le prostitute cinesi-prima esperienza

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1471 Messaggio da dostum »

Pescala



Prostituzione, il centro massaggi è una casa d'appuntamenti: arrestata coppia cinese a Pescara

Operazione della polizia, sequestrato un centro massaggi in centro città. Clienti filmati e ascoltati come testimoni. L'indagine parte da una moglie tradita che ingaggia un investigatore privato. E PESCARA. Come copertura usavano un centro massaggi dove in realtà venivano praticate prestazioni sessuali a pagamento. Per trovare i clienti pubblicavano annunci on line o sui giornali locali, usando immagini di avvenenti ragazze seminude che offrivano “massaggi”. La squadra mobile ha arrestato una coppia di cinesi accusati di sfruttamento della prostituzione e ha sequestrato un centro massaggi nel centro di Pescara. Ricostruito un giro d’affari di almeno 20.000 euro al mese in un'inchiesta che ha evidenziato come il mercato del sesso “low cost” sia in mano ai cinesi. Decisiva la denuncia di una moglie tradita che ha ingaggiato un investigatore privato e poi inviato tutto ciò che aveva scoperto alla polizia.

Il giro di sfruttamento della prostituzione è stato scoperto dagli agenti coordinati da Pierfrancesco Muriana al termine di un’indagine durata quasi un anno. Un’indagine fatta di appostamenti, intercettazioni telefoniche e testimonianze dei numerosi clienti che frequentavano il centro. Gli uomini, ascoltati come testimoni, sono state anche ripresi dalle telecamere della Polizia anche durante le prestazioni sessuali.

Pescara, ecco il centro massaggi cinese a luci rosse
Nel video della polizia l'interno del centro benessere "Cin Cin" in via Milano chiuso per prostituzione

Erano i due arrestati a tenere i contatti con i clienti e a gestire i ricchi incassi delle tre prostitute che giorno e notte lavoravano nel centro. Come verificato dagli inquirenti, l'uomo Yuxing Jin, del 1991, arrestato gestiva la cassa e controllava i locali, mentre la sua collaboratrice e fidanzata, Sanshan Sun, del 1994, rispondeva al telefono e prendeva appuntamenti. Almeno tre le ragazze che lavoravano nel centro massaggi che aveva comunque tutte le autorizzazioni sanitarie; le tre giovani avevano un regolare contratto come massaggiatrici. Le prestazioni sessuali costavano circa 50 euro ed erano fornite nell'arco dell'intera giornata

«L'indagine è nata anche grazie a una lettera spedita in Questura da una moglie tradita - ha spiegato in conferenza stampa il primo dirigente Pierfrancesco Muriana - Diceva di essere stanca dei continui tradimenti del marito. Si era anche rivolta a un investigatore privato per farlo seguire. Da qui è partita la nostra attività investigativa attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche all'utenza della donna arrestata, poi con riprese video all'interno del centro per mostrare in modo inequivocabile quello che accadeva».

Il gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, su richiesta dei pubblici ministeri Salvatore Campochiaro e Valentina D’Agostino che hanno diretto le indagini, ha emesso una ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari a carico di un uomo e una donna cinesi. Il gip ha anche sottoposto a sequestro preventivo l’immobile per impedire la reiterazione dei reati.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1472 Messaggio da dostum »

