IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE

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RiccoButtiglione
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IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE

#1 Messaggio da RiccoButtiglione »

Ragazzi e ragazze, so che sono un semplice spregevole "lurker" che avrà  fatto due post in totale, ma vorrei scrivere un breve pensiero. Sto seguendo la diatriba del post sulla lenta morte del Papa. Questo forum non è precisamente un'opera pia. Molti di noi non vivono la fede cattolica. Qualcun altro magari la vive, ma vive anche con qualche sofferenza la morale cattolica. Qualcun altro ancora non crede che la morale cattolica sia giusta o da seguire. C'è poi anche chi disprezza la chiesa e la sua morale, ed ha avuto modo di farlo presente liberamente.
Ma credo che in questo momento ci si possa fermare cinque secondi. Con pacatezza. Con lucidità . Dimenticandosi di trombate, schizzi, silicone e perizomi. Solo per un attimo. Per lanciare in alto, verso una grande persona che se ne sta andando, una preghiera o un pensiero. Perchè la persona umana non si ferma all'orgasmo o al dibattito sull'uso o meno della pillola. E questo papa ci ha proprio insegnato questo: il valore della persona umana e della sua vita. Regaliamogli un secondo dei nostri pensieri.
Credo ne valga la pena.
Scusatemi se sono stato off-topic, ma mi sentivo di proporvi queste due righe.
Paolo

Julio taylor
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#2 Messaggio da Julio taylor »

concordo col tuo pensiero...
davanti alla morte bisogna sempre portare rispetto.
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=67607


ogni mattina un passerotto si sveglia e in volo si alza... ogni giorno un aquila si sveglia ed in volo si alza... non e' importante se tu hai un aquila o un passerotto... l'importante è che l'uccello si alzi!!!..."

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SuSEr
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#3 Messaggio da SuSEr »

Non sono assolutamente concorde ma taccio, non per rispetto verso il Papa/Clero ma per rispetto verso tutti i forumisti che potrebbero essere offesi dalle mie parole.

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balkan wolf
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#4 Messaggio da balkan wolf »

quoto la linea suse e taccio...

ma giusto per non dare un "calcio nelle ovaie" alla mia amica nova che pare senta molto la cosa

dei "sensibili moralisti" del forum MENEBATTOILCULO :-)

magari poi a mente fredda ragioniamo un pó sulla presunta grandezza del personaggio storico
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australiano
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#5 Messaggio da australiano »

Una voce critica Il teologo cattolico dissidente Hans Kà¼ng indica le undici contraddizioni che avrebbero segnato il Pontificato di Giovanni Paolo II, costringendo milioni di credenti a una drammatica «crisi di speranza»



Predica il dialogo ma ha isolato la Chiesa. Le sue idee di fede e di morale hanno cancellato il Concilio Vaticano II



La situazione della Chiesa Cattolica è seria. Il Papa è gravemente malato e merita ogni compassione. Ma la Chiesa deve vivere. Per questo, nella prospettiva di un'elezione papale, ha bisogno di una diagnosi, di una sincera analisi svolta dal suo interno. Delle terapie si potrà  discutere dopo.

Gli oltre venticinque anni di Pontificato di Karol Wojtyla sono stati una conferma delle critiche che già  avevo espresso dopo un anno del suo Pontificato. Secondo la mia opinione, egli non è il Papa più grande ma il più contraddittorio del XX secolo. Un Papa dalle molte, grandi doti, e dalle molte decisioni sbagliate! La sua «politica estera» ha preteso da tutto il mondo conversione, riforma, dialogo. Peró, in tutta contraddizione, la sua «politica interna» ha puntato alla restaurazione dello status quo ante Concilium, a impedire le riforme, al rifiuto del dialogo intra- ecclesiastico e al dominio assoluto di Roma. Questa contraddizione si evidenzia in undici ambiti problematici. Riconoscendo gli aspetti positivi di questo Pontificato, mi concentreró quindi sui suoi aspetti critici e contraddittori.

Prima contraddizione.

