[O.T.] APPLE IPHONE.....CHE NE PENSATE??

[Drogato_ di_porno]

la cosa assurda è che Jobs accusava Microsoft di essere McDonalds, di non avere gusto, di non avere cultura, spirito e originalità, di essere massa.

purtroppo il concetto di "massificazione" è come il broadway che ha prodotto l'off-Broadway e l'off-off-Broadway.

a determinare l'originalità di un prodotto o il suo essere di nicchia è il numero di persone che lo possiedono (ed Apple ha perso originalità).

più che la nemesi direi faccia come il culo. per questo ho sempre preferito Microsoft e Gates, non avevano la pretesa dell' "originalità". era business brutale senza ipocrisia, anche se copiavano

[Loris Batacchi]

Ok, però quando torno da lavoro, da un imac 27", pompato di ram e ssd, e smanetto col mio Asus con Windows 10, i7, "solo" 8 giga di ram, ssd e 1 tera di hd... Quindi non un pc scadente... Mi sembra di avere un cancello tra le mani. Sempre usato Windows, poi per lavoro da molti meno anni ho cominciato a usare Mac OS e sono diventato enormemente più produttivo.

Da denigratore Apple, versione mobile, mi prostro lato desktop. Si lavora meglio... O almeno io, per quello che mi è richiesto, mi trovo meglio. Faccio molte cose velocemente che su Windows a casa, portando la stessa impostazione del lavoro, impiegano più tempo e passaggi.

Saranno cazzi quando arriverà il momento di comprare un macbook pro

[Drogato_ di_porno]

io non critico il prodotto, mac e windows hanno punti di forza e debolezza. usare un mac perché non crasha come Windows o perché piace la grafica va bene, il problema è comprarlo perché il mondo ti obbliga a farlo.

altra cosa ridicola del mac la scatola a forma di valigetta che contiene il computer, la scatoletta rigida che contiene l'iphone, il colore e la forma degli alimentatori ecc...cose patetiche che dovrebbero far sentire "esclusivo" il cliente...sarebbe questa la cura del dettaglio che fa sentire esclusivi

Bill Gates non ha mai preteso tutto questo. era un puro affarista.

Due grandi fatti hanno determinato il successo della rivoluzione digitale che da trent´anni ci sta cambiando la vita: i prodotti della Apple di Steve Jobs e l´invenzione del world wide web da parte di Tim Berners-Lee. Come i primi hanno reso l´elettronica di consumo una cosa facile, sexy e per tutti, così l´invenzione del web ha trasformato Internet da rete per far comunicare università e militari nella più grande piattaforma di comunicazione dell´umanità. Jobs e Berners-Lee non avevano la stessa visione del web: un giardino dorato e chiuso per il primo, una città aperta per il secondo.

Ma c´è stato un momento decisivo in cui le loro strade si sono involontariamente incrociate. Nel maggio del 1990 il giovane fisico inglese del Cern di Ginevra sognava di trovare un modo per rendere tutti i documenti del mondo accessibili a tutti. Comprò un NeXT: era un avveniristico personal computer che Jobs aveva realizzato dopo essere stato licenziato dalla sua Apple. «L´interfaccia del NeXT era bella, elegante, efficace - ricorderà Berners-Lee - aveva una grande flessibilità e alcuni strumenti così innovativi che gli altri pc li avrebbero adottati in seguito». Qualche mese dopo il web fu concepito su un pc di Jobs.

Nella foto che vedete qui a fianco c'è molto del derby di una vita tra Steve e Bill, i due ragazzi del '55 che hanno cambiato il mondo. Steve, miliardario in jeans, scarpe da tennis e dolcevita nero, ha stile, lo stile di chi pensa che gli occhi siano il motore del mondo. Bill ha il consueto aspetto di chi si veste senza accendere la luce, perché per lui la vita avviene dentro il cervello, biologico o elettronico che sia.

Steve ha origini modeste, e per lui la vita è battaglia. Bill è nato ricco, è per lui le guerre industriali sono un rompicapo, un videogioco, una prova d'intelligenza. Scherzano, Steve è più spiritoso e sfotte il rivale, Bill ride perché la regola americana è che ci si arrabbia solo a telecamere spente. Trentacinque anni fa Bill ha scritto il software per il primo grande successo di Steve, l'Apple II. "Allora eravamo sempre i più giovani in ogni riunione, oggi mi sembra che siamo i più vecchi", dice Steve ammiccando al pubblico di giovani fan.

