[O.T.] Tenta il suicidio 2 volte e 2 volte sopravvive!
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[O.T.] Tenta il suicidio 2 volte e 2 volte sopravvive!
Dal sito di Repubblica (29 ottobre 2006)
Si lascia cadere da un ponte dell'autostrada A15 ma sopravvive
Genovese, 26 anni, ha tentato il suicidio per la seconda volta
La Spezia, viva dopo un volo di 20 metri
Già un anno fa si gettó dal viadotto
MASSA CARRARA - Due volte si è gettata dal viadotto con l'intenzione di togliersi la vita e due volte è sopravvissuta. La prima volta nell'agosto di un anno fa, quando si lasció cadere da un ponte dell'autostrada che da la Spezia risale fino a Parma. Cadde da venti metri d'altezza ma le fronde di un albero le salvarono la vita. Il miracolo si è ripetuto oggi, tra Aulla e Santo Stefano, al confine tra la Liguria e la Toscana. E' piombata sul greto di un torrente dall'altezza di una ventina di metri ma è ancora viva: ha gli arti fratturati, il bacino incrinato e gli organi interni schiacciati ma non è morta. I medici dell'ospedale di La Spezia l'hanno operata e non disperano di sciogliere la prognosi già nei prossimi giorni.
Ha solo 26 anni Debora, giovane impiegata di Genova, ma la sua vita è segnata da un destino doloroso che da tempo le ha rubato la gioia di vivere: ha affrontato la morte del padre; ha dovuto convivere con la disperazione della madre; ha sofferto per una maternità che non è riuscita a portare a termine e ha visto morire il suo futuro sposo.
"Tante disperazioni l'hanno segnata nell'animo e non riusciva più a sopportare l'idea di sopravviere". Chi la conosce bene non è stupito che Debora abbia tentato una volta ancora di togliersi la vita. Sulla A15, stamane ha abbandonato l'auto vicino a Massa Carrara, nel tratto tra Aulla e Santo Stefano. Nessuno l'ha vista lanciarsi dal ponte ma alla Polizia stradale di Pontremoli gli automobilisti hanno segnalato quella macchina abbandonata sulla corsia d'emergenza.
Venti metri sotto il viadotto, sulle rocce che sporgevano dall'acqua di un torrente, c'era il corpo di Debora. "Abbiamo chiamato i medici del 118 - spiega un agente della Stradale - sono venuti anche i Vigili del fuoco. Credavamo fosse morta e invece respirava ancora. Era sopravvissuta nonostante quel volo: sembra un miracolo".
Si lascia cadere da un ponte dell'autostrada A15 ma sopravvive
Genovese, 26 anni, ha tentato il suicidio per la seconda volta
La Spezia, viva dopo un volo di 20 metri
Già un anno fa si gettó dal viadotto
MASSA CARRARA - Due volte si è gettata dal viadotto con l'intenzione di togliersi la vita e due volte è sopravvissuta. La prima volta nell'agosto di un anno fa, quando si lasció cadere da un ponte dell'autostrada che da la Spezia risale fino a Parma. Cadde da venti metri d'altezza ma le fronde di un albero le salvarono la vita. Il miracolo si è ripetuto oggi, tra Aulla e Santo Stefano, al confine tra la Liguria e la Toscana. E' piombata sul greto di un torrente dall'altezza di una ventina di metri ma è ancora viva: ha gli arti fratturati, il bacino incrinato e gli organi interni schiacciati ma non è morta. I medici dell'ospedale di La Spezia l'hanno operata e non disperano di sciogliere la prognosi già nei prossimi giorni.
Ha solo 26 anni Debora, giovane impiegata di Genova, ma la sua vita è segnata da un destino doloroso che da tempo le ha rubato la gioia di vivere: ha affrontato la morte del padre; ha dovuto convivere con la disperazione della madre; ha sofferto per una maternità che non è riuscita a portare a termine e ha visto morire il suo futuro sposo.
"Tante disperazioni l'hanno segnata nell'animo e non riusciva più a sopportare l'idea di sopravviere". Chi la conosce bene non è stupito che Debora abbia tentato una volta ancora di togliersi la vita. Sulla A15, stamane ha abbandonato l'auto vicino a Massa Carrara, nel tratto tra Aulla e Santo Stefano. Nessuno l'ha vista lanciarsi dal ponte ma alla Polizia stradale di Pontremoli gli automobilisti hanno segnalato quella macchina abbandonata sulla corsia d'emergenza.
Venti metri sotto il viadotto, sulle rocce che sporgevano dall'acqua di un torrente, c'era il corpo di Debora. "Abbiamo chiamato i medici del 118 - spiega un agente della Stradale - sono venuti anche i Vigili del fuoco. Credavamo fosse morta e invece respirava ancora. Era sopravvissuta nonostante quel volo: sembra un miracolo".
Ultima modifica di vbman il 31/10/2006, 18:25, modificato 1 volta in totale.
Re: [O.T.] Tenta il suicidio 2 volte e 2 volte sopravvive!
perdonate il cinismo..ma io ci proverei anche una 3a volta....vbman ha scritto: Ha solo 26 anni Debora, giovane impiegata di Genova, ma la sua vita è segnata da un destino doloroso che da tempo le ha rubato la gioia di vivere: ha affrontato la morte del padre; ha dovuto convivere con la disperazione della madre; ha sofferto per una maternità che non è riuscita a portare a termine e ha visto morire il suo futuro sposo.
lo".
(ue'..e' umorismo nero il mio..ci mancherebbe...)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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WARDOG ha scritto:Hm, gettarsi nel vuoto non è risolutivo.