Giovanni Paolo II predica i diritti degli uomini all'esterno ma li ha negati all'interno, cioè ai vescovi, ai teologi e soprattutto alle donne.

Il Vaticano, un tempo nemico convinto dei diritti dell'uomo ma ben disposto oggi a immischiarsi nella politica europea, continua a non poter sottoscrivere la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del Consiglio d'Europa: troppi canoni del diritto ecclesiastico romano, assolutistico e medioevale, dovrebbero prima essere modificati. La separazione dei poteri, principio fondamentale del diritto moderno, è sconosciuta alla Chiesa Cattolica romana, nel cui comportamento non vi è nessuna lealtà : nei casi di disputa l'autorità  vaticana funge nel contempo da legislatore, accusa e giudice.

Seconda contraddizione.

Grande ammiratore di Maria, il Wojtyla predica gli ideali femminili, vietando peró alle donne la pillola e negando loro l'ordinazione.

Per molte donne cattoliche tradizionali (soprattutto le donne appartenenti a ordini religiosi), l'aspetto più apprezzato di questo Papa è il suo respingere le donne moderne, in quanto le ha escluse da tutte le consacrazioni più importanti e considera la contraccezione appartenente alla «cultura della morte ». Tuttavia, molte delle donne che partecipano alle manifestazioni di massa del Papa, rifiutano la dottrina papale che si oppone ai metodi contraccettivi.

Terza contraddizione.

Questo Pontefice predica contro la povertà  di massa e l'indigenza nel mondo ma, al tempo stesso, con la sua posizione in merito al controllo delle nascite e all'esplosione demografica, si è reso colpevole di questa indigenza.

In occasione dei suoi numerosi viaggi e anche di fronte alla Conferenza delle Nazioni Unite su Popolazione e Sviluppo tenutasi al Cairo nel 1994, questo Papa ha preso posizione contro l'uso della pillola e del profilattico e, pertanto, potrebbe essere ritenuto responsabile più di qualsiasi uomo di Stato della crescita demografica incontrollata in alcuni Paesi e del dilagare dell'Aids in Africa.

Quarta contraddizione.

Karol Wojtyla propaganda una figura sacerdotale maschile caratterizzata dal celibato ed è, quindi, il principale responsabile della catastrofica carenza di sacerdoti, del collasso dell'assistenza spirituale in molti Paesi e dello scandalo della pedofilia nel clero, ormai venuto alla luce.

Agli uomini che si sono dichiarati pronti al servizio sacerdotale nelle comunità  viene proibito il matrimonio. Questo è solo un esempio di come anche questo Papa abbia ignorato la dottrina della Bibbia e la grande tradizione cattolica del primo Millennio in cui non vi era alcuna legge sul celibato per i sacerdoti. I quadri si sono ridotti, il reclutamento è fermo e fra poco, non solo nell'area di lingua tedesca, quasi due terzi delle parrocchie rimarranno senza sacerdote e la stessa celebrazione domenicale dell'eucarestia non potrà  più essere assicurata, nemmeno con l'importazione di parroci e il raggruppamento delle parrocchie in «unità  spirituali». Il clero fedele al celibato è dunque in crescente pericolo di estinzione. Gli scandali della pedofilia verificatisi dagli Stati Uniti all'Austria hanno inoltre gravemente danneggiato la sua credibilità , portando sull'orlo della bancarotta grandi diocesi negli Stati Uniti.

Quinta contraddizione.

Il Papa polacco ha praticato un numero elavatissimo di canonizzazioni, ma al tempo stesso ha ignorato l'inquisizione attuata nei confronti di teologi, sacerdoti e membri di ordini malvisti dalla Chiesa.

I devoti, strumentalizzati politicamente e commercialmente con spese ingenti e conseguenti profitti per la Curia, sono soprattutto pie suore, fondatori di ordini religiosi o Papi come l'antidemocratico, antisemita, autoritario Papa Pio IX (controbilanciati dalla canonizzazione di Giovanni XXIII). Devoti sono divenuti anche l'imperatore asburgico Carlo I e il ben poco pio fondatore dell'Opus Dei Josèmaria Escrivà¡.

