[O.T.] AUSTRALIA

[Plo Style]

La mancanza di vitalità l'ho riscontrata anche io nel burgher in ciabatte che popola questo emisfero. E in un certo senso non mi ha stupito. I quartieri e le zone popolate da bianchi hanno le caratteristiche del quieto vivere esasperato e del soporifero conformismo benestante. Ma, rispetto (credo) all'Australia, qui costituiscono una bassa percentuale del vissuto sociale. Poi c'è il resto: i neri. Basta cambiare quartiere per avere altre energie, altri approcci, altra vivacità. Questo permette di vivere contemporaneamente nel dinamismo e nell'inerzia.

Kuala Lampur veramente orrenda se paragonata ad altre città dell'area che ho visto, tipo Singapore, Giacarta, Bangkok. Se dovessi considerare una destinazione asiatica, non mi dispiacerebbe, dopo qualche annetto qui, giocarmi la carta Tokyo. Una città stupefacente, la metropoli per eccellenza. Vediamo, senza fretta, al momento cerco il salto lavorativo qui. Perché c'è, è li fuori, maledetto inglese che ti perfezioni troppo lentamente!

ps: Pimpi, se hai bisogno di qualche dritta su Israele, chiedi. Anche li noleggiai la macchina e girai in autonomia.

[Stickman]

una macchina fighissima immagino

[Pim]

La mancanza di vitalità l'ho riscontrata anche io nel burgher in ciabatte che popola questo emisfero. E in un certo senso non mi ha stupito. I quartieri e le zone popolate da bianchi hanno le caratteristiche del quieto vivere esasperato e del soporifero conformismo benestante. Ma, rispetto (credo) all'Australia, qui costituiscono una bassa percentuale del vissuto sociale. Poi c'è il resto: i neri. Basta cambiare quartiere per avere altre energie, altri approcci, altra vivacità. Questo permette di vivere contemporaneamente nel dinamismo e nell'inerzia.

Kuala Lampur veramente orrenda se paragonata ad altre città dell'area che ho visto, tipo Singapore, Giacarta, Bangkok. Se dovessi considerare una destinazione asiatica, non mi dispiacerebbe, dopo qualche annetto qui, giocarmi la carta Tokyo. Una città stupefacente, la metropoli per eccellenza. Vediamo, senza fretta, al momento cerco il salto lavorativo qui. Perché c'è, è li fuori, maledetto inglese che ti perfezioni troppo lentamente!

ps: Pimpi, se hai bisogno di qualche dritta su Israele, chiedi. Anche li noleggiai la macchina e girai in autonomia.

plo ssiiii domani vado nell'altro topic. Alla fine anche noi prenderemo auto e ho un po 'di Info da chiedere

[CianBellano]

La mancanza di vitalità l'ho riscontrata anche io nel burgher in ciabatte che popola questo emisfero. E in un certo senso non mi ha stupito. I quartieri e le zone popolate da bianchi hanno le caratteristiche del quieto vivere esasperato e del soporifero conformismo benestante. Ma, rispetto (credo) all'Australia, qui costituiscono una bassa percentuale del vissuto sociale. Poi c'è il resto: i neri. Basta cambiare quartiere per avere altre energie, altri approcci, altra vivacità. Questo permette di vivere contemporaneamente nel dinamismo e nell'inerzia.

Kuala Lampur veramente orrenda se paragonata ad altre città dell'area che ho visto, tipo Singapore, Giacarta, Bangkok. Se dovessi considerare una destinazione asiatica, non mi dispiacerebbe, dopo qualche annetto qui, giocarmi la carta Tokyo. Una città stupefacente, la metropoli per eccellenza. Vediamo, senza fretta, al momento cerco il salto lavorativo qui. Perché c'è, è li fuori, maledetto inglese che ti perfezioni troppo lentamente!

ps: Pimpi, se hai bisogno di qualche dritta su Israele, chiedi. Anche li noleggiai la macchina e girai in autonomia.