Abluzzo sul male clima umidissimo massaggi necessali pescalesi leumatici

PESCARA. C’è chi ha provato a buttarla sul ridere: «Ho chiamato più di una volta il centro massaggi di via Milano per ridere con gli amici, però, ci sono andato una volta sola e, a dire il vero, non ho pagato neanche l’extra di 20 euro alla ragazza perché non glieli ho voluti dare». C’è chi, con la scusa del troppo stress, ha sentito il bisogno di una pausa di relax: «Passando in via Milano ho notato un centro massaggi e, per rilassarmi, sono entrato». C’è chi, anche se ha solo 35 anni, si è giustificato con il mal di schiena: «Sono andato per farmi un massaggio alla schiena perché soffro di dolori. Avevo bisogno di un semplice massaggio distensivo ma la ragazza, in modo sfacciato, mi ha chiesto se volessi fare altro e io ho accettato». Intercettati, prima, mentre telefonavano per prendere l’appuntamento e spiati, poi, con le telecamere: di fronte alle domande dei poliziotti della squadra mobile, i clienti del centro massaggi sequestrato non hanno potuto fare altro che ammettere. Uno, all’inizio, ci ha provato a negare di aver pagato per un massaggio sexy ma l’ha fatto solo «per vergogna»: poi, ha dovuto confermare anche lui.


Clienti da 20 a 60 anni. Sono più di dieci i testimoni di quanto accadeva nel locale del centro: quando ci sarà il processo, saranno chiamati a raccontare quegli incontri in un’aula di tribunale. Ragazzi, adulti e anche sessantenni. E qualcuno, per passare inosservato, entrava con il cappuccio in testa.

Due amici ventenni. Ecco il racconto di due amici di 20 anni, entrambi pescaresi: «Appena entrati, la ragazza ci ha chiesto cosa volessimo e il mio amico gli ha chiesto che volevamo fare un massaggio compreso con l’extra. Alla nostra richiesta di cosa ci uscisse con 20 euro, la ragazza, per convincerci, ci ha comunicato che, oltre al massaggio, ci avrebbe fatto anche “un extra”, strizzandoci l’occhio a mo’ di ammiccamento. Era evidente che ci avrebbero fornito anche una prestazione sessuale: eravamo andati proprio per quel motivo». L’amico ha confermato: «Abbiamo suonato alla porta, ci ha aperto una ragazza cinese, giovane e che parlava benissimo italiano: ricordo di aver pensato che parlava meglio di me. Ci hanno chiesto i soldi in anticipo e abbiamo pagato 20 euro a testa. Mi sono spogliato, restando in mutande, e la massaggiatrice, vestita, ha iniziato a farmi un massaggio che è durato circa 10/15 minuti, poi, mi ha chiesto se volevo l’extra o l’aggiunta, non ricordo il termine usato, aggiungendo una ventina di euro in più. Ho accettato e mi sono tolto gli slip. La massaggiatrice, rimasta vestita perché per spogliarsi prende, credo, circa 100 euro, mi ha masturbato. Non mi ha fatto ricevute e, a dire il vero, non ho neanche pagato l’extra perché non glieli ho voluti dare: quando mi sono rifiutato di darle i soldi extra, lei ha un po’ insistito ma poi ha lasciato perdere. Non so cosa abbia fatto il mio amico: è molto riservato».


Pescara, sesso nel centro massaggi cinese. Le intercettazioni: "Vieni che ti spieghiamo meglio"
«Ingresso affollato». Un pescarese di 56 anni ha raccontato dell’ingresso affollato e della volontà di passare inosservato: il cappellino blu in testa non bastava. «Ho fatto una telefonata e ho chiesto se c’era la disponibilità per un massaggio; siccome c’era gente dinanzi all’ingresso, ho chiesto se era possibile entrare subito e la ragazza che mi ha risposto mi ha detto che mi avrebbe aperto».

«Mi volevo rilassare». Poi c’è l’uomo di passaggio, 45 anni della provincia di Pescara: «Passando in via Milano, ho notato un centro massaggi. Per rilassarmi sono entrato e sono stato accolto da una ragazza di origine orientale, credo cinese, con la quale ho concordato un massaggio rilassante». Ma l’uomo, dopo il massaggio, è rimasto chiuso nella stanzetta: «Nel riaprire la porta della stanza dove avevo ricevuto la prestazione, interveniva un inconveniente perché la porta non scorreva. Dopo aver aperto la porta venivo accompagnato all’uscita». È stato solo il primo «inconveniente» perché, appena uscito, è capitato un altro fuori programma: «All’esterno venivo sottoposto a controllo e identificato dalla polizia».