Uomini e donne (anche donne appartenenti a ordini religiosi) che si sono distinti, per il loro pensiero critico e per la loro energica volontà  di riforme, sono stati invece trattati con metodi da Inquisizione. Come Pio XII fece perseguitare i più importanti teologi del suo tempo, allo stesso modo si comportano Giovanni Paolo II e il suo Grande Inquisitore Ratzinger con Schillebeeckx, Balasuriya, Boff, Bulà¡nyi, Curran, Fox, Drewermann e anche il Vescovo di Evreux Gaillot e l'Arcivescono di Seattle Huntington. Nella vita pubblica mancano oggi intellettuali e teologi cattolici della levatura della generazione del Concilio. Questo è il risultato di un clima di sospetto, che circonda i pensatori critici di questo Pontificato. I vescovi si sentono governatori romani invece che servitori del popolo della Chiesa. E troppi teologi scrivono in modo conformista oppure tacciono.

Sesta contraddizione.

Il Papa elogia spesso e volentieri gli ecumenici, ma al tempo stesso ha pesantemente compromesso i rapporti con le Chiese ortodosse e con quelle riformiste ed evita il riconoscimento dei suoi funzionari e dell'eucarestia.

Il Papa avrebbe dovuto consentire " come suggerito in molti modi dalle commissioni di studio ecumeniche e come praticato direttamente da tanti parroci " le messe e l'eucarestia nelle Chiese non cattoliche e l'ospitalità  eucaristica.Avrebbe anche dovuto ridurre l'eccessivo potere esercitato dalla Chiesa nei confronti delle Chiese dell'Est e delle Chiese riformiste e avrebbe dovuto rinunciare all'insediamento dei Vescovi romano- cattolici nelle zone delle Chiese russe- ortodosse. Avrebbe potuto, ma non ha mai voluto. Ha voluto invece mantenere e ampliare il sistema di potere romano. La politica di potere e di prestigio del Vaticano è stata mascherata da discorsi ecumenici pronunciati dalla finestra di Piazza San Pietro, da gesti vuoti e da una giovialità  del Papa e dei suoi cardinali che cela in realtà  il desiderio di «sottomissione» della Chiesa dell'Est sotto il primato romano e il «ritorno» dei protestanti alla casa paterna romano-cattolica.

Settima contraddizione.

Come Vescovo suffraganeo e poi Arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla ha preso parte al Concilio Vaticano II. Una volta diventato Papa, ha peró disprezzato la collegialità  del Pontefice con i Vescovi decretata proprio al Concilio.

Questo Pontefice ha più volte dichiarato la sua fedeltà  al Concilio, per poi tradirlo nei fatti attraverso la sua «politica interna». I termini conciliari come «aggiornamento, dialogo, collegialità  e apertura ecumenica» sono stati sostituiti da parole quali «restaurazione, magistero, obbedienza, ri-romanizzazione ». Il criterio per la nomina dei Vescovi non è affatto lo spirito del Vangelo e l'apertura mentale pastorale, bensì la fedeltà  assoluta verso la condotta romana. I sostenitori del Papa tra i vescovi di lingua tedesca come Meisner, Dyba, Haas, Groer e Krenn sono solo gli sbagli più eclatanti di questa politica pastorale devastante, la quale fa pericolosamente scivolare in basso il livello morale e intellettuale dell'episcopato. Un episcopato reso ancor più mediocre, rigido, conservatore e servile, è forse l'ipoteca più pesante di questo lunghissimo Pontificato.

Ottava contraddizione.

Questo Papa ha cercato il dialogo con le religioni del mondo, ma contemporaneamente ha disprezzato le religioni non cristiane definendole «forme deficitarie di fede».

In occasione dei suoi viaggi o «preghiere di pace», il Papa ha radunato con piacere attorno a sè dignitari di altre chiese e religioni. Non vi erano tuttavia molte tracce reali della sua preghiera teologica. Anzi, il Papa si è presentato in sostanza come un «missionario » di vecchio stampo.

Nona contraddizione.