Aggiungici che i "tuoi" bianchi benestanti sono in mezzo al mondo, solo un po' più spostati a sud, e ne percepiscono gli stimoli e le tensioni. Sono in un paese potenzialmebte pronto ad esplodere, cosa senz'altro negativa ma allo stesso tempo gravida di questioni e suggestioni che in un modo o nell'altro ti rendono parte di un "qualcosa".

I miei bianchi non sono minimamente toccati da alcuna questione sociale a livollo globale, gli australiani hanno solo l'australia e lo dimostrano giorno dopo giorno, questo gli conferisce una grande tranquillità ma anche una terribile pigrizia mentale. Qui non vedrai mai degrado, tranne dalle parti dei pochi aborigeni rimasti (che comunque bivaccano a nord del paese).
Guardando un po' di tv, giuro, capisci che sono ossessionati dal cancro e dalle polizze sulla vita. Mille spot progresso ministeriali e di compagnie assicurative, che inscenano un'improbabile (non per loro evidentemente) teatrino in cui una signora confida al telefono ad un perfetto sconosciuto che se tirasse le cuoia domani, forse, il funerale sarebbe una spesa rognosa per i suoi cari.
Non avere problemi te ne fa creare di fittizi, ti fa spegnere il cervello. Le condizioni più schifose di vita hanno creato il blues ed Usain Bolt, questo a me fa riflettere.
Se mai riuscirò a sistemarmi qui in australia sarò felicissimo di vivere in questo tranquillo e prosperoso mondo, ma uniformarmi a questa società mi spaventa e cercherei di non cascarci.

Su kuala lumpur a me piace il suo essere fondamentalmente tourist insensible. Ha molto della tipica capitale asiatica, ma la sua componente islamica la rende meno accondiscendente e paracula. Questo me l'ha fatta enormemente apprezzare. Tokio mai potuto permettermela, mi piacerebbe molto visitarla, soprattutto per togliermi il dubbio che ho sempre avuto se viverci sia un "inferno" o un "paradiso".

[Pim]

Tokio è speciale ma più speciali sono i tokiesi

[Vinz Clortho]

Tokyo è una delle mie città preferite al mondo: la adoro, ma non ci vivrei mai. Conosco molti expat italiani per lavoro lì e non vedono tutti l'ora di tornare. Dopo 10 anni alcuni lo vivono proprio come un peso.
Una mia cara amica ha sposato un giappo fantastico. Una volta mi ha detto: "Non vedo l'ora di tornare a casa a Tokyo per le vacanze estive. Sai perchè? Perchè dopo so che posso tornare qui." Sinceramente vivere e lavorare in Giappone (ma in realtà soprattutto a Tokyo) dopo un po' è praticamente insostenibile. Certo quando qualche anno fa si era prospettata una trasferta lavorativa di un anno a Tokyo, avevo dato la disponibilità nel giro di 5 minuti.

[noidue]

Mah come si suol dire le ho prese e le ho date tuttosommato.
cercato van, trovato van, cercato farm, trovato il secondo visto,

Ciao
è passato un po' di tempo, non so sei ancora attivo sul forum.
Mi sono letto una decina delle ultime pagine del topic.
Vuoi raccontare qualcosa del raddoppio de visto e dell'acquisto del van?
Grazie

[Tasman]

[tetsuya31]

una coppietta di miei amici molto giovani (22 anni) e pieni di entusiasmo hanno mollato tutto a settembre e sono andati in Australia a Brisbane...li immaginavo felici e invece li ho risentiti sotto Natale e si trovano di merda...in pratica gli unici lavori possibili per gli immigrati appena arrivati (e senza referenze come loro) sono o i lavapiatti o cmq gli sguatteri nel settore ristorazione oppure lavorare nelle farm (fattorie)..i datori di lavoro sanno che se non lavori perdi il visto per cui se ne approfittano e non ci vanno molto per il sottile...per farla breve la cosa migliore che hanno trovato è andare a raccogliere le arance abbrustoliti sotto il sole a 5 dollari l'ora, al pari degli africani che vengono qui da noi a cogliere i pomodori...tra l'altro il loro datore di lavoro ci prova pure spuduratamente con lei come se il suo ragazzo non esistesse...insomma degno della peggiore italia verrebbe da dire...spero che il loro sia solo un caso oppure mi cade anche il mito della possibilità di mollare tutto e cercare fortuna altrove che spesso ci penso...