Quasi quarant'anni di storie parallele che saranno a lungo studiate nei corsi di economia, perché questi due visionari hanno cambiato il mondo con filosofie e modi di agire diversissimi eppure convergenti. Per molti anni è stata la Microsoft di Bill Gates il cavallo vincente, mentre alla Apple di Steve Jobs toccava il ruolo del perdente di successo. Oggi la morte sconfigge Steve nel momento culminante del suo trionfo strategico.

La prima differenza fondamentale tra i due è che Bill Gates ha sempre puntato al dominio del mercato attraverso le strategie di mercato, mentre Steve Jobs ha sempre seguito la sua stella polare, il prodotto. La seconda differenza è che Bill ha creduto che fosse il software la carta vincente, Steve invece ha scommesso sull'hardware anche quando tutti gli dicevano che era una strada a fondo cieco.

Negli anni Settanta Bill Gates ha avuto l'intuizione vincente che il software era il motore di tutto e i suoi sistemi operativi e i suoi programmi avrebbero definito lo standard del mercato, consentendogli di dominarlo: come se un fabbricante di auto avesse potuto brevettare il numero di ruote, quattro.

Dando gratuitamente alla Ibm il suo Ms-Dos, che faceva funzionare il primo personal computer nel 1981, Bill prima ha propiziato la diffusione del suo standard, poi ha costretto tutti i produttori di computer a pagargli a caro prezzo l'Ms-Dos, che consentiva loro di offrire computer "compatibili", cioè in grado di dialogare e passarsi documenti l'uno con l'altro (attraverso i dischetti, fino a che non è arrivato Internet).

Steve intanto seguiva il suo sogno di vendere i computer più belli e avanzati. Con il Macintosh (1984) introduce le icone e il mouse. Ma il mondo Apple rimane un mondo chiuso, macchine potentissime che dialogano solo con se stesse, e costano di più. Le vendite arrancano, Jobs viene cacciato dalla sua azienda e sostituito con un mago del marketing, John Sculley, proveniente dalla Pepsi-Cola. Non si arrende. Riparte da zero e progetta un computer ancora più avveniristico e curato, il Next, un cubo nero bellissimo che comprano in pochissimi.

Poi cambia tutto. La fede di Steve nella forza del prodotto, nella forza innovativa della macchina, viene premiata. Arrivano l'i-Pod, che rivoluziona il modo di ascoltare la musica. Arriva l'iPhone, che mette insieme il telefono con le funzioni di un computer. Arriva l'iPad, che trasforma il modo di stare nella rete. Il mondo immobile di Bill, dove stupidi pezzi di ferro fabbricati dagli asiatici a prezzo stracciato erano come l'asfalto su cui far correre i suoi programmi, si è sfasciato. L'hardware di Jobs è diventato il motore del mercato, ha trasformato i modelli di consumo. I produttori di software come la Microsoft, dopo decenni in cui menavano la danza, si sono trovati improvvisamente a inseguire.

Nel frattempo, grazie a Internet, è avvenuto un altro grande cambiamento. I nuovi leoni del mercato sono Google, Twitter, Facebook. Nè hardware, nè software. Vendono servizi sulla rete, un mercato nuovo e dirompente nel quale la Microsoft cerca di entrare da 15 anni inanellando una sconfitta dopo l'altra. Jobs alla fine si è trovato al posto giusto nel momento giusto, dando le macchine giuste per i nuovi servizi e addirittura prefigurando l'innovazione con le prestazioni dei suoi oggetti di design. Il derby dei due ragazzi del '55 si chiude prima del tempo con un esito drammatico: Steve è morto nel momento del trionfo, Bill è vivo ma in declino.

[apache]

Di jobs bisogna leggere la sua biografia. Veramente consigliata . lavora per Atari. Va in India cercando un santone , prende LSD .

