Analisi introspettiva emozionale
Inviato: 23/05/2006, 6:12
cazzo, dal titolo sembra chissà cosa, invece voglio scrivere un po' a ruota libera, non tanto di sesso ma di emozioni.
Io ho 22 anni e attualmente sono in Erasmus in Spagna; vi lascio immaginare la vita qui, si esce tutte le sere, si conosce un sacco di gente e ovviamente tante ragazze. In poche parole, non ci si annoia.
Ma, come spesso accade, ci si fissa sempre sull'obiettivo più difficile, in questo caso sulla ragazza sbagliata.
Lei è tedesca, ha 29 anni e qui sta completando la specialistica: è molto affascinante, alta magra con un viso dolce, gli occhi azzurri, i rasta biondi e il piercing sopra il mento. In breve, mi fa impazzire.
Lei è stata molto corretta, fin dalla prima volta che siamo usciti mi ha subito detto di non aspettarmi nulla, perchè lei aveva in mente un ragazzo spagnolo che peró lavora fuori e torna di tanto in tanto.
A me lei piace, per cui ho scelto consapevolmente di frequentarla. Siamo usciti spesso e il tempo insieme scorre sempre che è una bellezza.
Tuttavia, un sabato notte, tutti e due un po' brilli e fumati, io ho insistito un po' e ci siamo baciati; piccolo particolare, il giorno dopo è tornato il suo "amico" spagnolo.
Non l'ho vista per una settimana e l'ho rivista stasera: non c'è un cazzo da fare, mi piace e parimenti so che è quasi impossibile che accada qualcosì altro.
Pensando a tutto ció mi sono reso conto di quanto mi trovi bene nel ruolo dello sfortunato in amore, quasi un certo piacere nell'autocommiserazione.
Mi sono reso conto che in questa situazione(dove non ho quasi nulla da perdere)riesco a dare il meglio di me: perdo le inibizioni, dico cazzate divertenti e a volte frasi che la fanno arrossire, sono dolce e premuroso.
In pratica faccio di tutto per farle capire quanto sarebbe bello se lei mi vedesse in un altro modo, ma già so che è una battaglia perso.
Ecco, in sintesi mi vedo a mio agio nelle missioni impossibili; mi devo preoccupare?
Io ho 22 anni e attualmente sono in Erasmus in Spagna; vi lascio immaginare la vita qui, si esce tutte le sere, si conosce un sacco di gente e ovviamente tante ragazze. In poche parole, non ci si annoia.
Ma, come spesso accade, ci si fissa sempre sull'obiettivo più difficile, in questo caso sulla ragazza sbagliata.
Lei è tedesca, ha 29 anni e qui sta completando la specialistica: è molto affascinante, alta magra con un viso dolce, gli occhi azzurri, i rasta biondi e il piercing sopra il mento. In breve, mi fa impazzire.
Lei è stata molto corretta, fin dalla prima volta che siamo usciti mi ha subito detto di non aspettarmi nulla, perchè lei aveva in mente un ragazzo spagnolo che peró lavora fuori e torna di tanto in tanto.
A me lei piace, per cui ho scelto consapevolmente di frequentarla. Siamo usciti spesso e il tempo insieme scorre sempre che è una bellezza.
Tuttavia, un sabato notte, tutti e due un po' brilli e fumati, io ho insistito un po' e ci siamo baciati; piccolo particolare, il giorno dopo è tornato il suo "amico" spagnolo.
Non l'ho vista per una settimana e l'ho rivista stasera: non c'è un cazzo da fare, mi piace e parimenti so che è quasi impossibile che accada qualcosì altro.
Pensando a tutto ció mi sono reso conto di quanto mi trovi bene nel ruolo dello sfortunato in amore, quasi un certo piacere nell'autocommiserazione.
Mi sono reso conto che in questa situazione(dove non ho quasi nulla da perdere)riesco a dare il meglio di me: perdo le inibizioni, dico cazzate divertenti e a volte frasi che la fanno arrossire, sono dolce e premuroso.
In pratica faccio di tutto per farle capire quanto sarebbe bello se lei mi vedesse in un altro modo, ma già so che è una battaglia perso.
Ecco, in sintesi mi vedo a mio agio nelle missioni impossibili; mi devo preoccupare?