[nik978]

scusami ma a 22 anni, senza nessuna esperienza/referenza in un paese notoriamente MOLTO MOLTO MOLTO selettivo con gli stranieri, che ti acceta SOLO SE GLI SERVI, cosa si aspettavano??? :O

non voglio fare l'emigrato figo e saccente ma a 22 anni io sarei finite a fare le stesse identiche cose e non mi sarei aspettato molto di diverso.
ho un amico che e' anni che vuole andare, ma negli anni ha preso tutti I brevetti possibili di saldatura e ha lavorato come una bestia in italia per avere esperienze e curriculum, prima non avrebbe mai nemmeno provato...

l'entusiasmo per carita' e' la base di tutto, ma magari bastasse solo quello....

[hoover]

una coppietta di miei amici molto giovani (22 anni) e pieni di entusiasmo hanno mollato tutto a settembre e sono andati in Australia a Brisbane...li immaginavo felici e invece li ho risentiti sotto Natale e si trovano di merda...in pratica gli unici lavori possibili per gli immigrati appena arrivati (e senza referenze come loro) sono o i lavapiatti o cmq gli sguatteri nel settore ristorazione oppure lavorare nelle farm (fattorie)..i datori di lavoro sanno che se non lavori perdi il visto per cui se ne approfittano e non ci vanno molto per il sottile...per farla breve la cosa migliore che hanno trovato è andare a raccogliere le arance abbrustoliti sotto il sole a 5 dollari l'ora, al pari degli africani che vengono qui da noi a cogliere i pomodori...tra l'altro il loro datore di lavoro ci prova pure spuduratamente con lei come se il suo ragazzo non esistesse...insomma degno della peggiore italia verrebbe da dire...spero che il loro sia solo un caso oppure mi cade anche il mito della possibilità di mollare tutto e cercare fortuna altrove che spesso ci penso...

Chissà quante volte avranno detto "Italia di merda"...beh, adesso hanno scoperto che anche all'estero non è tutto oro ciò che luccica.

[Drogato_ di_porno]

Guardando un po' di tv, giuro, capisci che sono ossessionati dal cancro e dalle polizze sulla vita. Mille spot progresso ministeriali e di compagnie assicurative, che inscenano un'improbabile (non per loro evidentemente) teatrino in cui una signora confida al telefono ad un perfetto sconosciuto che se tirasse le cuoia domani, forse, il funerale sarebbe una spesa rognosa per i suoi cari.

su qualche canale tipo focus o dmax avevo visto un servizio sull'Australia e l'incidenza del cancro alla pelle dovuta al buco dell'ozono e il fototipo chiaro della popolazione. cercando così a cazzo sul primo sito che ho trovato:

Il sole brucia tantissimo, in maniera sorprendente, dunque non è da prendere assolutamente sotto gamba… perché l'Australia ha uno di più alti tassi di “cancro della pelle” nel mondo. Si dice, infatti, che il buco nell’ozono provocato dall’inquinamento mondiale abbia preso come sua dimora proprio la zona sopra questo immenso continente. Dobbiamo, infatti, controllare molto attentamente la nostra esposizione alla luce solare diretta. L'esposizione UV è maggiormente pericolosa fra le 10 del mattino e le 16.00, pertanto mi dicono di fare in modo da evitare l'esposizione cutanea durante questi periodi.

insomma sto buco dell'ozono sarebbe parecchio letale in Cile e Australia e in Antartide (dove non fa male ai pinguini). è a quello che ti riferivi cian?

