[O.T.] TSE
Inviato: 15/09/2006, 22:57
Fuori piove, la notte porta con sè un vento freddo, proveniente da Est, che non porta niente di buono.
L'aria frizzante, carica di aspettative per un mondo più occidentalizzato, sta lasciando posto alla misera umana, fatta di umiliazioni, soprusi, sogni infranti, valori che si trovano solo davanti a banconote arrotolate.
E così nel mio Paese (che non sento più mio da tempo) scopro, o meglio, ho la conferma, che il caporalato non è mai andato via, che in molte coltivazioni dirette del Sud-Italia è come se fossimo nelle piantagioni di cotone in Alabama pre guerra di secessione. Braccia spezzate, diritti che mancano come il pane di bocca sono la norma, una legge della giungla applicata dentro una dei più grandi stati industriali del mondo. Donne ed uomini polacchi che spariscono senza un perchè e che nessuna giustizia o carica dello stato potrà mai fornire una spiegazione plausibile a questo scempio.
Il vento dell'Est porta soprattutto donne, tanto belle quanto malinconiche che vedono gli uomini solo come portafogli ambulanti a cui dare il corpo senza un anima. Non è colpa loro se vecchi bavosi sfruttano i loro pochi euri pensionistici per fingere di essere affascinanti, per illudersi che la Marika di turno sta nella loro casa perchè si è una "famiglia". Qualche palpatina e tanto lavoro di gomito in casa per mandare qualcosa alla famiglia vera e per sopravvivere in una metropoli tanto sognata quanto estranea al proprio modo di essere.
L'est porta anche dittattura, totalitarismo che a nessuno frega che a nessuno da troppo fastidio. Meglio ricordarsi della Bielorussia solo per le modelle fighe e slanciate che per gli orfanotrofi lager dove si diventa adulti subito senza sapere chi è tua madre o tuo padre.
E' doveroso ricordarsi questo Face-Off, questo rovescio della medaglia.
Le fate in realtà sono mummie che un leggero raggio di luna puó facilmente svelare in una fredda nottata settembrina.
L'aria frizzante, carica di aspettative per un mondo più occidentalizzato, sta lasciando posto alla misera umana, fatta di umiliazioni, soprusi, sogni infranti, valori che si trovano solo davanti a banconote arrotolate.
E così nel mio Paese (che non sento più mio da tempo) scopro, o meglio, ho la conferma, che il caporalato non è mai andato via, che in molte coltivazioni dirette del Sud-Italia è come se fossimo nelle piantagioni di cotone in Alabama pre guerra di secessione. Braccia spezzate, diritti che mancano come il pane di bocca sono la norma, una legge della giungla applicata dentro una dei più grandi stati industriali del mondo. Donne ed uomini polacchi che spariscono senza un perchè e che nessuna giustizia o carica dello stato potrà mai fornire una spiegazione plausibile a questo scempio.
Il vento dell'Est porta soprattutto donne, tanto belle quanto malinconiche che vedono gli uomini solo come portafogli ambulanti a cui dare il corpo senza un anima. Non è colpa loro se vecchi bavosi sfruttano i loro pochi euri pensionistici per fingere di essere affascinanti, per illudersi che la Marika di turno sta nella loro casa perchè si è una "famiglia". Qualche palpatina e tanto lavoro di gomito in casa per mandare qualcosa alla famiglia vera e per sopravvivere in una metropoli tanto sognata quanto estranea al proprio modo di essere.
L'est porta anche dittattura, totalitarismo che a nessuno frega che a nessuno da troppo fastidio. Meglio ricordarsi della Bielorussia solo per le modelle fighe e slanciate che per gli orfanotrofi lager dove si diventa adulti subito senza sapere chi è tua madre o tuo padre.
E' doveroso ricordarsi questo Face-Off, questo rovescio della medaglia.
Le fate in realtà sono mummie che un leggero raggio di luna puó facilmente svelare in una fredda nottata settembrina.