Storia di un ex bambino fottuto dal porno

[balkan wolf]

bof opinione personale vecchio helmut... personalmente credo che gli unici umani veramente beati siano gli asceti il sociale è sempre e cmq. merda

cmq. non è questo il punto io la vedo molto più "pragmatica" la cosa... il papero è in sbrocco e l'antisbrocco è mettersi un pó in gioco... alla fine diciamo tutti la stessa cosa con sfumature diverse

sinceramente il tono da "motivatore sportivo" di alcuni forumisti mi fa un pó sorridere... niente FORZA PAPERO FUORI I COGLIONI ( la vita non è una gara non si vince e non si perde ) ma piuttosto un preoccupato:

okkio papero che così andrà  sempre peggio devi cambiare per non fotterti a vita... pensala così ora stai in merda mal che vada starai ancora in merda ma in una merda diversa

[Confessor]

pensala così ora stai in merda mal che vada starai ancora in merda ma in una merda diversa

parole sante. Sono stato anch'io un adolescente asociale e un adulto fintamente sociale, senza una donna e con pochi amici, nessuna "cumpa" da frequentare. Poi sono cresciuto, ho trovato pochi ma fedeli amici, ed è arrivato l'amore ma siccome a tutti piace farsi del male da soli, questo l'ho appena scacciato dalla mia vita (perchè,mi dico, preferisco starmene da solo e in coppia dopo un po' scoppio). Inoltre ho quasi smesso di uscire di casa, odio discoteche e locali, odio guidare e cercare parcheggio, così passo le mie serate da solo a leggere. Risultato: ero nella merda di una solitudine non cercata prima, poi nella merda di una relazione che forse mi soffocava ma di cui sinceramente avevo bisogno, e ora nella merda di una solitudine cercata che in verità  forse mi sta solo facendo capire che ho dei grossi problemi con me stesso e con gli altri. Come diceva Bombolo: "...sempre mmerda è".

[aceshigh]

Papero, non ti conosco personalmente ma apprezzo molto chi, come te, ha il coraggio di mettersi in discussione e raccontarsi senza peli sulla lingua.
Non ti conosco di persona ma è grazie all'arguzia e la "giusta" cattiveria dei tuoi post che mi sono avvicinato e ho anche preso il "coraggio" di postare.
Non ti conosco di persona ma "a pelle" dai la sensazione di essere uno con notevoli risorse umane e intellettuali.
E poi, soprattutto, sei ancora giovane, hai tutta una vita avanti a te e anche se il passato puo' averti regalato delle amarezza, non significa che da domani le cose potrebbero cambiare.
Il porno da dipendenza? Puó darsi, ma a volte si cercano anche giustificazioni per la "mancanza di coraggio" per aprirsi di più al "mondo".
Sei una persona che vale, questo si capisce da quello che scrivi e come lo scrivi.

[sperminator]

... personalmente credo che gli unici umani veramente beati siano gli asceti il sociale è sempre e cmq. merda

Probabilmente hai ragione Balkan, gli asceti sono beati perchè bastano a sè stessi. Ma per fare l'asceta bisogna mettersi totalmente fuori dalla società , tornare al bosco, allora senza nessun contatto umano dimenticandosi degli altri si puó tornare ad una vita naturale, e vivere così una propria realtà  vera e non alienata. Ma nel mondo di oggi una scelta di questo tipo è praticamente impossibile, anche l'asociale vive nella società . Perchè viviamo nei paesi e nelle città , perchè -quasi tutti- lavoriamo, vediamo persone intorno a noi. E anche leggere, vedere film (porno e non), stare su internet è un modo di vedere la società . Viviamo in una dimensione sociale anche quando la società  non ci piace, e allora per avere una vita soddisfacente dobbiamo interagire in qualche modo con questa cazzo di società . Bisogna stringere relazioni con gli altri, possono essere cinici rapporti di sfruttamento, o rapporti altruisti, o d'amore. Ma un qualche rapporto con gli altri è necessario per stare nella realtà  e viverla. Altrimenti si sarà  sempre insoddisfatti, perchè ci si sentirà  spettatori inutili di un mondo, una società , che ci avvolge senza cagarci..chi si sente un'inutile spettatore finisce per non vedere un senso nella propria esistenza, e da lì viene l'insoddisfazione, la tristezza.