Nn so se ammirare quest'uomo o averne un radicato terrore... anche se le due cose non si eliminano a vicenda...




Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
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Re: [O.T.] Tenta il suicidio 2 volte e 2 volte sopravvive!
Ti credo ke ha voglia di farla finita! Non lo condivido ma non mi sento di condannare il gesto dopo quello che ha passato, povera ragazzavbman ha scritto: Ha solo 26 anni Debora, giovane impiegata di Genova, ma la sua vita è segnata da un destino doloroso che da tempo le ha rubato la gioia di vivere: ha affrontato la morte del padre; ha dovuto convivere con la disperazione della madre; ha sofferto per una maternità che non è riuscita a portare a termine e ha visto morire il suo futuro sposo.
.
mamma che povera crista
c'è un signore al paese dei miei genitori che nel giro di due anni ha perso: padre (e vabbè ci poteva stare vista l'età ), poi moglie per tumore, figlia sedicenne per incidente d'auto. minchia mi chiedo sempre che cosa cazzo passi per la testa a uno a cui sono successe ste cose
c'è un signore al paese dei miei genitori che nel giro di due anni ha perso: padre (e vabbè ci poteva stare vista l'età ), poi moglie per tumore, figlia sedicenne per incidente d'auto. minchia mi chiedo sempre che cosa cazzo passi per la testa a uno a cui sono successe ste cose
C'è un che di ineffabilmente santo, nel suicidio, IMHO.
E' la glorificazione redentiva della vita, il supremo rifiuto alla schiavitu' dell'essere, alla corporeità , alla soggiacenza e schiavitu' del mondo materiale.
Se guardo nel mio futuro non posso, proprio non posso vedermi a morir di morte naturale (se mai una cosa del genere possa esistere, in effetti), quanto a scegliere coscientemente di provocare la mia fine.
Disponendo dei mezzi, e avendo le necessarie competenze tecniche.
Quello che mi spaventa davvero è l'atavico aggrapparsi, del corpo..al suo status quo.
La gamba che involontariamente si ritrae al momento del balzo..il braccio che scatta in fuori prima di premere il grilletto o le dita che perdono forza quando stringono la lama.
L'istinto di conservazione sembra dotato di vita propria, e sabota anche le migliori intenzioni.
Alla fin fine mi chiedo, un momento prima di farsi buio, puo' un cervello registrare la soddisfazione..?
Occorre un lungo processo di desensitivizzazione, e di disciplina, ma ci si puo' arrivare...ci si puo' arrivare..
E' la glorificazione redentiva della vita, il supremo rifiuto alla schiavitu' dell'essere, alla corporeità , alla soggiacenza e schiavitu' del mondo materiale.
Se guardo nel mio futuro non posso, proprio non posso vedermi a morir di morte naturale (se mai una cosa del genere possa esistere, in effetti), quanto a scegliere coscientemente di provocare la mia fine.
Disponendo dei mezzi, e avendo le necessarie competenze tecniche.
Quello che mi spaventa davvero è l'atavico aggrapparsi, del corpo..al suo status quo.
La gamba che involontariamente si ritrae al momento del balzo..il braccio che scatta in fuori prima di premere il grilletto o le dita che perdono forza quando stringono la lama.
L'istinto di conservazione sembra dotato di vita propria, e sabota anche le migliori intenzioni.
Alla fin fine mi chiedo, un momento prima di farsi buio, puo' un cervello registrare la soddisfazione..?
Occorre un lungo processo di desensitivizzazione, e di disciplina, ma ci si puo' arrivare...ci si puo' arrivare..
- Lino Banfi
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- Iscritto il: 17/10/2006, 14:44
E dopo dicono che bisogna pregare Dio e Madonna ecc........ (vedi mia mamma). Provate a dirlo anche a questa poveretta o a tutte le persone turbate da una moltitudine di problemi che sembrano non aver fine.......
A cagare tutto, va là !!! Bisogna saper lottare e superare i vari ostacoli della vita e soprattutto credere in noi stessi!