[Paperinik]

Tempo fa cazzeggiando su youtube mi sono imbattuti in alcuni "videoblog" di ragazzine alcune neanche 14enni già con l'ifogna7 in mano..ma chi glielo da?
A me l'ifogna tolto il circo mediatico e la pubblicità costruita attorno, sembra solo un telefono modesto e anonimo, nato vecchio e con scopiazzature a destra e a manca.
Purtroppo Microsoft si è fatta fuori dal settore mobile (in 5 anni non ha mai sfondato), quando mi creperà il lumia mi tocca prendermi uno huawei Fra pc e mac lunga vita al pc, e oramai nel 2017 la palla che il mac è il migliore per lavori di grafica non regge più.

[Loris Batacchi]

In gran parte il mito sulla grafica è tramontato infatti. Adobe, inteso come suite, gira meglio su Windows da qualche anno. Ma, sempre facendo riferimento al mio lavoro, filemaker per pc non è quasi considerato, lavorare con giga e giga di immagini, pdf (incredibile quante cose si possono fare solo con anteprima, invece di scaricare x programmini per pc), gestione mail e mailing list, molto più comodo grazie a all'app contatti, e necessità di generale stabilità del sistema per dati e contenuti dal grande valore economico, e altre cose che non aggiungo per non dilungarmi, Windows non è mai stato nemmeno una possibile opzione.

Esemplificativo quando si deve elaborare un testo complesso con immagini, revisioni e commenti di più utenti: con word fai tutto e di più (gestione revisione molto migliore), con pages ci metti almeno la metà, ti dà l'idea di un'integrazione del sistema senza pari. Senza contare che un paio di volte word, lavorando su un documento su Nas, è crashato facendomi perdere un pomeriggio di lavoro e bestemmie a profusione. Ora ho messo il salvataggio automatico ogni minuto per la copia di ripristino e mela s a ogni frase ahaha

[Capitanvideo]

Il mio utilizzo dei PC è praticamente solo svago, non ho idea a livello professionale e prendo per buono quel che dici senza dubbio.

Solo una cosa: I Mac che ho avuto per le mani io erano dei cessi a confronto dei PC, a parità di prezzo.
Addirittura in uno (anni fa) ho installato un OS di nicchia chiamato Morphos che mi visualizzava i video youtube perfetti e senza spreco di risorse. Passando ad Osx i video scattavano e la ventola decollava.

Mi vengono in mente quelli che hanno un Iphone da 900€, poi provano un Android da 100 e pretendono le stesse performance.

[bellavista]

la cosa assurda è che Jobs accusava Microsoft di essere McDonalds, di non avere gusto, di non avere cultura, spirito e originalità, di essere massa.

purtroppo il concetto di "massificazione" è come il broadway che ha prodotto l'off-Broadway e l'off-off-Broadway.

a determinare l'originalità di un prodotto o il suo essere di nicchia è il numero di persone che lo possiedono (ed Apple ha perso originalità).

più che la nemesi direi faccia come il culo. per questo ho sempre preferito Microsoft e Gates, non avevano la pretesa dell' "originalità". era business brutale senza ipocrisia, anche se copiavano

Io mi trovo benissimo con Apple.
Anche se non amo i fanatici di apple (se tu ti trovi bene con android o con windows buon per te, non sarò io a romperti il cazzo).
E mi fanno morire dal ridere quelli che lavorano negli apple store che cercano di replicare l'atteggiamento che aveva Jobs, non avendone ne l'intelligenza, ne il carisma, ne tanto meno i soldi (dato che sono dei commessi con la maglietta blu in un negozio e non dei CEO di una azienda miliardaria). Eppure le rare volte che entro in un Apple store e parlo con uno di quelli che ci lavora, lo vedo imitare l'atteggiamento di Jobs in questo video e mi fanno tenerezza

[BARNEY]

addirittura Tim Cook ha detto che l'Iphone X "ridisegnerà i confini della tecnologia per i prossimi 10 anni"

però capitano le tue argomentazioni sono impotenti di fronte ai comportamenti collettivi. Girando al MediaWorld vede gente disperata davanti alla bacheca dei telefonini, gente che sarebbe disposta a tagliarsi un braccio pur di averlo. Come quelli che vanno a guardare le barche di lusso al porto.

Steve Jobs è riuscito a creare un brand simile a quello dell'abbigliamento e Bill Gates ha fatto ammenda riconoscendo l'errore. Per Gates l'hardware era indifferente, era solo una macchina per far girare il software. Che fosse un cassone di piombo o uno scrigno dorato poco spostava. Alla lunga ha perso.

