Melissa P. Vs. Ruini: The Challenge
Inviato: 03/03/2006, 19:00
[size=18:ad9bc2e19f][b:ad9bc2e19f]Melissa P, lettera aperta a Ruini[/b:ad9bc2e19f][/size:ad9bc2e19f]
[b:ad9bc2e19f]In uscita "In nome dell'amore"[/b:ad9bc2e19f]
L'autrice del bestseller "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" Melissa P. ha scritto una lettera aperta al Cardinal Camillo Ruini. 122 pagine, che Fazi manderà in libreria prima di Pasqua, dove la giovane catanese cerca di aprire un dialogo su "argomenti che investono direttamente le mie scelte di vita e sulle quali la Chiesa sta intervenendo in modo pesante".
La lettera si intitola "In nome dell'amore" e parte da un intervento che la stessa Melissa P. aveva inserito nel suo blog poco tempo fa e nel quale aveva esposto le sue idee su certi interventi del cardinale, ricevendo moltissime risposte dai suoi numerosi fan. "Perché mai un prete - scriveva l'autrice - che non ha mai conosciuto né l'amore condiviso con un'altra persona né, tantomeno, il piacere sessuale condiviso con un'altra persona deve bussare alla mia porta e dirmi che: l'unione di fatto è un grave rischio per la società , l'unione fra due persone dello stesso sesso è contronatura e, quindi, perversa, l'aborto è un omicidio e il sesso prima del matrimonio è un atto contro dio e contro, ancora, la società ?".
Coppie, sessualità , aborto, omosessualità : quattro grandi temi che l'autrice sostiene di aver studiato a fondo, leggendo anche i documenti della Cei e seguendo le prese di posizione di Ruini e di Ratzinger, l'ultima enciclica di Bendetto XVI. Ora Melissa affronta tutto questo in questa sua lettera "che non è un saggio" e che si sofferma anche su altre questioni partendo dalla sua esperienza personale. "Mi sento una di quelle persone che vivono il disagio di sentire che molte libertà sono in pericolo, anche quelle che qualcuno aveva faticato a conquistare. Io non sono una femminista, il femminismo è stato un periodo che è finito, ma so che certi diritti vanno tutelati senza che nessuno ti faccia la morale, visto che se ho deciso di esercitarli ci ho riflettuto da persona, da donna, e sono maggiorenne". La scrittrice precisa di "non credere a un essere superiore, ma di non essere assolutamente una materialista, di credere nello Spirito, nella natura quasi come un'antica greca e di credere soprattutto nell'uomo e nella perfezione della sua imperfezione".
In forma interlocutoria, rispettosa, il nuovo libro-manifesto non vuole quindi essere polemico, così dice la giovane scrittrice, che ha da poco pubblicato il suo secondo lavoro, "L'odore del tuo respiro": l'intento, al contrario, è quello di aprire un dialogo con chi dice che il dialogo è alla base della convivenza umana. E a chi le obietta che forse Ruini non riterrà di voler aprire un discorso con la "scandalosa" adolescente in carriera, lei replica che le persone non vanno sclerotizzate su un'immagine, che "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" era un romanzo con argomento la sessualità , ma questo non vuol dire che lei non possa scrivere d'altro e avere delle idee da esporre.
"C'era bisogno", ha spiegato Melissa P., "che qualcuno, qualcuno che ha una sua visibilità e ascolto, desse voce al disagio di tanti giovani che si trovano a vivere in un paese sempre meno laico, in una società che sta diventando molto bigotta e moralista e che non fa che colpevolizzarci in maniera aggressiva. Comunque la mia replica ha toni pacati e rilassati. Parlo in nome dell'amore a chi parla in nome di Dio". E aggiunge, "In ogni modo il libro si chiude con un epilogo in cui esprimo la mia disillusione sulla situazione, visto che, per quanta sincerità si possa mettere in campo, dall'altra parte l'impressione è che esista sempre un muro. Insomma, mi piacerebbe una risposta, ma non me la aspetto. Sono abbastanza realista. Per me l'importante è di non essere rimasta passiva davanti a quel che sento e leggo, di aver fatto sentire la mia voce in nome di tutti quelli che la pensano come me".