Pescara, ecco il centro massaggi cinese a luci rosse
Nel video della polizia l'interno del centro benessere "Cin Cin" in via Milano chiuso per prostituzione

«Avevo mal di schiena». Un giovane di 35 anni di Sulmona ha detto di essere andato solo «per farmi un massaggio alla schiena in quanto soffro di dolori. Una delle due, la più giovane, poteva avere non più di 25 anni e parlava bene l’italiano, mi ha chiesto cosa volessi fare: io spiegavo che avevo bisogno di un semplice massaggio distensivo alla schiena. La ragazza, in modo sfacciato, mi ha chiesto se volessi fare altro, intendendo un massaggio sessuale. Io ha accettato e pagato 50 euro
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#1473 Messaggio da dostum »

Falconala ovvelo col clima umido delle Malche massaggi sono panacea

FALCONARA - Alcuni pensionati macinavano più di 70 chilometri pur di beneficiare delle prestazioni hot delle massaggiatrici cinesi. Altri, invece, arrivavano dalle zone dell’hinterland anconetano dopo aver concluso il lavoro in ufficio. In entrambi i casi, il desiderio era uno solo: evadere dalla monotonia quotidiana e spendere anche 100 euro per passare un’ora in compagnia delle belle orientali.

Si presentavano all’ingresso del centro massaggi di via Flaminia in abiti succinti e completi sexy. Una volta fatti accomodare i clienti sui lettini, bastava una parola per far scattare la prestazione hot. Un extra che faceva lievitare il prezzo pattuito fino a 50 euro. Mai clienti potevano immaginare che i soldi finissero interamente nelle mani del titolare del centro, un cinese di 42 anni residente nel Maceratese. Da lunedì, l’uomo si trova nel carcere di Montacuto dopo l’arresto dei carabinieri della Tenenza di Falconara. Secondo l’ipotesi accusatoria, per mesi avrebbe sfruttato le dipendenti della struttura di via Flaminia, favorendo la loro prostituzione. Le due donne, di 36 e 37 anni, hanno abbandonato Falconara. Forse, per cambiare definitivamente vita e lasciarsi alle spalle quello che per loro era diventato un incubo.
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#1474 Messaggio da dostum »

Bassa leggiana,oltle un mese di contlolli!

Hanno portato al sequestro preventivo di un centro massaggi gli assidui controlli del Corpo di polizia municipale “Bassa reggiana”. Per oltre un mese, gli agenti dell’ambito Ovest (guidati dal commissario capo Davide Grazioli, comandante vicario del Corpo e reponsabile dell’ambito Ovest) hanno tenuto sotto controllo l’attività denominata “Centro trattamenti orientali Tuina”, che si trova in via Galliano a Poviglio, in pieno centro.

L’attività commerciale, in teoria, avrebbe dovuto ospitare operatrici dedite a massaggi praticati con tecniche orientali, ma la pressante attività investigativa che ha coinvolto gli agenti a giornate e orari diversi, ha in realtà fatto emergere un giro dedito allo sfruttamento della prostituzione, con le modalità di una vera e propria casa di appuntamenti. I clienti, a quanto risulta dagli accertamenti, prendevano contatti telefonici e al loro arrivo trovavano due donne di nazionalità cinese: una contrattava la cifra sulle prestazioni, tutte di natura sessuale, mentre l’altra, più giovane e attraente, consumava insieme al cliente quanto pattuito
All’interno i locali erano caratterizzati da un ambiente con luce soffusa, molto riservato, con due camere da letto, complete di lavandino e box doccia e, soprattutto, nessuna presenza di lettini professionali utilizzati appositamente per i massaggi. Questa condizione, unita alle prove acquisite dagli inquirenti ha fatto scattare martedì il sequestro preventivo del locale, ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Al blitz, ha partecipato il personale dell’Ispettorato del lavoro di Reggio Emilia per i controlli di competenza, tutt’ora in corso.
L’operazione ha ottenuto il plauso del presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana Giammaria Manghi e del comandante del Corpo, Carlo Alberto Romandini, che si sono complimentati con gli agenti dell’ambito Ovest per la dedizione e professionalità dimostrata.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1475 Messaggio da dostum »