Jobs con quei suoi ridicoli computer colorati, quelle merde di video tastiera integrati, il ridicolo abbigliamento minimalista (dal farfallino d'antan alle scarpe da ginnastica-jeans e dolcevita), il mitico corso di calligrafia, le cromature e la sua "eccentricità" del cazzo, è diventato "lo stilista" o "lo chef" dell'informatica, sfruttando la bestiale psicologia collettiva. da nicchia a massa.

Io anche se fossi miliardario non indosserei mai i vestiti degli stilisti che vedo in passerella o non mangerei mai da Cannavacciuolo o Bastianich o Cracco. Il mio ristorantino preferito fa da mangiare 1000 volte meglio pagando 10 euro a menu fisso.

La mia non è invidia del successo altrui, io sono il primo a riconoscere la grandezza di chi diventa miliardario senza vendere nulla di eccezionale. M'interessa solo evidenziare che - entro certi limiti - il prezzo lo fa il marketing e non la qualità intrinseca del prodotto.

Condivido anche io parola per parola.

Io pure odio l'omologazione stupida e passiva delle masse alle " mode" del momento, secondo i dettami della pubblicità e del marketing più spinti.

Voglio essere esplicito: salvo chi ha tanta disponibilità da potersi permettere di spendere 1400,00 euro senza minimamente risentirne (una piccolissima minoranza), il resto dei possessori dell'IPhone è rappresentato dai frustrati e dai complessati che investono detta cifra, a rate, al solo fine di apparire diversi e più ricchi di quanto non siano.

Perché esibire l'IPhone (va da se'; meglio se di ultimissima generazione) li fa sentire socialmente importanti, meritevoli di potere accedere ai locali più esclusivi, in tal modo favorendo lonlio di ciò che realmente sono: falliti e complessati.

Ai loro occhi avere uno smartphone diverso (un Samsung o Huaweei, ad es) che pure ha, di base, le stesse apps e funzioni non vale; a loro interessa apparire "cool" e fighi, poco importante che il prezzo della loro ridicola vanità sia abnorme, potendo, sul piano pratico, avere uno smartphone con le stesse prestazioni ad un prezzo inferiore del 70%.

Tanto è vero che tali soggetti li trovi poi facilmente ai concessionari Porsche o Mercedes per pagare (anche qui: a rate o in leasing) il macchinone da sfoggiare nelle occasioni giuste e per ambire alle"fighe" (o presunte tali).

Poco rileva che poi abitano fuori Milano, magari in un condominio fatiscente; l'importante è uscire di casa e guidare il Cayenne, parlando all'Iphone e intercalando la conversazione con inglesismi alla cazzo: così "fa Figo".

È bello poi vederli "tirare la cinghia " sulle vacanze, fatte magari locando appartamenti a Formentera in condivisione con altri 10 amici, così da pagare una quota risibile, o sugli acquisti di vestiti, fatti al discount a Mendrisio ...

Ripeto: sfigati e frustrati.

[TeNz]

In gran parte il mito sulla grafica è tramontato infatti. Adobe, inteso come suite, gira meglio su Windows da qualche anno. Ma, sempre facendo riferimento al mio lavoro, filemaker per pc non è quasi considerato, lavorare con giga e giga di immagini, pdf (incredibile quante cose si possono fare solo con anteprima, invece di scaricare x programmini per pc), gestione mail e mailing list, molto più comodo grazie a all'app contatti, e necessità di generale stabilità del sistema per dati e contenuti dal grande valore economico, e altre cose che non aggiungo per non dilungarmi, Windows non è mai stato nemmeno una possibile opzione.

Esemplificativo quando si deve elaborare un testo complesso con immagini, revisioni e commenti di più utenti: con word fai tutto e di più (gestione revisione molto migliore), con pages ci metti almeno la metà, ti dà l'idea di un'integrazione del sistema senza pari. Senza contare che un paio di volte word, lavorando su un documento su Nas, è crashato facendomi perdere un pomeriggio di lavoro e bestemmie a profusione. Ora ho messo il salvataggio automatico ogni minuto per la copia di ripristino e mela s a ogni frase ahaha

scusa loris ma filemaker è della apple, è normale che funzioni meglio sulla loro piattaforma.

cmq non mi esprimo sulla questione in quanto non ho mai posseduto nulla della apple.

