Schicchi e la Henger condannati
Inviato: 28/04/2006, 15:03
Con sei condanne e due assoluzioni 'per non aver commesso il fatto' si è concluso in primo grado, dopo sei anni di dibattimento, il processo a Roma su un'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne italiane e straniere e all'ingresso di quest'ultime (nella maggior parte dei casi di origine ungheresi) nel nostro Paese, per fine di lucro, in violazione delle norme sull'immigrazione.
I giudici della nona sezione penale del tribunale hanno condannato a sei anni di reclusione il 'manager del porno' Riccardo Schicchi e a 4 anni e mezzo la ex moglie Eva Henger. Due anni di carcere (pena sospesa) sono stati inflitti a Francesco Corso, Andrea Della Verde, Andrea Autullo e Antonio Licciardello, condannati soltanto per il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione di almeno cinque donne, avvenuta tra il '93 e il '97 in alcuni locali 'a luci rosse' della capitale durante e dopo gli spogliarelli: nei loro confronti e' caduto in prescrizione il reato associativo per la concessione delle attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti contestate. Assolti Alfredo Pelliccia e Diomede Castaldo, scagionati da ogni accusa.
Dell'associazione per delinquere Schicchi, nella veste di rappresentante della società 'Diva Futura', è stato riconosciuto come promotore e organizzatore. Analogo ruolo avrebbe svolto la Henger, anche lei nata in Ungheria. I difensori di quest'ultima, gli avvocati Roberto Ruggiero, Franco Merlino e Antonio Cardamone, hanno parlato di "sentenza veramente ingiusta. La Henger paga il fatto di essere stata la moglie di Schicchi. Anche se era incensurata il tribunale non le ha voluto concedere neppure le attenuanti". Le difese degli altri imputati, soddisfatti per sospensione della pena, hanno annunciato ricorso in appello una volta lette le motivazioni della sentenza.
In udienza preliminare era stato prosciolto un altro imputato, Gianfranco Romagnoli, accusato dalla procura di essere il titolare di un'agenzia che era dedita al reclutamento di ragazze.
I giudici della nona sezione penale del tribunale hanno condannato a sei anni di reclusione il 'manager del porno' Riccardo Schicchi e a 4 anni e mezzo la ex moglie Eva Henger. Due anni di carcere (pena sospesa) sono stati inflitti a Francesco Corso, Andrea Della Verde, Andrea Autullo e Antonio Licciardello, condannati soltanto per il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione di almeno cinque donne, avvenuta tra il '93 e il '97 in alcuni locali 'a luci rosse' della capitale durante e dopo gli spogliarelli: nei loro confronti e' caduto in prescrizione il reato associativo per la concessione delle attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti contestate. Assolti Alfredo Pelliccia e Diomede Castaldo, scagionati da ogni accusa.
Dell'associazione per delinquere Schicchi, nella veste di rappresentante della società 'Diva Futura', è stato riconosciuto come promotore e organizzatore. Analogo ruolo avrebbe svolto la Henger, anche lei nata in Ungheria. I difensori di quest'ultima, gli avvocati Roberto Ruggiero, Franco Merlino e Antonio Cardamone, hanno parlato di "sentenza veramente ingiusta. La Henger paga il fatto di essere stata la moglie di Schicchi. Anche se era incensurata il tribunale non le ha voluto concedere neppure le attenuanti". Le difese degli altri imputati, soddisfatti per sospensione della pena, hanno annunciato ricorso in appello una volta lette le motivazioni della sentenza.
In udienza preliminare era stato prosciolto un altro imputato, Gianfranco Romagnoli, accusato dalla procura di essere il titolare di un'agenzia che era dedita al reclutamento di ragazze.