[Tasman]

scusami ma a 22 anni, senza nessuna esperienza/referenza in un paese notoriamente MOLTO MOLTO MOLTO selettivo con gli stranieri, che ti acceta SOLO SE GLI SERVI, cosa si aspettavano??? :O

non voglio fare l'emigrato figo e saccente ma a 22 anni io sarei finite a fare le stesse identiche cose e non mi sarei aspettato molto di diverso.
ho un amico che e' anni che vuole andare, ma negli anni ha preso tutti I brevetti possibili di saldatura e ha lavorato come una bestia in italia per avere esperienze e curriculum, prima non avrebbe mai nemmeno provato...

l'entusiasmo per carita' e' la base di tutto, ma magari bastasse solo quello....

Tutto esatto. Non si và in Australia senza sapere fare niente,con il visto turistico,o comunque di un anno a cercare lavoro. Grandissima cazzata.
Certo comunque considerando che anche qui in Italia è uguale se non peggio..almenno ci sbatti il grugno e ti rendi conto per bene.
Poi ovvio,se sei figlio di paparino e i soldi arrivano dall'Italia,nel mentre l'unica possibilità sarebbe sposarsi un Australiana/o.

[Plo Style]

Per la mia esperienza personale, in Sud Africa, paese con restrizioni molto simili a cui si aggiunge l'affirmative action, cosa non da poco, bisogna muoversi con profonda cognizione di causa.

Una volta sul luogo è necessario intessere relazioni, muoversi nei canali giusti e soprattutto mettere sul piatto una propria esperienza. Io fin da subito avevo idea di prendermi un visto basato sulle mie skill e così è stato. Per fare ciò ci ho messo del mio, ma anche tanti soldi in avvocati.

Ora sono pienamente sistemato, ho da poco cambiato lavoro e girerò il continente. Per arrivare a questa situazione ci ho lavorato tre anni, uno in Italia e quasi due sul posto, pianificando ogni minimo dettaglio. Esistono molti italiani che si fermano al primo lavoro trovato e che iniziano a fare gli stessi ragionamenti da "mondo crudele" che facevano in Italia, senza prendere minimamente in considerazione di affidarsi a professionisti, spendere (investire), ed avere pazienza.

[noidue]

scusami ma a 22 anni, senza nessuna esperienza/referenza in un paese notoriamente MOLTO MOLTO MOLTO selettivo con gli stranieri, che ti acceta SOLO SE GLI SERVI, cosa si aspettavano??? :O
....

Esagerato.
Ma poi sei mai stato in Au?

Intanto parliamo di tanta gente che va lì con i WH.
Tanti ragazze e ragazzi che mollano tutto e si trovano in una situazione simile, per cui la socializzazione è stimolata.
Dalle tante persone tornate che mio cuggino aveva sentito prima, mi ha detto che veniva quasi unanimemente riportato tale giudizio: la vista costa cara, non ti regalano niente, ma se lavori e fai tutto quello che a loro non piace fare (dal cameriere, al giardiniere, alle pulizie, al semaforo umano ecc.) puoi guadagnare abbastanza bene da mettere da parte qualcosa e poi girare per il continente.
Tutti quelli che ha sentito sono ritornati entusiasti dell'esperienza e nessuno era saldatore professionale.
Certo se lo fossi sarebbe ancora più facile e magari ti danno anche il visto definitivo.
Tutti i WHV sottolineano che all'inizio può essere difficile, perché puoi non capire come muoverti e il lavoro non ti piove dall'alto.
D'altra parte questi visti WH durano 1-max 2 anni per cui il ricambio della gente è continuo e i posti di lavoro si liberano.
Mio cuggino è lì da quasi tre mesi, fa il cameriere a 16,50 $ all'ora e si trova molto bene.
E' partito da solo e questo gli ha dato una maggiore flessibilità nel cercare lavoro e casa. Già partire in due e peggio ancora se sei una coppia può complicare di molto le cose. L'aspetto negativo è che a volte ti puoi sentire un po' solo.