Il Papa polacco ha assunto la funzione di rappresentante della fede in un'Europa cristiana, ma il suo ingresso trionfale e la sua politica reazionaria hanno involontariamente favorito l'inimicizia nei confronti della Chiesa, se non addirittura l'avversione contro il Cristianesimo stesso.

La campagna di evangelizzazione del Papa, il cui punto centrale è rappresentato da una morale sessuale ben poco adeguata ai tempi, ha discriminato soprattutto le donne: quelle che in questioni controverse, quali la contraccezione, l'aborto, il divorzio, l'inseminazione artificiale hanno dimostrato di avere opinioni diverse da quelle della Chiesa, sono state definite portatrici di una «cultura della morte». Attraverso interventi politici" come è accaduto in Germania contro il Parlamento e l'episcopato nel caso del conflitto sul tema della gravidanza ", la Curia romana ha dato l'impressione di rispettare poco la separazione giuridica tra Stato e Chiesa. Il Vaticano cerca (attraverso il gruppo parlamentare del Partito Popolare europeo) di esercitare delle pressioni anche sul Parlamento Europeo, incentivando l'ingaggio di osservatori particolarmente vicini alle idee di Roma per questioni relative alla legislazione sull'aborto. Invece di farsi ovunque fautrice di soluzioni ragionevoli che consentano la mediazione, la Curia romana con i suoi proclami acutizza di fatto a livello mondiale la polarizzazione tra oppositori e sostenitori dell'aborto, moralisti e libertini.

Decima contraddizione.

Come carismatico comunicatore e «star» mediatica, questo Papa fino alla sua veneranda età  ha fatto presa in particolare sui giovani, ma si è appoggiato soprattutto ai «nuovi movimenti» di origine italiana, all'Opus Dei di casa in Spagna e a un pubblico acritico e fedele del Pontefice. Tutto ció è sintomatico del rapporto del Papa con la laicità  e della sua incapacità  di dialogare con un pubblico critico.

I grandi raduni mondiali dei giovani sostenuti a livello regionale e internazionale, sotto la sorveglianza della gerarchia dei nuovi movimenti laici (Focolare, Comunione e Liberazione, St. Egidio, Legionari di Cristo, Regnum Christi, etc.), hanno attirato e attirano centinaia di migliaia di giovani. Molti di essi volonterosi, troppi del tutto acritici. Il carisma personale di Wojtyla è quasi più importante dei contenuti da lui trasmessi. Le domande che i giovani avevano posto al Papa e che, in occasione del suo primo viaggio in Germania, lo avevano messo in serio imbarazzo, in seguito non sono state più consentite. Le associazioni cattoliche di giovani, che non si trovano sulla linea del Vaticano, vengono disciplinate e messe alla fame dall'ordine romano attraverso il ritiro di finanziamenti da parte dei vescovi locali. Inoltre viene messa in discussione la fiducia un tempo accordata all'ordine dei gesuiti: prediletti dai Papi precedenti, ora vengono percepiti come sabbia negli ingranaggi della politica di restaurazione del Papa a causa delle loro qualità  intellettuali, dei loro teologi critici e delle opzioni teologiche di liberazione. Invece Karol Wojtyla, già  ai tempi in cui era ancora arcivescovo di Cracovia, concesse la piena fiducia all'associazione segreta Opus Dei, potente sia dal punto di vista finanziario che in termini di influenze, ma antidemocratica e in passato compromessa con regimi fascisti.

Undicesima contraddizione.

Giovanni Paolo II ha offerto nel 2000 una pubblica confessione dei peccati per gli errori della Chiesa nel passato, senza peró trarne alcuna conseguenza pratica.

