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[O.T.] itagglani e formentera

Inviato: 14/08/2006, 11:03
da dott. zozzogno
Le indicazioni della seà±ora Rita per raggiungere la casa che intende affittare sono emblematiche: "All'altezza del bar con il cartello in italiano gira a destra, procedi e dopo il ristorante italiano gira a sinistra. Qui si trova un affitta-motorini gestito da italiani, procedi e vedrai una distesa di ciclomotori, quelli che affittano gli italiani: casa mia stà  lì difronte".

I "motorini". àˆ così che la gente di Formentera chiama gli sciami di nostri concittadini che, soprattutto nel mese di agosto, sfrecciano lungo i 21 chilometri di strada asfaltata dell'isola spagnola. Arrivano qui a frotte in cerca di movida e "bella gente". E ad averne le tasche piene di questa ingombrante e rumorosa presenza ormai non sono più solo i locali o i vecchi aficionados di questi 72 chilometri quadrati un tempo oasi di pace e tranquillità . Ma anche l'amministrazione pubblica, che pur senza poterlo ammettere esplicitamente sta cercando di disincentivare in tutti i modi la monocoltura italica.

Che l'isola sia ormai in mano agli italiani non è un segreto: cartelli e menù monolingue, Gazzetta dello Sport nei chioschi, spritz e aperitivi alla milanese sulla sabbia candida, pasta e pizza ad ogni angolo. Almeno il 30% degli stabilimenti di ristorazione sono gestiti da italiani, gli altri sono comunque preparati ad affrontare il monoturismo: i nostri connazionali costituiscono più del 60% della popolazione estiva dell'isola. Solo dall'aeroporto di Milano ogni anno parte l'11% degli ingressi turistici. Il sindaco dell'isola, il socialista Isidor Torres, non nasconde la preoccupazione: "Tocca agli abitanti di Formentera decidere se continuare sulla strada dell'urbanizzazione selvaggia e della massificazione, secondo il modello Ibiza, o limitare e regolare la gestione dell'ambiente, esigendo rispetto e comprensione".

"Ogni anno che passa la situazione nelle strade e sulle spiagge peggiora, c'è sempre più traffico e sporcizia", dicono gli abitanti. Nonchè prezzi più elevati: un miniappartamento puó arrivare a 400 euro al giorno. Non pochi dei catalani che regolarmente passano l'estate sull'isola hanno rinunciato: "L'invasione di italiani nell'ultimo decennio mi ha sconvolto, non c'è rispetto per lo spazio e la tranquillità  altrui". Anche quelli che hanno una casa sull'isola sono stufi: "Rimane molto poco della Formentera che abbiamo conosciuto da bambini", quella che ispiró le canzoni di Bob Dylan e dei Pink Floyd e che registra il più alto tasso di recidività  tra le mete turistiche spagnole - il 60% dei turisti dell'isola l'ha già  visitata almeno una volta, il 40% come minimo 3 volte.

I dati forniti dall'assessorato al Turismo sono chiari: la domanda di alloggi nei mesi di luglio e agosto supera già  l'offerta e la tendenza va verso un ulteriore aumento. I prezzi s'impennano, ma l'italiano per ora non demorde e l'isola ad agosto si riempie di giovani tra i 25 e i 40 anni che risparmiano tutto l'anno per pagare, caro, un metro quadrato sotto il sole della più bella delle Baleari. Tutti vogliono andare a Formentera, attirati da mare, spiagge caraibiche e sensazione di libertà  sconfinata. Alessandro, di Milano, spiega che ció che più lo attrae è la "comodità ": "Ovunque si parla italiano e si asseconda qualsiasi tipo di esigenza", basta pagare. Per Eros, giovane professionista di Bologna, "questo è il luogo ideale per staccare la spina", e lo dice mentre suona il clacson del motorino che ha affittato per 30 euro al giorno.

La pace e la tranquillità  che hanno reso famosa Formentera negli anni '90 sono rimaste un ricordo per nostalgici. Tra questi c'è chi sull'isola si è guadagnato il soprannome di "guru", l'ex direttore di Italia1, Roberto Giovalli, uno dei primi italiani a scoprire le bellezze di quest'angolo del Mediterraneo: "Negli ultimi anni gli italiani che l'hanno invasa sono stati portatori malati di un'energia negativa, l'hanno rovinata". A altro veterano deluso è Federico, che da 12 anni vive e lavora qui come cuoco: "In Italia si è diffusa un'immagine deformata di Formentera, la maggior parte delle persone ora viene qui a cercare uno stile di vacanza che non ha niente a che fare con la storia di questo posto. E peró sarà  difficile tornare indietro, il denaro che porta questa gente fa gola a molti".
Già . Come fare a "disincentivare" dal venire chi porta soldi, e tanti? I responsabili della promozione turistica nel Plan Marketing 2005-2010 puntano ad abbassare la percentuale d'affluenza italiana dal 60 al 40% con lo spostamento dei finanziamenti per la promozione verso altri mercati, come Inghilterra, Spagna, Germania e Portogallo. Ovviamente stando bene attenti: "Non è assolutamente vero che Formentera non vuole più gli italiani. Noi li amiamo come si ama una fidanzata bella e generosa", dice Francisco Herraiz, dell'assessorato al Turismo. Eh sì, perchè i quasi 100.000 giovani connazionali che ogni anno fanno registrare il tutto esaurito nella più piccola delle due Pitià¼ses rappresentano il 70% delle entrate economiche. Una gallina dalle uova d'oro per ora fin troppo fedele. Ma le cose potrebbero cambiare: cosa succederebbe se d'un tratto gli invasori tricolori decidessero di "cambiare" paradiso, con la stessa facilità  con cui in ogni stagione decretano il successo o il fallimento d'una spiaggia o un chirinquito? àˆ anche in vista di questa eventualità  che l'amministrazione dell'isola si sta attrezzando, preparandosi a diversificare gli ingressi. E il "guru", a mezza bocca, già  parla dell'esistenza di un'isoletta greca in cui ancora non c'è traccia di "motorini". Ma dove si trovi non lo dice.
estratto da repubblica.it

aldilà  della solita figura di merda dei nosti connazionali all' estero il punto fantastico è il commento dell' ex direttore di Italia1
stó soggetto ha rovinato le menti di non só quanta gente e ora si lamenta che vengono nel suo bel posto uips a rovinargli la tranqullità 
mi sembra il giusto contrappasso

Inviato: 14/08/2006, 14:32
da ermes
parole sante. ben gli sta'...Ho lavorato a tenerife per qualche anno evi posso dire che sulle malefatte degli italiani negli alberghi in Spagna si possono scrivere enciclopedie. Il nostro e' un popolo votato alla razzia.
Ce li meritiamo i fischi da tutti gli stadi del mondo. A proposito, a Goteborg
sbaglio o il nostro e' stato l'unico inno nazionale registrato? A pesci in faccia
anche in Scandinavia? Bella la definizione di Michele Serra: gli "ex-simpatici".

Inviato: 14/08/2006, 15:12
da nik978
da uno che all'estero rifugge come la peste i connazionali non posso che quotare

li sopporto (e non sempre) in posti dove x forza di cose si ritrova una elite "mentale" mondiale (non solo italiana), e cioè gli ambienti del trasfertismo spinto (10mila km minimo..a casa ogni 4 mesi..e stipendi non proprio bassi..)

tutto ció che è turismo massificato e non scelta di vita, lo metto a milioni di km da me..

Inviato: 14/08/2006, 23:28
da balkan wolf
nooo ma cosa dite sono tutti odiosi luoghi comuni :-) :-)