A cagare tutto, va là !!! Bisogna saper lottare e superare i vari ostacoli della vita e soprattutto credere in noi stessi!

La vita secondo me vale sempre la pena di essere vissuta.
Distaccandomi dal caso specifico (anche se conosco diverse persone colpite così duramente dalla sfortuna - e parlo di casi praticamente identici - che non hanno deciso di buttarsi da un ponte preferendo altre vie. tipo il volontariato),ho affrontato dolori proporzionali alla mia età (giovane) e alle mie esperienze e parlo quindi con relativa cognizione di causa (ma tutto è relativo: allo stesso dolore non tutti reagiscono allo stesso modo, meglio di così..)ma ho sempre pensato che alla fine dell'elaborazione interiore del dolore si svolta l'angolo e si ricomincia, la vita è una e una sola e non vale mai la pena di buttarla nel cesso.
Domani potrebbe essere il miglior giorno della nostra vita.
Distaccandomi dal caso specifico (anche se conosco diverse persone colpite così duramente dalla sfortuna - e parlo di casi praticamente identici - che non hanno deciso di buttarsi da un ponte preferendo altre vie. tipo il volontariato),ho affrontato dolori proporzionali alla mia età (giovane) e alle mie esperienze e parlo quindi con relativa cognizione di causa (ma tutto è relativo: allo stesso dolore non tutti reagiscono allo stesso modo, meglio di così..)ma ho sempre pensato che alla fine dell'elaborazione interiore del dolore si svolta l'angolo e si ricomincia, la vita è una e una sola e non vale mai la pena di buttarla nel cesso.
Domani potrebbe essere il miglior giorno della nostra vita.
''Maró lemmy che cazzone che era!!!''
CianBellano
Errato: Lemmy E'
CianBellano
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- cimmeno
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- Iscritto il: 19/07/2004, 2:21
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tutto è relativo. dipende anche da che situazione avevi prima che la sfiga si abbattesse sulla tua vita. se alcuni tuoi parenti muoiono uno n fila all'altro fa una certa differenza se sei solo o se hai persone accanto, se sei nella merda per altri motivi o meno. se attorno a te hai un cammino di morte e disgrazie, se sei solo com un cane, senzaLemmy ha scritto:ho sempre pensato che alla fine dell'elaborazione interiore del dolore si svolta l'angolo e si ricomincia, la vita è una e una sola e non vale mai la pena di buttarla nel cesso.
Domani potrebbe essere il miglior giorno della nostra vita.
un soldo e senza prospettive sorridere alla vita diventa difficile....
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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Parlo ovv per me.cimmeno ha scritto:tutto è relativo. dipende anche da che situazione avevi prima che la sfiga si abbattesse sulla tua vita. se alcuni tuoi parenti muoiono uno n fila all'altro fa una certa differenza se sei solo o se hai persone accanto, se sei nella merda per altri motivi o meno. se attorno a te hai un cammino di morte e disgrazie, se sei solo com un cane, senzaLemmy ha scritto:ho sempre pensato che alla fine dell'elaborazione interiore del dolore si svolta l'angolo e si ricomincia, la vita è una e una sola e non vale mai la pena di buttarla nel cesso.
Domani potrebbe essere il miglior giorno della nostra vita.
un soldo e senza prospettive sorridere alla vita diventa difficile....
Se nn avessi tagliato metà del mio post avresti anche potuto fare a meno di ribadirlo con parole tue.



''Maró lemmy che cazzone che era!!!''
CianBellano
Errato: Lemmy E'
CianBellano
Errato: Lemmy E'