[donegal]

sinceramente il tono da "motivatore sportivo" di alcuni forumisti mi fa un pó sorridere... niente FORZA PAPERO FUORI I COGLIONI

Ecchecazzo ! Orcodue Balkan, era ora !

La frase "Tira fuori i coglioni" è l'equivalente pseudo esistenziale della conversazione in treno con la vecchina che esordisce dicendo che non ci son più le mezze stagioni.
Ma almeno la vecchina una ragione ce l'ha : ti vuol far parlare per capire se sei un potenziale delinquente che alla prima galleria le ciulerà  la borsa.

"Tira fuori i coglioni" a uno che i coglioni gli strisciano per terra (specie se detto da chi non sa un cazzo di te) è la miglior tecnica per fare in modo che i suddetti coglioni si mettano a scavare per scendere ancora più giù.

[Helmut]

la vita non è una gara non si vince e non si perde

E chi lo dice...???

Questione di punti di vista, caro balkan...nella vita invece si vince, si perde, si pareggia ogni giorno...

...ogni obbiettivo che ti poni, facile o difficile, ogni confronto dove c'è in ballo la tua e/o altrui sopravvivenza (intesa come realizzazione di sè), ogni sfida che accetti è una gara...da soli o in gruppo...

...sono un liberista, e la sana rabbia che ti spinge a emergere è un motore formidabile di scorrimento e dinamismo sociale...

...ti cito, a tal proposito, una brano di un'intervista del 1987 all'ing.Enzo Ferrari, che di gare se ne intendeva: (cito a memoria)

"E' solo nella leale, sana. corretta competizione che gli umani cercano di dare un significato alla propria esistenza, tutto il resto è solo un'inellutabile attesa"

E poi, sfidando ovviamente le battute del cazzo dei soliti noti, cito uno straordinario brano del Libro:

"Non sapete voi che i corridori nella corsa corrono tutti, ma solo uno riceve il premio? Correte in modo tale da conseguirlo. Inoltre ogni uomo che prende parte a un gara esercita padronanza di sè su tutte le cose"
(1° CORINZI 9, 24-25)


Per cui, caro Papero, corri...e le cose non possono che migliorare...!!!

[donegal]

"Non sapete voi che i corridori nella corsa corrono tutti, ma solo uno riceve il premio? Correte in modo tale da conseguirlo. Inoltre ogni uomo che prende parte a un gara esercita padronanza di sè su tutte le cose"
(1° CORINZI 9, 24-25)

Lettera di San Paolo ai Ferraristi, 14-21

[majestic]

Mah... il Papero mi stupisce ogni volta, sembra il classico "cazzone" da forum...poi periodicamente tira fuori alcuni ragionamenti e riflessioni per cui ti chiedi se siano effettivamente la stessa persona.

Personalmente apprezzo, in modo diverso tutte e due le versioni, ma il Paperinik che racconta la vita con il nonno oppure quello che cerca di capire dove sta andando è da elogiare.

Io ti posso solo dire che, da consumatore "consumato" di porno per non finire nel baratro della dipendenza (se esiste veramente) ci vuole un equilibrio mentale non indifferente, io ho 34 anni e "consumo" porno da quando ne avevo 12, per cui ti posso assicurare che nel mio caso è vista come una sana e vera passione, sono conscio di essere una mosca bianca e che la maggior parte dei fruitori assatanati di porno lo è per eccitamento.

Il consiglio che ti do è quello di viverla senza morbosità , il fatto di riuscire a condividerla con altre persone non puó che giovarti.

[Helmut]

"Non sapete voi che i corridori nella corsa corrono tutti, ma solo uno riceve il premio? Correte in modo tale da conseguirlo. Inoltre ogni uomo che prende parte a un gara esercita padronanza di sè su tutte le cose"
(1° CORINZI 9, 24-25)

Lettera di San Paolo ai Ferraristi, 14-21

Scontato, banale, prevedibile...

...come anticipato in neretto nel post più sopra...




NB complimenti per il tempismo...!!!

[donegal]

Scontato, banale, prevedibile...

Come il sermone di un pastore protestante, ahimè lo so.

Il tempismo era solo dovuto al fatto che fossi online, dopo diverso tempo, satana non ha colpe

[Helmut]

Scontato, banale, prevedibile...