La confessione dei peccati ampollosa e barocca inscenata a San Pietro per gli errori della Chiesa è rimasta vaga e ambigua. Il Papa ha chiesto perdono solo per gli errori dei «figli e delle figlie della Chiesa» ma non per quelle del «Santo Padre», per quelle della Chiesa stessa e dei gerarchi presenti. Il Papa non ha mai preso posizione in merito agli intrighi delle varie sedi della Curia in affari mafiosi e ha contribuito più all'occultamento che alla rivelazione di scandali e crimini (Banca Vaticana, il «suicidio» di Guido Calvi, l'omicidio avvenuto nell'ambiente del corpo delle guardie svizzere...). Anche con la rivelazione degli scandali della pedofilia dei clericali, il Vaticano è stato straordinariamente titubante. Nonostante alcune richieste, il Papa non ha mai dato udienza ad alcuna vittima. Anzi, ha riempito di elogi un insigne criminale nel corso di una fastosa cerimonia al Vaticano: il messicano Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo (500 sacerdoti e 2.000 seminaristi) e del movimento laico Regnum Christi, diventato ormai concorrente ancora più conservatore dell'Opus Dei.

Conclusioni.

Per la Chiesa cattolica questo Pontificato si rivela, nonostante i suoi aspetti positivi, una grande speranza delusa, in fin dei conti un disastro, perchè Karol Wojtyla, con le sue contraddizioni, ha profondamente polarizzato la Chiesa, allontanando i suoi innumerevoli uomini e gettandoli in una crisi epocale.

Contro tutte le intenzioni del Concilio Vaticano II, il sistema romano medioevale " un apparato di potere caratterizzato da tratti totalitari " è stato restaurato grazie a una politica personale e dottrinale tanto astuta quanto spietata: i vescovi sono stati uniformati, i padri spirituali sovraccaricati, i teologi dotati di museruola, i laici privati dei diritti, le donne discriminate, le iniziative popolari dei sinodi nazionali e delle chiese ignorati. E poi ancora scandali sessuali, divieti di discussione, dominio liturgico, divieto di predica per i teologi laici, esortazione alla denuncia, impedimento dell'eucarestia. Di tutto questo è forse colpevole «il mondo»?

La grande credibilità  della Chiesa Cattolica, cioè quella ottenuta da Giovanni XXIII e dal Concilio Vaticano II, ha lasciato il posto a una vera e propria crisi della speranza. Questo è il risultato della profonda tragicità  personale di questo Papa: la sua idea cattolica di stampo polacco (medioevale, controriformista e antimoderna), in qualità  di Pontefice Karol Wojtyla l'ha voluta portare anche nel resto del mondo cattolico. Si è peró verificato il contrario di ció che egli sperava: la Polonia stessa è stata travolta dal moderno sviluppo secolare e, dopo la sostituzione dell'alleanza elettorale in carica fino al 2001, Solidarnosch, si appoggia sempre meno alle idee di fede e di morale promosse dal Pontefice.

Quando verrà  il momento, il nuovo Papa dovrà  decidere di affrontare un cambio di rotta e dare alla Chiesa il coraggio di nuove spaccature, recuperando lo spirito di Giovanni XXIII e l'impulso riformistico del Concilio Vaticano II. «Videant consules», i consoli vogliano fare in modo che la Repubblica non subisca danni, si diceva nell'antica Roma. «Videant cardinales», i cardinali vogliano fare in modo"si dovrebbe dire nella Roma di oggi"che la Chiesa non subisca danni. (Traduzione del Gruppo Logos)

Hans Kà¼ng

teologo cattolico dissidente

26 marzo 2005

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Lord Zork
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#6 Messaggio da Lord Zork »

Grazie, Australiano,
questo documento propone molti elementi di riflessione.

E meno manle che "qualcuno" (come se Kà¼ng fosse solo "qualcuno") lo scandalo della canonizzazione dell'Opus Dei...

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Romeo
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE

#7 Messaggio da Romeo »