AlzignAno

Chiuso centro massaggi di cinesi:
«Si faceva sesso», donna arrestata


ARZIGNANO - Una donna di origine cinese, C.Y., 34 anni, sposata, incensurata, regolare sul territorio nazionale, è stata arrestata ieri sera dai carabinieri della stazione di Arzignano che attorno alle 21, con un blitz compiuto assieme agli agenti della polizia locale, hanno fatto irruzione all'interno del centro massaggi "Wang Gang”, che si trova nel "cuore" della città del Grifo, in via Trento 15.

La titolare del centro è stata arrestata (le sono stati concessi i domiciliari in attesa della convalida) per sfruttamento della prostituzione, mentre nell'ambito della stessa inchiesta è stato denunciato in stato di libertà il marito, C.C., 40 anni, il quale, secondo quanto emerso, era spesso presente all’interno dell’esercizio e partecipava marginalmente all’attività illecita, coadiuvando la moglie nella gestione.


Al momento dell'intervento delle forze dell'ordine sono state trovate tre ragazze, pure di nazionalità cinese. Secondo quanto è emerso le tre giovani, oltre al classico massaggio, offrivano ai clienti anche prestazioni sessuali, il cui importo veniva saldato alla cassa alla titolare del centro. Nel corso delle indagini molti sono stati i clienti individuati e sentiti a verbale dai carabinieri di Arzignano, in ordine alle prestazioni delle ragazze e alle modalità di pagamento delle stesse: tutti hanno confermato che le giovani, a richiesta del cliente, fornivano altre prestazioni. Oltre all'arresto della titolare i carabinieri hanno proceduto con il sequestro del provento illecito della giornata, circa 2 mila euro.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1476 Messaggio da dostum »

Montolio Velonese

LIMENA. Una cinese di 56 anni, Guoping Du, è stata arrestata dai carabinieri di Limena per sfruttamento della prostituzione. La donna reclutava la clientela pubblicizzando, anche con foto esplicite, l'attività che si svolgeva all'interno di un appartamento in via Delle Industrie a Limena, utilizzando una bacheca di incontri sul web.

Oltre a reclamizzare l'attività, era lei a contrattare con i clienti le prestazioni e il prezzo: a prostituirsi era invece una connazionale trentaseienne, in Italia soltanto dallo scorso luglio, che oltre a lavorare viveva nella casa.

A quanto ha detto ai carabinieri, riceveva metà dei compensi che la maitresse intascava dai clienti. Piuttosto numerosi, a quanto pare, anche fino a venti al giorno: è stato proprio il continuo andirivieni a tutte le ore a insospettire e a infastidire i residenti, che avevano segnalato la vicenda alla polizia locale, che a sua volta ha informato i carabinieri.

Sulla base dei risultati delle indagini, venerdì mattina hanno fatto irruzione nell'appartamento da cui era appena uscito un cliente: a Guoping Du è stato contestato quindi il reato di sfruttamento della prostituzione, le sono stati sequestrati 500 euro in suo possesso ed è stata tratta in arresto. In Italia da un decennio, ma priva di una residenza, si trova attualmente detenuta al carcere femminile di Montorio Veronese
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1477 Messaggio da dostum »

Ma quanti cavolo sono i centli massaggi a Leggio Emilia? Cioè la Lomagna è umida ma cè limite a tutto

Prostituzione: chiusi altri due centri massaggi cinesi a Reggio Emilia

22 Nov 2016


REGGIO EMILIA - La polizia ha chiuso e messo sotto sequestro due centro massaggi cinesei dove era tollerata la prostituzione: l'"Estetica e Massaggi K2" di via Plauto 1/A, a Reggio, all'interno del Pieve Center a Pieve Modolena, e il "Tuina Vigas di Yang Hua" al civico 104 di via Gramsci. Sale così a venti il numero di centri cinesi chiusi dalla polizia dal marzo del 2015 ad oggi in città e in provincia.