[b:ad9bc2e19f]In uscita "In nome dell'amore"[/b:ad9bc2e19f]
L'autrice del bestseller "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" Melissa P. ha scritto una lettera aperta al Cardinal Camillo Ruini. 122 pagine, che Fazi manderà in libreria prima di Pasqua, dove la giovane catanese cerca di aprire un dialogo su "argomenti che investono direttamente le mie scelte di vita e sulle quali la Chiesa sta intervenendo in modo pesante".
La lettera si intitola "In nome dell'amore" e parte da un intervento che la stessa Melissa P. aveva inserito nel suo blog poco tempo fa e nel quale aveva esposto le sue idee su certi interventi del cardinale, ricevendo moltissime risposte dai suoi numerosi fan. "Perché mai un prete - scriveva l'autrice - che non ha mai conosciuto né l'amore condiviso con un'altra persona né, tantomeno, il piacere sessuale condiviso con un'altra persona deve bussare alla mia porta e dirmi che: l'unione di fatto è un grave rischio per la società , l'unione fra due persone dello stesso sesso è contronatura e, quindi, perversa, l'aborto è un omicidio e il sesso prima del matrimonio è un atto contro dio e contro, ancora, la società ?".
Coppie, sessualità , aborto, omosessualità : quattro grandi temi che l'autrice sostiene di aver studiato a fondo, leggendo anche i documenti della Cei e seguendo le prese di posizione di Ruini e di Ratzinger, l'ultima enciclica di Bendetto XVI. Ora Melissa affronta tutto questo in questa sua lettera "che non è un saggio" e che si sofferma anche su altre questioni partendo dalla sua esperienza personale. "Mi sento una di quelle persone che vivono il disagio di sentire che molte libertà sono in pericolo, anche quelle che qualcuno aveva faticato a conquistare. Io non sono una femminista, il femminismo è stato un periodo che è finito, ma so che certi diritti vanno tutelati senza che nessuno ti faccia la morale, visto che se ho deciso di esercitarli ci ho riflettuto da persona, da donna, e sono maggiorenne". La scrittrice precisa di "non credere a un essere superiore, ma di non essere assolutamente una materialista, di credere nello Spirito, nella natura quasi come un'antica greca e di credere soprattutto nell'uomo e nella perfezione della sua imperfezione".
In forma interlocutoria, rispettosa, il nuovo libro-manifesto non vuole quindi essere polemico, così dice la giovane scrittrice, che ha da poco pubblicato il suo secondo lavoro, "L'odore del tuo respiro": l'intento, al contrario, è quello di aprire un dialogo con chi dice che il dialogo è alla base della convivenza umana. E a chi le obietta che forse Ruini non riterrà di voler aprire un discorso con la "scandalosa" adolescente in carriera, lei replica che le persone non vanno sclerotizzate su un'immagine, che "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" era un romanzo con argomento la sessualità , ma questo non vuol dire che lei non possa scrivere d'altro e avere delle idee da esporre.
"C'era bisogno", ha spiegato Melissa P., "che qualcuno, qualcuno che ha una sua visibilità e ascolto, desse voce al disagio di tanti giovani che si trovano a vivere in un paese sempre meno laico, in una società che sta diventando molto bigotta e moralista e che non fa che colpevolizzarci in maniera aggressiva. Comunque la mia replica ha toni pacati e rilassati. Parlo in nome dell'amore a chi parla in nome di Dio". E aggiunge, "In ogni modo il libro si chiude con un epilogo in cui esprimo la mia disillusione sulla situazione, visto che, per quanta sincerità si possa mettere in campo, dall'altra parte l'impressione è che esista sempre un muro. Insomma, mi piacerebbe una risposta, ma non me la aspetto. Sono abbastanza realista. Per me l'importante è di non essere rimasta passiva davanti a quel che sento e leggo, di aver fatto sentire la mia voce in nome di tutti quelli che la pensano come me".