RiccoButtiglione ha scritto:Ragazzi e ragazze, so che sono un semplice spregevole "lurker" che avrà  fatto due post in totale, ma vorrei scrivere un breve pensiero. Sto seguendo la diatriba del post sulla lenta morte del Papa. Questo forum non è precisamente un'opera pia. Molti di noi non vivono la fede cattolica. Qualcun altro magari la vive, ma vive anche con qualche sofferenza la morale cattolica. Qualcun altro ancora non crede che la morale cattolica sia giusta o da seguire. C'è poi anche chi disprezza la chiesa e la sua morale, ed ha avuto modo di farlo presente liberamente.
Ma credo che in questo momento ci si possa fermare cinque secondi. Con pacatezza. Con lucidità . Dimenticandosi di trombate, schizzi, silicone e perizomi. Solo per un attimo. Per lanciare in alto, verso una grande persona che se ne sta andando, una preghiera o un pensiero. Perchè la persona umana non si ferma all'orgasmo o al dibattito sull'uso o meno della pillola. E questo papa ci ha proprio insegnato questo: il valore della persona umana e della sua vita. Regaliamogli un secondo dei nostri pensieri.
Credo ne valga la pena.
Scusatemi se sono stato off-topic, ma mi sentivo di proporvi queste due righe.
Paolo
Grande Paolo !!!

Avrei preferito il tuo nick come RincoButtiglione, come tutti i bacchettoni-proibizionisti :D



Ad Austrialiano dico:

vedrai con il prossimo papa itaGliano bacchettone che sarà  moooooooooolto peggio :-?

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wolf.55
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#8 Messaggio da wolf.55 »

Australiano, "teologo cattolico" non ci si autodefinisce... "Teologo cattolico" è un teologo che ha il riconoscimento della Chiesa, riconoscimento che al prof. Hans Kung è stato tolto da molto tempo.

Kung non ha un grosso seguito, si tratta di una piccola elite, solo qualche commento:
- il celibato/nubilato dei Religiosi non è stato certo introdotto di recente nè introdotto da Giovanni Paolo II;
- il problema della pedofilia esiste, è possibile parlare di "scarso controllo", affermare che esistono sacerdoti pedofili perchè non possono sposarsi mi pare assai azzardato.

Certamente la Chiesa ha le sue - grosse - responsabilità  per il boom demografico dei paesi del terzo mondo, stabilire l'uguaglianza boom demografico = fame mi sembra semplificare troppo un problema che merita maggiore attenzione.

A mio parere il problema non è quanto sarà  "bacchettone" il prossimo Papa, ma quanto cercherà  di influire ( e interferire) sulla politica e sulla vita italiana in generale e attraverso chi cercherà  di farlo.

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Bebe xXx
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#9 Messaggio da Bebe xXx »

Tutto era partito da un'ottimo post di Paolo, e ovviamente, è già  finito in polemica/politica/palle varie.

Secondo me, dovreste ragionare più da umani e meno da sostenitori politici.
"qualcuno ha scritto, davanti ad un ospizio, camera a gas con doppio servizio" cit. Officina Stella Rossa

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#10 Messaggio da wolf.55 »

Bebe xXx ha scritto:Tutto era partito da un'ottimo post di Paolo, e ovviamente, è già  finito in polemica/politica/palle varie.

Secondo me, dovreste ragionare più da umani e meno da sostenitori politici.
Non si tratta di ragionare in un modo o in un altro: l'intervento di Kung è stato riportato con un semplice copia/incolla: se chi lo ha inserito è il prof. Kung è un conto, se chi lo ha inserito non lo è, il discorso è molto diverso.

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#11 Messaggio da Squirto »

wolf.55 ha scritto:Australiano, "teologo cattolico" non ci si autodefinisce... "Teologo cattolico" è un teologo che ha il riconoscimento della Chiesa, riconoscimento che al prof. Hans Kung è stato tolto da molto tempo.
che Hans Kà¼ng sia o no cattolico o sia rintenuto tale, non importa granchè. per me puó essere persino un operaio cinese, quel che mi interessa sono le argomentazioni. Le leggo, ci rifletto su e mi chiedo "ha ragione"? Poi puó essere anche un marziano, mi interessano i contenuti.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

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#12 Messaggio da Pieffe »

Da laico mi trovo piuttosto d'accordo con le cose che dice Hans Kung, anche se temo che con Ratzinger o Ruini non ci sarà  da aspettarsi nulla di meglio.
Un'altra cosa che vorrei dire è che personalmente trovo insopportabile questa agonia no-stop che i media ci stanno propinando. Insomma, lo lasciassero morire in pace.