Entrambi i sequestri sono stati convalidati e confermati dal giudice per le indagini preliminari.
Gli agenti sono arrivati nei due centri grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1478 Messaggio da dostum »

Allestata ploplietalia


Faceva prostituire due connazionali: arrestata proprietaria di un centro massaggi cinese

La donna, classe 1968, è accusata di aver sistematicamente sfruttato l'esercizio della prostituzione di due ragazze cinesi



I carabinieri della compagnia di Arona hanno arrestato una donna di nazionalità cinese, W.X., ritenuta responsabile di sfruttamento e Centro massaggi cinese, arrestata la proprietaria per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento della prostituzione.“

Le indagini hanno portato a scoprire che la donna, proprietaria del centro massaggi "Mediterraneo" di Dormelletto, che ha aperto lo scorso giugno, sfruttava sistematicamente l’esercizio della prostituzione delle connazionali H.X. e W.H., tenendo per sè tutti i soldi.
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Sono stati inoltre trovati e sequestrati 3mila euro in contanti, probabilmente derivanti dall'attività illegale che si svolgeva all'interno del centro.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1479 Messaggio da dostum »

Via Melulana
(pelleglini avele colpo della stlega massaggi necessali)

Roma – Centro massaggi cinesi diventa casa a luci rosse

Gestiva un centro massaggi ubicato in un bel palazzo in stile umbertino nel cuore di via Merulana, lungo il percorso Giubilare a metà strada tra le Basiliche di Santa Maria Maggiore e quella di San Giovanni, aperto giorno e notte ma in realtà, a differenza di quanto pubblicizzato con annunci online, era una vera e propria casa a luci rosse.


Per questo, una cittadina cinese di 32 anni è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia e della Stazione Roma piazza Dante con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini sono partite, a seguito di una lettera anonima ricevuta da una donna preoccupata per il marito, scoperto essere un frequentatore del centro, che aveva segnalato proprio come all’interno in realtà si facesse tutt’altro che massaggi terapeutici o rilassanti.

Da qui i Carabinieri hanno iniziato una serie di appostamenti che hanno in effetti dimostrato come i clienti, uomini di ogni età ed estrazione sociale, molti anche passeggeri in transito a Roma, in attesa del treno a Termini, ricevessero prestazioni sessuali concordate a pagamento con ragazze che cambiavano di volta in volta.

La tenutaria è stata ammanettata e sottoposta agli arresti domiciliari in attesa del processo.

I Carabinieri hanno anche provveduto ad apporre i sigilli ai locali del centro massaggi che è stato sequestrato in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1480 Messaggio da dostum »

Mollo d 'Olo

Massaggi a luci rosse, chiusa attività gestita da cinesi per favoreggiamento prostituzione


Morro d’Oro. Dal giorno dell’apertura, nel mese di dicembre 2014, i carabinieri di Notaresco hanno sempre tenuto d’occhio il centro massaggi cinese “Luna”, ubicato nel Comune di Morro d’Oro, prendendo nota delle “strane” frequentazioni di uomini di ogni eta’. montesilvano-centri-massaggi-cinesi-arresti-e-sequestriGia’ nel mese di febbraio 2015 il locale, a seguito di accertamento congiunto dei carabinieri di Notaresco, del Nas di Pescara e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo, venne chiuso per mancanza delle necessarie autorizzazioni. Alla riapertura, avvenuta dopo pochi mesi, a conclusione indagini i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo per continuato favoreggiamento della prostituzione la titolare, una cittadina cinese di 35 anni, gia’ nota per fatti di giustizia. Nel contesto di tale attivita’ investigativa e’ stato accertato che all’interno del centro cinese dietro pagamento di congruo supplemento le collaboratrici effettuavano prestazioni sessuali. Tali circostanze sono state via via confermate dai frequentatori abituali del locale.
Stamani i carabinieri di Notaresco hanno posto i sigilli al centro massaggi in esecuzione di Decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Teramo che ha concordato con l’esito delle risultanze investigative acquisite dai militari. Al riguardo, tenuto conto della massiccia presenza di centri massaggi cinesi nella giurisdizione, i carabinieri della Compagnia di Giulianova, coordinati dal Capitano Domenico Calore, continueranno l’attivita’ di monitoraggio al fine di accertare situazioni analoghe