[GeishaBalls]

Piccola digressione, dire a priori di non gradire un pranzo da Cracco o Cannavacciuolo (di cui sono stato cliente prima che diventasse star della tv, allora era solo star della cucina) è da "ignorante", senza offesa per drogato, uno degli utenti più apprezzabili nella mia storia forumistica .

Tralasciando i due nomi sopra, sovraesposti mediaticamente e con liste di attesa manco tori black facesse pompini sotto il tavolo, pranzi/cene stellate, anche in posti dove gli chef cucinano e basta e non serve prenotare mesi prima, sono esperienze ed emozioni che rimangono, alla stessa stregua di un bel concerto o di un teatro. Non è solo cibo (va da sé in teoria ottimo) è molto di più.

Poi che sia goduriosa la trattoria da Gigi il Troione coi due etti di gricia fumante è un altro paio di maniche. Sono cose non comparabili.

Fine ot

Peace

OT ad esempio Niko Romito esperienza di vita. E per due, con vini e soggiorno costa come un iPhone

[TD]

sui desktop non ho idea non avendo mai usato apple, chi li usa ne è entusiasta ma usando però determinati software

se uno lo devo usare per un uso casual, si ritorna al discorso iphone spendi un sacco ma in effetti non hai quelle necessità

in ambiente windows però bisogna fare un distinguo, tante volte le aziende tendono a risparmiare andando su pc desktop pompati non prendendo in considerazione le workstation, che hanno un prezzo maggiore ma anche prestazioni maggiori, mi è capitato di collaborare con un'azienda che mi ha messo a disposizione una workstation, e rispetto ad un PC normale al quale ero abituato era un'altro mondo

[ErectionDay]

Quello che a me ha colpito meno favorevolmente del mondo Apple è proprio l'AppStore, ho avuto in uso un iPhone per un paio di mesi e mi ci sono trovato malissimo da quel punto di vista, sul Play di Google trovi migliaia di app gratuite per ogni scopo, sullo store di Apple riuscivo a trovarne un 1/100 free di quelle che mi servivano. A parte le più blasonate e conosciute ha poco da competere con la controparte, sicuramente anche il sistema "chiuso" di Apple non facilità ed invoglia gli sviluppatori.

[Loris Batacchi]

In gran parte il mito sulla grafica è tramontato infatti. Adobe, inteso come suite, gira meglio su Windows da qualche anno. Ma, sempre facendo riferimento al mio lavoro, filemaker per pc non è quasi considerato, lavorare con giga e giga di immagini, pdf (incredibile quante cose si possono fare solo con anteprima, invece di scaricare x programmini per pc), gestione mail e mailing list, molto più comodo grazie a all'app contatti, e necessità di generale stabilità del sistema per dati e contenuti dal grande valore economico, e altre cose che non aggiungo per non dilungarmi, Windows non è mai stato nemmeno una possibile opzione.

Esemplificativo quando si deve elaborare un testo complesso con immagini, revisioni e commenti di più utenti: con word fai tutto e di più (gestione revisione molto migliore), con pages ci metti almeno la metà, ti dà l'idea di un'integrazione del sistema senza pari. Senza contare che un paio di volte word, lavorando su un documento su Nas, è crashato facendomi perdere un pomeriggio di lavoro e bestemmie a profusione. Ora ho messo il salvataggio automatico ogni minuto per la copia di ripristino e mela s a ogni frase ahaha

scusa loris ma filemaker è della apple, è normale che funzioni meglio sulla loro piattaforma.

cmq non mi esprimo sulla questione in quanto non ho mai posseduto nulla della apple.

È una sussidiaria della Apple ma c'è anche per Windows. Però giusto per, se si vuole la pienissima funzionalità o Apple o niente. Infatti un collaboratore esterno con portatile Windows dovrà forzatamente lavorare in ufficio sul Mac.

[bellavista]

sta per uacire l'iphone 8 e l'iphone X
sto cercando di capire (prezzo a parte, che poi la differenza è di un centinaio di euro) perchè qualcuno dovrebbe comprare l'8 quando l'X è molto più avanzato.

sto cercando di capire la scelta si marketing di farli uscire insieme, che sicuramente ci sarà, dato che apple non fa una cosa del genere a caso.