"Per il suo decisionismo si puó dire senza offesa che papa Wojtila è il Berlusconi della Chiesa" (G. Gaber, La chiesa si rinnova)

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#13 Messaggio da Alheem03 »

Squirto ha scritto:
wolf.55 ha scritto:Australiano, "teologo cattolico" non ci si autodefinisce... "Teologo cattolico" è un teologo che ha il riconoscimento della Chiesa, riconoscimento che al prof. Hans Kung è stato tolto da molto tempo.
che Hans Kà¼ng sia o no cattolico o sia rintenuto tale, non importa granchè. per me puó essere persino un operaio cinese, quel che mi interessa sono le argomentazioni. Le leggo, ci rifletto su e mi chiedo "ha ragione"? Poi puó essere anche un marziano, mi interessano i contenuti.
Dimentichi la prima legge dell' itagliano perfetto :

1. Mai discutere sui contenuti, ma sulla loro forma esteriore ..e soprattutto quanto essi stessi ( o chi li promulga ) si avvicinino o no alla propria.."parrocchietta"..di appartenenza..

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Squirto
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#14 Messaggio da Squirto »

Pieffe ha scritto:personalmente trovo insopportabile questa agonia no-stop che i media ci stanno propinando. Insomma, lo lasciassero morire in pace.
chiariamo le cose. (premetto che ieri sera avevo le palle per terra...a far zapping non c'era altro in tivu'...persino sulle reti regionali...solo sui canali musicali c'era speranza...ma anche li' mandano cose inascoltabili...)

la vera colpa dei giornalisti, secondo me, è proprio nell'aver seguito l'interesse del Vaticano. "lo lasciassero morire in pace"... va bene che i giornalisti fanno dello sciacallaggio un metodo di vita, pero' va detto che:
1) luci accese in Vaticano
2) continui bollettini medici
3) dichiarazioni ufficiali di Navarro Valls ("sta morendo e mi commuovo")
4) dichiarazioni di vescovi, monsignori, preti, etc...

Non mi sembra che chi circonda il Papa stia lavorando per il silenzio. Ovviamente tutta questa attenzione è voluta. E ai giornalisti non sembra vero ("dovere di cronaca", dicono).
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#15 Messaggio da Alheem03 »

Squirto ha scritto:
Pieffe ha scritto:personalmente trovo insopportabile questa agonia no-stop che i media ci stanno propinando. Insomma, lo lasciassero morire in pace.
chiariamo le cose. (premetto che ieri sera avevo le palle per terra...a far zapping non c'era altro in tivu'...persino sulle reti regionali...solo sui canali musicali c'era speranza...ma anche li' mandano cose inascoltabili...)

la vera colpa dei giornalisti, secondo me, è proprio nell'aver seguito l'interesse del Vaticano. "lo lasciassero morire in pace"... va bene che i giornalisti fanno dello sciacallaggio un metodo di vita, pero' va detto che:
1) luci accese in Vaticano
2) continui bollettini medici
3) dichiarazioni ufficiali di Navarro Valls ("sta morendo e mi commuovo")
4) dichiarazioni di vescovi, monsignori, preti, etc...

Non mi sembra che chi circonda il Papa stia lavorando per il silenzio. Ovviamente tutta questa attenzione è voluta. E ai giornalisti non sembra vero ("dovere di cronaca", dicono).
Ma non sono completamente d'accordo ( per ovvi motivi )..In questo momento la chiesa, non ti scordare che ieri sera e già  stamattina P.zza S.Pietro era ed è piena, deve anche comunicare con migliaia di persone che sono qui, o collegate in varie maniere..in mezzo al casino ovviamente sanno benissimo che occuperanno buona parte dei palinsesti mondiali..e la cosa gli fà  buon gioco..
Anche i giornalisti sono stupiti dal clamore della cosa.. Ieri sera avevo vicino le camere di NWR e ORF che si chiedevano perchè.. La CNN e la Fox hanno le migliori due postazioni di ripresa, ci sono fotografi di Honk Kong..La frase più ricorrente di taluni "soggetti"..: Lo dicessero che è morto, così se ne annamo tutti a casa .....

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