pelò cinesi essele diabolici e diventano illepelibili

MASSAGGI E PROSTITUZIONE,
IMPUTATI DUE CITTADINI CINESI
CHE PERÒ SONO IRREPERIBILI


tribunale lecco 11LECCO – Continua il processo a carico di P. X. E Z. Y. due cittadini di origine cinese accusati di aver favorito la prostituzione, nei loro tre centri massaggi sparsi per la Brianza.

Oggi il collegio giudicante composto dai magistrati Manzi, Catalano e Passoni, è stato chiamato a esprimersi sull’effettiva possibilità dei due imputati di comprendere la nostra lingua, una volta accertata questa circostanza, si è deciso di “procedere a giudizio senza traduzioni degli atti e senza interprete”.

E per la verità anche senza imputati perché i due sono irreperibili fin dall’inizio del procedimento a loro carico, che proseguirà il prossimo anno a maggio con l’esame dei testi del Pm Silvia Zannini.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1481 Messaggio da dostum »

Pel un pugno di euli


Milano, 6 dicembre 2016 - Un'operazione contro lo sfruttamento della prostituzione è stata eseguita dai carabinieri di Venezia anche in Lombardia, fra le province di Milano, Bergamo e Brescia. I militari hanno sequestrato beni, tra appartamenti e auto, per un valore di oltre un milione di euro. Emesse 8 misure cautelari nei confronti del gruppo che aveva soggiogato ragazze cinesi, in Italia senza permessi, per la prostituzione. Le giovani venivano attirate in Italia dai connazionali con la promessa di un lavoro sicuro e successivamente intrappolate in case d'appuntamenti, dove erano costrette a vivere , private di ogni libertà personale. A capo dell'organizzazione, strutturata in modo gerarchico, due donne cinesi, in concorso con i conviventi italiani. Eseguiti quindi sette arresti in carcere (due italiani di 45 e 52 anni, con cinque cinesi fra i 38 e 47 anni) fra Veneto e Lombardia e un obbligo di firma. A condurre le operazioni, i carabinieri di Mestre in collaborazione con i colleghi di Milano, Rho, Treviglio (Bergamo), Chiari, Desenzano del Garda, in esecuzione di una ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Venezia.


Le indagini, partite nel luglio 2015, hanno consentito di identificare circa 40 persone, tra prostitute clandestine e proprietari di appartamenti (sia di nazionalità italiana che cinese), che affittavano ai capi dell'organizzazione immobili dove poter svolgere gli incontri sessuali. È stata accertata la presenza di una ventina di case di prostituzione in mezza Italia: Chiaravalle (Ancona), Montemarciano, Marcon (Venezia), Calcio (Bergamo), Piacenza, Caronno Pertusella (Varese), Milano, Cesano Maderno (Monza e Brianza), Sanremo (Imperia), Fano (Pesaro e Urbino), Zogno (Bergamo), Mandolossa, Biella, Gallarate (Varese) e Orte (Viterbo).