Come il sermone di un pastore protestante, ahimè lo so.

E invece non lo sai...non mi risulta la tua frequentazione di tali personaggi...


NB da adesso non sono più on-line...

[Squirto]

Tutti ti hanno detto che hai solo 24 anni, io ne ho 23 e sono un'enormità : abbiam buttato l'adolescenza, nessuno ce la restituirà , già  solo per questo la vita è monca. Non c'è una ricetta per salvare il salvabile.

mi limito a un paio di citazioni (così riequilibriamo quelle di helmut, che sono la solita cantilena )


Il giovane non acquista mai l'arte del vivere, non ha, si puó dire, un successo prospero nella società , e non prova nell'uso di quella alcun piacere, finchè dura in lui la veemenza dei desiderii. Più ch'egli si raffredda, più diventa abile a trattare gli uomini e se stesso. La natura, benignamente come suole, ha ordinato che l'uomo non impari a vivere se non a proporzione che le cause di vivere gli s'involano; non sappia le vie di venire a suoi fini se non cessato che ha di apprezzarli come felicità  celesti, e quando l'ottenerli non gli puó recare allegrezza più che mediocre; non goda se non divenuto incapace di godimenti vivi. Molti si trovano assai giovani di tempo in questo stato ch'io dico, e riescono non di rado bene perchè, desiderano leggermente; essendo nei loro animi anticipata da un concorso di esperienza e d'ingegno, l'età  virile. Altri non giungono al detto stato mai nella vita loro: e sono quei pochi in cui la forza de' sentimenti è sì grande in principio, che per corso d'anni non vien meno: i quali più che tutti gli altri godrebbero nella vita, se la natura avesse destinata la vita a godere. Questi per lo contrario sono infelicissimi, e bambini fino alla morte nell'uso del mondo, che non possono apprendere.

Rivedendo in capo di qualche anno una persona ch'io avessi conosciuta giovane, sempre alla prima giunta mi è paruto vedere uno che avesse sofferto qualche grande sventura L'aspetto della gioia e della confidenza non è proprio che della prima età : e il sentimento di ció che si va perdendo, e delle incomodità  corporali che crescono di giorno in giorno, viene generando anche nei più frivoli o più di natura allegra, ed anco similmente nei più felici, un abito di volto ed un portamento, che si chiama grave, e che per rispetto a quello dei giovani e dei fanciulli, veramente è tristo.

Giacomo Leopardi, Pensieri, LXXIX; LXXX


(e queste due sono per il lupo )

Chi comunica dopo cogli uomini, rade volte è misantropo. Veri misantropi non si trovano nella solitudine, ma nel mondo: perchè l'uso pratico della vita, e non già  la filosofia, è quello che fa odiare gli uomini. E se uno che sia tale, si ritira dalla società , perde nel ritiro la misantropia.


Se quei pochi uomini di valor vero che cercano gloria, conoscessero ad uno ad uno tutti coloro onde è composto quel pubblico dal quale essi con mille estremi patimenti si sforzano di essere stimati, è credibile che si raffredderebbero molto nel loro proposito, e forse che l'abbandonerebbero. Se non che l'animo nostro non si puó sottrarre al potere che ha nell'immaginazione il numero degli uomini: e si vede infinite volte che noi apprezziamo, anzi rispettiamo, non dico una moltitudine, ma dieci persone adunate in una stanza, ognuna delle quali da se reputiamo di nessun conto.

Ib., LXXXIX; LXXXIII

[balkan wolf]

bof helmut ti rispondo con una doppia citazione trasversale:

"rompiti il culo per te e per la tua troia ma il tuo boss sarà  sempre più ricco di te"

jello biafra DK da holyday in cambogia

"il più grande samurai del giappone viene sfidato a duello da un soldataccio e disgustato si sgozza col coltello per il pane... chi ha vinto?"

anonimo koku del buddismo zen

al solito questione di punti di vista

[ronsard]

Credo nell'amore, il Papero si innamorerà  e quando questo avverrà  (e troverà  una persona che lo ricambia, lo ammira e lo capisce) tutto passerà .

[balkan wolf]

postilla

il primo che posta "ma i giapponesi non mangiano pane" ovv. si becca un "il saggio indica la luna e l'idiota guarda il dito" giusto per rimanere in oriente