essere concreto.
ti ricordo che aveva scelto lui di entrare nei radicali, e di candidarsi con il partito radicale. (prima di aprire la bocca - o far correre le mani sulla tastiera - bisognerebbe almeno pensare un po' )

Inviato: 20/02/2006, 22:50
da tettonemaniaco
Che lui lo abbia scelto non significa che il partito (e su come funzionano i partiti, ti assicuro, molto so) abbia creato, partendo da questa scelta, meccanismi anche mediatici che si rivelavano reali strumentalizzazioni.
L'ideologia fa brutti scherzi e molte vittime, con i propri "guardiani" sempre convinti di agire per il bene dell'umanità .

Inviato: 20/02/2006, 22:54
da Squirto
ci sono state "strumentalizzazioni", scrivi tu... stai dicendo che i radicali 'usavano' luca e lui non se ne accorgeva?

luca condivideva ogni battaglia dei radicali, e sulla libertà  di ricerca la pensava in totale accordo con i radicali.

per favore, smettetela di infangare la memoria di un uomo onesto facendo finta di ricordarlo. da parte vostra sarebbe meglio il silenzio

Inviato: 21/02/2006, 0:36
da Husker_Du
R.I.P.

Inviato: 21/02/2006, 0:39
da Dede
Io lavoro in un Reparto di Neurologia....la SLA è una malattia terribile che non augurerei neanche al mio peggior nemico.

Luca l'ha combattuta con estrema dignità  e forza sia nel corpo che nello spirito che nei pensieri.

Luca, SEI STATO UN GRANDE E GRAZIE PER TUTTE LE BATTAGLIE CHE HAI INTRAPRESO ! Tutti ti dobbiamo VERAMENTE qualcosa.....

Inviato: 21/02/2006, 13:42
da Squirto
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Già  nel 2001 la sua candidatura fu sostenuta da 50 premi Nobel e centinaia di scienziati. Alla fine erano 2.400 ad aver aderito all’associazione che porta il suo nome, da Dulbecco a Veronesi. Con Saramago, Nobel per la letteratura, comunista, erano diventati amici; il libro di Coscioni, «Il maratoneta», porta la sua prefazione. Uomini di scienza e di lettere avevano considerato il suo impegno politico come una speranza. Ma la politica, quella vera, l’aveva respinto, con autentico spirito bipartisan. «Due anni fa il centrodestra non lo volle nel comitato di bioetica - ricorda Daniele Capezzone -. Ufficialmente per mancanza di requisiti scientifici, anche se Luca era un precocissimo docente universitario, economia ambientale a Viterbo. In realtà  per le sue posizioni eterodosse. E l’anno scorso la trattativa con il centrosinistra per le regionali fu fermata dal veto sul nome della nostra lista, Radicali-Luca Coscioni. Evocava troppo direttamente il referendum».

Per il Vaticano lui non aveva invettive. Semmai, humour: «Non posso aspettare che i prossimi papi ci chiedano scusa». Sugli avversari coniava giochi di parole, li chiamava Bindibondi, dalla crasi tra la pasionaria Rosy e il devoto Sandro. Si batteva per l’abolizione della legge 40, in particolare le norme che vietano la ricerca sulle migliaia di embrioni destinati a non uscire mai dai congelatori, se non per essere gettati via. Lo spiegava con pazienza, senza sprecare le parole che gli costavano energia e tempo: «Le cellule staminali, ricavate da embrioni ai primi stadi di sviluppo, possono essere usate per riparare organi o tessuti danneggiati. Potrebbero curare malattie come l’infarto, il diabete, il Parkinson, l’Alzheimer, le lesioni del midollo spinale, la sclerosi laterale amiotrofica». La sua la metteva per ultima. Molti cattolici si schierarono dalla sua parte. Altri contro. «Non posso credere che soffrano per l’embrione. La sofferenza, la compassione per gli altri sono legati a sentimenti, idee, emozioni che si incrociano nel mondo delle persone, non in cellule osservate al microscopio».

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... ullo.shtml


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In audio, Luca Coscioni parla di eutanasia e diritto a morire:

http://mediacenter.corriere.it/MediaCen ... 03ba99c53b

http://mediacenter.corriere.it/MediaCen ... 03ba99c53b