Ai vertici dell'associazione vi erano quattro donne asiatiche, che avevano le proprie basi operative tra il Veneto e la Lombardia, ma che viaggiavano frequentemente sui treni ad alta velocità (da qui il nome dell'operazione «Freccia Gialla») per raccogliere il guadagno delle ragazze sfruttate. Nel corso delle indagini è stato stimato l'introito giornaliero che ogni casa di prostituzione riusciva ad incassare: si parla di almeno 5mila euro al giorno, per un totale mensile di circa 150mila euro. Gran parte del flusso di denaro veniva poi reinvestito direttamente in Italia.
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#1482 Messaggio da dostum »

"Meglio spalile che in galela finile " antico detto confuciano


Messaggi cinesi a luci rosse: due condannati ma sono spariti
Arezzo, 7 dicembre 2016 - NON SOLO massaggi, ma anche «servizi particolari» per i propri clienti. Insomma un centro massaggi a luci rosse, nel cuore di Saione, i cui ex proprietari ieri sono stati condannati ad un anno e quattro mesi. La storia risale al maggio 2012 quando la guardia di finanza si apposta fuori del centro e all’uscita dei clienti fa loro domande sui vari servizi offerti. Messi alle strette molti raccontano del servizio extra che è stato loro offerto.

DOPO IL normale massaggio le signorine chiedevano se poteva interessare un’attività extra, intima manuale. Tanto bastò per far irrompere gli uomini delle fiamme gialle all’interno del locale, che venne sequestrato con il conseguente blocco dell’attivà. Partì la richiesta di rinvio a giudizio. Il Pm utilizzò come prove i tabulati telefonici delle chiamate che arrivavano al centro massaggi. Vennero sentiti tutti i clienti che in quel lasso di tempo avevano chiamato per prenotare un appuntamento. Clienti che divennero test nella prima udienza che vedeva i due proprietari accusati di favoreggiamento della prostituzione. Una decina gli uomini, di varia età ed estrazione sociale, chiamati a testimoniare.


Tutti, secondo i racconti, erano stati invitati a spogliarsi e a sdraiarsi, come avviene per un normale massaggio. Ma ad operazione terminato, ecco la proposta di un’attività extra, ovviamente dietro un ulteriore pagamento. Venti euro per la precisione, che si andavano a sommare alle quaranta chieste per il regolare servizio. Insomma un massaggio a luci rosse con esotiche fanciulle dagli occhi a mandorla, che tutti, da quanto raccontato, avevano accettato, ad eccezione di un giovane cliente.

IERI IL COLLEGIO, composto dal giudice Gianni Fruganti, Angela Avila e Francesco Bianchi, ha condannato, a processo in assenza (la vecchia contumacia) i due proprietari ad un anno e quattro mesi, più una multa di 1000 euro (con pena sospesa con la condizionale) per l’accusa di favoreggiamento della prostituzione. Sentenza ridotta, a fronte di una severa richiesta del Pm di 4 anni (siamo nell’ambito della famosa Legge Merlin che punisce con pene dai due ai sei anni chiunque favorisca e sfrutti la prostituzione) per le due aggravanti di aver favorito la prostituzione di dipendenti, le ragazze erano infatti regolarmente assunte e per aver agito in danno di più persone.

L’avvocato, Stefano Arrighi, aveva chiesta l’assoluzione con la dubitativa. Si era appellato alla mancanza della prova diretta, ovvero che i due fossero a conoscenza dei «servizietti» svolti dalle ragazze, considerando che i test avevano tutti confermato che il pagamento avveniva sempre e solo alle ragazze.
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#1483 Messaggio da dostum »

Maitlesse


Prostituzione in un centro massaggi: arrestata la "maitresse"




Accoglieva i clienti all'ingresso di un centro "massaggi" che, di massaggi, non offriva nemmeno l'ombra. Chiedeva in anticipo il pagamento (30 euro per una prestazione di base) e poi dirottava gli uomini verso le cinque ragazze alle sue dipendenze.

