Studenti di Crema ostaggi al night
Budapest, disavventura a luci rosse

Disavventura dai contorni piccanti per due giovani studenti di Crema in gita con la loro classe a Budapest. I ragazzi, durante l'ultima sera nella capitale ungherese, sono stati adescati da una ragazza invitante e portati in un locale notturno a luci rosse dove sono stati portati a spendere oltre 300 euro. In mancanza di soldi, i due sono stati trattenuti nel locale fino a quando il preside in persona ha pagato il "riscatto".

Brutta cosa l'inesperienza. A 18 anni, in una delle capitali delle belle donne e del sesso, è difficile frenare la voglia di avventure e, di conseguenza, vivere magari dei brutti quarti d'ora passando in un attimo dalla compagnia di un paio di ragazze da sogno allo status di "sequestrati". La vicenda giallo-rossa si è svolta in Vaci Utca, la "vasca" di Budapest, ricca di locali notturni, invitanti quanto equivoci. Dopo una session "hot" di lap-dance, i due giovanissimi sono stati raggiunti al tavolo dalle protagoniste dello show e il conto è decollato fino alla cifra di 79mila fiorini, oltre 300 euro, stratosferico per le tasche di un liceale. La notte era ormai diventata mattina quando il preside dell'istituto frequentato dai ragazzi, allertato dai compagni, ha dovuto mettere mani al portafoglio e pagare il conto diventato un vero e proprio riscatto. Tutta esperienza, dai.

Paperinik ha scritto:

Studenti di Crema ostaggi al night
Budapest, disavventura a luci rosse

Disavventura dai contorni piccanti per due giovani studenti di Crema in gita con la loro classe a Budapest. I ragazzi, durante l'ultima sera nella capitale ungherese, sono stati adescati da una ragazza invitante e portati in un locale notturno a luci rosse dove sono stati portati a spendere oltre 300 euro. In mancanza di soldi, i due sono stati trattenuti nel locale fino a quando il preside in persona ha pagato il "riscatto".

Brutta cosa l'inesperienza. A 18 anni, in una delle capitali delle belle donne e del sesso, è difficile frenare la voglia di avventure e, di conseguenza, vivere magari dei brutti quarti d'ora passando in un attimo dalla compagnia di un paio di ragazze da sogno allo status di "sequestrati". La vicenda giallo-rossa si è svolta in Vaci Utca, la "vasca" di Budapest, ricca di locali notturni, invitanti quanto equivoci. Dopo una session "hot" di lap-dance, i due giovanissimi sono stati raggiunti al tavolo dalle protagoniste dello show e il conto è decollato fino alla cifra di 79mila fiorini, oltre 300 euro, stratosferico per le tasche di un liceale. La notte era ormai diventata mattina quando il preside dell'istituto frequentato dai ragazzi, allertato dai compagni, ha dovuto mettere mani al portafoglio e pagare il conto diventato un vero e proprio riscatto. Tutta esperienza, dai.

bellavista ha scritto:

Paperinik ha scritto:

Studenti di Crema ostaggi al night
Budapest, disavventura a luci rosse

Disavventura dai contorni piccanti per due giovani studenti di Crema in gita con la loro classe a Budapest. I ragazzi, durante l'ultima sera nella capitale ungherese, sono stati adescati da una ragazza invitante e portati in un locale notturno a luci rosse dove sono stati portati a spendere oltre 300 euro. In mancanza di soldi, i due sono stati trattenuti nel locale fino a quando il preside in persona ha pagato il "riscatto".

Brutta cosa l'inesperienza. A 18 anni, in una delle capitali delle belle donne e del sesso, è difficile frenare la voglia di avventure e, di conseguenza, vivere magari dei brutti quarti d'ora passando in un attimo dalla compagnia di un paio di ragazze da sogno allo status di "sequestrati". La vicenda giallo-rossa si è svolta in Vaci Utca, la "vasca" di Budapest, ricca di locali notturni, invitanti quanto equivoci. Dopo una session "hot" di lap-dance, i due giovanissimi sono stati raggiunti al tavolo dalle protagoniste dello show e il conto è decollato fino alla cifra di 79mila fiorini, oltre 300 euro, stratosferico per le tasche di un liceale. La notte era ormai diventata mattina quando il preside dell'istituto frequentato dai ragazzi, allertato dai compagni, ha dovuto mettere mani al portafoglio e pagare il conto diventato un vero e proprio riscatto. Tutta esperienza, dai.

Già  postato CRISTO SANTO. Usa la funzione CERCA. PORCA DI QUELLA TROIA!!!
chi sto imitando?

nik978 ha scritto: est in brasile in posti assurdi

estdipendente ha scritto:sono stato a rio per il carnevale 4 anni fa con due amici. mi sono presentato all'aeroporco di san paolo armato di valigetta contente: 2 vibratori, un divaricatore da ginecologo, una peretta per clisteri, delle palline cinesi, dei preservativi e 8 pillole da 100 mg di viagra. abbiamo noleggiato una macchina e ci siamo mossi su rio passando per parati e la ilha bella mi pare si chiami. a rio siamo stati una settimana e poi abbiamo continuato il viaggio fino a capo frio.

Le highlights del viaggio sono state:
- essere rapinati a copacabana da 4 tunzi che mi hanno messo un coltello alla gola: terrificante.
- essere gli unici tre bianchi alle 3 di notte in una via del vizio a san paolo e passare un'ora a succhiare le dita dei piedi odorosissimi di una biondona spaziale.
- visitare le favelas accompagnati da un tunzo locale che ci aveva aiutato ad affittare un appartamento (questa storia meriterebbe un capitolo a parte).
- portare una ragazza in camera con la mamma di lei che mi tirava per la camicia e mi diceva "porta anche me" io che la strattonavo dicendo "non voglio!" e lei che sbraitava "ma gratis!"
- leccare la patonza con dito in culo a una figa da mille e una notte mentre questa parlava al telefono col fidanzato italiano e sentirla dire dopo aver riattaccato "el mio innamorato esta loco: me chiama 5 volte al dias"
- sentirsi dire "si' gringo nel culo" durante una sodomia
- fare paragliding con atterraggio a ipanema
- vedere la fila di taxi ai bancomat con occidentali al prelievo e 1 o 2 o 3 brasilere in attesa in macchina
- vedere gli abbordaggi vergognosi di americani e itagliotti popolotti all'help di rio
- farsi poppare la fava SENZA PAGARE dalla receptionist di capo frio una sera che ero tornato presto perche' non in vena
- cercare freneticamente all'aeroporto il passaporto, non trovarlo, e nello stress fare cadere di tasca un vibratore nero che rotolando si arresta in mezzo ai piedi di una signora della fila di fianco. vedere i due amici piegarsi in due dalle risate e vedere la signora raccoglierlo, e porgerlo tenendolo con due dita dalla parte non penetrante.
- sentirsi come al solito felice di vedere la scritta "Flughafen Wien" al ritorno e vedere la fidanzata che era venuta a prendermi.