"Pornostar" (??) arrestata per prostituzione
Inviato: 29/09/2006, 17:35
Dal TGCOM:
Giro di prostituzione, 7 arresti
Operazione fra Reggio C. e Bergamo
Sette persone sono state arrestate dai carabinieri nelle province di Reggio Calabria e di Bergamo nel corso di un'operazione anti-prostituzione. Stroncata un'organizzazione rumena-reggina dedita al favoreggiamento dell'ingresso clandestino in Italia di donne extracomunitarie da avviare al marciapiede. I provvedimenti riguardano due stranieri e cinque reggini. Coinvolta nel giro anche una pornostar rumena.
Con vari pretesti la banda reclutava le ragazze nei loro paesi nell'Est Europa. I carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato sette elementi dell'organizzazione. A capo c'erano due fratelli rumeni, sfuggiti alla cattura. I due ingannavano le giovani ragazze, promettendo un lavoro nel nostro Paese. Le donne venivano in Italia come turiste ma in realtà erano subite destinate a Reggio Calabria dove i complici procuravano gli alloggi.
Nell'organizzazione lavoravano anche tre prostitute che, oltre a intrattenere rapporti sessuali con i clienti, garantivano il "controllo" delle dieci ragazze.
Ricambio delle ragazze
Ogni venti giorni, poi, la banda provvedeva al ricambio delle ragazze, trasferendole in altre città italiane oppure in Spagna e Grecia. Per non essere scoperti usavano un codice: "cameriere" erano le prostitute, "ristorante" il luogo di prostituzione.
Tra gli arrestati c'è anche la pornostar "Aida Visconti", una ragazza rumena di 19 anni. L'attrice si era trasferita a Milano per intraprendere la carriera a luci rosse. Nello stesso tempo, però, non disdegnava di prostituirsi ancora, anche attraverso la pubblicità fatta tramite un sito internet. La ragazza è stata fermata a Bergamo da dove stava partendo, in aereo, per la Romania. I carabinieri le hanno sequestrato documenti falsi e 5.000 euro in contanti.
La "tassa di parcheggio"
Ogni prostituta, per restituire i soldi che l'organizzazione aveva speso per farla arrivare in Italia, oltre a una parte degli incassi doveva pagare 50 euro quale "tassa di parcheggio" per potersi prostituire senza problemi.
Difendersi dalla concorrenza
Se c'erano problemi con la "concorrenza", (in particolare, con alcuni transessuali) la banda ristabiliva subito l'equilibrio con minacce e intimidazioni. In un'occasione, era stato organizzato, a favore di uno dei fratelli romeni, anche un matrimonio fittizio, combinato per acquisire la cittadinanza italiana e, quindi, potersi muoversi liberamente.
Giro di prostituzione, 7 arresti
Operazione fra Reggio C. e Bergamo
Sette persone sono state arrestate dai carabinieri nelle province di Reggio Calabria e di Bergamo nel corso di un'operazione anti-prostituzione. Stroncata un'organizzazione rumena-reggina dedita al favoreggiamento dell'ingresso clandestino in Italia di donne extracomunitarie da avviare al marciapiede. I provvedimenti riguardano due stranieri e cinque reggini. Coinvolta nel giro anche una pornostar rumena.
Con vari pretesti la banda reclutava le ragazze nei loro paesi nell'Est Europa. I carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato sette elementi dell'organizzazione. A capo c'erano due fratelli rumeni, sfuggiti alla cattura. I due ingannavano le giovani ragazze, promettendo un lavoro nel nostro Paese. Le donne venivano in Italia come turiste ma in realtà erano subite destinate a Reggio Calabria dove i complici procuravano gli alloggi.
Nell'organizzazione lavoravano anche tre prostitute che, oltre a intrattenere rapporti sessuali con i clienti, garantivano il "controllo" delle dieci ragazze.
Ricambio delle ragazze
Ogni venti giorni, poi, la banda provvedeva al ricambio delle ragazze, trasferendole in altre città italiane oppure in Spagna e Grecia. Per non essere scoperti usavano un codice: "cameriere" erano le prostitute, "ristorante" il luogo di prostituzione.
Tra gli arrestati c'è anche la pornostar "Aida Visconti", una ragazza rumena di 19 anni. L'attrice si era trasferita a Milano per intraprendere la carriera a luci rosse. Nello stesso tempo, però, non disdegnava di prostituirsi ancora, anche attraverso la pubblicità fatta tramite un sito internet. La ragazza è stata fermata a Bergamo da dove stava partendo, in aereo, per la Romania. I carabinieri le hanno sequestrato documenti falsi e 5.000 euro in contanti.
La "tassa di parcheggio"
Ogni prostituta, per restituire i soldi che l'organizzazione aveva speso per farla arrivare in Italia, oltre a una parte degli incassi doveva pagare 50 euro quale "tassa di parcheggio" per potersi prostituire senza problemi.
Difendersi dalla concorrenza
Se c'erano problemi con la "concorrenza", (in particolare, con alcuni transessuali) la banda ristabiliva subito l'equilibrio con minacce e intimidazioni. In un'occasione, era stato organizzato, a favore di uno dei fratelli romeni, anche un matrimonio fittizio, combinato per acquisire la cittadinanza italiana e, quindi, potersi muoversi liberamente.