L'attività è stata interrotta dai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese che, nel pomeriggio del 12 dicembre, hanno effettuato un blitz all'interno del negozio e arrestato la donna per sfruttamento della prostituzione, in flagranza. Si tratta di una cinese di cinquant'anni con precedenti per lo stesso reato, regolare in Italia così come le cinque giovani (anch'esse cinesi) che lavoravano nel centro

Al momento dell'irruzione, nel centro c'erano anche due clienti. La donna è stata condotta a San Vittore e il negozio è stato chiuso. L'operazione è partita dalla segnalazione di alcuni residenti a San Donato, che avevano notato un insolito e frequente via vai di uomini, eccessivo rispetto alla media del "solito" centro massaggi.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1484 Messaggio da dostum »

Olientali

Chiuso a San Donato un altro centro massaggi cinese

15 dicembre 2016
Aveva adibito il suo appartamento di San Donato Milanese a centro massaggi. Ma in realtà era una vera e propria alcova dove le prostitute (tutte orientali) incontravano i loro clienti. In manette è finita, nel pomeriggio di lunedì, la maitresse della casa: una cinquantenne cinese, che gestiva la cassa, e che riceveva dalle sue “ragazze” i soldi. È stata arrestata per sfruttamento della prostituzione e la casa d’appuntamenti chiusa. Da qualche mese i carabinieri della compagnia di San Donato tenevano sotto controllo il centro massaggi.
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dostum
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1485 Messaggio da dostum »

Cambiale nome non essele buona educazione

SOLE OLIENTALE

Prostitute cinesi con nomi italiani: denunciato il titolare di un bordello

PRADAMANO (Udine) - Un imprenditore cinese titolare di un centro massaggi di Pradamano è stato denunciato per sfruttamento della prostituzione dalla guardia di finanza di Udine. La Gdf del Comando provinciale di Udine, su ordine del Gip del Tribunale del capoluogo friulano, ha anche sottoposto a sequestro i locali del centro che è attivo nel comune di Pradamano.

Il centro massaggi, gestito da un cittadino cinese di 52 anni, si presentava esternamente come un tradizionale centro estetico, ingentilito da raffinati motivi orientali per "suggestionare" la clientela e indurla a sperimentarne l’atmosfera di delicato e riservato relax. L’anomalo via vai di avventori, però, tutti maschi, e la loro breve permanenza all’interno dei locali, hanno insospettito i finanzieri. Così i militari del Nucleo di polizia tributaria di Udine hanno fatto dei controlli scoprendo che si trattava di una "casa di tolleranza".

Ragazze cinesi con nomi italiani inventati
Durante l'indagine è stata sentita anche la clientela che era appena uscita dal Centro; le Fiamme Gialle hanno dimostrato che gli avventori erano ben consapevoli della effettiva tipologia del locale: ci andavano apposta, non per un massaggio rilassante ma per una prestazione sessuale. Il sesso a pagamento era "offerto" dalle "lavoratrici", anche queste di nazionalità cinesi. Il sesso arrivava alla fine del massaggio, che di estetico aveva solo il nome. Alcune delle ragazze, che avevano certificazioni o abilitazioni all’esercizio della professione fisioterapica, erano conosciute dai clienti con nomi italianizzati, tutti inventati. Questi nomi di fantasia erano usati nel passaparola dei clienti abituali, per descriverne le doti e mirare all’aumento di domanda per accrescere il volume d’affari.

Il titolare, un imprenditore cinese residente a Milano, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Udine per violazione della cosiddetta "Legge Merlin", per aver tollerato ma, soprattutto, sfruttato l’esercizio del meretricio, cioè della prostituzione, all’interno del locale che gestisce. Su ordine dell’autorità giudiziaria è stata fatta una perquisizione e si è proceduto al sequestro preventivo del centro massaggi, per evitare la prosecuzione dell’attività. Nel corso delle operazioni, i finanzieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro diversa documentazione e 1.500 euro in contanti, provento delle prestazioni sessuali rese dalle ragazze nelle ore precedenti il blitz. La posizione fiscale della ditta è al vaglio dei militari, chiamati a ricostruirne il reddito effettivamente incassato dalla remunerativa e illecita attività di prostituzione
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